Star di Hollywood sopra i divieti: Clooney&Co. e la foto con L’Ultima Cena

ultima-cena-clooney-tuttacronacaBisogna essere muniti di un permesso speciale firmato dal soprintendente per i Beni Architettonici Alberto Artioli per potersi scattare una foto davanti all’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, in Santa Maria delle Grazie, a Milano. Le istantanee, infatti, sono rigorosamente vietate. Tra i pochi fortunati che hanno però potuto vivere questa esperienza, assicurandosi una foto rarissima, ora ci sono anche George Clooney e Matt Damon, Bill Murray, Jean Dujardin e John Goodmancast del film che l’attore di Ocean’s Eleven sta presentando in Italia in questi giorni. Un film ispirato proprio ad altri quadri, quelli salvati durante la Seconda Guerra Mondiale. Ha sottolienato Matt Damon: “Davanti all’affresco ho pensato alla scena del film nella quale i milanesi rischiano la propria vita per salvare il Cenacolo e ho pensato a quanto è valso questo sacrificio”. Il divieto di scattar foto vige perchè si potrebbe rovinare l’affresco che raffigura il Cenacolo. Ma non sono solo i soldi a permettere uno strappo alla regola: ci sono anche la distanza di sicurezza dal dipinto e le luci filtrate, che limitano i danni all’opera d’arte. L’autorizzazione al flash al cospetto di Leonardo viene concessa una decina di volte all’anno, soprattutto per libri o studi. Tra queste concessioni (dietro il pagamento di un canone) si ricorda quando, nel luglio del 2011, fu l’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a farsi fotografare insieme all’allora presidente russo Dmitri Medvedevev.

 

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Clooney, Calatrava e un film che li unisce

george-clooney-calatrava-tuttacronacaIn Italia quello di Santiago Calatrava è un nome noto. Non solo perchè alcune opere dell’architetto sono presenti nel nostro Paese ma anche per il fatto che, le stesse, fanno molto discutere per i problemi che creano. Come la stazione Mediopiana o il ponte a Venezia. Ma lo spagnolo ha lasciato traccia del suo passaggio anche in Spagna. Ad esempio a Valencia si trova il complesso futuristico Ciudad de las Artes y las Ciencias. E se una volta di più un’opera dell’architetto mostra diversi problemi, resta il fatto che sembra di trovarsi in un film di fantascienza. E anche il mondo del cinema deve averlo pensato, visto che proprio questo luogo è stato scelto dalla Disney per ambientarvi alcune scene del film Tomorrowland. E qui ha fatto la sua apparizione George Clooney, star della nuova pellicola assieme a Hugh “Dr. House” Laurie.

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I nostri 7 giorni: aspettando che tutti i pezzi vadano al posto giusto

7giorni-tuttacronacaGli italiani disinnamorati della politica o forse è che attendono risposte definitive per avere un quadro più chiaro? La domanda sorge perchè, nonostante si sia parlato molto della situazione italiana in questa settimana, sembra non sia stato il tema più seguito. Si attende il futuro, per capire cosa accadrà dopo la battaglia sull’Imu e come terminerà lo scontro sull’Iva: come “pagheremo” le nuove decisioni? Si attende anche di conoscere le sorti del governo, con Berlusconi che prima minaccia di farlo cadere salvo poi dire che deve continuare. Ma anche negli altri schieramenti politici non sembra esserci maggiore certezza del futuro: gli espulsi del Movimento 5 Stelle pensano a creare un gruppo riformulato mentre sul fronte PD si attende di scoprire dove porterà la sfida (sui palchi) a distanza tra Letta e Renzi. Occhi puntati sul “che sarà” quindi, e al riguardo non passa mai inosservato il tema delle pensioni: ora si parla di prestito da elargire a chi è a uno o due anni dalla pensione e che verrà ripagato negli anni successivi. Ma non possiamo certo dimenticarci che il futuro si costruisce passo dopo passo, per tutta la vita, partendo da una scuola che, in Italia, sembra avere ancora troppe lacune da colmare e una nuova direzione da trovare. Ma questa settimana, forse perchè l’estate è ormai agli sgoccioli ma ancora abbiamo voglia di evasione, ha tenuto banco anche il calciomercato: che “domani” attende i giocatori delle nostre squadre? Sono le ultime giornate utili per sferrare i colpi sul mercato e uno ha avuto a dir poco dello sconvolgente: il Milan ha ceduto Boateng, autore di una splendida doppietta nella partita che ha permesso al club l’accesso in Champions, e ora potrebbe arrivare Kakà, dopo che già Matri, con il rammarico di Conte, ha raggiunto la panchina rossonera. Il calcio fa sempre parlare… molti, ma non tutti però! Soprattutto in questo week-end e in special modo a Sperlonga, dove sono state “vietate” le partite trasmesse in tv per non subire la defezione maschile dalla processione per i santi Rocco e Leone. Insomma, nel nostro variegato panorama, non resta che aspettare che tutti i pezzi trovino il loro posto.

