Litigio tra conviventi: ex guardia giurata spara tre volte al compagno

guardia-giurata-spara-tuttacronacaLite in un appartamento del quartiere Mirafiori di Torino questa mattina, al culmine della quale l’ex guardia giurata 51enne Provvidenza Schifaudo ha sparato al compagno 47enne ferendolo in modo grave. L’uomo, l’elettricista Giuseppe Denaro, è stato trasferito all’ospedale Molinette per valutare la gravità delle lesioni agli organi interni. È stato raggiunto, secondo quanto si apprende, da tre colpi di pistola al torace e le sue condizioni sono gravissime. La donna ha atteso l’arrivo dei carabinieri e adesso è in stato di fermo. Ha detto di avergli sparato perchè stavano litigando.La coppia abita al quarto piano di un palazzo di edilizia residenziale pubblica costruito in occasione delle Olimpiadi invernali del 2006.

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L’omicida di Latina: ha ucciso perchè temeva la fine del mondo

zanier-tuttacronacaIeri mattina l’ex guardia giurata Roberto Zanier ha ucciso due volte. Come lui stesso ha confessato agli agenti della Squadra Mobile di Latina, durante l’interrogatorio, ha tolto la vita alla madre mentre la donna dormiva. Per quel che riguarda il resto della mattina, al momento, l’uomo ha detto agli agenti, ai quali è parso “in evidente stato confusionale e molto stanco”, di avere ricordi confusi. Del resto, dopo i primi frammenti di racconto si è addormentato negli uffici della Mobile. Nel corso dell’interrogatorio “non ha mai pianto”. Nelle prossime ore sarà ascoltato dal magistrato della Procura di Latina. Zanier avrebbe agito in preda ad un raptus dovuto al terrore per la fine del mondo. Nel frattempo Andrei Gabriel Bogdan, il ragazzo romeno ferito dall’ex guardia giurata, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico e al momento si trova nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina.

Roberto Zanier, l’ex guardia giurata colpevole di duplice omicidio, catturato

omicidio-latina-tuttacronacaQuesta mattina l’ex guardia giurata Roberto Zanier ha ucciso sparando, la madre e a una donna, affittuaria, con la sua famiglia, di un garage. Si è quindi dato alla fuga ma, in tarda mattinata, gli agenti sono riusciti a rintracciare e catturare l’omicida che vagava in stato di shock nelle campagne intorno a Borgo Montello, alla periferia di Latina. In precedenza era stata rinvenuta l’auto, una Renault Kalos, utilizzata per la fuga. L’uomo non aveva invece con sé l’arma del delitto, una pistola, nascosta in un luogo poi segnalato alla polizia che la sta recuperando. Gli accadimenti, iniziati attorno alle 4.30 della scorsa notte, li ricostruisce Repubblica, che spiega che la scia di sangue era inizata al secondo piano di via Rappini dove l’ex guardia giurata con un passato da cestista ha ucciso, nel sonno, la madre, Norina Londero, di 68 anni. Poi è uscito armato e si è recato in una villetta di proprietà della sua famiglia in via Idrovora, dove vivono il padre e lo zio, per riscuotere l’affitto dalla famiglia romena che vive nel garage. Qui ha aperto il fuoco contro Elena Tudora, romena di 44 anni, uccidendola e ferendo alla testa il figlio 21enne, portato in ospedale al Santa Maria Goretti in gravi condizioni, e il compagno della donna, colpito in maniera non grave. Zanier ha poi tentato di uccidere ancora, un’altra donna, ma la pistola si è probabilmente inceppata. E’ stata proprio la potenziale terza vittima ad avvertire la polizia. Immediatamente è scattata la caccia all’uomo e il padre del killer, separato dalla moglie, ascoltato in mattinata mentre medico legale e polizia scientifica lavorava sui luoghi degli omicidi. Per gli inquirenti, il movente del gesto sarebbe legato al mancato pagamento dell’affitto. Ha aggiunto a SkyTg24 il capo gabinetto della Questura di Latina, Manuela Iaione, ”sembra che lui fosse anche un po’ depresso”. A raccontarlo sarebbe stati gli amici, ascoltati in questura, che avrebbero anche raccontato alla polizia che Zanier non aveva dissapori con la madre, con la quale viveva, quanto piuttosto con il padre. Zanier si trovava senza lavoro da mesi, visto che la catena di supermercati presso la quale era impiegato era finita in un grande caso di bancarotta fraudolenta. Proprio nei confronti dell’azienda vantava un credito di numerosi stipendi. Penultimo di quattro fratelli e una sorella, aveva un passato di lavoretti saltuari, tra cui proprio quello di guardia giurata, e di rappresentante di vini, insieme con il padre. Ha fatto parte anche delle giovanili del Latina basket.

Ex guardia giurata apre il fuoco a Latina: due vittime

omicidio-latina-tuttacronacaUn’ex guardia giurata di 35 anni ga aperto il fuoco, uccidendo due persone a Latina. Le vittime sono sua madre e una donna di origini romene, la sua ex compagna. Il 35enne, che ha commesso gli omicidi in due diverse strade della città, ha anche ferito il marito e il figlio della romena. Dopo aver ucciso le due donne, l’uomo si è dato alla fuga.

