Bieber è stanco di essere visto come “il ragazzino del banco accanto”, ma vuole diventare un artista maturo, con un fisico da uomo e non da adolescente e una musica, che secondo le sue intenzioni, è “dettato dalla cultura nera”. Come riuscire a cambiare immagine all’eterno enfant prodige? Con un documentario dal titolo “Believe”, omonimo al tour che ha visto il cantante protagonista in tutto il globo. Del documentario in uscita a Natale, è già uscito il trailer:
Ma ultimamente l’immagine di Bieber si è un po’ offuscata, forse a causa dei continui scandali o presunti tali che lo hanno coinvolto. Dalle liti con i vicini di casa all’uscita da un bordello, sembra che il cantante sia ancora alla ricerca di se stesso. L’ultimo piede in fallo lo ha messo proprio ieri: il cantante e il suo seguito stavano tuffandosi dagli scogli della Shipwreck’s Beach, una delle più famose spiagge delle Hawaii, nell’isola Kauai. Un turista si è messo a scattare foto, e una delle guardie del corpo, Dwayne Patterson, gli si è avvicinato e gli ha chiesto di cancellare le immagini. L’uomo, un 29enne, si è rifiutato di farlo, e Patterson gli ha strappato la macchina fotografica di mano e l’ha distrutta. E’ arrivata la polizia, Patterson è finito in guardina ed è stato poi rimesso in libertà dopo il pagamento di 3 mila dollari di cauzione.
I paragoni con altre star “bruciate” troppo presto, come Lindsay Lohan, Britney Spears o Amanda Bynes, viene spesso fatto quando la stampa parla di Justin. Ma il suo manager è categorico nel contestare questo paragone: “Che dicano quel che vogliono. Qualche mese fa dicevano che Justin stava andando fuori di testa. Da allora non ha mancato un appuntamento, ha lavoratro diligentemente. Dunque: che stiano zitti. Justin non sta impazzendo, non ha bisogno di andare a rihab e non diventerà un altro numero nella statistica dei burned out”.