Il metodo Boffo a cui fa riferimento la Guardasigilli Anna Maria Cancellieri deriverebbe da un quotidiano che le avrebbe attribuito “proprietà mai avute e stipendi mai percepiti” con lo scopo di “alimentare il sospetto di presunti favori che con esistono. O per gettare fango”. Cancellieri non getterà la spugna: “combatto, querelo e vado avanti. Non mi faccio intimidire. Personalmente sono una roccia. Il metodo Boffo lo abbiamo ben conosciuto in altri tempi. Bisogna reagire”. “Non ho mai brigato per avere posti nella mia vita – spiega -. Tutto quello che mi hanno chiesto di fare l’ho fatto con spirito di servizio. Se il mio servizio non va bene, non sono certo attaccata alla poltrona”.
Così il ministro della Giustizia che oggi presenterà a Strasburgo il piano per le carceri con un “decreto legge che ha ridotto i flussi di ingresso in carcere”. Ma questo è l’unico provvedimento perché allo studio ci sarebbe anche”un altro provvedimento, non sappiamo ancora se un decreto o un ddl, che presto sarà portato in Consiglio dei ministri”. A 24 ore dai chiarimenti che domani porterà in Aula sulla questione Ligresti, la Cancellieri è impegnata in Europa ma forse la sua difesa inizia proprio da qui con queste parole: «Le celle devono essere luoghi dove stare solo otto ore, per dormire, e non più 22 ore come oggi accade al 29% dei detenuti. Ridisegnando gli spazi, rivedendo le attività ricreative e incrementando il ricorso ai lavori socialmente utili, contiamo di arrivare al 79% dei detenuti entro aprile 2014. E poi dicono che mi sono occupata solo di Giulia Ligresti?»