Rapina in una gioielleria: è il figlio della proprietaria

rapina-gioielli-tuttacronacaRapina in una gioielleria a Nettuno, in provincia di Roma, dove un uomo si è introdotto nel negozio,  ha aggredito la commerciante spingendola poi contro il pavimento, è quindi salito sul bancone, ha forzato la cassa e rubato i soldi. Non soddisfatto, ha afferrato quanti più gioielli possibili prima di darsi alla fuga. Lui, S.F., un 46enne, è il figlio della sua stessa vittima, proprietaria della gioielleria. La donna, una 70enne, ha in seguito allertato il 113 e dagli accertamenti della polizia, che l’ha ascoltata a lungo, sembra che gli episodi di violenza nei confronti dell’anziana donna si ripetessero ormai da mesi. L’uomo, secondo gli investigatori, “per le sue esigenze personali negli ultimi tempi, con sistematica regolarità, aveva preso l’abitudine di presentarsi in negozio e chiedere dei soldi”.

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Rapina a Milano, 250mila euro il bottino

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Mattina agitata per il capoluogo lombardo tra i Forconi che bloccano il traffico e poi si scontrano con i tifoni dell’Ajax arrivati per la partita di Champions e i disagi creati dal traffico in tilt, i ladri sono riusciti anche a portare a termine il colpo in una gioielleria rubando un bottino di circa 250mila euro in via Manzoni. I ladri sono fuggiti rapidamente ed hanno fatto perdere le loro tracce. Secondo quanto riferito dalla polizia tutto si è svolto in pochi secondi: l’uomo si è avvicinato alla vetrina brandendo una mazza e ha colpito il vetro (pare non blindato) sfondandolo e arraffando a casaccio tutto quello che era esposto. Poi è corso via fino all’angolo con via Bigli, dove lo attendeva un complice in sella a uno scooter rosso. La polizia, oltre agli accertamenti sul posto, sta acquisendo anche i filmati di varie telecamere della zona.

Sparatoria a Pavia, grave un gioielliere!

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Una strada trasformata in luogo di terrore per una sparatoria avvenuta dopo le 16 in viale XI Febbraio, nelle vicinanze del centro storico di Pavia. Molti i colpi sparati nella tentata rapina in cui è rimasto ferito in modo grave il gioielliere di 59 anni,  Roberto Prina.

Secondo quanto raccontato dalla moglie del gioielliere, che è stato raggiunto da un colpo alla spalla e uno al fianco, i due sono entrati fingendosi dei clienti, ma poco dopo hanno rivelato le loro intenzioni e hanno estratto una pistola. Uno ha preso la donna e l’ha portata nel retrobottega, mentre l’altro ha cercato di mettere del nastro isolante alla bocca del negoziante per farlo tacere. È stato a questo punto che Prina è riuscito a prendere l’arma che tiene in negozio e a puntarla contro i rapinatori che gli hanno sparato e sono fuggiti. Il gioielliere non sarebbe in pericolo di vita.

Colpi di mazza sulla vetrina e minaccia alla commessa, terrore a Roma

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Una rapina a colpi di mazza sulla vetrina e minacce a una commessa è avvenuta questa mattina all’interno del centro commerciale Primavera nel quartiere Centocelle a Roma. Due persone armate e con i volti coperti dai caschi hanno fatto irruzione nel negozio e si sono impossessati dei gioielli. I due sono poi fuggiti a bordo di uno scooter. Sul posto gli agenti della polizia e della scientifica per i rilievi.

FERMATO! Il killer della gioielliera di Saronno ha confessato

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E’ Alex Maggio, disoccupato 32enne di Bollate, l’uomo che ha ucciso, all’interno del suo negozio, il 3 agosto, la gioielliera di Saronno, Maria Angela Granomelli. L’uomo avrebbe confessato l’omicidio e avrebbe dichiarato di aver avuto un raptus. Nei giorni scorsi era scoppiata anche la polemica e il comune di Saronno aveva negato l’autorizzazione al passaggio dei camion taglia: gli otto camion che comunicavano che per la cattura  dell’assassino della Granomelli era stata offerta una taglia da 50mila euro da parte di un imprenditore.

Offerta taglia per la cattura dell’assassino della gioielliera!

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Mirkoro, catena di negozi di compravendita di oro usato, ha offerto una taglia di 50mila euro “per la cattura dell’assassino” di Maria Angela Granomelli, uccisa lo scorso 3 agosto nella sua gioielleria a Saronno (Varese) da un uomo che l’ha colpita alla testa con un portagioie e ha infierito con calci e pugni per poi fuggire con monili di scarso valore. E’ una settimana che quattro camion con cartelli avvisano della taglia che pende sull’uomo mostrato dalle telecamere a circuito chiuso della gioielleria e diffuse dalla Procura di Busto Arsizio. Nei prossimi giorni si pensa anche che possano essere distribuiti anche volantini nella zona.

