La moglie lo scopre a un droga-party: tenta di buttarla dalla finestra

polizia-auto-tuttacronacaE’ finito in manette un 23enne marocchino che venerdì sera, nel centro storico di Genova, ha tentato di gettare dalla finestra la moglie al quarto mese di gravidanza. L’uomo, ora accusato di tentato omicidio, era stato scoperto dalla consorte mentre dava un droga party con hashish e cocaina nella loro abitazione. La moglie, una donna marocchina di 16 anni, ha quindi iniziato a rimproverarlo e lui ha risposto tentando di liberarsi di lei. A bloccarlo la polizia di Prè chiamata dai vicini di casa della coppia che avevano udito le urla dei due. La donna si trova ora ricoverata all’ospedale Galliera.

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Fumare in libertà? Il no della Consulta alla Fini-Giovanardi… che era nelle Olimpiadi di Torino 2006

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Ci saranno le droghe leggere e le droghe pesanti, distinte e separate. Così la Corte Costituzionale ha bocciato la legge Fini-Giovanardi e ha ripristinato quindi la legge Iervolino-Vassalli come modificata da referendum del ’93, che prevede pene più basse per le droghe leggere.

Perchè è stata bocciata la legge? In relatà ci sarebbe da chiedersi come si possano inserire nuove norme in materia di droga, in un emendamento, che all’epoca era in fase di conversione, nel decreto legge sulle Olimpiadi invernali di Torino del 2006. Dorghe e Olimpiadi? Quanto di più sconveniente eppure in Italia non ci ferma davanti a nulla e anche le Olimpiadi di Torino diventarono un lascia passare per alcune normative che probabilmente avrebbero richiesto una maggiore riflessione.

A sollevare la questione di legittimità era stata la terza sezione penale della Cassazione. Con  tale decisione viene cancellata la norma con cui si erano parificate “ai fini sanzionatori” droghe pesanti e leggere e si erano elevate le pene, prima comprese tra due e sei anni, per chi spaccia hashish, prevedendo la reclusione da sei a venti anni con una multa compresa tra i 26mila e i 260mila euro.

Di certo, la pronuncia della Consulta avrà notevoli ripercussioni sia sul numero degli attuali detenuti arrestati per reati legati agli stupefacenti, sia sui procedimenti in corso per questi stessi reati.

Il centrosinistra esulta e Sandro Gozi (Pd), vicepresidente dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, afferma: “Anche se per ragioni formali, dalla Consulta è arrivata la bellissima notizia della bocciatura della legge Fini-Giovanardi: una normativa adottata non solo attraverso le forzature nelle procedure ma, soprattutto, a scapito del comune buon senso” e gli fa eco Danilo Leva, deputato dem, “il pronunciamento della Consulta fa chiarezza su una legge, la Fini-Giovanardi, che ha prodotto più carcere e discriminazione. Ora intervenga il parlamento e faccia una normativa che distingua tra droghe pesanti e droghe leggere in grado di prevedere pene adeguate alle circostanze abbandonando l’uso simbolico del diritto penale”.

Ma a detsra invece si sollevano le polemiche e se Giovanardi tace al suo posto parla Maurizio Gasparri “la Consulta non è più organo di garanzia” ma che, anzi, è organo “di demolizione”.

Per festeggiare le vacanze… porta in classe la torta all’hashish

torta-hashish-tuttacronacaEra il 21 dicembre e una studentessa di Adria, in provincia di Rovigo, voleva festeggiare l’arrivo delle vacanze natalizie con i suoi compagni di classe. Come farlo se non con una torta, letteralmente, “da sballo”? La studentessa, al quinto anno, si è infatti presentata in classe con un dolce all’hashish ma è stata scoperta dalla docente d’inglese. Appena maggiorenne, è così finita dai carabinieri. “La nostra amica – commenta un compagno – a nostra insaputa ha deciso di festeggiare con la torta all’hashish”.

