Bieber e la caccia alla redenzione… cerca una villa con piscina!

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Un secondo battesimo per redimersi dopo gli eccessi che nell’ultimo periodo hanno visto protagonista la star del pop Justin Bieber. Così il cantante insieme al suo staff avrebbero passato il weekend in cerca di una villa con piscina dove compiere il rito come dettano i canoni della Hillsong Church di New York, la megachiesa protestante che ha il suo quartier generale in Australia. Nonostante le innumerevoli ricerche, Bieber non avrebbe ancora trovato un luogo di suo gradimento… la caccia alla redenzione continua!

 

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Bieber cacciato da un locale… per i suoi 19 anni!

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Dura la vita delle star! Bieber, dopo la rottura con l’ex fidanzatina Selena Gomez e con una sua guardia del corpo sotto accusa per aggressione a un fan, sarebbe stato bloccato all’ingresso  Lure night club di Hollywood. Il motivo sarebbe stato che la star ha solo 19 anni e per entrare occorre invece aver compiuto i 21. Justin non si sarebbe dato per vinto e avrebbe tentato di entrare dalla porta di servizio, ma appena dentro è stato cacciato e messo alla porta. Sembra che comunque la star sia poi rietrata in hotel in compagnia di due ragazze.

 Intanto non si placano le voci su un possibile disco tra Bieber e Miley. L’Audi R8 leopardata di Justin, scortata da tre Cadillac Escalade guidate dalle guardie del corpo, è stata filmata da alcuni paparazzi mentre si allontanava dalla casa di Miley a Toluca Lake, nei dintorni di Los Angeles. A un mese di distanza da quando le due star sono state filmate mentre uscivano insieme da uno studio di registrazione e si era vociferato di una possibile canzone interpretata da entrambi, ora sembra esserci la conferma dopo questo ennesimo incontro. Miley aveva anche confidato: “So che stanno circolando delle foto, ma sono brava a mantenere segreti. Per un anno ho dovuto tenere la bocca chiusa sul mio singolo e continuerò a non rivelare altri dettagli.”

Bieber padre? La bimba ha 3 anni? Speculazione o verità?

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Sarà l’ennesima speculazione ai danni di una star oppure la pura e semplice realtà? L’idolo di milioni di ragazzine potrebbe essere padre di una bimba di quasi 3 anni. A incastrare la star ci sarebbe una ragazza statunitense di 25 anni, che ha preferito rimanere anonima, che sostiene di aver incontrato Justin nel febbraio del 2010 in un ristorante a Miami in Florida. Dopo una notte di passione, la ragazza avrebbe scoperto di essere rimasta incinta. Ora afferma di essere sicura che Bieber sia il padre  “Secondo me – ha aggiunto la donna riferendosi a sua figlia – assomiglia moltissimo a come era Justin alla stessa età”. Il portavoce del cantante 19enne afferma che quanto dichiarato dalla ragazza è “completamente falso ed è triste che qualcuno possa perdere tempo con queste s*******e”. E’ la seconda volta che il cantante viene colpito dalle dichiarazioni di presunte paternità da parte di una fan. la prima fu Mariah Yeater che aveva affermato che Justin era il padre del figlio di 4 mesi. Solite speculazioni da star?

 

Justin Bieber ha fatto un regalo alle sue fan: una stella per loro!

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Come fare a dimostrare tutto il suo amore per migliaia di fan sparse in tutto il mondo? Semplice! Prendendo qualcosa che tutte possano vedere: una stella! E così Justin ha speso un milione di dollari, devolvendolo alla Nasa, per avere un astro tutto suo da intitolare alle supporters. Ecco allora che tutte aspettano di conoscere le coordinate per poter ammirare la Belieber (come altro chiamarla altrimenti?). I suoi colpi di testa, i piccoli problemi quotidiani e le voci più cattive non hanno mai scalfito l’amore delle beliebers neanche per un solo istante. Justin lo sa e le ringrazia così. Chissà se anche la stella lo supporterà da lassù difendendolo a spada tratta! La notizia, che ha fatto impazzire di gioia il web, è stata data dall’account Twitter @JeliebersINArmy . Quanta strada ha fatto Justin: dal Canada alle stelle!