tuttacronaca-PuzzleMa questa settimana è anche iniziata la Mostra del Cinema di Venezia, giunta alla sua settantesima edizione, e sembra che un po’ di polvere di stelle sia rimasta attaccata anche a noi e molto si è parlato di… star! Non poteva passare inosservato l’intervento d’urgenza a cui è stato sottoposto Massimo Ranieri, ma neanche il presunto Alzheimer prima confermato e poi smentito che avrebbe colpito lo 007 più famoso di sempre: Sean Connery. Ma Mostra del Cinema sono celebrity che arrivano al lido e portano con loro il gossip. In primis George Clooney, approdato single ma… con il volante del motoscafo in mano: da qui l’arrivo di un esposto: ha la patente nautica? Perchè il tema delle imbarcazioni a Venezia è di grande attualità: si tratti degli inchini delle grandi navi o dell’incidente che ha causato la morte di un professore tedesco per la quale ora anche un gondoliere è entrato nel registro degli indagati. A Venezia, però, è atteso anche Marco Carta, cantante scoperto ad Amici e che ha curato la colonna sonora del corto Insieme: lo vedremo nei prossimi giorni sul tappeto rosso. Con lui anche un attore dell’opera: Nicolas Vaporidis: chi catturerà maggiormente l’attenzione dei fan? Di certo, anche se distante dalla città lagunare, l’ha captata Monica Bellucci, per un divorzio che nessuno si sarebbe aspettato: quello dal compagno e collega Vicent Cassel. E se sembra che l’attrice abbia già un nuovo amore in corso, oltreoceano giunge la notizia della separazione di Clint Eastwood dalla seconda moglie… ma non si sente parlare di altre passioni pronte a sbocciare. Forse una… quella per la cucina italiana: il Tricolore conquista l’America (e i divi di Hollywood volano verso la nostra Penisola)… almeno a tavola! Una moda passeggera o un rapporto destinato a durare? Lo scopriremo, con il tempo, in quel futuro che ci dovrà portare tante risposte. Del resto, così si dice, la pazienza è una gran virtù!

GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK!

Clooney guida il motoscafo a Venezia… e arriva l’esposto!

clooney-motoscafo-venezia-tuttacronacaHa preso l’avvio ieri la settantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia e i primi a solcare il Red Carpet sono stati George Clooney e Sandra Bullock, giunti al lido per presentare il loro nuovo film, Gravity.

Prima dell’appuntamento serale, George era già finito negli obiettivi dei fotografi mentre si trovava al timone di un motoscafo all’arrivo in darsena nell’albergo dove dimora in questi giorni e le immagini hanno catturato l’attenzione di un avvocato, Mario D’Elia che ha presentato un esposto: “Ho invitato le autorità ad andare all’Hotel Cipriani per verificare se Clooney sia in possesso di una patente nautica. E comunque serve una licenza specifica”. Il comandante della polizia municipale, Luciano Marini, ha spiegato all’Ansa che “L’esposto c’è, ma non è da foto pubblicate sui giornali che si possono applicare sanzioni. Comunque le verifiche sono in corso e vedremo a norma delle leggi vigenti”. Ha inoltre indicato che probabilmente sarà convocato il motoscafista per fare chiarezza sulla vicenda. L’eventuale sanzione amministrativa, se mai dovesse essere rilevata qualche irregolarità, si fa capire, riguarderebbe poi solo il titolare del mezzo.

Clooney a Venezia: “Nei momenti complicati cerco di essere riflessivo”

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Di star in questa 70esima edizione della Mostra di Venezia non ce ne sono molte, ma avere Clooney in conferenza stampa per la presentazione di ‘Gravity’ fantascientifico film di Alfonso Cuaron che lo vede protagonista insieme a Sandra Bullock , ha fatto accorrere tantissimi fans e appasionati di cinema.  “Nei momenti complicati cerco di essere riflessivo, di reagire senza urlare. Insomma cerco di imitare coloro che reagiscono bene”.

Nella pellicola i due interpretano la dottoressa Ryan Stone (Bullock), ingegnere medico alla sua prima missione, e l’astronauta veterano Matt Kowalsky (Clooney) che a causa d’imprevista pioggia di detriti si ritrovano dispersi nell’oscurità dello spazio.