Va in banca… e viene derubato dalla guardia giurata

guardia-giurata-banca-tuttacronacaDisavventura per un utente di una banca di Piazza della Rupubblica, a Napoli. L’uomo, un 53enne, ha depositato il portafogli all’interno di una delle cassette portaoggetti poste all’ingresso dell’agenzia e dopo qualche ora, quando è uscito e l’ha ripreso, ha scoperto che gli erano stati sottratti 500 euro. La vittima ha denunciato il furto al commissariato San Ferdinando e la polizia ha provveduto a controllare le riprese della telecamera di sorveglianza scoprendo così che la guardia giurata in servizio all’esterno della banca aveva aperto la cassetta dell’uomo utilizzando la chiave di un’altra. Ne ha quindi prelevato il portafogli e, esaminatone il contenuto, si e’ appropriato delle banconote prima di riporlo al suo posto. Gli agenti hanno identificato il vigilante, gli hanno requisito la licenza di porto d’armi, la pistola utilizzata per il servizio e lo hanno denunciato per furto aggravato.

Sparatoria nella notte ad Alessandria

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E’ piantonato in ospedale un ragazzo 20enne italiano, di origini colombiane e affetto da qualche disturbo di salute mentale che questa notte ha sottratto una pistola a una guardia giurata dopo averla aggredita con un punteruolo. Il giovane, allontanatosi, ha poi iniziato a sparare contro i passanti che ha incontrato per strada. I feriti sono tre, dei quali il più grave un marocchino, colpito all’addome, che ha riportato una grave lesione a un polmone. L’autore del gesto, avvenuto ad Alessandria, è stato bloccato dalla polizia a seguito di un intervento particolarmente impegnativo. La pistola, stando alle prime informazioni, era caricata con quindici colpi. Almeno sette, in base ai bossoli recuperati, sarebbero quelli sparati dal giovane.

Roma, San Basilio: la rissa finisce in sangue

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Con un colpo di pistola alla nuca così è morto il 31enne, Maurizio Alletto. Intorno alle 18, in via Carlo Tranfo, una Mercedes Classe A e una Citroen C1 si scontrano e si scatena la lite. In particolare è un 18enne, Moreno Coppi, che viaggiava in compagnia del padre su uno dei due mezzi a inveire sul 31enne, il quale estrae un coltello e lo ferisce al volto. A questo punto scatta la reazione del padre, Luciano Coppi, una guardia giurata di 53 anni, che punta una pistola alla nuca del 31enne e fa fuoco. Immediatamente è rissa, urla e una scena di violenza inaudita.  All’arrivo dell’ambulanza vengono feriti i sanitari dai parenti della vittima che non vogliono che sia soccorso Moreno Coppi. Nella sassaiola e nell’aggressione l’autista dell’ambulanza si frattura la spalla. Nel frattempo è arrivata anche una seconda ambulanza e anche questa viene investita da una raffica di sassi.

Intanto l’omicida si era ‘rifugiato’ in casa, in via Casal di San Basilio, dove è stato rintracciato dalle forze dell’ordine. Qui altri momenti di tensione. Durante l’arresto di Luciano Coppi, eseguito dalla squadra mobile e dagli investigatori dei carabinieri, decine di persone, tra le quali parenti e amici della vittima, si sono lanciate contro i poliziotti impegnati a caricare in macchina la guardia giurata.
La sete di farsi giustizia da soli, la violenza, il sangue e la rabbia che obnubilano la mente delle persone tanto da impedire un soccorso o un arresto sono ci devono far indignare e cercare di capire se ancora una volta a fronte di reazioni eccessive ci sono problemi più profondi che non giustificano certo un gesto del genere, ma che forse possono aiutarci a prevenirne altri.

Chi è rimasto scosso e sorpreso è stato il direttore del 118 di Roma, Livio De Angelis “per l’insensata e brutale aggressione ai danni degli operatori del 118, che sono stati aggrediti mentre svolgevano il proprio lavoro. Non riesco a capire come si possa odiare chi cerca di salvare una vita e come si possa danneggiare un’ambulanza pubblica”.

Sparatoria a San Basilio: il 118 picchiato a Roma

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Il 31enne Maurizio Aletto è morto oggi, nel quartiere San Basilio a Roma, a seguito di una sparatoria durante la quale è stato colpito alla nuca. L’episodio è avvenuto in via Tanfo, attorno alle 18, ed è scaturito dopo una futile lite per motivi di viabilità. A estrarre l’arma una guardia giurata 53enne, che si trovava in auto con il figlio e che è già stata arrestata. Il figlio dell’assassino, un 25enne, era sceso dall’auto e aveva iniziato a litigare con la vittima che, per tutta risposta, ha estratto un coltello ferendolo e spingendo così il padre a intervenire. L’ambulanza del 118, arrivata in sei minuti dalla chiamata, è stata accolta da una sassaiola partita dalla folla che si era formata e che ha picchiato i tre operatori, rompendo anche la clavicola all’autista. Nonostante tutto, i soccorritori sono riusciti a caricare la prima delle due vittime sul mezzo. Ma alcune persone hanno danneggiato i vetri e la carrozzeria con le pietre. Una seconda ambulanza ha poi trasportato il giovane 25enne ferito.

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