Justin ce l’ha fatta… è vivo!

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Justin è un gattino di 5 mesi è stato vittima di una violenza inutile. Prima è stato cosparso di una sostanza infiammabile a cui successivamente è stata data fuoco. Un passante si è accorto del gattino in fiamme e ha gettato la sua giacca sul povero animale, spegnendo le fiamme ed evitando il peggio.  Justin è stato portato in condizioni disperate presso Animal Alliance, un’associazione animalista del vicino New Jersey.   a Kensington, in Pennsylvania, luogo in cui il gattino è stato dato alle fiamme è stata anche messa una taglia per chi aiuterà a rintracciare il colpevole di questo crimine che ha lasciato l’America sotto shock. Purtroppo fino ad ora le immagini riprese da una telecamera, sulle quali si sperava di potere rintracciare il colpevole, non hanno fornito gli esiti sperati, ma molti americani, indignati dall’inutile violenza del gesto si sono messi a disposizione per cercare il colpevole, mentre altri hanno provveduto a pagare, tramite contribuzioni volontarie, le spese veterinarie del gattino.

 Il dottor Wendy Ross, a capo dell’equipe che lo assiste, ha commentato: “Fare del male a un animale innocente è molto, molto inquietante… Le punte delle orecchie sono state bruciacchiate e quindi rimosse. Senza un soccorso tempestivo sarebbe morto”. Invece Justin è riuscito a salvarsi miracolosamente e grazie alla solidarietà di tante persone che hanno voluto contribuire  a non far calare l’interesse sul caso, perchè atti del genere non si verifichino mai più.

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Justin tra Selena e… Maria!

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Se c’erano ancora dubbi sul ritorno di fiamma tra Justin e Selena, il cantante canadese li ha definitivamente rimossi: ha postato infatti una sua foto che lo ritrae al computer, a torso nudo, mentre Selena alle sue spalle lo abbraccia. Subito il web si è infiammato: prima le bielebers si sono divise in due schieramenti, chi dichiarandosi felice per il cantante, chi dando contro al ritorno di Selena “rea” di averlo ridotto in lacrime quando aveva interrotto la loro relazione. Poi nel dibattito si sono intromesse anche le directioner accusando le fan del canadese di egoismo e invitandole ad essere felici per lui, eventualmente continuando a godere della sua musica evitando d’intromettersi nella vita privata del ragazzo. Bieber però appare sereno, tanto da sfoggiare un tattoo che ritrae un angelo che assomiglia molto a Selena. Lei nel frattempo, impegnata nella promozione del suo nuovo album, ai microfoni di “Elvis Duran and the Morning Show” ha spiegato: “Sono nei miei vent’anni. Voglio divertirmi. Voglio essere felice nella mia vita e non dovermi preoccupare di ogni singola cosa” non entrando molto nel merito del suo rapporto con Justin. Se la Gomez la prende “alla leggera”, Bieber non smette di far parlare di sè anche in negativo. Il portavoce della polizia di Stoccolma, Lars Bystrom, ha riferito che degli agenti hanno perquisito l’autobus di Bieber per un forte odore di marjuana che ne proveniva. All’interno del veicolo è stato trovata trovata non solo una modica quantità di marijuana, ma anche un taser senza licenza.

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Justin a letto con una fan… e Selena?

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Sembra Justin Bieber si stia specializzando nel far parlare di sè il popolo del web: cosa si fa per attirare un po’ di attenzione e non lasciare alle fan il tempo di “guardarsi attorno”? Il dibattito ora si è aperto su una foto che il cantante ha postato nel suo profilo Instagram e che lo ritrae a letto con una fan, come se non fosse altro che una maledetta rockstar. Verrebbe da urlare allo scandalo a parlare del canadese completamente nudo mentre abbraccia una sconosciuta… se non che si tratta di una vignetta, un disegno che fa parte della serie “Danger” dedicata alla popstar dalle fan che lo immaginano come pericoloso seduttore. Dov’è quindi il problema? Bieber ha ripreso l’immagine apponendovi due scritte: “Justin” e “Belieber”. Ecco allora che i commenti subito si fanno contrastanti: chi sogna di essere un giorno al posto di quella fan e chi lancia l’appello: “Non pubblicare le foto di noi nel letto”. Non manca neanche chi suggerisce che effettivamente Justin potrebbe essere andato a letto con una fan (ovviamente una della quale sarebbe follemente innamorato, non si accettano eccezioni!). Un’opzione che, stando ai recenti gossip, sarebbe destinata a crollare visto che il cantante avrebbe recentemente incontrato, in Norvegia, Selena Gomez.

