#stiamoapposto, è questo l’hashtag che compare alla fine di un video pubblicato su Youtube di parlamentari del Movimento 5 Stelle che vogliono denunciare il fatto che, nonostante cambino i protagonisti e si trasformino le modalità, quello che resta invariata è la sostanza. Nella serata di lunedì 24 febbraio, mentre nell’Aula del Senato si votava la fiducia al governo Renzi, all’esterno, proprio davanti Palazzo Madama, le auto blu degli Onorevoli si trovavano parcheggiate in divieto di sosta. Insomma, un primo fallo del nuovo governo.
Tutti gli articoli con tag Governo Renzi Fiducia Senato
#stiamoapposto, il video di denuncia del M5S: auto blu in divieto di sosta
Pubblicato da tdy22 in febbraio 25, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/25/stiamoapposto-il-video-di-denuncia-del-m5s-auto-blu-in-divieto-di-sosta/
Renzi pronto per la votazione alla camera: da domani inizia il tour
Ieri il neo premieri Matteo Renzi ha incassato la fiducia al Senato con 169 voti favorevoli. Oggi, come lui stesso sottolinea con un tweet mattutino, è il turno della Camera. Il segretario dem, sul social network, ha condiviso il programma della giornata, con la votazione a Montecitorio a partire dalle 10. Non solo: ha già reso nota anche l’agenda di mercoledì: “Domani scuole, lavoratori, imprenditori, sindaci a Treviso”. Il nuovo presidente del Consiglio, infatti, si è ripromesso di visitare, ogni settimana, una città diversa, per toccare con mano la situazione in tutta Italia e le diverse realtà.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 25, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/25/renzi-pronto-per-la-votazione-alla-camera-da-domani-inizia-il-tour/
Con 169 sì, Renzi incassa la fiducia
Matteo Renzi e il suo governo hanno ottenuto il voto di fiducia dal Senato. Per ottenere la maggioranza il neo premier aveva bisogno di 155 sì: ne ha incassati 169. 139 sono invece stati i no. La proclamazione dell’ok alla fiducia al governo Renzi è stata accolta da un timido applauso della maggioranza. In Aula, al momento della proclamazione, per il Governo erano presenti solo i ministri Roberta Pinotti e Maria Elena Boschi, ed il sottosegretario Graziano Delrio. In aula non c’era il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che si era allontanato durante la chiamata. I Senatori a vita Carlo Azeglio Ciampi, Laura Cattaneo e Renzo Piano (Quest’ultimo all’estero) non hanno partecipato alla seduta del Senato che ha votato la fiducia al governo Renzi. Erano invece presenti ed hanno votato sì gli altri due senatori a vita, Mario Monti e Carlo Rubbia.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 25, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/25/con-169-si-renzi-incassa-la-fiducia/
E Matteo Renzi cita Pertini in Senato
Il premier Matteo Renzi, che oggi ha chiesto la fiducia al Senato, ha tenuto in serata il suo discorso di replica. “Al fatto che paradossalmente la Lega e Gal ci chiede un doppio registro rispondo che questo governo non avrà mai un doppio registro. Saremo gli stessi, trasparenti, non chiedeteci di essere diversi qui e fuori anche perché a differenza di altri siamo capaci di stare ancora in mezzo a persone”, ha detto il segretario del Pd. E riferendosi al suo governo: “Questa non è un’operazione di lifting o di potere. Se fosse un’operazione di potere, non scommetteremmo tutto noi stessi”. E aggiunge: “Non ci siamo dati una tempistica da calende greche: abbiamo detto che l’obiettivo è il 2018 e lo confermiamo”. Il neo premier ha quindi spiegato: “Difenderemo il bipolarismo e la possibilità di avere un vincitore non perché pensiamo di vincere, ma perché garantire un vincitore secco significa garantire che c’è uno a cui poter dare la colpa se non fa quello che ha detto”. Il premier, chiudendo il suo discorso, ha citato anche Sandro Pertini, di cui ricorre oggi l’anniversario della morte, avvenuta nel 1990: “I giovani non hanno bisogno di prediche, ma di esempi, onestà, coerenza e altruismo”. E ha quinid concluso: “fuori di qui non c’è bisogno di grandi discorsi. Le persone che ci guardano hanno bisogno che si passi dalle parole ai fatti e questo è l’invito che faccio al governo e al Senato”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 24, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/24/e-matteo-renzi-cita-pertini-in-senato/
“Volevate smacchiare il giaguaro, avete ridipinto il gattopardo”: l’attacco M5S
Il discorso del neo premier Matteo Renzi non è stato affatto gradito alla pentastellata Paola Taverna che l’ha bocciato in toto. Nel discorso con il quale ribadisce il no alla fiducia cerca similitudini con Berlusconi e, inoltre, attacca l’intero Pd:
“Il più grande evasore e corruttore di minorenni lo abbiamo visto per 20 anni, vi riconosciamo a prima vista” ma ora, spiega, “aspira ad essere l’allievo che supera il maestro ma non lo faccia a spese degli italiani”.
La senatrice grillina prosegue quindi il suo attacco aggiungendo:
“Volevate smacchiare il giaguaro ed invece avete ridipinto il gattopardo. Alla faccia della discontinuità, ha messo Alfano per Alfano, Lorenzin per Lorenzin, Lupi per Lupi; Orlando cambia ministero come Delrio. Poi c’è il capitolo Franceschini che lei chiamava vice-disastro ed ora ci ha messo come ministro per i beni culturali. Grazie!”
