La situazione in Crimea precipita e il presidente russo Vladimir Putin ha presentato al Consiglio della federazione russa, la camera alta del Parlamento, “una richiesta di utilizzo delle forze armate in territorio ucraino per normalizzare la situazione socio-politica nel Paese, in relazione alla situazione che si è creata in Ucraina e ad una minaccia alla vita dei cittadini russi”. Il premier si è richiamato alla costituzione russa, “punto G, parte prima, art 102”, giustificando la richiesta con la “situazione straordinaria che si è creata” in quel Paese e con le “minacce alla vita dei cittadini russi, dei nostri connazionali, dell’organico del contingente militare delle forze armate della Russia dislocato in conformità ad un accordo internazionale in territorio ucraino (repubblica autonoma della Crimea)”. Nel frattempo è stato preso d’assedio da 300 uomini armati il quartier generale della guardia costiera ucraina a Sebastopoli, in Crimea. Gli assalitori affermano essere stati inviati dal ministro della Difesa russo con l’ordine di occupare il sito. Già si contano decine di ferite e il ministro della Difesa ucraino ha riferito che Mosca ha inviato in Crimea 30 blindati e 6mila soldati. Non solo, il palazzo dell’amministrazione regionale di Kharkiv, nell’Ucraina orientale a prevalenza russofona è stato occupato da un gruppo di insorti filorussi. Intanto il presidente ad interim ucraino Oleksandr Turcinov ha definito “illegale” l’elezione a premier della Crimea del leader del partito ‘Unità russa’ Serghiei Aksionov.
Tutti gli articoli con tag kiev
Putin chiede il via libera al Parlamento per inviare truppe in Ucraina
Pubblicato da tdy22 in marzo 1, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/03/01/putin-chiede-il-via-libera-al-parlamento-per-inviare-truppe-in-ucraina/
Onu e Usa preoccupati per la situazione in Crimea: invasione russa

Pubblicato da tdy22 in marzo 1, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/03/01/onu-e-usa-preoccupati-per-la-situazione-in-crimea-invasione-russa/
Mosca e Kiev ai ferri corti: la Russia prende il controllo di due aeroporti
E’ il ministro dell’Interno ucraino ad accusare la Russia di “invasione armata”, con lo stesso politico che, su Facebook, scrive: “considero l’azione come un’occupazione”. Questo dopo che militari russi hanno preso, stando a quanto riporta l’agenzia di stampa Interfax, il controllo dell’aeroporto di Belbek, vicino a Sebastopoli, in Ucraina. Secondo fonti militari, l’azione serve per “prevenire l’arrivo di militanti”. Lo scalo, di proprietà dell’aeronautica ucraina, è presidiato lungo tutto il perimetro e si nota anche un blindato. In precedenza uomini non identificati avevano preso possesso, per poche ore, dell’aeroporto di Sinferopoli in Crimea, repubblica autonoma dell’Ucraina; a quanto pare, però, si è trattato di un errore di località. Successivamente, un altro gruppo armato ha occupato l’aeroporto di Belbek. E’ ancora da dimostrare, tuttavia, che si tratti davvero di militari russi e anzi una non meglio precisata fonte di Sebastopoli ha infatti precisato a Interfax che i militari russi non hanno nulla a che fare con l’occupazione degli aeroporti. Gli autori del blitz sarebbero invece attivisti dei reparti di autodifesa, e il loro obiettivo quello di impedire lo sbarco di forze legate alla protesta del Maidan. Poche ore dopo l'”invasione”, un portavoce dell’aeroporto di Sinferopoli, Ihor Stratilati, ha riferito a Radio Eco di Mosca che gli uomini armati autori del blitz nello scalo se ne erano andati. “Pensavano che le forze della protesta atterrassero qui, ma quando hanno visto essi stessi che non c’era nessuno, si sono scusati e se ne sono andati”, ha raccontato. La Crimea, penisola sul Mar Nero, nel sud dell’Ucraina, è popolata in maggioranza da russi. Si tratta in effetti di una regione russa annessa all’Ucraina nel ’54 da Krusciov. Mosca ancora oggi mantiene nella penisola la base della sua flotta del Mar Nero. Dopo la cacciata del presidente filo-russo Viktor Ianukovich e la presa del potere a Kiev da parte dell’opposizione nazionalista, in Crimea si sono accese tensioni separatiste da parte della popolazione russofona.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 28, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/28/mosca-e-kiev-ai-ferri-corti-la-russia-prende-il-controllo-di-due-aeroporti/
Caccia al premier ucraino destituito: “Spariti nel nulla 7 mld di dollari”