Una volta c’erano i Beatles e i Rolling Stone!

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“Cristina Parodi, la donna che lanciava le ultime news sulle Torri Gemelle, implora un cantante di 19 anni idolatrato dalle bimbeminkia di tutto il modo che solo su Twitter conta 11 milioni di followers, di fare ciao con la manina alla figlia. Tra l’altro, ignorando il pericolo a cui ha esposto la ragazzina, perché se per caso Harry avesse deciso di accontentarla, probabilmente la povera Angelica oggi avrebbe dovuto cambiare identità come i testimoni di mafia e finire il liceo a Santo Domingo. Cristina non sa, infatti, di cosa sono capaci le adolescenti di oggi. Non sa che le bimbeminkia dei nostri giorni, sono capaci di farti pagare il privilegio di salire sul palco e abbracciare Bieber o un altro di questi sex symbol col Topexan sul comodino, con persecuzioni e minacce degne di Al Queda. Non sa cosa sia il cyberbullismo, non sa che il mondo degli adolescenti si divide in Bielebers, Directioners, Selenators/gomeziani e boiate varie e che queste ragazzette il cui grado di isteria se il loro idolo resta in canotta è pari solo a quello di Bersani alla sua seconda salita al Colle, stanno solo perdendo tempo. Piangono, si disperano, litigano e si abbrutiscono in risse virtuali…”

In un post del Blog Selvaggia ritrae i giovani d’oggi classificandoli e incasellandoli, come idioti, superficiali, bulli e chi più ne ha ne metta… Il che è una riflessione condivisibile se si legge twitter e si seguono gli hashtag più popolari… ma vi siete ma seduti a parlare con quelli che erano fans dei Beatles o dei Rolling Stones? Sicuramente il livello musicale era di un altro spessore, meno effetti speciali, più musica (di quella mitica, di quella vera, di quella che con due accordi ti porta nel “Nirvana” dove poi abbiamo incontrato il grunge di Kurt Cobain)… ma avete mai assistito a quei discorsi che durano intere serate in cui John Lennon è lì seduto di fianco e probabilmente se la ride alla grande dietro quei suoi occhiali tondi… o Mick Jagger che si materializza in una canzone, quella sua voce che esce dal video di YouTube e subito i veri estimatori che gridano allo “stupro” di quella voce che solo un live può restituire in potenza e in emozione… Insomma la musica si sà che è qualcosa di pancia, di irrazionale a volte, di sovraumano… nessuno può giudicare i miti altrui… nessuno può violare l’adolescenza e le forti passioni… che poi sono sempre gli adulti a enfatizzare i fenomeni, a distruggere i sogni, a ridimensionare le emozioni…

Possiamo giudicare la musica, ma non possiamo permetterci di uccidere la voglia di “eroe” che è in ciascuno di noi… anche in quelli cresciuti… in quelli che chiamate infantili e forse vogliono solo continuare ad avere lo sguardo appannato su un mito, piuttosto che vedersi il paludato politico di turno che sale al Colle sconfitto!