Pubblicato da tdy22 in febbraio 24, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/24/volevate-smacchiare-il-giaguaro-avete-ridipinto-il-gattopardo-lattacco-m5s/
“Non ho l’età”: e Matteo Renzi chiede la fiducia
Oggi Matteo Renzi chiede la fiducia in Senato e ha aperto il suo intervento spiegando: “Ci avviciniamo a voi in punta di piedi, con il rispetto profondo e non formale che si deve a quest’aula, alla storia del Paese che trova in alcuni dei suoi luoghi non solo un simbolo, ma anche un elemento di unità profonda”. Siamo qui, ha insistito il premier, “con lo stupore di chi si rende conto di essere davanti a un pezzo di una storia che viene da una tradizione unica, ma contemporaneamente sappiamo che viviamo un tempo di grande difficoltà, di struggenti responsabilità. Di fronte all’ampiezza di questa sfida dobbiamo recuperare il giusto di fare dei sogni più grandi”. Renzi fa anche una citazione musicale: “Non ho l’età per stare in Senato”. Il premier prosegue quindi: “Comunico fin dall’inizio che vorrei essere l’ultimo presidente del consiglio a chiedere in quest’aula la fiducia”. E ancora: “Siamo qui davanti a voi per parlare un linguaggio di franchezza, al limite di brutalità”, dice Renzi che poi fa un riferimento a Grillo che, al termine della consultazione, si era definito ‘non democratico’: “Noi, a differenza di qualche leader, siamo orgogliosi di essere democratici, di apprezzare le regole del gioco della democrazia”. Dopo aver ribadito che il suo partito non ha comunque paura delle elezioni, scatenando l’ironia dei senatori M5S, afferma: “Abbiamo allungato l’orizzonte politico della legislatura. Ma arrivare al 2018 ha un senso soltanto se avvertiamo l’urgenza di un cambiamento radicale”. E ancora: “In questo governo ci sono i segretari dei partiti che lo sostengono, perchè questo è un governo politico e noi pensiamo che la parola politica non sia una parolaccia”. Renzi parla anche della scuola sottolineando come da là nasca il futuro e approfittando per parlare dello stato attuale del settore a partire dell’edilizia scolastica. Parlando degli obiettivi del nuovo governo, il neo premier ha voluto anche sottolineare che non vanno tuttavia scordati quelli raggiunti dal precedente presidente del Consiglio Enrico Letta. Parlando del lavoro del suo esecutivo afferma: “Il primo impegno è lo sblocco totale dei debiti della Pubblica Amministrazione attraverso un diverso utilizzo della Cassa Depositi e Prestiti”. “Porteremo immediatamente alla vostra attenzione una riduzione a doppia cifra del cuneo fiscale con misure serie, irreversibili, non solo legate alla revisione della spesa, che porterà già nel semestre 2014 risultati immediati”. Dobbiamo “uscire” dalla situazione per cui l’Italia è “al penultimo posto della classifica Ocse per capacità di attrazione degli investimenti”. Così il premier Matteo Renzi. “Siamo percepiti all’esterno come un Paese meraviglioso per andare in vacanza. Ma c’è un Paese potenzialmente più attrattivo del nostro” per la capacità “di unire il vivere bene” con la “genialità e l’innovazione?”, domanda. Ancora, il neo premier sottolinea: “E’ arrivato il momento di dire con forza che la politica deve affidare tempi certi anche al ruolo dei dirigenti. Non esiste il tempo indeterminato, con i governi che passano e i dirigenti restano e fanno il bello e cattivo tempo”. E poi: “Nel mese di giugno porteremo all’attenzione di questo parlamento un pacchetto organico di revisione della giustizia che non lasci fuori niente”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in aula in Senato. “Siamo un paese in cui lavorano più negli appalti gli avvocati che i muratori”, ha aggiunto Renzi. Sulla giustizia lo scontro ideologico andato avanti per 20 anni ha portato a posizioni “calcificate”, afferma Matteo Renzi parlando in Aula al Senato e annunciando un pacchetto organico di revisione che va dalla giustizia amministrativa a quella penale. Al riguardo, il presidente del Consiglio fa l’esempio del drogato o dell’ubriaco che provoca un incidente stradale mortale ricevendo una sanzione simile a quella di un semplice furto: “Tutto questo va cambiato”. Passa quindi a parlare dei diritti, appellandosi a una credibilità su questo tema. “Sui diritti lo sforzo da fare è di ascoltarsi e trovare un compromesso anche quando non mi soddisfa del tutto”. Così il premier Matteo Renzi, parlando in aula al Senato. “L’identità è la base dell’integrazione, un Paese che non si integra non ha futuro. A fronte di un dibattito che ha visto i diritti oggetto di scontro, facendone una bandierina in campagna elettorale senza poi fare nulla, con questo governo spero di trovare dei punti di sintesi ideali. Ad esempio per permettere alla bimba nata dove è nata la sua compagna di banco, dopo un ciclo scolastico, di diventare italiana”. Infine, il tema della legge elettorale: “Con quale credibilità possiamo dire che è urgente intervenire sulla legge elettorale e poi perdere l’occasione del contingentamento dei tempi”? Così Matteo Renzi, che definisce “una priorità” approvare l’Italicum alla Camera. Ma aggiunge: “Politicamente esiste un legame netto” con le riforme di Senato e titolo V: “Sono 3 parti della stessa cosa”. “Non consideriamo il Parlamento un inutile orpello, non abbiamo idea di venire a dettare linea e chiedere che rapidamente la si esegua nelle Aule. Ma fatevi carico insieme a noi, perché i tempi non sono più una variabile indipendente, o non saremo credibili non tanto per partner Ue ma per nostri cittadini”, aggiunge. Infine, dichiara di non voler trovare più alibi: “L’opportunità non è pari, è dispari: ce n’è solo una. C’è una sola occasione. Se dovessimo perdere non cercheremo alibi, se dovessimo perdere questa sfida la colpa sarebbe solo mia”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 24, 2014
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