I blog sotto lente d’ingrandimento, con gli amministratori costretti a pagare multe per commenti che piovono chissà da dove e chissà perchè sul loro blog. Poi l’inchiesta al blog più famoso d’Italia quello di Beppe grillo con 22 indagati… e poi la volata fino in Parlamento dove il Pdl è tornato all’attacco con un testo fotocopia del Ddl Alfano sulla regolamentazione delle intercettazioni, al centro di aspri scontri tra il 2010 e il 2011.
Ma l’Italia ha bisogno del bavaglio? In tempi di così grande tensione non sarebbe meglio aprire al dialogo piuttosto che chiudere ogni possibilità di confronto diretto con i cittadini? Non è meglio la trasparenza anche sulle intercettazioni invece di spazzare via un’occasione di rinnovamento negando ancora una volta alla giustizia uno strumento basilare per la lotta al crimine organizzato e all’evasione fiscale?
Ma perchè il bavaglio? Forse perchè oggi è il giorno in cui sono arrivate alla giunta per le autorizzazioni della camera le richieste per l’autorizzazione all’ascolto di conversazioni telefoniche di Verdini, Cosentino e Dell’utri?
E così ecco Enrico Costa, capogruppo in commissione giustizia del partito di Silvio Berlusconi, presentarsi con il testo che riprende punto per punto il testo di Alfano che mirava a una stretta sulle intercettazioni.
Che segnali arrivano ai cittadini quando si legge che ancora una volta vuole essere approvata una legge bavaglio?