Dl carceri: il Consiglio dei ministri ha dato l’ok

dl-carceri-tuttacronacaDopo le molte parole spese sulle “condizioni disumane delle carceri” oggi, sono stati portati “dei provvedimenti molto importanti sulla giustizia penale e civile e sulle carceri” al Cdm, come ha spiegato il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri. Il dl carceri è stato in seguito approvato e il premier, Enrico Letta, nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, ha spiegato che dalle misure sulle carceri “non ci sono in nessun modo elementi di pericolosità per i cittadini”. “L’uso del braccialetto elettronico sarà facilitato, ma verrà usato solo nei casi di detenzione domiciliare”, ha aggiunto il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri. Il decreto prevede che lo “sconto” di buona condotta per la liberazione anticipata passi da 45 a 75 giorni ogni 6 mesi di detenzione. Resta il giudice a decidere. La misura avrà valore retroattivo dal gennaio 2010 e varrà 2 anni dall’entrata in vigore della legge. Produrrà un’uscita anticipata che nel massimo arriva a 6 mesi e per chi vede partire il conteggio dal 2010 interesserà potenzialmente 1.500 persone. Per quel che riguarda il braccialetto elettronico, dino a oggi assegnato solo a chi sta ai domiciliari, verrà applicato anche a livello esterno: affidamento in prova, permessi, lavoro esterno. La misura, oggetto fino alla fine di confronto con gli Interni, va letta anche come un incentivo ad adottarla per i magistrati, che finora l’hanno applicata poco e ora dovranno stendere delle motivazioni quando non la adottano ritenendo il soggetto troppo pericoloso. Resta fermo che il detenuto deve dare il consenso. Per quel che riguarda l’affidamento in prova, viene innalzato il “tetto” di pena da scontare per il quale si può beneficiare dell’affidamento in prova ai servizi sociali: passerà dagli attuali 3 anni a 4, ampliando la platea: la stima è che riguardi 1000-1500 persone. Per quel che concerne l’espulsione, le misure prevedono di avviare le procedure di identificazione degli extracomunitari subito dopo la carcerazione e di incentivare l’adozione di una norma della Bossi-Fini, l’art. 16, poco applicata sull’espulsione immediata in alternativa agli ultimi due anni di pena per alcuni reati minori. Ancora, il decreto aumenta le possibilità di affido terapeutico per i detenuti tossicodipendenti per favorire la cura nelle comunità di recupero anche in caso di recidiva per reati minori. Sempre sul fronte tossicodipendenze arriva il rato di “spaccio lieve” con pene minori da uno a 5 anni e multe per decongestionare i penitenziari. Infine, è stato istituito il Garante nazionale dei detenuti, organo indipendente preposto a una tutela extra-giudiziale dei diritti di quanti si trovano ristretti negli istituti penitenziari.

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Braccialetto elettronico: anche Berlusconi rischia d’indossarlo

braccialetto-elettronico-tuttacronacaSe il nuovo decreto carceri voluto dal ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri venisse approvato così com’è stato formulato, anche Silvio Berlusconi potrebbe ritrovarsi a dover indossare il braccialetto elettronico. Il testo, spiega oggi Liana Milella su Repubblica, prevede una novità importante.

Bisogna saper di diritto per scoprire che si parla proprio del nostro braccialetto nel decreto Cancellieri, perché in verità nel testo ci sono solo poche righe. Si interviene su un vecchio decreto e laddove è scritto «se lo ritiene necessario» la frase cambia in «salvo che le ritenga non necessarie». Un assurdo cruciverba? No, significa questo: finora il giudice, quando metteva ai domiciliari un condannato, «se lo riteneva necessario», imponeva al detenuto il braccialetto elettronico. Si trattava, dunque, di una misura opzionale, non di un obbligo. Invece che succede adesso? Esattamente l’opposto, il giudice deve motivare perché «non» ritiene necessario il braccialetto, che da essere una misura di controllo “facoltativa” diventa obbligatoria.

Molto dipende anche dalla decisione che prenderà il tribunale di sorveglianza, dal momento che l’ex premier ha chiesto di essere affidato ai servizi sociali. Se venisse respinta la richiesta, tuttavia, per il leader di Forza Italia scatterebbero i domiciliari e – con l’approvazione del provvedimento – anche l’obbligo del braccialetto. Obbligo che potrebbe essere disatteso soltanto da una decisione motivata del magistrato.

