Investito a 10 anni da un furgone mentre attraversava sulle strisce pedonali. E’ grave!

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Un furgone ha travolto un ragazzino di 10 anni che stava attraversando sulle strisce pedonali insieme a sua madre. L’incidente è avvenuto a Milano in via Fiamma e il bambino è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Niguarda in condizioni molto gravi e i medici al momento sperano di salvargli la vita. L’autotrasportatore sarebbe un italiano di 57 anni che si sarebbe dato alla fuga a piedi dopo l’impatto, lasciando il furgone fermo e incustodito. La fuga sarebbe durata poco e il trasportatore sarebbe stato bloccato a poca distanza dal luogo dell’incidente. Il trasportatore è stato portato al comando di polizia e interrogato e al momento l’accusa per lui è di omissione di soccorso, ma nelle prossime ore la sua posizione si potrebbe aggravare secondo le condizioni del bambino.

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Tragico incidente stradale ad Agropoli: 3 morti e un ferito gravissimo

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Bilancio tragico in un incidente avvenuto oggi ad Agropoli allo svincolo per la Cilentana. Lo scontro è avvenuto tra una Mercedes e una Punto, ma nell’incidente sarebbe coinvolta anche una terza auto. Il bilancio è di tre morti con un ferito che versa in condizioni gravissime e un’altro di cui non si hanno notizie certe. I feriti sono stati trasportati agli ospedali di Roccadaspide e Vallo della Lucania.

 

Il mistero dell’aggressione a Toia: l’ultrà picchiato per una donna?

umberto-toia-tuttacronacaNuova ipotesi sull’aggressione a Umberto Toia: potrebbe trattarsi di motivi privati e non di un regolamento dei conti di tifo organizzato? A parlare del fatto che gli inquirenti non escludano l’ipotesi di una vendetta sentimentale è La Stampa:

Pare che recentemente, Toia avesse avuto una discussione, non pacifica, con un uomo di cui sarebbe stato geloso. Gli amici e i familiari di questa persona, punita per uno «sgarro» di natura personale, potrebbero avere tentato di chiudere il conto con l’agguato di via Moncalieri.

 

Tuttavia, non sono ancora stati esclusi altri due possibili moventi. Quello legato alla curva:

 

Non è un mistero che il re della curva non è più «Il presidente» ma un altro personaggio, con un certificato penale se non eguale, assai simile a quello di Toia. È un tipo che non ha alcuna intenzione, ora che – dopo una lunga guerra – ha conquistato il potere (e soprattutto il business) della gestione degli affari legati al tifo calcistico, di condividere il trono con un uomo come Toia, dalla personalità forte e dall’indubbio carisma. Costui potrebbe aver lasciato capire di non avere nessuna intenzione di obbedire alle nuove gerarchie degli ultras e da qui il possibile movente della spedizione punitiva.

 

E quello del giro di affari “clandestino” a cui forse è legata la figura di Toia:

 

Non è un mistero che gli interessi di Toia fossero anche nell’area del recupero crediti e dei prestasoldi clandestini. Il tipo di punizione che gli hanno riservato rientra nel modus operandi del racket che esige il rientro di un prestito o che non ha «gradito» un sistema di recupero.

Il pestaggio del capo ultrà juventino: regolamento dei conti nel tifo organizzato?

