Shock nel mondo del cinema che è rimasto senza fiato quando si è appresa la notizia che l’uomo, suicidatosi intorno alle ore 15, in via dei Gracchi, nel quartiere Prati di Roma, era il 91enne regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico Carlo Lizzani. Sono stati alcuni passanti a notare il corpo e immediatamente hanno chiamato i carabinieri.
Lizzni era stato “lo sceneggiatore del neorealismo” collaborando con autori autori quali Vergano, De Santis, Rossellini e Lattuada.
Aveva esordito nel 1950 con ‘Nel Mezzogiorno qualcosa è cambiato’ e con il film ‘Achtung’ del 1951.
Il suo capolavoro, anche se non l’unico, ma forse il più celebre è l’affresco storico anni dell’ascesa del fascismo tratto dal libro di Vasco Pratolini “Cronache di poveri amanti”. Nel 1973 Crazy Joe, tratto da un racconto di Nicholas Cage, che raccontava la storia di Joe Gallo, mafioso di basso rango che vuole fare carriera ai danni del boss.
Lizzani ha firmato anche la regia di ‘Storie di vita e malavita’ del 1975, ‘Fontamara’ tratto dall’omonimo libro di Ignazio Silone nel 1977, ‘La casa del tappeto giallo’ (1983), ‘Mamma Ebe’ (1985), ‘Caro Gorbaciov’ (1988), ‘Cattiva’ (1991), ‘Celluloide’ (1995), ‘Hotel Meina’ (2007), oltre agli sceneggiati televisivi ‘Nucleo Zero’ (1984), ‘Un’isola’ del 1986 e ‘La trappola’.
Dal 1979 al 1982 diresse anche la Mostra del cinema di Venezia e ultimamente era tutor del corso di Filmmaker della Accademia Act Multimedia di Cinecittà