Non è stato un medico, ma un meccanico argentino, Jorge Odòn, a inventare il nuovo dispositivo che aiuterà nei parti difficili, una valida alternativa al forcipe e alle ventose, ma soprattutto privo di rischi per il neonato. L’idea ce l’ha avuta osservando il funzionamento di un cavatappi su Youtube e poi Odòn ha realizzato nella sua cucina un prototipo che ha ricevuto premi dalla United States agency for International development e dalla Grand Challenges canadese. La stessa Organizzazione mondiale della sanità (Oms) lo ha approvato giudicandolo innovativo, facile da usare e sicuro.
“Può salvare molti bambini nei paesi poveri ed evitare molti cesarei”, ha detto al New York Times Mario Merialdi, coordinatore del dipartimento di salute materna e perinatale per l’OMS. Tecnicamente, il dispositivo è una sorta di manicotto gonfiabile di plastica lubrificata che, avvolto intorno alla testa del bambino e poi gonfiato, tira fuori il nascituro senza rischi. Il nuovo metodo è sperimentato in più paesi e in Italia lo studio, in corso, è coordinato dalla Università di Perugia. Il giudizio dei ginecologi italiani è già più che positivo: “Al contrario di forcipe e ventosa, non provoca alcun trauma perché è soffice – ha detto Antonio Starita, dirigente medico a Ginecologia ed ostetricia del San Camillo di Roma – . E’ assolutamente promettente e da verificare sul campo”.