A Napoli morire è difficile soprattutto per la scarsità di loculi disponibili messi a disposizione delle famiglie che non hanno una tomba di proprietà. Ed ecco che immediatamente le Iene, vengono a conoscenza che alcuni impiegati dei cimiteri napoletani un posto lo trovano sempre. Da quanto riportato dl servizio condotto da Giulio Golia, i privati cittadini venderebbero il loculo in cui è defunto il proprio parente e poi quello stesso loculo sarebbe rivenduto a chi in quel momento ha bisogno di sistemare il proprio caro. Una sorta di intermediazione. Il problema è che la proprietà dei loculi non è privata ma è del Comune, che fa una concessione (a Napoli la concessione arriva anche a 99 anni un tempo davvero illimitato) alla famiglia che lo acquista per tenere i resti del proprio parente. Ma se queste compravendite sono illegali, ancor più illegale è che, secondo quanto riportato nel servizio, ci sono molte tombe che se non vengono curate possono essere “liberate” e “rioccupate” da nuovi morti. Un vero commercio cimiteriale completamente illegale che però dà i suoi frutti: un loculo può costare fino a 7,500 euro, mentre normalmente non dovrebbe costare più di 2500 al massimo 3000.