Amore, politica e giallo sotto la neve che ricopre la città di Kars. Ka, è un poeta turco, emigrato anni prima in Germania, e fa ritorno nel suo paese d’origine per indagare su alcuni omicidi che si sono verificati nella città di Kars. Il ritorno del poeta è un bilancio fra Oriente e Occidente, fra la Turchia e la Germania, tra religione e ateismo. Nella città sommersa dalla neve e isolata, Ka, incontra una sua compagna di scuola, Ipek. Bellissima, divorziata dal candidato sindaco per il partito integralista islamico, diventa ben presto la donna dei sogni del poeta. Dalle indagini di Ka sulle donne uccise emergono conflitti tra le forze laiche e quelle religiose e fazioni politiche che lottano per il potere della città. In un clima di tensione, c’è l’evento che innesca la rivolta. na compagnia di teatro mette in scena un dramma degli anni Venti, scritto in sostegno della laicità dello Stato fondato da Atatürk, dove una donna, coraggiosamente, brucia il chador in pubblico. Durante lo spettacolo alcuni giovani del liceo religioso inscenano una protesta. E la serata finisce nel sangue. Ka viene coinvolto suo malgrado. È uno spettatore imparziale, ma molto confuso. Ka inizierà a diffidare di tutto e di tutti, non avrà più certezze e alla fine deciderà di tornare da solo in Germania. Ma qui anche lontano dalla Turchia, ad attendere il poeta c’è solo la morte.
Un romanzo avvincente che fa riflettere sul mondo Orientale contrapposto a quello Occidentale, sulle trame sotterranee della politica, sulla rivolta religiosa che si trasforma in colpo di stato.