Gravissimo il bimbo di 4 mesi coinvolto ieri sera nell’incidente di Caselle

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Sono gravissime le condizioni del bambino di 4 mesi coinvolto ieri sera nell’incidente stradale sulla tangenziale per l’aeroporto di Caselle, nel Torinese. Ancora non è chiara la dinamica, ma dai primi rilievi, sembrerebbe che un furgone, per cause ancora imprecisate, sia andato a urtare contro il new jersey, un pezzo di quest’ultimo si sarebbe staccato e avrebbe invaso la corsia opposta nel momento in cui stava passando l’auto con a bordo la famiglia del bambino. I genitori sono rimasti feriti in modo lieve, ma il piccolo, ricoverato al Regina Margherita di Torino sarebbe lottando tra la vita e la morte.

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Non l’ha visto, così muore un 86enne a Milano travolto da un furgone

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Non l’avrebbe visto, questa è la prima ricostruzione dell’incidente avvenuto a Milano e costato la vita a un uomo di 86 anni. Il conducente del furgone non ha potuto vedere l’uomo che camminava, in una strada privata che dà su via Lazzaro Spallanzani a Milano, in zona Buenos Aires, in direzione perpendicolare al mezzo e che quindi non sarebbe stato visibile neppure dagli specchietti retrovisori. Inoltre da accertare perché l’anziano camminasse al centro della carreggiata e non negli spazi laterali protetti dagli archetti e segnalati da un cartello. Il guidatore ha chiamato i soccorsi e non ha abbandonato il luogo dell’incidente.

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Svuotato dai ladri un furgone di Hermès: ladro in manette e bottino recuperato

Hermes-furto-milano-tuttacronacaE’ già stato arrestato il ladro che ieri mattina aveva svaligiato in via Pisoni, nel quadrilatero della moda di Milano, un camion che trasportava prodotti Hermes, principalmente abiti della collezione primavera-estate 2014, oltre che complementi d’arredo sempre firmati dalla maison francese. Il furgone, che era parcheggiato a una decina di metri dall’ingresso della boutique “Hermes Maison”, è stato svuotato dai banditi, che probabilmente lo attendevano, dopo che l’autista e il suo collega si erano allontanti per fare colazione, in attesa di poterlo scaricare all’arrivo degli impiegati. La polizia di Milano ha ora recuperato abiti e merce  e arrestato un 47enne. Le forze dell’ordine erano state avvertite dai due dipendenti della società di trasporti francese incaricata di consegnare la merce, che dopo essersi allontanati hanno trovato il furgone completamente suovtato una volta tornati. Nell’abitazione dell’uomo arrestato sono stati rinvenuti anche anche borse firmate e materiale per verificare la purezza delle pietre preziose. La polizia ha poi denunciato per favoreggiamento un 22enne, presente in casa, che si stava allontanando con 22mila euro in contanti.

Vittima del maltempo, un morto a Siena

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E’ stato rinvenuto dai vigili del fuoco il corpo senza vita di un uomo a bordo del suo furgone sulla strada provinciale 64, nel sottopasso ferroviario all’altezza di Serre di Rapolano (Siena). Non si è ancora capita la dinamica dell’incidente. Al momento sono due le ipotesi al vaglio delle forze dell’ordine che dovranno accertare se il mezzo a sbandato a causa del cattivo tempo o se è stato travolto dall’acqua che ha allagato il sottopasso.

Investita e distrutta la “gatta” di Padova.

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Un furgone delle consegne ai negozi, ha investito la “Statua della gatta” di Padova, che dal 1200 sorgeva sul punto più alto della città, di fronte alla chiesa di Sant’Andrea. L’urto è avvenuto alla colonna che sorreggeva la statua, ma nell’impatto la gatta è finita a terra e si è sbriciolata in mille pezzi. La gatta era uno dei monumenti simbolo della città e il più amato dai padovani. In origine  doveva essere un Leone di S.Marco, ma uscì così male e acefala dalle mani dell’artigiano che la fece da essere soprannominata ‘la gatta’.

