Scatenatissima Jennifer: la Lopez e il video dell’inno dei Mondiali

jlo-inno-mondiali-tuttacronacaS’intitola We Are One la canzone scelta come inno dei Mondiali di Brasile 2014, per la quale Jennifer Lopez ha girato il video a Fort Lauderdale, città della Florida, sede della festa di primavera. Accanto a J. Lo, che indossa coloratissimi mini short e calze a rete, il rapper Pitbull e la cantante brasiliana Claudia Leite. Se per lo Spring Break non ci sono carri allegorici, anche a Fort Lauderdale la gente non manca: nella pausa primaverile, infatti, una fiumana di gente si riversa sulle spiagge e per le strade, con molti pochi vestiti addosso e molto alcol in corpo.

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Bieber denunciato per disturbo della quiete pubblica

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Ancora problemi per Justin Bieber e ancora feste che disturbano i vicini, ma questa volta è scattata la denuncia. Gli agenti sono intervenuti tre volte venerdì sera quando nella residenza del cantante canadese 19enne a Calabasas a Los Angeles i vicini si sono lamentati per i forti rumori che provenivano dall’interno dell’abitazione.

La festa è cominciata dopo le undici, e già all’una è arrivata la prima protesta di un vicino, e con essa la prima visita di una pattuglia della polizia, con un primo ammonimento perché gli invitati abbassassero un po’ il volume. Passano due ore e di nuovo i vicini protestano.

Sono oramai le tre delmattino e molti vorrebbero dormire. Torna la pattuglia e ripete l’ammonimento. Infine alle cinque e mezzo, esasperati, i vicini richiamano la polizia e presentano denuncia per disturbo della quiete pubblica. Uno dei vicini più inferociti ha sostenuto che Justin gli ha sputato addosso: certo non un gesto con cui ingraziarsi il vicinato. Justin non è nuovo a simili bravate, e anche gli amici che tiene nel suo entourage, come i due giovani rappisti di colore Lil Za e Lil Twist, spesso attirano polemiche e proteste dalla gente di Calabasas. Dopotutto chi decide di ritirarsi su queste colline, lo fa per uscire dalla folla e il caos di Los Angeles. Qui vivono attori come Tommy Lee Jones, Jennifer Lopez, Gary Sinise, Beau Bridges, oltre ad almeno una decina di noti attori tv. Per questo quando Justin comprò la villa con sette camere da letto, sette bagni, una residence separata, piscina e parco, tutti furono abbastanza stupiti: sembrava un po’ troppo isolata e tranquilla per il giovane sempre più ribelle e rumoroso. Ma gli esperti di pettegolezzi hanno spiegato la ragione di questo “ritiro”: quassù, Justin può esercitare un ottimo controllo su chi si avvicina a casa sua. E con gli accordi di privacy per gli ospiti, riesce a proteggere quel che avviene all’interno.

Infatti Justin si è sempre premunito contro possibili appuntamenti in tribunale: tutti gli invitati delle sue feste devono firmare un accordo di privacy, con il quale si impegnano a non trasmettete messaggi Tweet, non mandare sms, non fare foto, non mettere commenti su Facebook, non registrare immagini o sonoro delle feste. Fino a sei mesi fa, la multa per chi avesse violato l’accordo era di cinque milioni di dollari. Ma Justin è diventato più tollerante: per la festa di venerdì scorso la multa sarebbe stata “solo” di tre milioni di dollari. Venerdì, comunque, sappiamo che l’ospite d’onore era Snoop Lion, il rappista già noto come Snoop Doggy Dogg, poi abbreviato in Snoop Dogg, e infine cambiato in Snoop Lion (all’anagrafe il suo vero nome è Calvin Cordozar Broadus).

La lite di J. Lo che fa il giro del mondo!

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Dall’amore alla lite queto è stata l’evoluzione del pranzo di J.Lo, ovvero Jennifer Lopez, e il suo boyfriend, il ballerino Casper Smart. Accompagnati da un’amica, alla fine del pasto, Casper monta sulla sua moto e va via senza salutare, mentre J. Lo si allontana con la sua conoscente.

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Stalker vive per una settimana a casa di J Lo

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Uno stalker, John Dubis, 49 anni, si è introdotto nella villa di Southampton di J. Lo – mentre la cantante era impegnata, in giro per il mondo, nella sua tournée – e ci è rimasto per più di una settimana.  La sua presenza era stata notata dai vicini di J Lo, che però hanno pensato potesse trattarsi di un membro del suo staff. Dubis è stato poi scoperto dai veri dipendenti di Jennifer Lopez e arrestato dalla polizia con le accuse di furto con scasso e stalking. Si presenterà il 28 agosto in tribunale e  potrà uscire di prigione versando una cauzione di 100mila dollari. La cantante ha preferito al momento non rilasciare alcuna dichiarazione sull’accaduto.

Polemiche su Jennifer Lopez e l’ “Happy Birthday” al presidente turkmeno

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J.Lo ha innescato una serie di polemiche cantando nel  corso di un evento organizzato dalla China National Petroleum Corp, in Turkmenistan. Durante l’evento la cantante ha anche intonato il classico ‘Happy Birthday’ a Gurbanguly Berdimuhamedow, leader dell’ex repubblica sovietica e ora presidente turkmeno accusato di non rispettare i diritti umani. Immediata la risposta dell’agente della Lopez che ha affermato che l’evento non era di natura politica e inoltre la cantante non era a  conoscenza delle accuse sollevate da alcune organizzazioni per i diritti umani nei confronti di Berdimuhamedow.