“I nostri figli non si drogano”: la polizia mostra loro le foto in Facebook…

festine-droga-tuttacronacaAlcuni ragazzi delle città a sud di Ancona ricevevano in regalo, da parte di amici in gita in Olanda, dosi di stupefacenti acquistate nei coffee shop. Il fatto è finito la centro dell’inchiesta dei regalini alla droga da Amsterdam, che presenta interessanti retroscena. Come racconta il Messaggero, tra questi, anche il fatto che i genitori non credano che i figli adolescenti facciano uso di droghe e si convincano solo quando la polizia mostra loro le immagini postate dai ragazzi su Facebook che li ritraggono in pieno sballo, mentre fumano hashish e marijuana. I giovani erano convinti, sostengono gli stessi, che essendo sostanze in libera vendita il loro comportamento non fosse reato. Spiega ancora il quotidiano:

L’inchiesta è destinata ad allargarsi e coinvolgere studenti di altre città a sud di Ancona. Ai cinque universitari di Osimo e Castelfidardo di 21 anni denunciati per spaccio, potrebbero affiancarsi nuovi indagati. La Polizia sta mettendo in controluce la ragnatela di rapporti che il quintetto aveva intessuto con i coetanei. Il gruppo è, infatti, composto da un trentina di studenti, residenti in varie città della Valmusone. I cinque raggiunti da avviso di garanzia sono tutti ragazzi benestanti, di buona famiglia. Ma nei mesi scorsi anche i loro altri amici erano partiti in mini comitive di 5 o 6, alla volta di Amsterdam.

Gli investigatori sospettano, pertanto, che non siano stati i soli ad aver escogitato il trucco di utilizzare la Posta per recapitare il “fumo” a casa degli amici. Il Commissariato di Osimo per ora ha intercettato alcuni plichi, sequestrando 6-7 dosi e risalendo ai mittenti della lettere olandesi grazie anche agli elementi di prova forniti dai social network. Certo la vicenda ha lasciato un retrogusto di amarezza ai genitori dei 21enni: disorientati ma scettici alle parole dei poliziotti, si sono dovuti ricredere davanti alle foto postate su facebook che ritraevano i loro ragazzi supini intenti a fumare un narghilè.

La speranza della madre di Francesca Benetti: “potrebbe essere stata rapita”

francesca_benetti-tuttacronacaE’ stata intervistata da un inviato di Linea Gialla, per l’episodio che andrà in onda questa sera su La7, Marisa Chelini, madre di Francesca Benetti, la donna 55enne originaria del vicentino scomparsa da Follonica. “Penso che mia figlia non sia stata trucidata, massacrata, sgozzata, ma potrebbe essere stata rapita, potrebbe essere ancora viva. Chissà dove e chissà quando potrà ritornare, non lo so”. E ancora: “Si vede che avevo avuto troppo (dalla vita , ndr), troppa fortuna, prima con i figli, poi con il lavoro, con il marito, poi in un anno si sta sbriciolando tutta la famiglia”. A parlare di Francesca, però, non è stata solo la madre. In un’altra intervista, l’amica Francesca la ricorda in questo modo: “E’ una persona solare, luminosa, è una delle mie migliori amiche e voglio parlare come se ci fosse ancora”. E prosegue: “Quando sono stata a trovarla  mi ha raccontato un episodio: Antonino Bilella l’ha  chiamata, lei non ha risposto, perché forse aveva cose sue da fare, e lui ha preso l’iniziativa di chiamare i carabinieri e hanno rotto il vetro della cameretta di Villa Adua per andarla a cercare”. “Mi fa male il pensiero di lei – conclude – di quello che può aver vissuto in quei momenti terribili. Almeno che venga ritrovato il corpo, non posso pensare che rimanga seppellito, non so penare dove altro possa averla messa”.

Hashish nella villa di Francesca Benetti, nuove piste?

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Si aprono nuove piste intorno al caso della scomparsa di Francesca Benetti avvenuta il 4 novembre a Potassa di Gavorrano (Grosseto). Nella villa della donna sono stati infatti rinvenuti sette panetti e diversi ovuli di hashish. Precisamente ovuli e panetti si trovavano nel fienile. Nascosto fra le rotoballe, gli agenti hanno trovato un sacco per la spazzatura dentro il quale era stato nascosto un secchio in plastica con dentro sette panetti da 700 grammi e 24 ovuli da 158 grammi di hashish.”Aver trovato la droga nelle pertinenze della casa della donna può aprire scenari diversi. Qualunque cosa è possibile. Stiamo comunque battendo ogni ipotesi investigativa”. Lo ha detto il procuratore di Grosseto, Francesco Verusio.