“L’incidente è emblematico dell’abbandono che Padova ha destinato ai suoi monumenti cosiddetti minori – sottolinea Tiziana Mazzuccato, responsabile Salvalarte di Legambiente Padova – All’ombra del Santo e della Cappella degli Scrovegni vivacchiano o sopravvivono centinaia di monumenti, importantissimi per il nostro patrimonio e la nostra storia e che tuttavia sono dimenticati dai padovani e muoiono di incuria, invece di essere valorizzati come meriterebbero. L’episodio di oggi è solo un incidente che sottolinea in maniera fortissima un andazzo generale che va cambiato. Speriamo serva come segnale d’allarme”. A rincarare la dose ci pensa Andrea Ragona, presidente di Legambiente Padova: “Si tratta di un caso emblematico come nessun altro di come quel tipo di traffico, anche commerciale, deve essere limitato in aree centrali. Ci domandiamo se le merci di quel camion non potevano essere portate con i furgoncini dell’interporto, o con piccoli mezzi elettrici o con il servizio di trasporto merci a bici attivo da mesi in città. Resta evidente a tutti, comunque, la domanda di come sia possibile pensare di fare manovra con un camion in una via medievale come quella, e come molte altre della nostra città”.

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I nostri 7 giorni: le foglie autunnali cadono e le notizie piovono

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Le prime foglie autunnali sono già cadute e finalmente si è raddrizzata anche la Concordia. Tra lacrime, applausi e abbracci,è saltato fuori anche un graffito. Tanta commozione per quella che sembrava un’impresa impossibile e che invece, con sudore e determinazione, è stata portata a termine. La dura lotta contro lo scheletro di una nave ferita a morte ad averla vinta, per ora è stata l’intelligenza e la capacità umana. Una vittoria, un traguardo che alcuni hanno paragonato al rinascita dell’Italia… ma è stato immediatamente bacchettato. C’è chi invece la sua lotta la sta combattendo in un letto d’ospedale dopo un tragico incidente e, così, la sua compagna coraggiosamente lancia un messaggio in rete per continuare a sperare che un domani ci possa ancora essere anche per Fabio. Si appella a Ligabue, alla sua musica, alla sua voce affinché possa lanciare un appello per fare uscire dal tunnel quel poliziotto sfortunato che si è trovato al momento sbagliato nel posto sbagliato. E sono molti i politici che al loro posto non vogliono starci, Saccomanni oggi ha posto le sue regole, mentre scriveva già le sue dimissioni. C’è anche chi invece a quella poltrona ci è affezionato da 20 anni e di lasciarla non ha proprio voglia, eppure stavolta sembra che non riesca a salvarlo né l’esercito, né un miracolo. Ma d’altra parte sembra che la crisi ci sia anche per i  fenomeni soprannaturali tanto che c’è chi ha deciso di piombare dal cielo sulla papamobile per cercare di essere assunto come stuntman e trovare un impiego.

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Tutti coloro che pensavano che Francesco Totti potesse essere poi sul viale del tramonto, si sono dovuti ricredere. Il capitano ha firmato il contratto che lo lega alla Roma per altri due anni… i laziali si devono mettere quindi l’anima in pace. In lacrime dopo il derby, si sono solo potuti consolare con chi dopo aver perso una partita importante, si è trovato anche deriso sul web. I biancocelesti almeno hanno perso a testa alta. Niente però è andato come il pronostico sexy aveva auspicato, forse ha ragione chi festeggia solo dopo il gol… prima è sempre rischioso mettersi a nudo! Ma è pericoloso anche chiamare per nome un giocatore… si finisce espulsi, per colpa di un ortaggio. Il pericolo è ovunque dalla chiesa in Pakistan al centro commerciale in Kenya, così come le ombre che si estendono dalla Sapienza fino al “Concorsone”.  Come diceva Nietsche “Se guardi dentro il buio per troppo tempo, il buio ti guarda dentro”  è necessario quindi illuminare il tunnel anche quando l’uscita non è vicina, senza farsi ingoiare dall’inquinamento o dalle radiazioni che sembrano prospettare un futuro tragico, quasi la realizzazione di quella “fine del mondo” che i Maya avevano previsto. Cosa c’è di meglio di un pensiero positivo che ci possa traghettare fuori dalle nebbie che ogni giorno tentano di tarparci le ali?

GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK!

Roberta Ragusa: ora si cerca nel cimitero!

