L’intervista di Schifani alla trasmissione 1/2 diretta da Lucia Annunziata è stata chiarificatrice di molte posizioni del Pdl e della crisi che serpeggia nel governo Letta e che potrebbe portare alla frattura delle larghe intese.
“Sono pessimista sul destino del governo”, ha detto Schifani, augurandosi però che una crisi “non avvenga”, così ha esordito l’ex Presidente del Senato che poi ha aggiunto “È evidente che si vuole arrivare a una rottura e che il Pd vuole andare a votare”.
Parlando della Giunta, Schifani ha sottolineato che “Questo calendario dei lavori, queste modalità, questo clima, creano le condizioni per l’invivibilità della coalizione e per la crisi di governo” e ha aggiunto “Mi auguro che fino a mercoledì vengano recepite le nostre osservazioni, non chiediamo di non applicare la norma, ma chiediamo una norma interpretativa attraverso un ricorso alla Corte Costituzionale o alle corti europee, non facciamo melina, nè ostruzionismo. Abbiamo subito un calendario con sedute notturne, come se si dovesse espellere un delinquente”.
Invece si tratta solo di un pregiudicato.
Sempre secondo l’ex presidente del Senato, il ritiro dei ministri Pdl dal governo Letta: “Non è nell’agenda immediata. E’ evidente che si vive momento per momento e ci auguriamo di arrivare a respirare un clima di maggior responsabilità”, ha detto Schifani a proposito dell’eventuale ritiro dei ministri Pdl dal Governo. “Al ritiro dei ministri ancora non ci siamo”, ha detto. “Non mi piace la politica delle minacce. La mia esperienza mi porta a fare delle riflessioni. L’atteggiamento del Pd è inspiegabile se non in funzione di un preciso disegno che sarebbe contro l’interesse del Paese. Le elezioni porterebbero il Paese al baratro.” e poi ha sottolineato che “È chiaro che Berlusconi non tornerà in Parlamento”, riferendosi all’interdizione dei pubblici uffici e all’applicazione della legge Severino. “In ogni caso, non siamo preoccupati per la sua agibilità politica”.
Quanto al voto segreto della Giunta, Schifani ha detto “Noi siamo per il voto segreto” semplicemente perché “c’è un regolamento” che dice che in questi casi si voti così, “siamo contrari a blitz” per cambiarlo.
Sulla grazia da chiedere al Presidente della Repubblica, Schifani ha dichiarato che “Sono fatti esclusivamente personali e non politici che attengono alla sfera personale del cittadino Silvio Berlusconi. Sta riflettendo giustamente nell’ambito della propria famiglia. È una faccenda troppo delicata perché noi dirigenti si possa fare una riflessione”.
Mentre sul memoriale di Lavitola, il parlamentare del Pdl ha concluso “Non ne sappiamo nulla”.