Viktor Yanukovich, presidente ucraino deposto, è in fuga da sabato e l’ultimo avvistamento è avvenuto in Crimea. Contro di lui, come ha spiegato iministro dell’Interno ad interim, è stato spiccato un mandato di cattura. L’ex premier è accusato di strage di massa. Ma non solo: i leader dell’opposizione, che hanno assunto il potere politico nei giorni scorsi, “avrebbero scoperto che dalle casse dello Stato, in un periodo molto breve, sono scomparsi sei o sette miliardi di dollari di riserve valutarie, che ora sarebbero a un minimo storico”. A renderlo noto l’eurodeputato croato, Tonino Picula, che lunedì mattina ha incontrato a Kiev il presidente ad interim, Oleksandr Turcinov. Nel frattempo la Russia ha richiamato in patria il proprio ambasciatore a Kiev. “La situazione in Ucraina rappresenta una minaccia per i nostri interessi e per la vita dei nostri cittadini”, ha detto il premier russo, Dmitri Medvedev. Il primo ministro di Putin non ha nascosto poi la sua preoccupazione per quel che concerne la situazione politica: “La legittimità di alcuni organi istituzionali dell’Ucraina suscita forti dubbi”. Il ministro russo all’Economia ha poi affermato: “Noi diciamo all’Ucraina: avete il diritto, ovviamente, di scegliere la vostra strada ma in questo caso saremo costretti ad aumentare le tariffe sulle importazioni”. Intanto Iuri Kolobov, ministro delle finanze ad interim in Ucraina ha spiegato che il Paese ha bisogno di 35 miliardi di dollari in due anni. Ha quindi proposto una conferenza internazionale dei finanziatori per risolvere la situazione. “L’ammontare degli aiuti macroeconomici di cui ha bisogno l’Ucraina potrebbe raggiungere i 35 miliardi di dollari nel 2014-2015. Abbiamo proposto ai nostri partner occidentali di organizzare una grande conferenza internazionale dei finanziatori”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 24, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/24/caccia-al-premier-ucraino-destituito-spariti-nel-nulla-7-mld-di-dollari/
Il video della fuga in elicottero del premier ucraino destituito
E’ stato trasmesso dalla tv ucraina Canale 5 il video esclusivo che mostra il presidente Viktor Yanukovich che fugge in elicottero mentre l’ex premier Julia Timoshenko esce di prigione dopo 4 anni. Il premier destituito sarebbe fuggito nella notte tra venerdì e sabato accompagnato, così sembra, dagli uomini della scorta. Nel filmato si nota l’uomo salire su un furgone per poi allontanarsi definitivamente a bordo di un elicottero:
Pubblicato da tdy22 in febbraio 24, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/24/il-video-della-fuga-in-elicottero-del-premier-ucraino-destituito/
L’ultima rivolta contro la Russia: abbattute le statue di Lenin in Ucraina
Anche nella capitale, a Kiev, la statua di Lenin è stata demolita dai manifestanti in segno di ribellione verso Mosca. In realtà, nel paese sarebbero almeno 13 le statue abbattute negli ultimi giorni, dalla città di Chmelnyckyj a Dnipropetrovsk, da Chernihiv a Zhytomyr. L’abbattimento della statua di Lenin sembra anche essere il vessillo dei dimostranti che in questo modo vogliono dichiarare al mondo intero di avere loro il controllo delle città e non più i poteri forti dello stato o delle sue diramazioni sempre troppo succubi nei confronti della politica russa di Putin.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 22, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/22/lultima-rivolta-contro-la-russia-abbattute-le-statue-di-lenin-in-ucraina/
Yulia Tymoshenko è libera. E intanto l’Ucraina ha un nuovo premier ad interim
E’ tornata in libertà la pasionaria della Rivoluzione arancione Iulia Timoshenko, dopo che il Parlamento ucraino aveva votato la sua “liberazione immediata in base a una decisione della Corte europea per i diritti dell’Uomo”, senza quindi dover aspettare la firma del presidente Ianukovich. Nel frattempo l’ex capo dei servizi segreti Oleksandt Tucino, braccio destro della Timoshenko già eletto presidente del Parlamento, è stato anche eletto premier ad interim. Nuovo ministro dell’Interno ad interim è invece Arsen Avakov, altro politico vicino alla Rivoluzione arancione. E’ stata inoltre confermata la presenza del presidente ucraino Viktor Ianukovicha Kharkiv. A dirlo Anna Gherman, una deputata e consigliera del capo di Stato ucraino citata dall’agenzia di stampa Ukrinform. Secondo la parlamentare, oggi Ianukovich “incontrerà gli elettori” e parlerà a una tv locale, ma non parteciperà al congresso dei politici dell’Ucraina orientale e meridionale previsto a Kharkiv, al confine con la Russia. Il parlamento ucraino si pronuncerà su una richiesta di incriminazione nei confronti del presidente Viktor Ianukovich e sulla sua conseguente decadenza dalle funzioni di capo dello Stato. Lo ha detto il leader del partito nazionalista Oleg Tiaghnibok.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 22, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/22/yulia-tymoshenko-e-libera-e-intanto-lucraina-ha-un-nuovo-premier-ad-interim/
Si placano le violenze a Kiev: trovato l’accordo. E il presidente lascia la città