#StopFandoms: la guerra infinita in Twitter

#stopfandoms - tuttacronaca

#StopFandoms oggi impazza nella classifica degli hashtag di twitter. Uno pesce d’aprile ritardatario? Per la prima volta dopo tempi immemori non si parla di Bieber, One Direction o Haters? No! Non corriamo questo rischio, perché il tema del giorno è proprio “impedire” a queste fan in delirio di occupare la classifica. E così ancora una volta “se ne parla”, dal punto di vista di chi non capisce questo atteggiamento compulsivo da dipendenza da idolo. Certo, tutti noi abbiamo avuto qualche cantante che ci siamo portati nel cuore, possibilmente conserviamo ancora dischi, musicassette e cd, qualcuno avrà avuto il poster in camera ed altre avranno pensato “Sposerò Simon Le Bon”. Però, forse perchè non c’era twitter e per parlare con gli amici si usciva a far quattro passi, un simile accanimento di massa è difficile da ricordare. Fatto sta che anche oggi in rete si combatte! Si chiede alle ragazzine di ascoltare tranquillamente il loro idolo senza sentire la necessità di fare richiesta al suo cane di seguirla in twitter (sì, succede anche questo…) e di lasciare che il social sia un modo più costruttivo di trascorrere il tempo. Purtroppo, non sempre con grande diplomazia: come accendere la miccia se no?

Questi alcuni dei cinguettii che hanno attirato la nostra attenzione:

Ogni mattina un idolo si sveglia e si gratta il naso, Subito dopo il fatto è in TT. Poi sono gli haters a doversi fare una vita

Siamo tutti fan di qualcosa, ma non per questo ci sentiamo in dovere di urlarlo ogni santo giorno

Perché i TT tornino ad essere di tutto il paese

Vi attaccate un’etichetta addosso, altrimenti non vi sentite fan.

Sono tornate da scuola. Preparatevi alle minacce di morte, alla grammatica uccisa e a farvi dare degli “infantili/immaturi”

E le fan che rispondono, ora che sono rientrate da scuola e possono sbizzarrirsi?

ADESSO CREDONO CHE CI RITIRIAMO IN CAMERA A PIANGERE PERCHè HANNO FATTO UN HASHTAG CONTRO DI NOI AHAHAHAHAHAHAHAH POVERINI.

E la storia continua…

Mally resta in quarantena, Bieber prosegue il tour!

justin bieber - mally - tuttacronaca

Mally, la scimmietta di 14 settimane che Justin Bieber ha ricevuto in regalo per il suo diciannovesimo compleanno, dovrà restare in quarantena almeno finchè il cantante non avrà presentato tutta la documentazione sanitaria necessaria per introdurla nel Paese. E’ da giovedì, giorno in cui Bieber è atterrato a Monaco con il suo jet privato in vista delle ultime tappe del suo tour Believe, che Mally è stata confiscata dagli agenti della dogana. Il paortavoce della struttura, però, si è affrettato a comunicare che sta bene e le hanno fornito un luogo adeguato dove stare. E Mally come passa il tempo aspettando il ritorno del cantante? Gioca e si prendono cura di lei, certo… ma non manca mai il suo fedele orsacchiotto ed un paio di cuffie, con cui ascoltare la voce del suo amico!

#HappyBirthDayPattieFromItalianBeliebers: auguri alla mamma di Bieber

pattie mallette-compleanno, justin-bieber-tuttacronaca

Si susseguono gli auguri per la mamma di Bieber, Pattie Mallette. Le Italian Beliebers hanno iniziato a twittare da questa mattina innumerevoli messaggi per augurarle un compleanno davvero speciale. Questi sono solo alcuni dei messaggi di riconoscenza alla mamma dell’artista:

“Tu hai generato il mio mondo”

“Questa donna ha partorito la ragione per cui sorrido”

“Mia madre mi ha creato una vita, @pattiemallette ha creato la ragione per viverla”.

Bieber in Italia… scatta l’ “affare partenopeo”… 12 denunce!

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Una dozzina di ‘bagarini’, quasi tutti di origine campana, raggiunti da un verbale; capi contraffatti per oltre 50.000 euro sequestrati e 12 persone – anch’esse in larga parte campana – denunciate per contraffazione e ricettazione. E’ questo il bilancio dei controlli compiuti dalla Guardia di finanza in occasione del concerto bolognese di Justin Bieber, idolo dei teenager andato in scena sabato alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno.

“Justin, Bologna ti aspetta!”, Beliebers già accampate!