I titolari della catena, si legge in una nota, ”conoscevano personalmente la signora Maria Angela Granomelli e per questo motivo è stato deciso un gesto forte e significativo, al fine di aiutare e sostenere il lavoro degli inquirenti e delle forze dell’ordine”.

”Tale somma verrà erogata a colui o coloro che consegneranno alle forze dell’ordine l’individuo ritratto in fotografia – prosegue -, e nel caso in cui la cattura avverrà da parte delle forze dell’ordine tale somme verrà devoluta seguendo specifiche indicazioni da parte dell’arma”.

Coppia di ladri, rapina un gioielliere e poi va al mare

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Un week-end al mare in un albergo di lusso e i primi soldi spesi della rapina effettuata ai danni della gioielleria di Giorgio Zacco, così la coppia stava serenamente trascorrendo le vacanze, dopo aver preso a calci e pugni il gioielliere.

Il colpo, messo a segno da Fernando Bortolon, 43enne e la compagna Michela Bortolotto 21enne, entrambi di Padova, aveva fruttato oltre 40 mila euro tra monili d’oro e contanti. Decisiva per l’indagine è stata un’intuizione del comandante della stazione di Castelfranco, Antonio Currò. Mettendo assieme le testimonianze e la descrizione dell’uomo dal fisico palestrato è risalito a una denuncia di qualche anno prima ai danni di Bortolon. Il resto lo hanno fatto i militari del Nucleo operativo e della compagnia che sono così arrivati a San Martino di Lupari (Padova) dove la coppia risiede. Dopo tre giorni, ottenuta l’ordinanza di custodia cautelare dal giudice Angelo Mascolo, hanno fatto scattare le manette ai polsi di Bortolon. La donna è stata invece sottoposta al divieto di allontanamento dal comune perché madre di un figlio di appena undici mesi.

«È stata un’indagine vecchio stile – ha spiegato il comandante della compagnia di Castelfranco, Salvatore Gibilisco – basata su testimonianze e dati raccolti sul campo».
Quello di venerdì scorso a Castelfranco è stato un colpo che ha destato clamore sia per le modalità, i rapinatori hanno agito a volto scoperto, che per il luogo: la piazza centrale della città. «Si è trattato di una rapina violenta – ha spiegato il comandante provinciale dell’Arma Gianfranco Lusito -. Un agguato efferato e brutale. Per questo è stato importante dare una risposta immediata».
«I soldi ci servono per sfamare nostro figlio», aveva gridato il rapinatore mentre picchiava Zacco e mentre la compagna riempiva un borsone.

Dopo il colpo la coppia avrebbe fatto due tappe prima di andare a spassarsela: la prima a Oderzo e la secondo a Gorgo al Monticano. In due negozi “compro oro” avrebbero ceduto per 450 euro una parte degli oggetti d’oro. Con i soldi in tasca hanno proseguito la fuga verso il litorale friulano. «Hanno passato la notte a Lignano, in uno dei migliori hotel», ha chiarito Gibilisco. Un pernottamento che sarebbe stato pagato con i soldi incassati dai due “compro oro”. Una cessione che proprio in queste ore finirà sotto il vaglio dei carabinieri castellani determinati a verificare ogni aspetto di questa vicenda e quindi anche la regolarità nell’acquisto dei preziosi.
Il blitz a San Martino di Lupari è scattato lunedì. In casa della coppia c’era la valigia usata per il colpo: all’interno orologi, un pacco di contanti e qualche fede. Praticamente l’intero bottino del colpo alla gioielleria di Castelfranco.

Uccisa a calci e pugni proprietaria di una gioielleria al centro di Saronno

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Aveva 62 anni, Mariangela Granomelli, trovata morta ieri nella sua gioielleria ‘Il dono di Tiffany’ nel centro di Saronno (Varese). Ad uccidere a calci e pugni la donna sarebbe stato un uomo che l’ha percossa ininterrottamente per 30 secondi prima di fuggire portando via con sé alcuni gioielli. L’uomo, che ha agito disarmato e a volto scoperto, è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza installate all’interno del negozio in Corso Italia.