Stando a quanto sostiene una testata ucraina vicina all’opposizione, Zn.ua, che cita un non meglio specificato alto funzionario dell’amministrazione presidenziale, il presidente Viktor Ianukovich avrebbe lasciato ieri la capitale Kiev per raggiungere in aereo Kharkiv, città dell’Ucraina orientale russofona dove le proteste antigovernative hanno poco seguito. La fonte, che al momento non ha trovato conferme, avrebbe anche riportato che in compagnia di Ianukovich ci sarebbero il presidente del parlamento Volodimir Ribak, il capo dell’amministrazione presidenziale Andriei Kliuiev e il deputato Vadim Novinskii. La notizia è in attesa di conferme ma è giunta al termine di una giornata convulsa, con il governo e gli oppositori che hanno trovato un accordo che ha ricevuto la benedizione di Onu e Ue. Ci si augura che tale accordo possa porre un freno alle violenze di questi ultimi giorni, che hanno portato il Paese a un passo dalla guerra civile. Dopo la carneficina di questi giorni a Kiev, dove, secondo le stime ufficiali, hanno perso la vita almeno 80 persone, il presidente ucraino Viktor Ianukovich ha infatti trovato un compromesso con gli oppositori, che prevede elezioni presidenziali anticipate entro fine anno, una riforma costituzionale che riduca i poteri del capo dello Stato, e la formazione di un governo d’unità nazionale. Tali concessioni puntano a evitare ulteriori scontri. Sembra inoltre che il parlamento abbia rovato il modo per far tornare in libertà Iulia Timoshenko, approvando degli emendamenti al codice penale che depenalizzano l’abuso d’ufficio, reato per il quale l’ex premier è stata condannata a sette anni di reclusione in un processo che molti ritengono di matrice politica. Ancora, è stata approvata dall’organo legislativo un’amnistia “incondizionata” per tutti i manifestanti e ha sollevato dall’incarico di ministro dell’Interno Vitali Zakharcenko, accusato dall’opposizione di essere tra gli artefici delle violenze della polizia contro i manifestanti antigovernativi. Sul fronte interno, il partito delle Regioni di Ianukovich intanto sembra iniziare a sgretolarsi, e sono almeno 28 i deputati che hanno abbandonato il gruppo parlamentare del partito di maggioranza. Già giovedì notte, del resto, il parlamento aveva condannato l’uso della forza da parte del governo anche con il voto di alcuni deputati “regionalisti”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 22, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/22/si-placano-le-violenze-a-kiev-trovato-laccordo-e-il-presidente-lascia-la-citta/
Non c’è tregua per Kiev: slitta la firma dell’accordo
Nonostante al termine di una lunga notte di negoziati, questa mattina fosse stato annunciato che il governo ucraino, l’opposizione, la Russia e l’Ue avevano trovato un accordo, da formalizzarsi oggi alle 11 ora italiana, al momento non è stata posta ancora nessuna firma.
Nel frattempo, inoltre, non si è fermata la violenza nella capitale ucraina, con la polizia che riferisce che, ancora questa mattina, i manifestanti hanno sparato contro i poliziotti vicino al Parlamento a Kiev. Nel frattempo l’agenzia Interfax ha resono noto che il tenente generale Iuri Dumanski, uno dei vice comandanti generali delle forze armate ucraine, si è dimesso perchè contrario all’intervento dell’esercito contro i manifestanti antigovernativi ventilato dal governo. Ancora, Euromaidan, che rappresenta gli attivisti in piazza a Kiev, ha respinto un possibile accordo con il presidente Viktor Yanukovich secondo quanto negoziato da Ue e Russia, rifiutando il compromesso di un voto presidenziale anticipata a settembre 2014. Lo ha indicato su Twitter la stessa Euromaidan, che pretende le dimissioni immediate di Yanukovich. Bruxelles è ancora in attesa di un annuncio formale sull’accordo di Kiev fra governo e opposizione su un processo politico democratico che consenta di interrompere l’escalation della violenza. Nonostante le dichiarazioni del presidente Yanucovich, infatti, dai due ministri degli esteri europei ancora impegnati nella mediazione, il polacco Radoslaw Sikorski e il tedesco Franz-Walter Steinmeier, non sono ancura giunte conferme ufficiali dell’accordo. “L’alto rappresentante Catherine Ashton è in costante contatto con loro – ha riferito la portavoce Maja Kocijancic – e segue le discussioni in corso. Stiamo trattando con tutte le parti, il presidente e l’opposizione, il processo è in pieno svolgimento e non vogliamo speculare sul suo esito”, ha aggiunto, rinviando ogni reazione al momento in cui ci sarà effettivamente un accordo. Anche Papa Francesco è voluto intervenire sulla questione ucraina, Padre Lombardi ha letto infatti ai giornalisti una dichiarazione che, come lui stesso ha precisato: “E’ il pensiero del Papa e dei cardinali riuniti nel Concistoro”. Il portavoce del Papa ha detto: “In queste ore desta una speciale apprensione il drammatico evolversi della situazione in Ucraina, per la quale si auspica che cessi prontamente ogni azione violenta e si ristabiliscano la concordia e la pace”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 21, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/21/non-ce-tregua-per-kiev-slitta-la-firma-dellaccordo/
Trovato l’accordo a Kiev: ora si contano e si omaggiano le vittime
