I nostri “alleati” americani non perdono occasione di denigrare l’Italia nella televisione a stelle e a strisce. In un episodio della celebre serie televisiva satirica Griffin in onda su Fox, la famiglia media americana arriva in Italia, all’aeroporto di Roma e qui nel cartello di Benvenuto si legge “Non dimenticate che noi eravamo dalla parte dei nazisti”. Perché nessuno fa un’azione internazionale per vietare la denigrazione di uno stato sovrano? Perché l’Europa non tutela i Paesi membri? Si può ironizzare sul nazismo?
I Griffin non sono poi il primo atto di denigrare un intero popolo. Basti pensare ai Simpson, dove si ironizzava sulle vicende politiche dell’Italia. E in un’altra serie americana, Scandal, L’Italia era considerata solo come il Paese del bunga bunga: nel secondo episodio della terza stagione un personaggio dice: “Il Presidente degli Stati Uniti non può andare nel paese del bunga bunga”.
Ma anche in Europa tra i panini mafiosi, le pubblicità con i bimbi che piangono o l’auto con in affitto una famiglia italiana, il nostro paese subisce pubblicità negativa. Ma tutto sembra essere divertente e passa sotto silenzio. Quanto ci perde in immagine dell’Italia ogni hanno? Che danno economico ne abbiamo da tale ironia di pessimo gusto?