Berlusconi loda Craxi… e attacca il resto del mondo

CRAXI-BERLUSCONI-tuttacronacaSilvio Belrusconi ha presentato un libro di Nicolò Amato su Bettino Craxi e non ha perso occasione per lanciare i suoi ormai noti strali: “Siamo in un quadro drammatico” perché, “l’Italia non è una democrazia”. E ancora: “C’è un ordine dello Stato composto da funzionari a cui è stato conferito il potere di togliere la libertà che si è trasformato in contropotere dello Stato”. Per quel che riguarda il futuro, il leader di Fi ha precisato che “non ci potrà più essere un accordo tra Forza Italia e Pd, visto come il Pd si è comportato facendo un accordo con la Magistratura per assassinare il leader del centrodestra e portare a compimento il disegno di vent’anni di eliminarmi dalla scena”. Quindi ha immaginato un domani dietro le sbarre: “Ho letto le prime 30 pagine di questo libro, leggerò le altre quando sarò in gale…”, ha detto. Poi, ricordando la figura del segretario socialista morto da latitante in Tunisia, Berlusconi lo ha definito “un uomo buono, giusto e molto generoso” che “non si è arricchito lasciando la sua famiglia non in una situazione agiata ma neanche nel benessere…”. E ha aggiunto: “Anch’io sono stato colpito da una sentenza ingiusta e ho avuto una tale indignazione che ho perso il sonno e non sono riuscito ad uscire di casa per un mese”. Parlando di politica, una critica anche agli elettori: “Questo paese non ha imparato a votare, quindi è ingovernabile e tale sarà ancora soprattutto se viene fatta una legge proporzionale. Ci sono possibilità di un governo di larghe intese e difficilmente potrà essere tra Fi e Pd ma sarà un accordo tra Pd e M5S. Ovvero: giustizialismo che si somma a ingiustizialismo: tutte insieme le forze del centrodestra devono fare una campagna di comunicazione sugli elettori per dirgli che l’unico modo per non avere più colpi di Stato è di votare compatti per Forza Italia, altrimenti continueremo ad essere un povero Paese dove i colpi di Stato sono sempre possibili”, ha insistito. Ma nonostante questo, “non andrò all’estero per evitare la carcerazione, ma continuerò la lotta”.

Morgan e il ripiego X-Factor: “in tv aleggia il torpore defilippico”

morgan-xfactor-tuttacronacaE’ la sesta finale per lui, su sette edizioni di X-Factor, il talent che in Italia ha iniziato la sua avventura in Rai per poi passare a Sky, ma a Morgan questo rapporto di forzosa dipendenza non sembra essere eccessivamente gradito. In un’intervista a Il Messaggero esordisce infatti affermando che “X Factor mi ha tolto la voglia di fare televisione”. E se gli si chiede chi lo costringe, perchè non dice basta:”Invece sono costretto, specie se questa diventa l’unica possibilità. Dico di sì perché voglio lavorare e la sola chance sembra essere quella di fare tv. E, invece, vorrei elegantemente sfilarmi. Ho voglia di tornare allo studio che è l’unico modo per essere competenti. Proprio ora mi sono rimesso a suonare in modo profondo Debussy e Ravel. Poi, però, arrivano le lusinghe”. Fatto sta che il sodalizio è ormai forte, con una sola edizione a cui non ha preso parte: “C’è voluta la necessità di uno scandalo per fermarmi, per farmi tornare coi piedi per terra, solo che sono finito sottoterra. Poi mi hanno ripreso per la mia competenza musicale e per la mia capacità di esprimermi, perché ad arricchire il pop con la mia cultura musicale sono molto bravo. Nel mio campo sono come Maradona che viene messo a fare l’allenatore quando ancora può giocare”.  Sta dicendo che non le danno il giusto spazio nel mondo della musica? “So che gente come De Gregori e Fossati, che sono più anziani di me, lavorano alla grande”.  Insomma, questo sarà il suo ultimo X Factor? “E che ne so. Ora mi gioco questa ultima puntata. Farò un duetto con Mika e poi punto molto su Michele, il mio ragazzo”. E ripercorrendo il percorso all’interno della trasmissione, dov’è stato coach di molti vincitori, chi preferisce? “Antonio Maggio mi piace molto. Mi è piaciuto anche a Sanremo. A suon di spartiti e arrangiamenti gli ho fatto vincere la prima gloriosa edizione. È molto bravo. E il suo gruppo, l’Aram quartet, era fortissimo. Come erano ottimi i Cluster. Ma ci sono altri che mi piacciono”.  Per esempio? “Noemi, con cui ho avuto un bellissimo e continuo conflitto. E anche Marco Mengoni e Chiara sono due molto dotati”.  E quest’anno? “A me piacciono i talenti versatili, non quelli cristallizzati di quest’edizione: il cristallo si può rompere, è frangibile. Sono bambini e sono sprovveduti. Io a 10 anni avevo già tradotto tutto Lou Reed e i King Crimson. Questi non sanno nemmeno chi è Lou Reed”.  Ha scritto un pezzo, ‘Spirito e virtù’, che esce ora. Non è che ne ha un altro da portare a Sanremo?. “Finché c’è il regime De Filippi io non posso esserci”.  Che vuol dire? “Che aleggia un torpore defilippico, c’è un regime nell’ombra. Amici, l’ho sempre detto, per me è un po’ una baracconata. Ricordo che il mio scandalo è nato dopo una mia intervista in cui parlavo male di quel talent. La De Filippi mi rispose dicendo di non conoscermi”.  Ma nonostante il suo spirito conflittuale, nessun litigio con Mika: “No, siamo amici, è un tipo simpatico. Penso che a X Factor dovrebbero chiamare un altro come lui, così io posso riposare. Anzi ci vorrebbe una specie di Mirkan, uno un po’ Morgan e un po’ Mika”.  Sembra anche sia tornato il sereno con Asia Argento. “Con Asia ci sono sempre stati alti e bassi. Ma perché la gente invece di pensare a questo non va a studiare i testi dei Pink Floyd?”.  Ma lui come si definirebbe? “Sono uno che ha vissuto almeno 4 volte e della mia vita si conosce solo l’uno per cento. Sono materia che scompare. Per questo ho avuto voglia di scrivere tutto quello che mi passata per la testa, anche i miei fatti personali, in un mio libro”.