“Dietro il tratto fantascientifico e alla suspense abbiamo pensato a un film che affrontasse un tema universale come quello delle avversità – afferma Jonas Cuaron, sceneggiatore della pellicola e figlio del regista- tutti si possono trovare in situazioni complicate, e che cosa c’è di più terrificante che trovarsi dispersi nello spazio?”.
Molte le domande al divo Clooney: a chi gli chiede se manderebbe al posto di Obama le truppe in Siria risponde con la sua consueta ironia: “Me l’aspettavo questa domanda, ma anche quella su Ben Affleck che vestirà i panni di Batman”, poi passa a un argomento serio che centra in qualche modo con lo spazio: “Ho comprato un satellite che monitora la situazione in Sudan, per capire se lì accadono delle atrocità”. Infine parla del motivo per cui ha accettato la parte di Matt: “Negli ultimi 15 anni accetto le parti se ci sono tre clausule principali: una buona sceneggiatura, un bravo regista e dei colleghi altrettanto bravi. Per me ‘Gravity’ e’ stata un’eccellente opportunità”.

I MITI HOLLYWOODIANI CAMBIANO PELLE! Ora il trend è l’Africa!

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Belli, impegnati, intelligenti, soprattutto buoni e generosi. E con la barba, che non è indispensabile ma aiuta, a giudicare dall’affollamento di barbuti che hanno sfilato sul red carpet agli ultimi Oscar. Sono loro i nuovi padroni di Hollywood: in testa Ben Affleck che quella sera si è portato a casa i premi più prestigiosi sbaragliando la concorrenza. E che pochi giorni dopo parlava sul palco del Ted – la grande conferenza dove le migliori intelligenze dell’era Internet si scambiano le conoscenze  –  per promuovere la causa del Congo orientale: “L’altro mio vero scopo nella vita”, come lui stesso la definisce.

E ora il New York Times battezza la tendenza con un marchio di qualità caro al cinema americano: Ben e i suoi amici sono il nuovo “Rat Pack”, che è come aver vinto un’altra statuetta e sedersi accanto ai mostri sacri della Hollywood in bianco e nero. La definizione è di Lauren Bacall. Una mattina, all’alba, vide rientrare il marito Humphrey Bogart e i suoi amici barcollanti, reduci da una notte di festeggiamenti: whisky, sigarette e belle donne. Lei, splendida, si limitò a sibilare: “Sembrate un branco di ratti”. Rat Pack, appunto. Il testimone poi è passato a Frank Sinatra e alla sua banda di “topi swing”, Dean Martin, Sammy Davis junior, Joe Bishop e Peter Lawford. Poi furono gli Anni Ottanta con i “brat pack”: Emilio Estevez e Demi Moore, Rob Lowe, i ragazzi viziati che però sfumarono in fretta come il loro decennio.

Oggi invece si torna a respirare l’aria del mito. Ma rovesciato: dai vizi alle virtù. Dai night club ai campi profughi. La nuova banda non beve, fuma poco, niente droghe e la notte, invece che sballarsi sui divani dello Chateau Marmont, culla la numerosa prole. Ben Affleck ne è il testimonial principe: felicemente sposato, con l’altrettanto seria Jennifer Garner, tre figli, l’impegno sociale come missione, e, smentita ma non troppo, la voglia di correre per il Senato con i Democratici, ovviamente!

Con lui ci sono Matt Damon, Angelina Jolie, Brad Pitt, Leonardo Di Caprio, Don Cheadle e George Clooney. Che in realtà è il nuovo Frank Sinatra, il capo del gruppo. Tutto parte da lui. La barba, ok. Poi il sostegno entusiasta per Obama, con tanto di partite insieme a pallacanestro e cene per la raccolta fondi. La lotta per il Darfur, con arresto incluso. I film d’autore che gli portano due Oscar: la pellicola sugli intrighi della Cia e dell’industria del petrolio  Syriana e Argo, di cui è produttore. Decisivo il set del primo Ocean, il remake di un famoso  –  guarda caso  –  film di Sinatra e soci. E’ in quei giorni di lavoro assieme che si stringono le prime amicizie, che nasce l’idea di finanziare con i dollari del cinema da botteghino quello d’autore.

Sembra anni luce fa quando Ben Affleck girava video musicali hot con l’allora fidanzata Jennifer Lopez: adesso, per tutti loro, il glamour non fa più rima con Rolls Royce, ma con Africa. E qualcuno  –  sui blog – storce il naso, pensa ad una gigantesca operazione decisa a tavolino: “Usano le cause umane come calze sopra l’obiettivo”. Ma sembra un eccesso di cinismo. Come sembra inutile lo sforzo di cercare un nuovo aggettivo di fronte al nome Pack: “Give Back, The Hack”….  Forse, come conclude il New York Times, Clooney, Affleck e gli altri sono solo banalmente diventati adulti. Ed è questa forse la vera rivoluzione che sconvolge Hollywood, il regno degli eterni Peter Pan.

Anche George ha problemi d’età!