Roberto Saviano condannato per diffamazione

RobertoSaviano-tuttacronacaE’ stato condannato a risarcire con 30mila euro una persona citata nel suo best seller Gomorra. La condanna per diffamazione è stata decisa dal Tribunale di Milano al termine di una causa civile intentata da Enzo Boccolato. Orietta Miccichè, giudice della prima sezione civile, ha, come si legge nel dispositivo della sentenza, “accertato il contenuto diffamatorio in danno di Enzo Boccolato della frase contenuta a pagina 291 del libro intitolato ‘Gomorra’”, nella parte in cui “l’autore prospetta che Enzo Boccolato insieme ad Antonio La Torre ‘si preparavano anche a tessere una grande rete di traffico di cocaina’”. Il giudice ha quindi condannato “Saviano e Arnoldo Mondadori Editore Spa (editore del libro, ndr) in via tra loro solidale al risarcimento del danno subito da Enzo Boccolato e a corrispondergli la somma di 30mila euro”. Il giudice ha anche ordinato “la pubblicazione dell’intestazione e del dispositivo della presente sentenza a cura e spese dei convenuti una volta a caratteri doppi del normale sul quotidiano ‘La Repubblica’ entro 30 giorni della notifica in forma esecutiva della presente sentenza”.  A carico dei “convenuti” anche le spese legali del procedimento. Ha spiegato il legale di Boccolato, l’avvocato Santoro: “Nel libro ‘Gomorra’ Saviano aveva infatti descritto il Boccolato, che è incensurato e che da vari anni vive in Venezuela conducendo una florida attività nel campo ittico e del tutto estraneo ad ogni attività camorristica, come collegato ai La Torre in relazione al traffico internazionale di cocaina, sostenendo che questo, unitamente ai La Torre ‘si preparava anche a tessere una grande rete di traffico di cocaina’”.

La nuova droga della follia si chiama Ya-Ba, mega operazione a Roma

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L’operazione è stata portata avanti tra venerdì e sabato nei quartieri più a rischio della città: Pigneto, San Lorenzo, Trastevere, Trionfale, Termini e Casilino. E’ in queste zone che si concentra il traffico di stupefacenti e in particolare marijuana, hashish, eroina e cocaina. Il bilancio dell’operazione è di 19 persone arrestate, molti dei quali stranieri, di età compresa tra i 18 e i 54 anni. In particolare è stato però fermato un cittadino del Bangladesh, di 30 anni, nei pressi dell’acquedotto Alessandrino, in zona Tor Pignattara. Il giovane era in possesso di 120 pasticche di “Ya-Ba”.

Lo Ya-Ba è una sostanza simile all’ecstasy, ma l’abuso della sostanza produce comportamenti molto violenti, autolesionisti e a stati allucinatori. Questa metanfetamina porta a gravi e irreparabili disturbi psichici, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “droga della pazzia”. Lo Ya-Ba è molto popolare in Cina.

Alta marea per Saviano, denunciato per diffamazione da uno skipper

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Roberto Saviano nel suo ultimo libro dal titolo «Zero, zero, zero»  edito da Feltrinelli, accenna al maxi sequestro di hashish avvenuto sulla Sheldan, imbarcazione di proprietà dello skipper francese Jean Luc Capelle. L’imbarcazione affittata a clienti che poi erano stati bloccati a Imperia con un carico di droga era quindi diventata la “protagonista” di uno dei capitoli del libro di Saviano. Secondo lo skipper francese, l’esposizione dei fatti come raccontati da Saviano costituirebbe una grave diffamazione e oltretutto verrebbe attribuito, sempre secondo i legali si Capelle, di narcotrafficante allo skipper che invece sarebbe estraneo ai fatti. Il passaggio più contestato è da riscontrarsi quando Saviano scrive   «Gli skipper di imbarcazioni a vela e a motore sono una forza crescente a disposizione del narcotraffico» e più avanti racconta l’esperienza della Sheldan, ma il proprietario non viene citato.

Ora si aspetta che la magistratura segua il suo corso e chiarisca se ci possono essere gli estremi di una diffamazione anche senza aver fatto nomi e cognomi.