Dopo oltre 100 persone morte, stando alla stima dei manifestanti, negli scontri a Kiev tra forze dell’ordine e antigovernativi, il governo ucraino, l’opposizione, la Russia e l’Ue hanno trovato un accordo. Per raggiungere il risultato, è stata necessaria una maratona notturna di negoziati. L’annuncio è arrivato dalla presidenza ucraina, tramite comunicato. Stando a quanto anticipato dalla tv ucraina, l’intesa, che deve essere formalizzata alle 11 ora italiana nel palazzo presidenziale a Kiev, prevede elezioni presidenziali anticipate, un governo di coalizione e una riforma costituzionale. Nel frattempo il ministero dell’Interno ha reso noto che sono 16 i poliziotti morti nei violenti scontri degli ultimi giorni mentre sono rimasti feriti 565 agenti, di cui 410 sono stati ricoverati in ospedale. Inoltre, sarebbero ben 130 i poliziotti feriti da colpi d’arma da fuoco. Giovedì è stato un altro bagno di sangue, con 75 vittime ufficiali, oltre 100 secondo la piazza. Il Parlamento ucraino ha condannato ancora una volta l’uso della forza contro i manifestanti.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 21, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/21/trovato-laccordo-a-kiev-ora-si-contano-e-si-omaggiano-le-vittime/
La foto del prete che benedice un manifestante a Kiev
Della guerra e dei morti di Kiev i media sono pieni. Ma che ruolo ha la Chiesa durante la guerra civile? La Chiesa in Ucraina non hamai avuto vita facile soprattutto quando Mosca dominava questa terra. Ma i preti cattolici e ortodossi sono ben diramati sul territorioe in questi ultimi giorni sono apparsi sempre più spesso accanto ai manifestanti. c’è chi dice che si sono trovati tanti morti tra di loro a cui dare l’estrema unzione e c’è chi invece parla di un convincimento profondo che anima questi religiosi a stare vicino a coloro che lottano per la “libertà”. Sono molte le immagini dei sacerdoti accanto a chi soffre per portare aiuto e conforto:
Pubblicato da tdy22 in febbraio 20, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/20/la-foto-del-prete-che-benedice-un-manifestante-a-kiev/
Le foto di Kiev ridotta a campo di battaglia
Su internet sono numerose le foto che possono essere trovate che mostrano la città di Kiev devastata dalla guerra civile. La città è un campo di battaglia nel quale si confrontano i manifestanti e le forze di polizia. Il bilancio in questa fredda giornata di febbraio è tragico sono circa 100 i morti da questa mattina in Ucraina, e 500 i feriti, secondo quanto ha detto il coordinatore dell’assistenza medica dei manifestanti citato dalla Cnn. “Oltre 60 manifestanti sono stati uccisi. Tutti sono morti per colpi d’arma da fuoco”, ha invece sottolineato il responsabile dei servizi medici dell’opposizione Sviatoslav Khanenko. Intanto arrivano anche le sanzioni per l’Ucraina da parte dell’Ue. Il ministro degli Esteri Emma Bonino ha dichiarato che in accordo” con i tre ministri a Kiev “la decisione è di procedere molto rapidamente nelle prossime ore a un bando, a coloro che in Ucraina si sono macchiati di violenza, sui visti e sugli assetti finanziari”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 20, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/20/le-foto-di-kiev-ridotta-a-campo-di-battaglia/
Scontri a Kiev: alcuni atleti ucraini abbandonano i Giochi Olimpici
Si fa sempre più incandescente la situazione a Kiev, martoriata dai feroci scontri tra le forze dell’ordine e i manifestanti antigovernativi. E anche a Sochi, dove si stanno disputando le Olimpiadi Invernali, se ne risentono gli effetti. Alcuni dei 43 atleti che formano la delegazione ucraina, infatti, hanno deciso di lasciare i Giochi dopo le violenze e i morti negli scontri in patria. Mark Adams, portavoce del Comitato olimpico internazionale, ha spiegato: “Alcuni di loro hanno deciso di ritornare a casa. Sergei Bubka (presidente comitato olimpico ucraino, ndr) rispetta la loro decisione”. Nel frattempo la sciatrice Bogdana Matsotska ha annunciato su Facebook la propria decisione come forma di protesta contro il presidente Ianukovich e per solidarietà con i manifestanti di Kiev. “Mi rifiuto di gareggiare ancora”, ha scritto l’atleta, accusando il presidente di “irresponsabilità”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 20, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/20/scontri-a-kiev-alcuni-atleti-ucraini-abbandonano-i-giochi-olimpici/
Finisce la tregua a Kiev: si aggrava il bilancio dei morti
Nonostante mercoledì il presidente Viktor Ianukovich avesse annunciato una tregua, i combattimenti tra la polizia e i manifestanti antigovernativi nel centro di Kiev sono già ripresi con i nuovi scontri che hanno incrementato il bilancio dei morti. Il ministero della Salute ucraino ritiene che le vittime siano 28 mentre in ospedale si trovano ancora 287 feriti, tra i quali anche quattro minorenni e due cittadini stranieri.