Vestito con pantaloncini corti a quadri e una t-shirt l’uomo, secondo quanto è emerso dalle riprese, attorno alle 16.20 di ieri è entrato nel negozio comportandosi all’apparenza come un normale cliente. La negoziante ha chiuso a chiave la porta d’ingresso, come avviene sempre per ragioni di sicurezza, e per circa 45 minuti l’uomo si è fatto mostrare collane e braccialetti con un atteggiamento definito dagli investigatori che hanno visionato i filmati «tranquillo e rilassato».

Attorno alle 17 all’improvviso l’uomo ha afferrato un astuccio rigido e ha colpito in testa la donna, che si era piegata, continuando poi a infierire con calci e pugni su tutto il corpo per una trentina di secondi «con una violenza incredibile».

La donna si è accasciata a terra e sarebbe morta poco dopo l’aggressione. L’uomo è rimasto nel negozio fino alle 17.30, si è impossessato di alcuni gioielli nascondendoli nell’astuccio, poi è uscito da un ingresso sul retro del negozio facendo perdere le tracce. Durante l’aggressione la porta d’ingresso è sempre rimasta chiusa a chiave e i numerosi passanti non si sono accorti di quello che stava accadendo. Il cadavere, in una pozza di sangue, è stato ritrovato dopo le 20 dai familiari della donna, che sono arrivati alla gioielleria preoccupati perché non riuscivano a contattare la negoziante al telefono dopo l’orario di chiusura.

L’Iva… quali sono i beni più colpiti?

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Vino · Birra · Abbigliamento · Calzature · Riparazioni di abbigliamento e calzature · Elettrodomestici · Mobili · Articoli di arredamento · Biancheria per la casa · Servizi domestici · Riparazioni di mobili, elettrodomestici e biancheria · Detersivi · Pentole, posate ed altre stoviglie · Tovaglioli e piatti di carta, contenitori di alluminio · Lavanderia e tintoria · Acquisto di auto · Pezzi di ricambio, olio e lubrificanti · Carburanti per veicoli · Manutenzione e riparazioni · Giochi e giocattoli · Radio, televisore, hi-fi e videoregistratore · Computer, macchine da scrivere e calcolatrici · Cancelleria · Piante e fiori · Riparazioni radio, televisore, computer , ecc. · Prodotti per la cura personale · Barbiere, parrucchiere, istituti di bellezza · Argenteria, gioielleria, bigiotteria e orologi · Borse, valige ed altri effetti personali · Onorari liberi professionisti.

Chi si colpirà? Le famiglie più numerose e quelle più povere. Ci sono beni a cui non si può rinunciare come i prodotti per l’igiene personale o le riparazioni. Per chi ha figli in età scolare la cancelleria sarà colpita duramente dall’Iva, così come i giochi per i bambini (a cui non sarà facile spiegare perché prima potevano avere un determinato giocattolo e ora a causa della mannaia dello stato devono rinunciare).

Ma se i consumatori avranno la loro gogna quotidiana, non andrà meglio ai commercianti. Soprattutto a quelli dell’abbigliamento e del tessile, ma anche ai negozi di calzature, di elettrodomestici e di articoli per la casa. Settori già ampiamente in crisi che rischiano il collasso… Uccidere lo Stato o i cittadini? Questo è il nuovo dilemma?

Folla a Benevento ai funerali del carabiniere morto… “Tiziano, sei un eroe!”

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Folla e cori ”Tiziano, sei un eroe” nel Duomo di Sant’Agata dei Goti (Benevento) ai funerali dell’ appuntato dei carabinieri Tiziano Della Ratta, ucciso il 27 aprile durante un tentativo di rapina in una gioielleria di Maddaloni (Caserta). Presenti i ministri della Difesa Mario Mauro, delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo ed il comandante dell’ Arma, Leonardo Gallitelli. Il rito e’ stato celebrato dall’ Ordinario Militare Mons. Vincenzo Pelvi.

Arrestati i killer dell’appuntato Tiziano Della Ratta

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Sono stati fermati i due rapinatori che ieri hanno ucciso, durante una sparatoria, l’appuntato Tiziano della Ratta a Maddaloni, in provincia di Caserta. I fermati sono Rosario Esposito Nuzzo, di 20 anni, e Giuseppe De Rosa, di 22 anni, entrambi di Napoli. Trattenuti in stato di fermo anche Vincenza Giaglione, di 30 anni, e Angelo Covato, di 19, componenti del gruppo che ha partecipato alla rapina in gioielleria e alla sparatoria che ne è seguita. Entrambi piantonati da ieri nell’ospedale di Caserta.