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L’attore è un uomo e l’attrice è una donna… e in molti casi non dovrebbero esserlo! Non dovrebbero ingrassare, non dovrebbero invecchiare… dovrebbero rimanere un eterno sex simbol, una miss mozzafiato! Quasi un tacito contratto con il pubblico, una regola divina per non deludere i fans… ma poi si cresce, s’invecchia, si è umani! Il pubblico scappa e si rivolge a miti più giovani, alla ricerca di eterna bellezza… quel modello “di plastica” che però rassicura gli ormoni!

«Non ho interpretato molti ruoli da attore principale perchè trovo gli altri personaggi più interessanti e, onestamente, a 51 anni bisogna cercarsi una nicchia che ti stia comoda. Invecchiare sullo schermo non è roba per gente delicata. Mi sono adattato, perché due sono le cose: invecchiare o schiattare!». Così George Clooney.

Reduce dal successo come produttore del film “Argo”, pluripremiato agli Oscar 2013, Clooney ricorda anche i momenti bui della sua carriera:  «Impari dai tuoi sbagli e dagli sbagli degli altri. La verità è che non ricevi lezioni di vita dai successi, ma dalle sconfitte. Il fallimento, per quanto doloroso, è stato molto utile per la mia carriera. Dopo “Batman & Robin”, il film che tutti usano come esempio del disastro, mi sono ripromesso di concentrarmi sulle sceneggiature».

Ora Clooney però ha troppo lavoro per filosofeggiare sull’età, è concentrato nel suo quinto film, “Monuments Men”. Una storia che lui stesso a fortemente voluto proprio per i suoi legami con i film della sua infanzia e spera che possa avere il sapore de  “La grande fuga” o di “Quel’ultimo ponte”.

Un maiale a New York!

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Quando ad aprile dell’anno scorso la signora Forgione ha perso il fratello, il medico le ha consigliato di prendere in casa un animale domestico per elaborare il lutto. Sicuramente il dottore aveva in mente un cane o un gatto ma in casa Forgione è invece arrivato Petey, un bel maiale maculato. I figli della signora, infatti, sono allergici al pelo di cani e gatti e il suino è stato la soluzione a tutti i loro problemi. Fino a quando il condominio in cui vivono, a New York, non ha deciso di «denunciarli». Il dipartimento della Sanità di New York ha intimato dunque alla famiglia proprietaria del suino di liberarsi dell’animale perché è illegale tenerlo a New York. Ma i Forgione si preparano a dare battaglia e, accompagnati dal senatore dello stato di New York Tony Avella e da alcuni sostenitori, chiedono ufficialmente al Dipartimento di fare un’eccezione. «I maiali come animali domestici stanno aumentando in popolarità e sono riconosciuti per essere fantastici animali da compagnie», afferma Danielle Forgione, sottolineando che «aver un animale domestico implica responsabilità e noi stiamo insegnando ai nostri figli che una volta che si è assunto un impegno, si è responsabili in tutti i modi». Prima di Petey c’è stato un altro maiale finito sotto i riflettori: Max, il suino di George Clooney. Quando l’animale morì, nel 2006, il divo di Hollywood dichiarò ai quattro venti che stava soffrendo da pazzi: «Max è stato gran parte della mia vita». I due hanno vissuto insieme per 18 anni

Clooney a Londra? Si può baciare su un divano viola!

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La statua di George Clooney come regalo per San Valentino. Gli scultori del museo delle cere Madame Tussauds hanno creato una statua del noto attore di Hollywood posizionandola nella famosa Carnaby Street.

Clooney, nella sua versione di cera, e’ seduto su un divano, con sguardo sornione e una rosa rossa in mano. Una combinazione perfetta per attirare l’attenzione di turiste e innamorate deluse pronte a consolarsi scattando una foto con il divo americano.

Biopic sui Clinton? I preferiti sono la Streep e Clooney!

Ancora non è sicuro, ma semmai dovesse nascere un biopic sui Clinton i preferiti dal popolo americano per interpretarlo sono Meryl Streep e George Clooney! Clooney mesi fa fu proprio Bill Clinton a indicarlo.

streep

Clooney parente di Lincoln

La famiglia Clooney e la politica. Ancestry.com, un sito che si occupa di genealogia,  ha rintracciato i bis bis bis parenti di Clooney. Il noto attore sarebbe a quanto pare un parente alla lontana del Presidente degli Stati uniti, assassinato a Washington nel 1865.

Secondo il sito, la madre di Lincoln, Nancy Hanks, era la sorellastra della bis-bis-bis-bis nonna di Clooney, quindi George è cugino del presidente. Ma le affinità con Lincoln non vanno oltre, poichè anche se il Presidente abolì la schiavitù, per il resto era un fervente repubblicano. Clooney, invece, è un attivista democratico che sti sta battendo in prima linea per la rielezione di Barack Obama.

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