Tra i manifestanti ha fatto la sua apparizione anche un cecchino che spara sulla polizia dall’edificio del conservatorio di Kiev. In una nota, il ministero dell’Interno sostiene che abbia già ferito oltre 20 agenti. Il conservatorio si affaccia su Maidan, la piazza centrale della città.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 20, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/20/finisce-la-tregua-a-kiev-si-aggrava-il-bilancio-dei-morti/
Il video dell’uomo che attraversa la violenza di Kiev suonando
Gli scontri impazzano in piazza a Kiev, in Ucraina, ma c’è chi sembra non accorgersene e incede tra il fuoco e la violenza. E’ un uomo che, nel mezzo della guerriglia, incede suonando la sua cornamusa, con le note che si confondono in mezzo ai rumori della lotta, tra pietre e veicoli in fiamme. Il video, ovviamente, corre rapido sul web:
Pubblicato da tdy22 in febbraio 19, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/19/il-video-delluomo-che-attraversa-la-violenza-di-kiev-suonando/
L’Italia come Kiev? Shock per la lettera recapitata all’Ansa dal Noa
L’Italia come Kiev? Nessuno fino a oggi ci avrebbe pensato, nonostante il terremoto politico che negli ultimi giorni ha invaso le pagine dei media e che forse ha lasciato ad articoli di fondo la situazione esplosiva NO TAV che sembra non aver fine. Oggi è stato però recapitato all’Ansa di Torino un documento shock firmato Nuclei Operativi Armati (Noa), che annuncia «la lotta armata di liberazione». La lettera parla di «lotta di liberazione contro il Tav» e di un «tribunale rivoluzionario» che «condanna a morte» alcune persone ritenute «responsabili della repressione in atto». «I Nuclei Armati Operativi – si legge nel documento – sono pronti all’azione diretta nei confronti dei mandati e degli esecutori della strategia repressiva che sta togliendo libertà e prospettiva al movimento no tav. Le accuse, ridicole, di terrorismo richiedono una risposta forte che dimostri, rapidamente, che non siamo inermi. Ora è il momento di praticare la lotta armata di liberazione, i terroristi sono loro, noi siamo i partigiani della libertà».
Altre due lettere identiche, almeno a una prima analisi, sono state consegnate anche alla sede dell’Ansa di Roma e di Bologna. Il plico, tre fogli fotocopiati all’interno di una busta commerciale, sembra spedito, secondo un timbro poco leggibile, da Torino con due francobolli da 0,70 euro ciascuno.
Il peso naturalmente di queste lettere dovrà essere vagliato attentamente, ma la situazione a nord, e in particolare a Torino, è esplosiva da tempo e sarà necessario un intervento mirato per spegnere questi atti sul nascere. Chiaramente in questi mesi, in cui nonostante le proteste non si è mai arrivati a trovare un dialogo con le organizzazioni presenti sul territorio ha fatto crescere la tensione e questo documento è forse solo un atto dimostrativo del malessere che stanno vivendo alcuni cittadini, ma proprio per questo uno stato democratico e “giusto” non dovrebbe archiviare la questione andando avanti a oltranza con i lavori di un’opera che quando sarà ultimata potrebbe già risultare superata.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 19, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/19/litalia-come-kiev-shock-per-la-lettera-recapitata-allansa-dal-noa/
Paura per il Valencia: trasferta per l’Europa League nella Kiev della violenza
Nel centro di Kiev la città è messa a ferro e fuoco: impazzano gli scontri tra i manifestanti oppositori del presidente Yanukovych e le forze dell’ordine e la situazione è precipitata in una guerriglia urbana, con già 25 persone morte e innumerevoli feriti. Proprio in questo contesto si giocherà, giovedì, il match dei sedicesimi di finale di Europa League tra la Dinamo Kiev e il Valencia. Gli spagnoli sono chiaramente preoccupati per il clima che troveranno al loro arrivo, previsto per oggi alle 18, nella città ucraina e già ieri mattina i responsabili del club iberico hanno avviato una serie di contatti con i colleghi ucraini della Dinamo, con la Uefa e con l’ambasciata spagnola a Kiev per capire se fosse il caso di annullare la trasferta. Spiega Calcioblog:
In primo momento il Valencia aveva avanzato la proposta di giocare la prima partita al Mestalla per poi temporeggiare in vista del ritorno (magari da disputare in un’altra città ucraina), ma i vertici del calcio europeo hanno insistito nel voler rispettare il calendario tranquillizzando i valenciani; anche l’ambasciata ha dato parere positivo affinché la gara venisse giocata senza problemi, al che dalla Spagna non hanno potuto che confermare il viaggio e domani saranno regolarmente in campo. Nonostante questo hanno preso delle precauzioni, una su tutte non effettueranno nessuna rifinitura della vigilia allo Stadio Olimpico, ma rimarranno asserragliati nell’hotel Opera Kiev, a due chilometri dal centro caldo della rivolta, dove il tecnico Pizzi terrà anche la consueta conferenza stampa; dopo la partita prenotato un volo immediato per Valencia, con rientro a casa nella notte.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 19, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/19/paura-per-il-valencia-oggi-la-trasferta-per-leuropa-league-nella-kiev-della-violenza/
Continuano gli scontri a Kiev: verso la guerra civile?