Hashish… in fumo! Bruciano un carico dopo esser stati beccati

rogo-hashish-tuttacronacaEra iniziata quattro giorni fa un’operazione antidroga coordinata dal Comando operativo aeronavale di Pomezia (Pratica di Mare) della Guardia di Finanza che, con unità aeronavali d’altura, hanno monitorato la ’’Gold Star’’, una motonave battente bandiera della Tanzania, con a bordo oltre 30 tonnellate di resina di hashish. La notizia della presenza di un carico di droga in navigazione nel Mar Mediterraneo era giunta dal II reparto del comando generale, attraverso la direzione centrale servizi Antiroga. Ieri, nel pomeriggio, il cargo è stato raggiunto dalle unità navali delle Fiamme Gialle nel tratto di mare compreso fra Capo Passero (Sr) e Malta. I finanzieri hanno tentato l’abbordaggio a seguito dell’autorizzazione dello Stato di bandiera. A bordo della “Gold Star” si trovavano nove membri dell’equipaggio, di nazionalità siriana e greca, che hanno reagito appiccando un incendio a bordo, con lo scopo di distruggere il carico. Si sono quindi gettati in mare, dove sono stati ripescati dalle unità navali per venire poi sottoposti a stato di fermo. Le autorita’ competenti sono state immediatamente allertate per domare l’incendio e garantire la sicurezza della navigazione.

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Avanti tutta la notte con musica e droga… ma arriva il blitz!

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Cocaina, hashish e mdma (noto anche come ecstasy). E’ quanto ha trovato la polizia durante un blitz avvenuto nella notte tra venerdì e sabato all’Apartamento Hoffman, famoso club di Conegliano, in provincia di Treviso, dove oltre a molti dj erano presenti quasi 300 giovani, con un’età media di circa vent’anni. Lo scenario in cui si sono imbattuti gli agenti, una volta entrati nella sala principale e aver acceso le luci, era un tappeto di bustine e pastiglie, evidentemente gettate a terra dai presenti per liberarsene rapidamente. In tutto, gli agenti hanno raccolto oltre venti grammi di cocaina, hashish e mdma. 15 dosi di quest’ultima sono inoltre state rinvenute all’esterno, dove un trentenne vicentino, accortosi della polizia, aveva nascosto un contenitore dietro ad una ruota della sua auto.

Morte a Venezia: indagato gondoliere

stefano-pizzaggia-gondola-tuttacronacaPositivo al test sugli stupefacenti, nello specifico alle prove relative a cocaina e hashish. E’ quanto ha fatto sapere la Questura di Venezia circa Stefano Pizzaggia, il gondoliere coinvolto nell‘incidente di Venezia che costò la vita al turista tedesco Joachim Vogel. Il “pope” è dunque stato iscritto nel registro degli indagati, che ora salgono a 4, per il tragico scontro tra il vaporetto della linea 1 e la gondola su cui c’erano Vogel e la sua famiglia. Assieme al giovane, nel registro si trovano il pilota del vaporetto coinvolto, Manuele Venerando, e quelli di altri due battelli Actv in manovra. Il gondoliere,vittima dello scontro, potrebbe dover rispondere a sua volta di concorso in omicidio colposo come conseguenza di altro reato, ossia l’assunzione di droga, che potrebbe aver compromesso il suo stato psico-fisico mentre portava la gondola.

Droga nascosta fra le dune sul litorale romano.

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Le dune di Capocotta erano diventate un nascondiglio sicuro per i sacchetti di droga che venivano celati tra la vegetazione o sotto la sabbia. Sono stati i Carabinieri della Compagnia di Pomezia a coordinare l’operazione antidroga che ha portato all’insolita scoperta che ha poi portato a 26 misure cautelari e più di 50 perquisizioni.

I pusher venivano riforniti più volte al giorno da persone che conservavano nella macchia mediterranea gli stupefacenti. Tra la vegetazione “crescevano” pacchetti di diverse tipologie di droghe: dall’hashish alla marijuana, dalla cocaina all’eroina. Tra i ritrovamenti anche una pistola con la matricola abrasa e denaro proveniente dall’attività di spaccio.

Il traffico contava oltre centocinquanta clienti che sono stati identificati e segnalati come assuntori.

Luci rosse a Venezia tra hashish e coca ecco le serate in laguna.