Le liti di XFactor coinvolgono i giudici: Mika è troppo famoso

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C’è un giudice che piace più degli altri, ha più fans, ha un giudizio che pesa di più? Mika è troppo famoso! Il cantante libanese naturalizzato in Inghilterra sembra aver preso il sopravvento sugli altri nella quarta puntata  lo scontro che ha visto vittoriosa al televoto Gaia contro gli Street Clerks ha decisamente aperto il dibattito durante “XtraFactor”. E’ stata Simona Ventura ad ammettere che “nel peso dei giudici Mika ha una forza che sicuramente è diversa dalla mia”, Elio poi ha rincarato la dose ” Le cantanti di Mika partono già avvantaggiate dal fatto che lui è il loro giudice. Ha un seguito inaffrontabile, quindi per noi è molto più dura quest’anno”. Lo stesso Morgan aveva già bacchetto in diretta la produzione, accusandola di consegnare prima le basi al giudice rivale e favorire i suoi artisti con le scenografie.

Mika e il siparietto con Roberta Pompa alle auditions di XFactors

mika-xfactor-tuttacronaca In attesa che la gara prenda il via, il 24 ottobre prossimo, i quattro giudici di XFactor sono concentrati sulle auditions… e non fanno mancare i tipici siparietti. Come Mika, che ha dimostrato di aver studiato a fondo la lingua italiana, a lui sconosciuta fino a poco tempo fa. Nonostante la pronuncia non sia ancora perfetta, infatti, non si è fatto mancare uno scivolone che ha suscitato l’ilarità del pubblico: sul palco era arrivata una commessa 22enne, Roberta Pompa. La star di Grace Kelly ha esordito con un “Io non parlo tanto italiano, però io capisco pompa. E’ veramente tuo nome? Mamma Pompa, papà Pompa. OK, cosa fai nella vita?”. Roberta, con la sua esibizione di “Cornflakes girl”, è però riuscita a mettere tutti a tacere: la sua voce ha convinto Morgan, Elio, Simona Ventura e anche Mika, che non si è fatto mancare un’altra uscita spiritosa: “Sei mika male”.