Non si placa la situazione in Ucraina dove la polizia è impegnata in accesi scontri contro i manifestanti antigovernativi. Granate lacrimogene e un nuovo assalto sulla Maidan, la piazza centrale di Kiev, da parte delle truppe antisommossa ucraine, che si sono posizionate intorno al monumento al centro della piazza, cuore delle proteste antigovernative. Continuano gli scontri a Kiev dopo l’ultimatum rimasto inascoltato lanciato dalle autorità: nelle ultime ore il numero di morti è salito a 25 ma potrebbe essere destinato ad aumentare ulteriormente. Gli agenti delle forze speciali ‘Berkut’ sono tanti e ben equipaggiati ma trovano a fronteggiarli migliaia e migliaia di dimostranti, alcuni dei quali armati di spranghe, qualcuno anche di pistole. Alle granate lacrimogene della polizia i manifestanti rispondono con pietre, molotov e fuochi d’artificio, mentre centinaia di pneumatici vengono bruciati per creare una cortina di fuoco e fumo che freni l’attacco degli agenti. Questi ultimi hanno raggiunto Maidan aprendosi un varco nelle barricate costruite dai manifestanti a forza di manganellate e fucilate, per lo più con proiettili di gomma. Gli agenti sono però accusati di aver usato anche fucili caricati con proiettili convenzionali. Secondo il direttore sanitario del centro medico degli insorti, uno dei manifestanti morti è stato colpito alla testa da un colpo d’arma da fuoco. Nelle violenze si registrano circa 180 agenti feriti, 157 dei quali ricoverati in ospedale. I feriti tra i manifestanti, invece, secondo l’opposizione sono più di 150. Il timore, ora, è che la situazione si trasformi in una guerra civile mentre si sono segnalate violenze anche in alcune città dell’Ucraina occidentale, tra cui Leopoli, roccaforte dell’opposizione più nazionalista, dove circa 5.000 insorti si sono impossessati di un deposito di armi.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 19, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/19/continuano-gli-scontri-a-kiev-verso-la-guerra-civile/
Kiev: la città ridotta a un teatro di guerra
Violenza a Kiev dove si sono acutizzati gli scontri tra la polizia e i manifestanti dopo che un cordone di agenti ha impedito a un corteo di avvicinarsi al Parlamento mentre era in corso la discussione di una riforma costituzionale per ridurre i poteri del presidente. A nulla è servito l’ultimatum del governo che ordinava ai manifestanti di ritirarsi. Si contano tredici i morti, sette civili e sei poliziotti, oltre 150 i feriti. Mentre i manifestanti antigovernativi occupano la piazza, gli agenti premono su due lati della piazza e nella zona si vedono fiammate di bombe molotov e si sentono scoppi di lacrimogeni. In un comunicato del ministero dell’Interno e dei servizi speciali si era letto: “Avvertiamo le teste calde dell’opposizione: il potere ha i mezzi per ristabilire l’ordine. Saremo costretti a ricorrere a misure più forti se le violenze non cesseranno entro le 18”.
Mentre la violenza invade la città, il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier mette in guardia Kiev su “possibili ripensamenti sulle sanzioni” da parte dell’Ue, secondo quanto si legge in una nota diramata dal ministero. A questo punto, dice il testo, punto non si possono escludere “sanzioni personali” contro i “responsabili” delle violenze in Ucraina. Anche la Casa Bianca ha esortato il presidente ucraino Viktor Ianukovich a fare di tutto per porre fine alle violenze. Anche la Nato è intervenuta, attraverso il suo segretario generale. “Sono gravemente preoccupato per il ritorno della violenza in Ucraina e per le notizie sui morti a Kiev”, ha detto Rasmussen, facendo “appello a tutte le parti” perché fermino la violenza e “riprendano urgentemente il dialogo” nonché “il processo parlamentare”.
