Una baby gang composta da 10 ragazzi, tutti di un’età compresa tra i 14 e i 18 anni, hanno aggredito un giovane ieri sera a Scampia, attorno alle 23, colpendolo con pugni in faccia e calci fino a ridurlo a fin di vita. Agli arresti, con l’accusa di tentato omicidio, finisce un quindicenne di Secondigliano accompagnato nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei. E’ stato l’intervento di una pattuglia intenta a un giro di controllo a fermare l’aggressione, quando la vittima era già accovacciata a terra, chiedeva aiuto e cercava disperatamente di ripararsi dalla furia degli aggressori. Non solo i suoi aguzzini non hanno avuto pietà ma uno di loro ha anche estratto un coltello con il quale ha iniziato a colpirlo. Solo grazie all’immediato intervento degli agenti, il giovane è riuscito a salvarsi. Alla vista dell’auto della Polizia, infatti, gli aggressori si sono dati alla fuga. I poliziotti sono riusciti a bloccare il ragazzino mentre uno dei complici, nel frattempo, ha fatto sparire il coltello. Accompagnato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Cardarelli – dove è stato ricoverato in chirurgia d’urgenza per le numerose ferite al torace – il ragazzo è ancora in prognosi riservata.
Una vera e propria truffa da 3 milioni di euro quella che ha subito Bobo Vieri, vittima di una gang di 6 persone che chiedevano soldi per “ungere le ruote e per far sì che il giudice potesse aggiudicare gli immobili”. Uno si fingeva magistrato, l’altro gli faceva da guardia del corpo. E poi c’erano quelli che andavano a contattare i “polli” da spennare. Bobo era convinto quindi di acquistare appartamenti al centro di Roma e per l’esattezza a Trinità dei Monti, a prezzi stracciati attraverso aste immobiliari truccate. Ma queste case in realtà non esistevano, o, quanto meno, non erano in vendita. Insieme all’ex centravanti della Nazionale, truffati anche il fratello Massimiliano e la madre Christiane Rivaux.