Forse non sarebbe neppure il caso di riportarlo visto che ormai gli insulti si susseguono ora dopo ora sul web da parte dei leghisti. Per un Luca Zaia che dialoga e un Flavio Tosi che si scusa c’è sempre chi è pronto a lanciare volgarità e insulti al ministro Kyenge. Forse questa volta Giuseppe Fornoni assessore leghista allo Sport, Tempo libero, Commercio e Attività produttive di Lograto, nel bresciano ha davvero però valicato il limite della decenza scrivendo sul suo profilo Facebook “Vaffa****o mussulmana di merda” (con due s). Un insulto che viola la carta costituzionale all’art 3:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
A rilevare l’insulto è stato Daniele Sensi che immediatamente ha diffuso, tramite il suo blog sull’Espresso, il suo dissenso per l’ennesimo atto di volgarità gratuita e ingiustificata contro un’istituzione. Sfogliando il profilo di Fornoni (che al momento è consultabile solo dagli “amici”) è possibile anche trovare un link che celebra Benito Mussolini. Un assessore della Repubblica italiana fa forse apologia del fascismo sul suo profilo?
Forse la Lega fa fatica a comprendere che non sono gli insulti, che rendono solo fragili coloro che li coniano, a essere la strada da percorrere per far valere le proprie idee o i propri dissensi. Insultare volgarmente, violando anche la Carta Costituzionale, si rivela solo una mossa politica perdente che mina in profondità il movimento del Carroccio che già non gode più di ottima salute. La Lega mira a fare una martire della Kyenge o vuole davvero portare avanti una sua linea politica? E’ capace solo di insultare ma di non esprimere un’idea compiuta che possa davvero fornire un’alternativa valida al pensiero del ministro dell’integrazione?