“Pompe funebri a Sanremo”: Selvaggia Lucarelli affonda il Festival

sanremo-selvaggia-tuttacronacaChe Selvaggia Lucarelli non le mandi a dire è cosa nota. In questi giorni, poi, con il Festival di Sanremo che catalizza l’attenzione, trova pane per i suoi denti. Se infatti in precedenza aveva preso le difese di Kasia Smutniak, attaccata da molti per aver reso nota la sua seconda gravidanza sul palco dell’Ariston, oggi su Libero si lascia andare alle critiche contro lo stesso Festival che continua a perdere consensi. E quindi spettatori:

Non ci si può mai rilassare un attimo in questo Paese. Uno si illude che sia in atto una rinascita, un ricambio, un nuovo corso. Perfino Berlusconi non fa in tempo a dire «Abbiamo un presidente del Consiglio che ha la metà dei miei anni, è un segnale positivo», che si apre il sipario dell’Ariston e ci ritroviamo davanti gente col doppio degli anni di Berlusconi. Io non so cosa sia preso a Fazio quest’anno, ma a un certo punto, guardando il Festival l’altra sera, ho pensato di assistere a una replica di Cocoon. Quando ho visto aprire lo show con un omaggio al maestro Manzi, già ho avvertito una leggera preoccupazione. D’accordo che la Rai ha una fiction in promozione, ma Santamaria che legge una lettera di Manzi, nella scala dell’allegria, viene subito dopo Saviano che legge Verlaine.

VEGLIA FUNEBRE E siccome Sanremo è Sanremo e non una veglia funebre, tutto sommato viene da dire: ridateci le aperture con la Clerici vestita da torta nuziale, ridateci Sanremo con la valletta che scende le scale sui tacchi troppo alti, ondeggiando come Pier Ferdinando Casini nell’ultimo decennio o con Bonolis che si porta dietro il suo circo Barnum. O con Baudo che maltratta le vallette anziché fingersi estasiato dalla soave bellezza di donne alla Casta, che inducono allo sbadiglio anche in reggicalze. Metti sul palco la Carrà, le Kessler, Franca Valeri, Cat Stevens, Tito Stagno, Ron, Baglioni e altri personaggi che erano in pubertà quando Garibaldi incontrò Anita, e poi succede quello che è successo: la prima sera il festival fa il 45% di ascolti raccattando spettatori tra ospizi e bocciofile, la seconda sera il festival perde l’11% degli ascoltatori. E li perde nel senso che tre milioni di spettatori sono purtroppo venuti a mancare per decessi naturali, mica perché hanno cambiato canale. (…) Perché non invitare Franca Valeri a Che tempo che fa raccontando con grazia e delicatezza il suo momento, anziché portarla a Sanremo e costringerla a una gag malinconica e imbarazzante? Perché due ore e quaranta di Carrà? E abbiate pazienza, lo so che parlar male della Carrà in questo Paese è reato e sulla Carrà, sulla Loren, sulla pizza, sul calcio e sui cani abbandonati non si può dire nulla perché poi ti ritrovi minacce di morte estese ai tuoi consanguinei per due anni di fila,ma a settantuno anni si può anche dire basta ai balletti e ai guantini di pelle e fossi in lei mi sarei pure rotta le balle di sentirmi dire «incrollabile» o «monumento» manco fossi il Colosseo. Fossi in lei, direi «Per ballare invitate una più giovane, io vengo a portare il mio humor, la mia personalità, il mio carisma », altrimenti l’effetto (…)

STRANE DONNE E anche qui veniamo al discorso Fazio, perché a vedere le donne di cui si circonda (Littizzetto a parte, che è l’uomo che Fazio non ha il coraggio di essere), viene da pensare che nelle sue scelte, ci sia una patologica continuità. Come Santoro, lui le donne accanto a sè le vuole bionde, angelicate, scarsamente parlanti e con funzione puramente contemplativa. Santoro ha le Granbassi, le Borromeo, le Innocenzi, Fazio ha le Blasi, le Lagerback, le Bar Refaeli, le Casta. Lui, le cose intelligenti, le fa dire ai Saviano, ai Gramellini, mica a una donna. Le donne, nei suoi programmi sono i suoi «Ohhhh come sei bella!» o i «Culo! » della Littizzetto. Perfino la struccata direttrice di teatro dall’aria radical che annuncia la canzone che passa il turno potrebbe essere una sua valletta ideale. Perfino le Cagnotto o la Dallapè (…) Come questo Sanremo, che ha il colore pallido emesto delle minestrine servite all’ospizio.

