Nei giorni scorsi si era parlato di una apertura del M5S al governo tecnico, oggi arriva la secca smentita di Vito Crimi, neo capogruppo al Senato dei grillini, che nega qualsiasi ipotesi in merito a un Monti bis: “L’unica soluzione è un governo del M5S” scrive sulla sua pagina Fb. Torna sui suoi passi anche Roberta Lombardi, “capogruppo” alla Camera, dopo le accuse di filofascismo per un post sul suo blog: “Condanno il fascismo, la mia era solo un’analisi storica”.
Ma adesso la Lombardi spiega: “Mi riferivo, facendo una analisi, al primo programma del 1919, basato su voto alle donne, elezioni e altre riforme sociali che sembravano prettamente socialiste rivoluzionarie e non certamente il preludio di una futura dittatura. Tutte proposte che poi Mussolini smentì già dall’anno seguente, in quello che fu un continuo delirio di contraddizioni. La caratteristica del fascismo fu infatti quella di cambiare sempre le carte in tavola, con l’unica costante che al centro del potere rimanevano sempre Mussolini ed il suo partito unico. Potere che poi divenne dittatura in un crescendo di violenza. Fino ad arrivare al razzismo e la guerra. Questo il mio giudizio storico e politico, negativo su quell’esperienza”.
Il testo di San Sepolcro. Nella sua “rettifica”, la Lombardi rimanda a una pagina del Circolo Bertrand Russel di Treviso, dove viene riportato il testo del cosiddetto programma di San Sepolcro del partito fascista, presentato a Milano il 23 marzo 1919. “Questo programma venne interamente rovesciato da Mussolini prima di arrivare al potere. Può sembrare incredibile – si legge a premessa del documento – ma l’atto costitutivo del fascismo, letto oggi, sembra scritto da un comunista rivoluzionario. Lo potremmo spacciare anche per il programma redatto da Lenin prima della rivoluzione”.