Durante gli scontri sono stati utilizzati, da parte delle forze dell’ordine, manganelli, lacrimogeni, granate assordanti e proiettili di gomma, mentre i manifestanti hanno a loro volta utilizzato mazze e lanciato pietre. Almeno 150 manifestanti sono rimasti feriti, 30 in modo grave, mentre sono 37 gli agenti contusi. Secondo il Kyiv Post, alcuni dimostranti hanno spostato un mezzo della polizia che bloccava il passaggio al Parlamento e hanno iniziato gli scontri. Per quel che riguarda i danni, almeno tre camionette della polizia sono andate a fuoco. Gli incendi sono dovuti al lancio di molotov da parte dei dissidenti. Circa 5.000 manifestanti sono arrivati davanti alla sede dell’organo legislativo, il cui ingresso principale è a circa 200 metri dal luogo degli scontri. Alcune delle tende dei manifestanti in piazza Maidan sono in fiamme. I dimostranti rimasti continuano da parte loro a bruciare pneumatici all’imbocco della piazza,su via Institutska, per creare una sorta di cortina di fuoco e fumo. Il ministero degli Esteri russo ha affermato che il ritorno della violenza nelle strade del centro di Kiev è il “risultato diretto” della politica occidentale. In una nota vengono inoltre accusati “i politici occidentali e le organizzazioni europee di incoraggiare le provocazioni contro il potere legale” in Ucraina.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 18, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/18/kiev-la-citta-che-ridotta-a-un-teatro-di-guerra/
Il water dorato… che prende il posto della statua di Lenin!
Lo scorso dicembre a Kiev, capitale dell’Ucraina, veniva abbattuta la statua dell’ex dirigente sovietico Lenin ad opera degli oppositori del presidente ucraino, Viktor Yanukovich. Da quel momento, il piedistallo che la sosteneva è rimasto vuoto.
Fino ad ora. A prendere il posto di Lenin, infatti, è stato un water completamente dorato che vuole, si suppone, ricordare quello che, come rende noto il Kyev Post, si trova nella residenza dell’attuale presidente. Secondo l’opposizione, si tratta di un simbolo dello spreco di denaro pubblico ad opera dello stesso Yaunkovich.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 4, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/04/il-water-dorato-che-prende-il-posto-della-statua-di-lenin/
Abbattuta la statua di Lenin a Kiev durante protesta pro-Ue
Alcuni manifestanti pro-Ue hanno abbattuto una statua di Lenin a Kiev, in Ucraina. Lo ha reso noto la polizia, citata dall’agenzia Interfax. Oggi centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza contro la decisione del governo ucraino di congelare un accordo di associazione con l’Unione europea.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/08/abbattuta-la-statua-di-lenin-a-kiev-durante-protesta-pro-ue/
Scontri in Ucraina nel corteo pro Ue, centinaia i feriti
Non una manifestazione, ma una guerra. A Kiev, notte violenta e numerosi scontri tra manifestanti pro-Ue e polizia. Le proteste andavano avanti da almeno una decina di giorni contro la decisione del governo di sospendere un accordo di associazione tra Ucraina e Unione europea. In piazza Maidan ieri sera erano in 10.000 a manifestare, ma le forze speciali ‘Berkut’ hanno aspettato la tarda notte per intervenire, quando i dimostranti rimasti nella zona erano solo mille, o anche meno. A quel punto sarebbero stati circa duemila, secondo fonti accreditate, gli agenti che in tenuta in antisommossa, sono intervenuti verso le 4.30 del mattino con i manganelli. Questa mattina non c’era un solo manifestante, ma alcuni feriti in città si incontravano. Tra questi Petrò, 26 anni, con una vistosa fasciatura sulla fronte «Mi hanno colpito con una manganellata – spiega -, ma non stavamo facendo niente di male, cantavamo, scherzavamo. I ‘Berkut’ sono arrivati all’improvviso». Andrei, 42 anni, è indignato: «È stata una strategia di guerra – dice -. I poliziotti sono arrivati all’improvviso, quando in piazza ormai c’erano solo 700-800 persone, alcuni dormivano già. Non so quanti erano gli agenti – prosegue -. Erano tantissimi comunque e colpivano chiunque, anche la gente a terra». Petrò sostiene che in piazza «c’erano un migliaio di persone quando sono arrivati i Berkut: la maggior parte della gente era andata via e la situazione sembrava tranquilla. Erano rimasti in piazza solo quelli che avevano intenzione di passare qui la notte. Gli agenti colpivano alla cieca – spiega arrabbiato -, c’erano persone col viso insanguinato, hanno chiesto i documenti agli studenti, arrestato un sacco di gente». «Hanno sgomberato la piazza con la violenza – gli fa eco un altro giovane -, hanno smontato tutto e non hanno nemmeno dato il tempo alle persone di raccogliere le proprie cose». Una rappresentante della polizia, Olga Bilik, ha detto in un’intervista a una tv locale che l’intervento delle ‘teste di cuoio è stato causato dal «lancio di lattine» da parte di alcuni dimostranti contro degli operai che stavano iniziando ad allestire le decorazioni natalizie. Ma la forte repressione della manifestazione costa al governo ucraino anche in termini diplomatici: ferme condanne sono arrivate dall’ambasciatore Usa e dai ministri degli Esteri di Svezia e Lettonia.