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Mancano ben più di 24 ore al concerto di Justin Bieber a Bologna (l’unico in Italia), ma davanti all’Unipol Arena è già febbre alta. Una trentina di Beliebers, tutte giovanissime, è assiepata da questo pomeriggio davanti ai cancelli del palazzetto di Casalecchio. Qualcuna ha solo il sacco a pelo, altre sono più organizzate e hanno montato una mini tendopoli davanti all’ingresso del parterre, per essere certe della prima fila. I genitori, che le hanno accompagnate in auto, portano teli, panini, raccomandano di coprirsi per la notte.

HATERS gonna hate dal “mi piaci” all'”odio” ecco il lato oscuro del web

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Cancellate ogni forma di buonismo ora sta arrivando: “HATERS gonna hate”, ovvero “Chi odia continuerà ad odiare”. Una delle frasi chiave nei dibattiti digitali, quando le posizioni sono inconciliabili. La stessa che ha ispirato un’applicazione, Hater, pronta a prendere il posto vacante del “non mi piace” mai introdotto da Facebook.  A grandi linee, Hater è quello che succede quando Instagram, il social network delle fotografie, incontra una protesta di piazza in cui spiccano slogan assai pesanti. La formula è quella della classica rete sociale in cui ciascuno posta il proprio messaggio, possibilmente accompagnato da un’immagine. Ma in Hater, diversamente da Facebook e soci, l’idea è di condividere tutto ciò che si odia: cose, luoghi, persone, idee, eventi personali: non fa differenza. L’importante è alimentare l’idiosincrasia sociale, accumulando consensi o meglio, dissensi da parte della comunità.

Disponibile dalla scorsa settimana come applicazione per iPhone (e prossimamente per Android), Hater è un’idea di Jake Banks, sviluppatore che al mondo buonista dei “Likes” ha scelto di contrapporre quello più realistico degli “Hates”. Come dire, dal “Mi piace” al “Lo odio”. “È una risposta all’intero sistema dei social media – spiega – dove tutto ciò che puoi fare è dire che qualcosa ti piace. Io non voglio far finta di essere quello che non sono. Voglio essere una persona vera e dire: sono in mezzo al traffico e tutto questo fa schifo!”.

A pochi giorni dalla nascita, Hater è ancora un social network per pochi pionieri, ma tutti già con le idee chiare. Tra gli argomenti più votati dagli utenti, al momento, svettano grandi classici come il traffico autostradale, le file a un qualsiasi sportello, il cibo spazzatura dei fast food o Justin Bieber. Non mancano spunti più legati alla cultura digitale, come i teenager che pubblicano autoscatti con la goffa espressione da “duckface” o il nascente Harlem Shake. Nel settore dello sport, invece, dominano i Los Angeles Lakers.

L’app per iPhone, ancora alla versione 1.0, soffre di molti peccati di gioventù tecnologica, soprattutto in termini di design e stabilità, ma per il resto la sua struttura ricalca quella di Instagram. Dopo essersi iscritti è possibile seguire altri utenti e commentarne i contributi. Ma soprattutto, si può condividere il proprio odio riguardo un argomento con un tap sull’apposito “pollice verso”. Diversamente da Instagram, tuttavia, per postare il proprio “Hate” non è obbligatorio allegare un’immagine, è sufficiente un messaggio. Ovvero un “rant”, un’invettiva.

Jake Banks, ci tiene a precisarlo, non ha scelto di creare Hater solo per alimentare uno sterile odio digitale. Nelle prossime versioni del suo network, in realtà, progetta di inserire una funzione “Hate for Good”, che permetterà di generare consapevolezza intorno a un argomento detestabile, ma per cui è importante combattere. “È possibile odiare qualcosa al punto da volerlo cambiare – spiega lui – ovvero il totale opposto di ciò che accade quando “ti piace” qualcosa”. Infine, lo sviluppatore spiega anche il suo obiettivo a medio termine: trasformare Hater in una marca di abbigliamento, aprendo persino qualche negozio. Perché molte cose si odiano, al mondo, ma il denaro non rientra quasi mai tra queste.

E già si parla della ricerca affannosa a trovare le cose più odiose per raggiungere la vetta della popolarità… Preparate quindi i pollici versi!

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