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Sono stati tre gli arresti per un droga party a luci rosse. Dopo un mese di indagini sono stati  sequestrati un chilo di hashish e quasi un etto di cocaina, in una villa nell’isola della Vignola. Alle feste veneziane partecipavano alcuni vip invitati dal proprietario della casa, un olandese rappresentante di tulipani, che importava la droga dai Paesi Bassi. La droga arrivava nella città lagunare nascosta nell’auto dell’olandese dentro cartoni di semi di fiori per poi essere smerciata. La settimana scorsa il “corriere” l’aveva consegnata a un’ex calciatore australiano. Ora l’olandese è stato arrestato nella sua villa durante un party molto disinibito a base di droga e sesso.

Sparatoria alla festa della marijuana a Denver

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Era il 420. Era la festa della marijuana. Denver, in Colorado, si preparava a un grande raduno, ma in pochi attimi si è trasformato in dramma quello che invece doveva essere una giornata dedicata all’hashish. La sparatoria è avvenuta mentre migliaia di persone stavano entrando al Civic Center Park e dopo l’esplosione dei colpi la folla si è dispersa in modo caotico nelle strade limitrofe e si è temuto che nella ressa ci potessero essere delle vittime. Alla fine i feriti sono stati tre un uomo e una donna entrambi feriti alle gambe e un ragazzo appena sfiorato da un proiettile. Nessuno dei feriti è in pericolo di vita.  Ora è caccia all’uomo che ha sparato seminando il panico.

420: la storia.

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420 ovvero la marijuana. Ma da dove nasce la storia?

Da un gruppo di adolescenti di San Rafael, California, che si diedero un giorno appuntamento alla statua di Louis Pasteur nei giardini della scuola per le 4 e 20 del pomeriggio. Quel giorno però alle 4.20 nessuno di loro arrivò con la mariajuana… non riuscirono a trovarla, così decisero di vedersi il giorno seguente: alle 4.20. Iniziò così il 4.20 che in americano diventa anche il 20 aprile.  Quindi oggi è ufficialmente la festa della marijuana!

Quella di oggi poi per molti stati americani sarà una festa doppia, infatti sono diversi dove quest’anno è stata legalizzata l’erba e quindi non ci si dovrà più nascondere.

Al Ganja Gourmet di South Broadway a Denver, Colorado, dove ormai la legalizzazione è avvenuta, l’erba più pregiata costa 280 dollari l’oncia   (28,3495231 grammi) ovvero dieci dollari scarsi al grammo tasse comprese e Steve Horowitz, il proprietario, per oggi ha in menù una torta a tre strati fatta con olio di hashish,  hashish e burro di marijuana per la Cannabis Cup, ormai una tradizione per il 420.

Bloccata a Marsala una nave con 20 tonnellate di droga

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Nella plancia della nave Adam sequestrata a Pantelleria sono stati rinvenute 20 tonnellate di droga: un maxi carico di hashish. La nave, battente bandiera delle Isole Comore, era partita dalle coste marocchine ed è stata intercettata nel Mediterraneo dalla Guardia di Finanza che l’ha costretta, poi, a fare rotta verso il porto di Marsala, dove l’intero equipaggio (tutto siriano) è stato arrestato.  L’imbarcazione ufficialmente era diretta in Libia ed è stata bloccata appena ha fatto ingresso nelle acque italiane.

Hashish a 10 mesi!

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Gattonando sul pavimento, ha trovato e ingoiato un pezzo di hashish perso dal padre nella casa di famiglia a Sant’Omero, nel Teramano, ed è stata colta da una crisi convulsiva: ora la piccola, che ha 10 mesi, è ricoverata in osservazione all’ospedale Mazzini di Teramo, dove i medici stanno cercando di disintossicarla.  Dopo la segnalazione del personale del pronto soccorso dell’ospedale vibratiano, i carabinieri sono intervenuti e hanno perquisito l’abitazione dell’uomo dove hanno trovato alcuni grammi dello stesso stupefacente. Il papà della piccola è stato denunciato per lesioni personali colpose, con segnalazione al tribunale di minorenni dell’Aquila. Il tutto, secondo quanto accertato, si è svolto davanti gli altri figli minorenni.

 

Droga da Napoli a Roma. Trovati 50 kg di hashish a un corriere

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23 arresti per traffico di droga in Calabria

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Bologna: 32 arresti e 20 Kg di Hashish sequestrati.

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