Aspettando la nuova edizione di X Factor… i giudici hanno le idee chiare!

xfactor-tuttacronaca24 ottobre. E’ questo il giorno in cui debutterà la nuova edizione di X Factor ma i riflettori sono già accesi sul talent show musicale. La conferenza stampa di presentazione del progrmma si è tenuta oggi e l’attenzione è stata captata da Mika, che giunge al programma in qualità di nuovo giudice. Ma si è parlato anche delle novità della stagione, a partire dall’arrivo del rapper Fedez che dovrà giudicare i concorrenti dell’hip hop. Per i fan del talent show c’è poi una sorpresa speciale: una bubble cam che permette di visionare la puntata ruotando la camera di 360°. Per quel che riguarda gli ospiti, che come sempre saranno numerosi, è stato fatto il nome di Lady Gaga, ma ancora non c’è nulla di ufficiale. Ma come si sono presentati i giudici? Per quel che riguarda il cantante libanese conosciuto in tutto il mondo per i suoi Grace Kelly e Take it easy, ha spiegato: “Ho accettato di fare X Factor, perché mi piace l’energia del programma e perché mi diverto. Mi piace la libertà del programma. Inizialmente ero terrorizzato: non abbiamo fatto tutto in ordine e mi sono divertito molto. Quando uno arriva e trova una cerchia di amici intelligenti, acculturati, educati, pazzi, senza disciplina è bello. Ho avuto la fortuna di aver trovato questi tre amici. Grazie a loro questa sfida è diventata una delle più belle esperienze degli ultimi anni. Grazie”.

Simona Ventura, parla di quello che è importante per lei nel programma: “Faccio X Factor per dare un’opportunità ai talenti che se lo meritano, Non bisogna dare false illusioni ai ragazzi, lo dico da genitore: adesso i ragazzi sono più rassegnati, più seduti. Non lo sono quelli di X Factor. I successi dell’anno scorso servono ai ragazzi che ci guardano. Trovo sempre questo grande fuoco dentro di me: dare un progetto sano nel quale possano credere, affinché possano mordere la vita. In questi due anni la tv generalista è crollata dal punto di vista degli ascolti e della qualità”. Dello stesso parere Elio: “Sono veramente carico, eccitatissimo, Io vivo questa avventura con un senso di altruismo, perché sto cercando di aiutare i concorrenti a raggiungere il successo a incidere un disco che venda copie. Poi faccio un bene per il pubblico perché così hanno di che parlare per 2 o 3 mesi, altrimenti su internet la realtà sarebbe più vuota. Faccio del bene anche a me, perché con l’arrivo di Mika spero di imparare qualcosa. Spero che Mika insegni qualche cosa al mondo della musica italiano che è declinato al più bieco dilettantismo a differenza di quello anglosassone”. Infine Morgan, che ha già le idee chiare: “Io sono votato cristologicamente alla musica. Quest’anno io ho un’idea: musica come cinema. Sky per me è cinema. X Factor è cinematografico. Quest’anno ci serve psicogramma come nel cinema. Vorrei fare arrangiamenti orchestrali. Vorrei far fare una serata con gli arrangiamenti di Pino Donaggio, che ha scritto capolavori assoluti”.

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Da lite nasce lite? “Caso” Muccino Bros: ora si azzuffano anche gli estranei

muccino-lotta-tuttacronacaDopo che Gabriele Muccino si è ritirato dalla stessa ‘arena’ che aveva creato e nella quale il fratello Silvio ha fatto solo una rapida incursione per rispondere e difendere la sua posizione, il dibattito si è innescato tra il giornalista Gabriele Parpiglia e l’agente dei Vip Lucio Presta. Il primo ha dichiarato infatti: “Bravi tutti i giornalisti che ora riprendono la vicenda Muccino vs Muccino. Chissà perché io l’ho rivelato mesi fa su http://parpiglia.com .” Presta ha quindi ribattuto: “@GParpiglia forse era il caso di tacere, dietro una notizia ci sono le vite delle persone. Non dimenticartelo”. Certo, se la vita propria e altrui – come ha fatto Gabriele M. – viene raccontata sui social, sotto gli occhi di tutti, forse poi è un po’ difficile difendere la propria privacy.  Comunque la replica del giornalista è arrivata a tempo di record: “@PrestaLucio Io mi sono chiesto che fine avesse fatto Silvio, da fan. Poi da giornalista sono andato a fondo. Il buco c’era a prescindere da me”. Noi di Tuttacronaca avevamo parlato ancora, tempo fa dei progetti di Silvio, ma forse per Parpiglia  che a comando si mette la veste del Fan, sembra sia stato più interessante scavare nella vita personale di Silvio. Che poi  perché dire fan riducendoli ad a gente di gossip, quando, spesso, proprio i fan sono quelli che più  si appassionano  alla professione dei divi?e? Basta gossip, meglio il cinema!

