«Non so come faccia a dormire la notte, non li vede i morti che le passano davanti agli occhi?». Gianna Dionisi, sorella gemella di quel Romeo suicidatosi insieme alla moglie Anna Maria, perché non ce la facevano più ad andare avanti con le spese. L’uomo era un muratore e aveva aperto una partita Iva per versare i contributi all’Inps dopo che aveva perso il lavoro. I versamenti erano pesanti e l’uomo aveva fatto un prestito e si era indebitato. In casa entravano i 600 euro della pensione sociale della moglie e i 900 del fratello Giuseppe. Levato l’affitto di 500 euro, le rate del prestito e le spese correnti, non rimanevano che 400 euro per vivere.
«Erano disperati – ricorda Gianna -. Lui qualche volta diceva “mi butto a mare”, ma sembrava una di quelle frasi che si dicono così, tanto per dire».
Un suicidio preparato nei dettagli con l’ultima cena di giovedì notte. Poi Anna che prepara il tè al fratello e tutti vanno a letto. Ma in realtà i due coniugi scendono in garage e s’impiccano.
La fanno finita con una vita che ha solo da offrire sofferenza e miseria, la fanno finita con quell’ansia di non riuscire a sdebitarsi, la fanno finita con uno stato che ha solo saputo chiedere ai cittadini senza capire che stava andando oltre il sostenibile. Con i costi e le tasse che si sono abbattuti su chi non poteva pagare. Eppure il governo che ha permesso tutto questo è al suo posto, per questo vuoto istituzionale che si è creato, che le forze politiche non hanno voluto superare per i propri protagonismi ed egocentrismi. Gli imprenditori chiudono le imprese e s’impiccano… probabilmente sono tutti evasori? Sono evasori coloro che emigrano alla ricerca di un posto di lavoro? Sono evasori coloro che chiedono una rateizzazione ad Equitalia? Che l’evasione ci sia in Italia nessuno lo mette in dubbio, che ci sono stati anni in cui tutto è stato permesso e nessuno si è preoccupato di fare una politica di rientro delle imposte è fuori dubbio… ma ora chi ci deve andare di mezzo sono i ceti più poveri o chi nel frattempo si è impoverito? E’ questa la giustizia sociale?