umberto-toia-ultrà-juventus-tuttacronacaSi chiama Black & white il bar gestito da Umberto Toia, il 48enne chiamato “il presidente” da magliaia di tifosi in curva allo Juventus Stadium. Il suo bar-tavola calda è in via Moncalieri, a Grugliasco, sud di Torino, una vetrina affacciata su un piccolo slargo, e dietro un cortile. Proprio qui, nella notte tra il 23 e il 24 dicembre, è stato ferocemente pestato fino a quando non è rimasto a terra incosciente. E ormai ci sono pochi dubbi: si è trattato di una spedizione punitiva che porta alla luce delle dinamiche all’interno della curva, con le tifoserie che fanno “impresa”. Potrebbe essere questa la cornice dell’aggressione. Il 18 agosto scorso, allo stadio Olimpico di Roma, i bianconeri alzano al cielo la Supercoppa italiana. Che arriva anche nelle mani di uno sconosciuto che la brandisce fino a quando un responsabile della sicurezza ne torna in possesso. Come sottolinea il Corriere: come fa un capo-tifoseria a festeggiare con una coppa in mano come fosse un giocatore? Quell’uomo è Umberto Toia, e quell’immagine restituisce il senso di una vicinanza, anche fisica, tra molte società di calcio e certi ambienti ultras. “Potrebbe mai accadere una cosa del genere in Inghilterra, magari dopo una finale Chelsea-Liverpool?”, riflette un investigatore. Quella sera Toia indossava la maglietta del suo gruppo, Tradizione . È il cuore di una galassia di altre sigle (Fighters , Antichi valori ), che allo stadium occupano la parte bassa della curva, vicino al campo, e che in passato si sono contrapposte a chi oggi sta in alto, al secondo anello, i Drughi. Ancora il sito del quotidiano ricostruisce:

Quei posti in curva, nell’estate 2011, durante il ritiro della Juve a Bardonecchia, alcuni gruppi se li contesero in una rissa a coltellate. E non perché da un settore si veda meglio o peggio. La posizione vuol dire potere, che significa seguito, e quindi guadagno per i professionisti del tifo. Non si parla di milioni di euro, in curva. Ma buoni affari comunque si fanno. Il commercio è uno di questi. Umberto Toia è ad esempio titolare, con un socio di business e di tifo, di un’azienda di abbigliamento che porta il nome dei «suoi» stessi ultras: Tradizione lifestyle Srl . E poi ci sono le trasferte. Dal loro sito i Drughi pubblicizzano in questi giorni i charter per la partita Juve-Trabzonspor, a fine febbraio in Turchia. La dinamica è semplice. Gruppi ultras come un’agenzia viaggi: per servizi e, di conseguenza, introiti. Possono farlo (succede con molte tra le più grandi tifoserie) perché i sistemi di vendita dei biglietti sono degli imbuti, e chi riesce a gestire una parte dei tagliandi può usare questa leva per «fare impresa».

“Ambiente stadio, ma non strettamente questioni di tifo”, dicono gli investigatori. È qui che probabilmente bisognerà cercare le ragioni del pestaggio di Toia fuori dal suo bar. Proprio là dietro al Black & white dove, nel 2007, la Digos trovò una cinquantina di mazze, bastoni e manganelli. “Sventata una probabile giornata di battaglia”, si disse. Anche all’epoca c’era una fondata ipotesi: che di battaglia fratricida si trattasse. In casa/curva Juve.

Aggredito il capo ultrà juventino: E’ GRAVE!

ultrà-juve-pestato-tuttacronacaIl 48enne Umberto Toia, uno dei capi storici degli ultrà della Juventus, è in gravi condizioni dopo essere stato aggredito con spranghe e bastoni all’interno del bar che gestisce a Grugliasco, in provincia di Torino. L’uomo è stato accompagnato presso l’ospedale Martini del capoluogo piemontese. Gravemente ferito, gli sono state diagnosticate fratture alle gambe,  alla mascella ed al volto. I medici garantiscono che la sua vita non è a rischio.  La Polizia ha avviato indagini sull’episodio non escludendo che si sia trattato di una ritorsione maturata negli ambienti ultras.

Musical mortale: esplosione durante le prove di 1789 Les Amants de la Bastille

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Terrore sul palco. Al Palasport di Parigi venerdì sera, durante le prove del musical più popolare del momento «1789 Les Amants de la Bastille», c’è stata un’esplosione accidentale di un congegno pirotecnico usato durante lo spettacolo. L’esplosione è costata la vita a una persona e ne ha ferite 14, di cui 4 versano in condizioni gravi. Il pubblico non era ancora entrato e a rimanere feriti sono stati quasi tutti i tecnici che lavoravano all’allestimento dello spettacolo. Lo scoppio è stato talmente devastante da far  crollare un tramezzo e una parte del soffitto.