Pubblicato da tdy22 in novembre 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/30/scontri-in-ucraina-nel-corteo-pro-ue-centinaia-i-feriti/
L’ha fatto di nuovo… Sergei Polunin, il Billy Elliot di Kiev, è scomparso!
È scomparso senza lasciare traccia per la seconda volta, quello che in Inghilterra chiamano il ‘Billy Elliot’ di Kiev. Il 23enne Sergei Polunin, diventato star della danza britannica, avrebbe dovuto presentarsi alle prove di ‘Midnight Express’, in programma al London Coliseum, ma ha disertato la scena e nessuno ora sa dove sia finito. Aveva fatto lo stesso un anno fa, per poi ricomparire spiegando il suo gesto col fatto che non si sentiva amato dal Royal Ballet, per cui si esibiva. Questa volta sembra invece una cosa più seria: da giorni non si hanno più notizie di lui. La sua attuale compagnia, guidata dal coreografo Peter Schaufuss, ha spiegato di aver perso ogni contatto con Sergei e ha dovuto sospendere lo spettacolo al London Coliseum. «Sembrava che fosse maturato molto dall’anno scorso – ha spiegato Schaufuss -. Non pensavamo che lo potesse fare ancora». Nel mondo della danza si dice che il ballerino ucraino abbia scelto di andarsene perchè non gli piaceva la produzione di ‘Midnight Express’. Polunin si è formato alla Royal Opera House di Covent Garden, dove è arrivato all’età di 13 anni. Quando era scomparso l’anno scorso era corsa la voce che volesse per sempre abbandonare la danza e dedicare più tempo alla sua grande passione, i tatuaggi. Sergei è infatti in società con un proprietario di un tatoo parlour nel nord di Londra, dove pure dicono di non sapere dove sia. In passato erano circolate voci sul presunto uso di droghe da parte del talentuoso ballerino. Lui stesso aveva ammesso in un’intervista di aver ballato sotto l’effetto di cocaina. Aveva però garantito di essere ormai pulito.
Pubblicato da tdy22 in aprile 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/05/lha-fatto-di-nuovo-sergei-polunin-il-billy-elliot-di-kiev-e-scomparso/
Jihad a seno nudo… Femen per Amina
Da Milano a Kiev in Russia, le femen si coalizzano per salvare Amina, la ragazza tunisina che rischia la lapidazione perchè si è fotografata a seno nudo. Continua, quindi, la Topless Jihad di Femen. Sono state tre ragazze che hanno iniziato le proteste davanti al consolato tunisino in in viale Marche a Milano. Poi la risposta di Kiev davanti alla moschea con lo slogan ‘Amina libera’ tatuato sul corpo.
Pubblicato da tdy22 in aprile 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/04/femen-per-amina/
Kiev paralizzata! Decretato stato d’emergenza.
Forti nevicate, diffuse in tutto il paese, hanno paralizzato l’Ucraina. Nella capitale Kiev – dove la neve ha raggiunto 50 centimetri nelle ultime 24 ore – e’ stato decretato lo stato di emergenza. Sono piu’ di 380 – secondo le autorita’ ucraine – i villaggi e le localita’ rimasti al buio, in particolare nelle regioni di Lviv, Dnipropetrovsk e Ivano-Frankivsk.
Pubblicato da tdy22 in marzo 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/23/kiev-paralizzata-richiesto-stato-demergenza/
Cernobyl, crollo nell’area del 4/o reattore!
“NESSUN PERICOLO” dicono da Kiev. “Tutto sotto controllo”, dichiarano dall’ente che gestisce il sito. Il crollo ha coinvolto un tetto e un muro della sala macchine del quarto reattore (quello che esplose 27 anni fa) della centrale nucleare di Cernobyl. Nessuna vittima nel crollo, nessun problema per l’isolamento del sito secondo le autorità russe. MA COME PUO’ CROLLARE UN MURO E UN TETTO SU UNA STRUTTURA AD ALTO RISCHIO?
Pubblicato da tdy22 in febbraio 13, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/13/cernobyl-crollo-nellarea-del-4o-reattore/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
Two sides of God (dog)
Mexico and beyond
..a lifestyle blog filled with recipes, photography, poems, and DIY
NON SONO ACIDA, SONO DIVERSAMENTE IRONICA. E SPARGO INSINCERE LACRIME SU TUTTO QUELLO CHE NON TORNA PIU'
A fantastic photo site
Just another WordPress.com site
Photographer
Niente che ti possa interessare.....
Legendary Whining and Dining World Tour.
Just another WordPress.com site
Serial killers and true crime
"Solo quando amiamo, siamo vivi"
*A day in the life of the Vixen, a blog about EVERYTHING & ANYTHING: Life advice, Sex, Motivation, Poetry, Inspiration, Love, Rants, Humour, Issues, Relationships & Communication*
The Adventures of Danda and Yaya