Ecco il video dell’evento che ha suscitato la bufera su J. Lo:

The sound of change: la musica che dice NO alla violenza sulle donne

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Si chiama The Sound of Change il Live Aid al femminile che si è svolto al Twickenham Stadium di Londra, promosso dalla fondazione Chime for Change e benedetto da uno speech del principe Harry, che è il presidente di questo tempio del rugby. L’evento, che ha per scopo raccogliere fondi e creare consapevolezza affinché donne e bambine possano godere in questo mondo di pari opportunità, vanta l’organizzazione di tre donne d’eccezione: Frida Giannini, Beyoncé e Salma Hayek Pinault. Cast di grandi nomi che sono sfilati sul palco, tra gli altri Madonna, Jennifer Lopez, John Legend e Simon Le Bon. Unica italiana Laura Pausini che, prima di salire sul palco ha commentato: “Una delle ragazze ammazzate negli ultimi giorni era iscritta al mio fan club. Non voglio rivelare il suo nome per rispetto alla famiglia”. Racconta anche la sua esperienza con l’evento: “Non riuscivo a credere che avessero pensato a me. Non ho esitato un attimo, immediatamente conquistata da uno degli impegni della fondazione, l’educazione dei piccoli. La maternità mi ha resa più sensibile di fronte a queste problematiche; non è facile fare delle scelte per un figlio e se sono qui è perché mi piace pensare che Paola fra vent’anni possa essere in mezzo a un pubblico come questo a far casino per una giusta causa. Ho una fiducia totale nelle madrine di questo evento; con Salma Hayek ho già partecipato a Los Angeles a una raccolta di fondi per l’iniziativa Colombia Sin Minas”. Poi confessa: “Mia figlia è stata concepita proprio qui a Londra, dopo il concerto alla Royal Albert Hall  –  una bambina molto rock; questa serata è la chiusura di un periodo magico della mia vita e della mia carriera”. La Pausini ha deliziato il pubblico con Io canto, in italiano, incredibilmente ben accolta dalla platea, e It’s not goodbye, la versione inglese di In assenza di te. “Ce n’è voluto di coraggio!”, esclama Laura. “Non è mica facile affrontare la platea cantando nella nostra lingua. Ma l’ho voluto fare per ribadire chi sono, non ho partecipato a questo evento con l’ambizione di aprirmi un nuovo mercato ma con l’entusiasmo di appoggiare un progetto in cui credo fermamente. Ne conosco di donne sfortunate, tante ragazze che mi scrivono e che non denunciano le violenze subite perché non hanno fiducia nella giustizia  –  cosa succede dopo? ci sono pene adeguate per chi commette questi reati? le donne che denunciano sono tutelate da ulteriori ritorsioni? Non credo, come dicono, che la violenza sulle donne sia aumentata negli ultimi anni. Per decenni, secoli, questa è stata una realtà sommersa, non se ne parlava, le famiglie facevano muro affinché nulla trapelasse all’esterno  –  e in molti casi è ancora così; un problema di educazione, dunque”.

Frida Giannini farà invece il suo ingresso sul palco con Salma Hayek prima dell’esibizione di Beyoncé, il gran finale. “Siamo qui per urlare le nostre istanze. Questa è l’emergenza e l’opportunità di oggi”, dice direttore creativo di Gucci e dell’intero progetto, co-fondatrice di Chime for Change. “Ci troviamo in un momento storico importante per quanto riguarda la situazione delle bambine e delle donne, ed è giunta l’ora di un cambiamento. Penso sia essenziale per noi vedere e celebrare le nostre possibilità. La mia speranza è che attraverso Chime si possano aiutare le voci che rivendicano il cambiamento a diventare così forti da non poter più essere ignorate”. Come lei la pensano anche i presentatori della serata, che ricordano i numeri dell’emergenza. Tra loro ci sono Madonna e James Franco, Jessica Chastain e Freida Pinto, Desmond Tutu e Blake Lively: “Vogliamo un mondo dove ogni bambina abbia diritto alla scolarità, poiché i due terzi degli analfabeti del mondo sono donne; il 60 per cento dei bambini che non frequentano le scuole dell’obbligo sono donne; il 70 per cento delle donne ha subito almeno una volta nella vita violenze fisiche o sessuali; solo il 21 per cento delle donne occupa in politica ruoli prominenti; 800 donne al giorno muoiono di parto o di gravidanza; l’80 per cento degli 800mila esseri umani che ogni anno vengono venduti o scambiati come schiavi sono donne; ogni anno 10 milioni di ragazze sotto i 18 anni devono accettare un matrimonio combinato”. Anche la Hayek ha dato il suo contributo: “Nell’era dell’informazione nessuno può essere spettatore disinteressato. La tecnologia ci connette come mai prima d’ora. Ciò significa che abbiamo l’opportunità, la responsabilità di fare qualcosa. Non è solo ciò che sappiamo che ci definisce ma anche quel che facciamo, questa è la filosofia di Chime for Change”. Infine parola alla “single lady”, Beyoncé: “Sono sempre stata una fiera sostenitrice delle pari opportunità. Le ragazze devono imparare da giovani che sono forti e in grado di ottenere ciò che vogliono dalla vita. E’ nostro compito cambiare le statistiche che riguardano le donne di tutto il mondo. Sono onorata di far parte di questa campagna insieme ad altre donne che vivono la vita in modo coraggioso e danno l’esempio alle nuove generazioni”. Sperando che sia solo il primo passo di un lungo cammino.

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