Come racconta Il Messaggero:

L’inchiesta della scientifica dovrà stabilire le cause dell’esplosione, mentre ancora in serata gli artificieri accorsi sul posto con una decina di veicoli dei pompieri stanno mettendo in sicurezza gli altri congegni simili a quello esploso. Cinque persone ferite, in modo particolarmente grave, sono state evacuate e ricoverate in ospedale, un’altra decina lamenta danni più leggeri, soprattutto ai timpani investiti dal boato. «I muri hanno tremato» ha detto un testimone, confermando che nessuno degli spettatori era ancora entrato in platea. Ingente lo spiegamento di uomini (oltre un centinaio di pompieri) e mezzi, con il blocco della circolazione sui boulevard attorno al Palasport e all’area circostante, interamente transennata. Il ministro dell’Interno, Manuel Valls, si è recato immediatamente sul posto e per una mezz’ora è rimasto accanto al comandante dei pompieri che dirigeva le operazioni.

Un «messaggio di solidarietà» è arrivato dal ministro della Cultura, Aurelie Filippetti, a uno dei produttori dello show. «1789 Gli amanti della Bastiglia» è una commedia musicale prodotta da Dove Attia e Albert Cohen, ormai specialisti nel genere dopo i successi di «Re Sole» e «I dieci comandamenti». Il musical è andato in scena per la prima volta a Parigi nel 2012, poi ha percorso la Francia in una lunga tournèe. I protagonisti sono notissimi ai francesi: Caroline Rose, vincitrice della prima edizione del reality musicale tv «The Voice» e il comico Willy Rovelli. Alcune decine di spettatori che si erano già messi in fila per entrare, hanno fatto dietrofront e sono tornati a casa. Almeno per stasera, spettacolo cancellato.

Fuori pericolo il bimbo caduto a Disneyland

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E’ salvo per miracolo il bambino di 5 anni che ieri era caduto da una vettura dell’attrazione “Pirati dei caraibi” di Disneyland Paris.  Il bambino, un francese di nome Iban, 5 anni, soffre di «compressione toracica» ma la prognosi è stata sciolta.

«Secondo i primi accertamenti – rivela una fonte dell’inchiesta – la colpa è del bambino, che si è alzato troppo presto», lasciando il sedile «mentre l’imbarcazione non era ancora ferma». E ciò «nonostante i messaggi che invitano i visitatori a restare seduti fino al fermo completo delle vetture». “Pirati dei Caraibi”, una delle attrazioni più famose del parco di divertimenti, resta chiusa fino a nuovo ordine.

Incidente gravissimo a Disneyland Paris, bimbo in fin di vita

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Incidente gravissimo nel parco giochi di Disneyland Paris, dove un bambino di cinque anni, nel tardo pomeriggio, sarebbe caduto da una delle imbarcazioni “nel parco dei Pirati dei Caraibi ed è poi stato urtato da una barca che seguiva”. La notizia è stata confermata dalla polizia e dal direttore di Eurodisney. Il bambino, trasportato all’ospedale pediatrico Necker di Parigi, si troverebbe in condizioni critiche e al momento la prognosi sarebbe riservata. Il parco attrazioni «è momentaneamente chiuso».

Bimbo di 3 anni investito da un auto: grave!

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E’ ricoverato in condizioni molto gravi nell’ospedale di Foggia, dove è stato trasferito, un bimbo di 3 anni di Petacciato (Campobasso), travolto in pieno da un automobilista mentre si trovava ai margini di una strada del centro per attraversare. Il piccolo era in compagnia di un bambino più grande che oltre allo spavento ha riportato qualche graffio.

Cade un fulmine a Taranto: muore un bimbo, un altro è grave.