Tiziano Della Ratta: morire per combattere il crimine

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L’appuntato 35enne Tiziano Della Ratta stava svolgendo il suo lavoro oggi, assieme al maresciallo Domenico Trombetta, quando verso le 17 ha risposto ad una chiamata. L’allarme era scattato in una gioielleria di via Ponte Carolino di Maddaloni, in provincia di Caserta: quattro banditi, armi in pugno, avevano intenzione di rapinare il negozio quando sul posto è giunta una pattuglia del Nucleo operativo della Compagnia di Maddaloni. Della Ratta ed il collega, in borghese, hanno intimato ai quattro di fermarsi: la risposta è stata l’apertura del fuoco. Pronta la risposta dei militari che hanno ferito e bloccato due banditi, mentre gli altri, che hanno continuato a sparare all’impazzata, sono riusciti a guadagnare l’uscita per poi dileguarsi a bordo di una Fiat Uno. Anche un cliente è rimasto ferito ad una gamba, fortunatamente in maniera lieve. Subito è scattata la caccia all’uomo con posti di blocco, decine di pattuglie e due elicotteri. Ma intanto per Della Ratta, che proveniva dalla provincia di Benevento e, dopo alcuni anni di servizio a Roma era stato trasferito nel Casertano, non c’era più nulla da fare. Il maresciallo è invece stato portato all’ospedale di Caserta, dove le sue condizioni non destano preoccupazione. Presso la struttura sono ricoverati anche i due rapinatori, due italiani, che sono stati ascoltati a lungo dagli investigatori.

I commilitoni, accorsi sul luogo del delitto, hanno mostrato la loro commozione, loro che tanto stimavano l’uomo che ha lasciato la moglie ed un figlio di un anno.

Bulgari e Bruni a via Condotti!

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Carla Bruni è stata una delle modelle più famose e pagate del mondo agli inizi degli anni ’90, quando aveva diciannove anni e si era appena trasferita a Parigi per studiare architettura alla Sorbona. Tra i suoi lavori vanta numerose case di moda, tra le quali Christian Dior, Paco Rabanne, Sonia Rykiel, Christian Lacroix, Karl Lagerfeld, John Galliano, Yves Saint-Laurent, Chanel, Versace… mancava solo Bulgari, ed eccolo arrivare!

E’ stata scelta infatti come protagonista della campagna pubblicitaria che sarà resa pubblica su tutti i media dal prossimo settembre. Lo shooting porta la firma del noto fotografo di moda Terry Richardson. La location dove è stato scattato il servizio fotografico è Roma, precisamente in via Condotti, nella zona davanti alla boutique Bulgari. Bruni e Bulgari un impronta da dare al marchio di gioielli che ultimamente non ha brillato per innovazione!

BULGARI HA EVASO IL FISCO PER 3 MLD DI EURO!

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Beni immobili e altre disponibilità per oltre 46 milioni di euro sono stati sequestrati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma nell’ambito di un’indagine che chiama in causa i vertici della holding del lusso ‘Bulgari’, tra i quali Paolo e Nicola Bulgari (già azionisti e soci storici dell’azienda), Francesco Trapani e Maurizio Valentini, rispettivamente ex ed attuale rappresentante legale della capogruppo italiana. Per tutti l’accusa è di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, per aver sottratto al fisco italiano, dal 2006 in avanti, circa tre miliardi di euro di ricavi, attraverso l’interposizione di società con sede in Olanda e Irlanda, create al solo scopo di sfuggire all’imposizione fiscale in Italia.

I coralli di Trapani del XVII e XVIII secolo

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I più straordinari capolavori dell’antica arte del corallo rosso in Sicilia, riuniti per la prima volta in un’unica grande esposizione, saranno i protagonisti a Catania dal 2 marzo al 5 maggio 2013 della mostra “I grandi capolavori del Corallo”. Simbolo della bellezza e perfezione del creato, materia prima con l’oro per meravigliosi oggetti di culto, arredi sacri e profani, il corallo e’ al centro  di questa mostra costituita da collezioni pubbliche e private che testimoniano come la lavorazione di questo straordinario materiale, in Sicilia e in particolare a Trapani, sia assurta a vera e propria arte.

Colpo grosso a Milano! RAPINA A VIA DELLA SPIGA

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Una banda di rapinatori ha messo a segno un colpo, questo pomeriggio a Milano nella centralissima via della Spiga, nel cosiddetto Quadrilatero della moda ai danni della nota orologeria “Frank Muller”. I banditi, 3 slavi a volto coperto, hanno agito con mazze di ferro spaccando in modo furioso vetrine ed espositori. Nel corso dell’azione è anche rimaste lievemente ferito un cliente. Il bottino, non ancora quantificato, si aggirerebbe sulle centinaia di migliaia di euro.

 

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