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Selvaggia paladina di Kasia Smutniak. A chi l’attacca: “siete dei poveracci”

kasia-smutniak-tuttacronacaKasia Smutniak, scesa lungo la famosa gradinata dell’Ariston di Sanremo, ha svelato il suo segreto: è in dolce attesa del suo secondogenito. La prima figlia, Sophie, è figlia del compianto Pietro Taricone, vittima di un terribile incidente. La modella e attrice polacca è stata duramente criticata per aver mostrato in questo modo all’Italia il suo pancino. Selvaggia Lucarelli ha così deciso di pubblicare su Facebook un lungo post nel quale replica a tutte le accuse e le cattiverie che hanno colpito Kasia: “Ieri ho scritto un post sulla Smutniak sulla tragica meraviglia della vita che va avanti, visto che Kasia è incinta dopo la tragedia della morte di Taricone. Lo so che non esiste una classifica del dolore, ma in questa storia di elementi particolarmente dolorosi ce ne sono davvero tanti: Pietro e la sua giovane età, un successo stordente e poi la discesa, il paracadutismo che era una passione di Kasia trasmessa a Pietro, l’incidente con lei che si era lanciata subito dopo, la figlia che era lì, sul campo ad aspettarlo e la morte che era arrivata poco dopo. E poi una donna che s’è ritrovata vedova del proprio marito e ammogliata col dolore, il senso di colpa, la responsabilità di una figlia. Devastazione pura. Ora io mi domando. Come può certa gente misera e meschina venire qui a sputare veleno e bestialità varie, giudicando una donna a cui la vita ha concesso una seconda possibilità di felicità? Felicità per lei, per la figlia di Pietro e per la vita che sta per nascere. Che gente siete? Il lutto è un dolore, non una condanna. La morte di chi amiamo non va espiata con l’infelicità di chi resta, poveracci che non siete altro. L’amore per chi si è perso si ritrova nella vita che va avanti, nei nuovi pezzi che la compongono, nei ricordi che si mescolano al nuovo. E nell’incanto di una pancia che cresce, che si fa rotonda, dopo che la vita l’ha presa a morsi. Davvero, siete dei poveracci. E a voi una seconda possibilità la vita non la concederà mai, perchè con la veletta nera sugli occhi per esibire il lutto, guardate solo la terra che calpestate, senza accorgervi della meraviglia del cielo che cambia sulla vostra testa. Siete già dei morti, che giudicano chi sceglie, con coraggio, di celebrare la vita, pur conoscendone la crudeltà meglio di voi”.

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“Allacciate le cinture”: Ferzan Ozpetek presenta i suoi protagoni

allacciate-le-cinture-tuttacronacaE’ il regista Ferzan Ozpetek a condividere, su Twitter, il primo scatto del suo nuovo film, la cui uscita è prevista nel febbraio 2014. “Ecco la prima foto ufficiale del film. Allacciate le Cinture!” ha spiegato ai suoi follower, presentando così la nuova opera, girata in Puglia tra Lecce e l’Oasi di Torre Guaceto e che vede come protagonisti Kasia Smutniak e Francesco Arca. Tra gli altri interpreti, Carolina Crescentini, Elena Sofia Ricci, Luisa Ranieri, Paola Minaccioni, Carla Signoris, Giulia Michelini, Francesco Scianna e Filippo Scicchitano.

L’ex tronista Francesco Arca innamorato di Kasia? Nessuna love story!

kasia-smutniak-gossip-tuttacronacaCi pensa Kasia Smutniak a gettare acqua sui rumors degli ultimi giorni che volevano la bella attrice innamorata di Francesco Arca dopo essersi conosciuti sul seti di “Allacciate le cinture”, il nuovo film di Ferzan Ozpetek. “Non è vero niente! Sto ancora ridendo. È una sciocchezza totale”. Nessuna rottura in vista con il produttore Procacci. Lei stessa spiega a Oggi.it: “È una notizia completamente inventata. L’unica storia che è nata sul set è quella nata tra me e Ferzan…”.

Smutniak perde la testa per Francesco Arca e lascia Procacci?

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Kasia Smutniak sembrerebbe proprio aver perso la testa per ex tronista di Uomini e donne di Maria De Filippi, ex fidanzato di Laura Chiatti, sembra che l’attrice sia anche pronta a lasciare Domenico Procacci, il noto produttore di Fandango. Naturalmente per il momento restano voci, anche se la smentita non è ancora arrivata e i ruomors si sono alimentati. La relazione con Domenico Procacci era iniziata nell’estate del 2011, con l’attrice reduce dalla tragica morte del marito Pietro Taricone nel giugno 2010.

Smutniak e Arca sono protagonisti nell’ultimo film di Ferzan Ozpetek, Allacciate le cinture,  le cui riprese sono iniziate nel maggio scorso a Lecce e, ironia della sorte, la produzione è Fandango. Sarà il solito gossip per aumentare lo sbigliettamento in sala? I protagonisti del film, innamorati anche nella vita, è un classico per la sposorizzazione dei film… vedremo nel tempo!

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