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Dramma a Taranto dove un fulmine è caduto sulla spiaggia di Campomarino di Maruggio, a quaranta chilometri da Taranto e ha colpito due bambini di 12 e 14 anni,  di Altamura, nel Barese, in vacanza sulla costa tarantina. Giovanni Carlucci, il dodicenne, è morto per arresto cardiaco, l’altro, il cuginetto, è stato folgorato, ma è rimasto vigile e si trova ricoverato all’ospedale “Giannuzzi” di Manduria. I medici hanno invece sciolto la prognosi il quartordicenne che ha riportato solo alcune bruciature e attualmente è affetto da amnesia retrogada. E’ in stato confusionale e chiede notizie del cugino.

Secondo alcuni testimoni il temporale si sarebbe scatenato nell’arco di pochi minuti e non ci sarebbe stato il tempo di mettersi al riparo, anche perché quando il fulmine ha colpito il bambino ancora non pioveva. Potrebbero essere stati gli occhiali che Giovanni indossava ad attirare il fulmine. Il bambino infatti era soprannominato in maniera affettuosa “Harry Potter” proprio a causa del suo difetto di vista che lo costringeva, come il noto maghetto, ha indossare sempre gli occhiali. Il padre dopo la morte del figlio ha accusato un malore ed è stato ricoverato in stato di shock.

Italiana vittima di attentato è in gravissime condizioni a Kabul

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Questa mattina a Kabul si è verificato un attentato in cui una funzionaria italiana è rimasta gravemente ferita. Secondo Emergency l’attacco avrebbe coinvolto anche una guest house dell’Onu.  La donna è stata ricoverata in ospedale.

Le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate, dopo che, in un primo momento pareva che la donna avesse subito solo ferite superficiali. “Le condizioni della funzionaria italiana alla quale vengono prestate le necessarie cure, sono infatti costantemente monitorate e sono divenute molto più serie di quanto non sia stato possibile verificare nelle prime fasi successive all’attentato”, recita infatti un comunicato.

Manganelli è grave, peggiorano le sue condizioni!

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Si sono aggravate le condizioni del capo della Polizia, Antonio Manganelli, ricoverato all’ospedale San Giovanni di Roma. A quanto si è appreso, dopo l’intervento d’urgenza, tre settimane fa, per l’asportazione di un edema cerebrale era insorta un’infezione respiratoria che oggi è peggiorata. Ora dopo ora si era sperato in un miglioramento che non è giunto, e il quadro generale, secondo i medici, è molto complesso e delicato.

CROLLA AL SUOLO PAPASTAMPKOS, E’ GRAVE!

Georgio Papastamkos- malato- crollo-aula-tuttacronaca

Il Parlamento europeo era riunito oggi a Strasburgo in seduta plenaria quando i lavori sono stati interrotti all’improvviso per un malore del vicepresidente. Nel primo pomeriggio si è sentito male il greco Georgio Papastamkos, che stava presiedendo l’assemblea. Il vicepresidente ha detto di doversi assentare per qualche minuto e, una volta alzatosi, è caduto al suolo. Si è poi saputo che Papastamkos è in condizioni molto gravi.

A parlare delle condizioni del vicepresidente è stato il presidente del Parlamento Ue, Martin Schulz, intervenuto alla ripresa dei lavori dall’Aula. “Invito chi prega a pregare – ha detto – e gli altri a sperare che Papastamkos possa tornare tra noi. Le sue condizioni sono molto gravi”. Schulz ha inoltre ringraziato tutti i deputati che hanno generosamente prestato soccorso nel momento in cui il loro collega si è sentito male.Erano le 14,35 quando il vicepresidente ha avuto il malore, dopo oltre due ore di voti sulla riforma della Pac e dopo diverse richieste degli eurodeputati di interrompere i lavori per poter pranzare. Il fatto è stato assolutamente inatteso e ha lasciato tutti nello sconcerto. Le successive comunicazioni di Schulz sono state date all’Aula più tardi, quando i parlamentari sono tornati a riunirsi.

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