Il botta-risposta tra i Muccino Bros. giunto al capolinea?

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Chi ha sfoderato per primo il coltello ha deciso di riporre le armi? Così sembrerebbe visto che Gabriele Muccino, la cui pagina Twitter ha goduto di fama in questi ultimi giorni per i suoi feroci attacchi alla sceneggiatrice Carla Vangelista che hanno coinvolto il fratello minore del regista ex “L’ultimo bacio” nonchè reduce dal flop (ma non chiamatelo così, visto che lui stesso ha dichiarato che ”Si può parlare di flop quando un film che è costato 120 milioni di dollari ne incassa poi solo 20, ma non è il caso nostro” aggiungendo che “’Quello che so sull’amore’ ha avuto dei costi molto più bassi, 20 milioni di dollari”. Certo, se consideriamo il sito Movieplayer i costi si aggirerebbero attorno ai 35 mln e difficilmente si potrebbe parlare di gran successo visti gli incassi…) “Quello che so sull’amore” ha cinguettato oggi: “Ragazzi mi cancello da twitter” spiegando che “Quest’arena non è il mio posto! Non serve a nulla è superficiale e sto meglio senza. Buon proseguimento”. C’è forse un problema di fondo in Italia? C’è chi cerca pubblicità  anche strumentalizzando i sentimenti? C’è forse chi preferisce l’arena virtuale sperando che arrivino gli spettatori, pronti ad applaudire, quando il gladiatore di turno ucciderà la vittima designata?  Peccato che in rete il combattimento non finisce sempre come ci si sarebbe aspettato…  Ma quel che può rassicurare Muccino Sr è l’attenzione che hanno rivolto nei suoi confronti. C’è anche chi ‘preoccupato’ ha lanciato un ironico appello che recita: “Un minuto di silenzio per @GabrieleMuccino. Anche lui ha preso la #mentanite”.

Perché dunque lasciare Twitter ora che c’era tanta attenzione sui social? Perché  Ma cosa ha portato a questo dietrofront proprio in chi fino a qualche giorno fa si era messo in luce grazie ai social, che ovviamente, trattandosi di un regista, raccolgono innumerevoli seguaci e le cui dichiarazioni, è certo, non cadranno nel nulla? Gabriele ha iniziato lamentando il silenzio del fratello con cui non parla da anni dopo un periodo idilliaco trascorso assieme sui set. Poi è passato all’attacco della collaboratice del fratello, la Vangelista, “rea”, secondo Gabriele, di averlo plagiato e, imperdonabile, di essersi spinta a denunciarlo per diffamazione. A questo punto, dopo qualche giorno di silenzio, la risposta di Muccino Jr: “Gabriele conosce benissimo i motivi del mio allontanamento, e sa che riguardano gravi episodi vissuti nella mia infanzia all’interno del nucleo familiare. Episodi di cui non parlo per decoro e per non nuocere alla mia famiglia” che ne ha approfittato anche per rinfrescare la memoria al fratello maggiore: “Pochi anni fu proprio lui (Gabriele) a tagliare i ponti con la mia famiglia, per costruirsi una vita serena con la moglie di allora. Fu proprio lui a dirmi che sarei dovuto ‘scappare da quella famiglia’. Ora sembra aver dimenticato. O forse preferisce non ricordare, perché quando il suo matrimonio naufragò, rinnegò tutto e mi comunicò che era stato ‘plagiato’ dalla ex moglie”. Ovviamente il “protettivo fratello maggiore” che tanto amore ha sbandierato verso il più giovane ha ribattuto con un laconico: “Non replicherò alle infamità deliranti nei confronti dei nostri anziani genitori rilasciate ad agenzia stampa da parte di mio fratello. Pena”. Ora forse siamo giunti alla fine con un ultimo saluto di Gabriele, a cui restano gli amici che si schierano con lui come Veronesi che gli ha dimostrato la sua solidarietà: “io ti capisco e sono con te. E’ una brutta storia questa e tu stai difendendo i tuoi sentimenti. Spero che Silvio si ravveda”. Forse il ravvedimento c’è stato… da parte di Gabriele?

