
Gustavo Zagrebelsky: se la rete è fatta apposta per trovare difetti e controindicazioni, io al momento non ne ho trovate, nel senso che non è mai stato parlamentare, non è mai stato iscritto a nessun partito, è un grande giurista, è il più grande giurista che abbiamo, è stato Presidente della Corte Costituzionale, Giudice Costituzionale e è l’unica carica pubblica ma naturalmente non di parte, che ha ricoperto e insegna, scrive, pensa e dice cose secondo me che gli fanno onore per la sua indipendenza, è uno dei pochissimi costituzionalisti che l’estate scorsa ha usato criticare Napolitano per l’incredibile aggressione scatenata contro la Procura di Palermo con il conflitto di attribuzioni per le telefonate captate sul telefono di Mancino. Personalmente penso che noi dopo anni in cui i Presidenti della Repubblica, chi più e chi meno sgomitano e si allargano e espandono il loro potere fino addirittura a credersi come Napolitano il Re Sole, inascoltabile, ineffabile, incriticabile, abbiamo bisogno di un ritorno alla Costituzione. Costituzione che non è un totem che può essere modificata, aggiornata, essendo ovviamente frutto di un’epoca ormai passata, ma che comunque nelle sue parti principali e cioè in quel meraviglioso equilibrio tra i poteri, deve essere rispettata, soprattutto e uno che l’ha letta, l’ha studiata, l’ha spiegata così bene, l’ha interpretata così bene al punto di contestarne una sostanziale violazione al Capo dello Stato, di fronte a cui tutti i costituzionalisti e giornalisti e i politici si sono inchinati per 7 anni, sia un nome veramente meritevole e adesso ho finito di sognare a occhi aperti, però sognare non costa niente, passate parola!
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