Il tassista napoletano Giuseppe Boccia ha rilasciato una dichiarazione a Il Mattino in cui sarebbe emerso che l’uomo il 25 settembre sarebbe stato aggredito dalle forze dell’ordine.
Pur facendo spesso i turni di sera a Giuseppe Boccia non era mai capitato di essere aggredito. Due sere fa, giorno della partita intorno alle 23 risponde ad una chiamata del radiotaxi, deve prendere un cliente in via Rossetti.
Boccia prende e parte, arrivato in via Giambattista Vico all’incrocio con viale Augusto trova la strada transennata e protetta da sette agenti, cinque sono delle Municipale, due sono in borghese. Si ferma, spiega della chiamata, fa presente che i taxi – è sempre stato così – possono passare. E scoppia il finimondo conclusosi a tarda sera prima all’ospedale San Paolo e poi negli uffici della Questura in via Medina.