Silvio, torna al passato e risponde a Gabriele: “gravi episodi di famiglia”

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Silvio Muccino rompe il silenzio e risponde al fratello che qualche giorno fa su Facebook aveva scritto una lettera aperta dai contenuti “sprezzanti” nei confronti di Carla Vangelista, la sceneggiatrice con cui Silvio collabora da diversi anni.

«Dopo 5 anni di assoluto silenzio – dice l’attore, scrittore e regista – stanco e disgustato dalle sempre più gravi dichiarazioni pubbliche di mio fratello che riguardano la mia vita, sono costretto a parlare del mio privato sperando che questo metta fine al suo delirante soliloquio che da anni intasa siti internet e giornali».

E poi aggiunge:

«A spingermi sono le parole, basse e infamanti, secondo le quali sarei stato “plagiato” e “sequestrato”: io, un uomo di 31 anni, e da chi? da Carla Vangelista, un’amica, una scrittrice più che stimata, che collabora con me da anni, ingiustamente offesa dalle deliranti accuse di Gabriele. Non riesco a leggere niente di costruttivo nel cuore di quelle dichiarazioni. Non vedo l’artista, che mai mi sarei aspettato  di veder cadere così in basso al punto da trascinarmi per anni nel fango del pettegolezzo più bieco e non vedo neppure il fratello, perché Gabriele conosce benissimo i motivi del mio allontanamento e sa che riguardano gravi episodi vissuti nella mia infanzia all’interno del nucleo familiare. Episodi di cui non parlo per decoro e per non nuocere alla mia famiglia. Gabriele sa. E se la memoria lo tradisce può sempre rileggere tutte le mail che gli ho inviato»

E precisa:

«Pochi anni fa fu proprio lui a tagliare i ponti con la mia famiglia, per costruirsi una vita serena con la moglie di allora. Fu proprio lui a dirmi che sarei dovuto ”scappare da quella famiglia”. Ora sembra aver dimenticato. O forse preferisce non ricordare, perché quando il suo matrimonio naufragò, rinnegò tutto quello che aveva detto fino a quel momento a me e ai  nostri genitori e mi comunicò che era stato ”plagiato” dalla ex moglie. Mi dispiace che un uomo come Gabriele abbia una così bassa stima di sé, ma questo non lo autorizza a proiettare su di me le sue paure. Questa del plagio è una vecchia storia a casa Muccino e ora si sta ripetendo. Per il semplice motivo che è il modo più facile e veloce di spazzare sotto il tappeto le vere cause di scelte tanto radicali e dolorose come quelle che portano un figlio ad allontanarsi».

E conclude:

«Anni fa questo scempio si compiva ai danni di un’altra donna, l’ex moglie di Gabriele. Io allora, in nome della mia famiglia, non la difesi abbastanza. Non me lo sono mai perdonato. Oggi le chiedo scusa. Oggi che il logoro e deresponsabilizzante copione familiare del “plagio” è messo in scena ai danni di Carla Vangelista, rivivo tutte le dinamiche di perversi meccanismi familiari. Nelle parole volgari di Gabriele intravedo il tumulto di un uomo insensato e rabbioso, che si riversa nell’etere mediatico senza sapere che con questo atteggiamento sta facendo a pezzi il suo stesso nome. Le dichiarazioni di Gabriele segnano uno spartiacque nella mia esistenza e mi dimostrano che allontanarmi da tanta violenza era l’unica scelta possibile per costruirmi una vita equilibrata, serena e consapevole. Non sono più disposto a sopportare questo ridicolo teatrino fatto di sentimenti esibiti e di uno sbandierato amore fraterno nel quale non scorgo alcuna traccia di rispetto per me e le mie scelte, che siccome non condivise, si dichiarano frutto di plagio. Sarò pronto ad ostacolare ogni iniziativa di Gabriele che possa nuocere a me ed alle persone che mi sono vicine e forse, così facendo, lo aiuterò anche a salvarsi dallo spirito autodistruttivo che sembra ormai possederlo»

Il silenzio è d’oro…

muccino-gabriele-tuttacronaca

A volte è il tempo, che passando, può lenire il dolore.  A volte il ghiaccio si scioglie, ma l’acqua straripa. A volte il silenzio è d’oro, ma c’è chi ha bisogno di far rumore ( o rumors?)

Gabriele Muccino seguita ad attaccare Carla Vangelista e indirettamente suo fratello:

In pochissimi sanno di chi stia (Sic!) per andare a parlare. Ma poco importa. Si tratta di una ex adattatrice dialoghi, improvvisata scrittrice di discutibile talento che ha sequestrato e rovinato il talento e (opinione personale) la vita di un promettentissimo ragazzo e attore…

… lei e il giovane ragazzo, che l’ha seguita immolandosi per lei come un kamikaze, si sono fatti, (ignoro le dinamiche specifiche che anzi mi spaventano o forse inorridiscono), letteralmente terra bruciata intorno…”

In un’altra parte del suo “messaggio” (?) Gabriele afferma, poi, che in tal modo vuole proteggere suo fratello. Anche se, il modo sorprende… Si protegge un fratello creando un gossip? Cui prodest?

Quello che tuttavia sembra apparire è una forte impotenza da parte di Gabriele che sfocia nell’ “esuberanza” delle parole… alla continua ricerca di un fratello che dignitosamente resta in silenzio, senza alcuna reazione.

Il silenzio è d’oro!

Anche Carla Vangelista tace… ha affidato tutto ai suoi legali! Con chi potrà ancora parlare Gabriele?

Attentato suicida a Kabul: almeno 16 le vittime

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Almeno 16 morti e diversi feriti: è questo il bilancio di un attacco suicida che ha avuto luogo vicino al quartier generale della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf), a pochi metri dall’ingresso dell’ambasciata americana a Kabul.A rivendicare la strage i talebani il cui portavoce, Zabihullah Mujahid, ha dichiarato che l’obiettivo erano i giudici e il personale della Corte. Stando ai talebani, nell’esplosione sarebbero state ‘uccise 50 persone fra giudici e personale della Corte”.

Emma e il calcio a Miguel!

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Dopo tante polemiche forse emerge la verità ed è tra le più sconcertanti. L’alterco di “Amici” fra Miguel Bosé ed Emma Marrone sarebbe degenerato dietro le quinte e dalle frecciatine reciproche si sarebbe passati ai fatti: un calcio che Emma avrebbe dato a Miguel si era già parlato, ma ora emergono i particolari e quel calcio sarebbe andato a finire  proprio sul fondoschiena di Bosé. A quel punto il coach avrebbe deciso di abbandonare la trasmissione, forse sarà felice anche Maria De Filippi che ancora non gli ha perdonato l’eliminazione di Emanuele…

Amici: la squadra blu dice addio ad uno dei suoi!

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La quinta puntata di Amici, che andrà in onda il 4 maggio, ospiterà Giovanni Allevi come primo ospite musicale. Il quarto giudice, contro ogni previsione che lo voleva come ospite comico, è Carlo Verdone, che si aggiunge a Sabrina Ferilli, Luca Argentero e Gabry Ponte per l’assegnazione dei punti al termine delle varie esecuzioni. Come ogni settimana, anche questa volta nomi illustri accompagnano le squadre duettando con i cantanti: per i bianchi, nella prima manche Patty Pravo si esibisce con Greta in E dimmi che non vuoi morire, mentre Verdiana calca il palco assieme ad Antonello Venditti in un mesh-up di Ci vorrebbe un amico e Ricordati di me. Nella seconda, il duetto di Ylenia con gli Stadio mentre la squadra bianca schiera la propria coach Emma. A differenza delle precedenti puntate, quando veniva eliminato un concorrente al termine di ognuna delle due sfide, questa volta ci sarà solo una nomination che porterà al ballottaggio finale. La squadra di Bosè è la prima a “subire” la nomination: è il turno di Edwyn di preoccuparsi per il suo prossimo futuro. Al termine della seconda manche è invece la squadra bianca a decidere chi vuole salvare: Lorella finisce al ballottaggio. L’ultima, decisiva sfida vede l’esibizione del cantante che propone il suo inedito, Mattia, mentre la ballerina esegue il suo cavallo di battaglia. Al termine, è Edwyn a dover lasciare definitivamente il programma!

Amici 2013: chi canta?

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Alle 18 inizierà la registrazione della quinta puntata di Amici che andrà in onda sabato 5 maggio. Nel frattempo iniziano a girare le prime indiscrezioni che parlano di Antonello Venditti come ospite musicale. Quello che è certo è che Miguel Bosè terrà tre concerti in Messico, l’1 il 2 ed il 3 maggio, eventi che giustificano il suo abbandono dal programma. La novità di questa puntata è che, invece delle due esclusioni a cui ci hanno abituato, oggi sarà eliminato solo uno dei concorrenti.

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