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Si è cercata ovunque Roberta Ragusa, ma forse, non si è cercato bene nel cimitero, tra le lapidi di San Giuliano Terme, non lontano dalla casa dove abitava con il marito Antonio Logli. Si torna indietro dopo gli esiti negativi sulle auto dell’amante e del padre di Logli nonché sul furgone che lo stesso marito della Ragusa usava per lavoro e nel quale una collega aveva ritrovato fazzolettini sporchi di sangue? Si va avanti con il georadar, ma si guarda laddove le analisi effettuate con altri mezzi non hanno avuto esito. Ancora nelle orecchie degli inquirenti non suona la giustificazione fornita proprio da Logli dopo che aveva denunciato la scomparsa della moglie affermando che la donna si era allontanata a seguito di un vuoto di memoria causato da un colpo che si era procurata in testa. Il marito affermò che si era recato, dopo la scomparsa della moglie, nel cimitero perché aveva ritenuto di poter trovare la donna accanto alla tomba della madre. Dopo la battuta d’arresto sulle nuove indagini che non hanno portato nessuna novità, si torna quindi ad analizzare meglio i dettagli già in possesso delle forse dell’ordine sperando che una scansione con il georadar capace di “vedere” fino a tre metri sotto terra possa dare esiti positivi e riaprire la strada alla speranza di trovare una spiegazione a un mistero sempre più fitto. 

 

Roberta Ragusa: traccia biologica nell’auto di Sara Calzolaio

ragusa-tracce-biologiche-tuttacronacaI carabinieri del Ris di Parma avrebbero trovato una traccia biologica sull’automobile di Sara Calzolaio, l’attuale compagna di Antonio Logli del quale, alcuni giorni fa, i militari avevano ispezionato il furgone in uso. Il marito di Roberta Ragusa, scomparsa dalla sua abitazione di Gello di San Giuliano Terme (Pisa) la notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012, è indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere. La Calzolaio ha ricevuto di recente l’avviso di garanzia con l’accusa di favoreggiamento, proprio per consentire l’ispezione della vettura mentre Valdemaro Logli è accusato di concorso in occultamento di cadavere. Sull’auto del suocero della Ragusa le analisi hanno escluso la presenza di tracce, mentre due reperti biologici sono stati trovati nel vano di carico del furgone di Antonio Logli e nell’auto di Sara Calzolaio. La prima però, stando a quanto si apprende da fonti investigative, è troppo piccola e dunque inutilizzabile. Gli accertamenti, quindi, si stanno effettuando su quella repertata su un tappetino dell’abitacolo dell’auto della Calzolaio. Nel frattempo, i carabinieri proseguono le loro indagini e stanno ultimando una mappatura di luoghi sui quali effettuare nuove ispezioni con il georadar alla ricerca del corpo di Roberta Ragusa.

Furgone precipita nel Fiorentino: grave il conducente e traffico in tilt

furgone-firenze-tuttacronacaIn zona Rifredi, in entrata a Firenze, la circolazione è andata in tilt a causa di un autotrasportatore che poco prima delle 7, per motivi ancora da chiarire, ha perso il controllo del mezzo sfondando il guard-rail e precipitando. A seguito dell’incidente, avvenuto sul ponte all’Indiano, tra Peretola e l’Isolotto, l’autocarro si è poi incendiato. Sul posto sono giunti i sanitari del 118, che hanno trasportato il guidatore in ospedale in gravissime condizioni mentre Ii vigili del fuoco sono al lavoro per rimuovere la carcassa carbonizzata del veicolo rimasta incastrata tra i tiranti del ponte. La polizia municipale è invece impegnata per riportare alla normalità la circolazione che ha subito pesanti rallentamenti e code fino a 3 chilometri dopo che anche altre 4 vetture sono rimaste coinvolte nell’incidente, che ha causato un tamponamento a catena. Tra i conducenti, nessun ferito grave.

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Roberta Ragusa serve un’altra settimana prima di svelare il mistero?

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Sembra che occorra un’ulteriore settimana per avere i risultati dei tamponi effettuati dai Ris di Roma sul furgone della Geste in uso ad Antonio Logli e sull’auto della sua nuova compagna Sara Calzolaio nell’ambito delle indagini sul caso della scomparsa di Roberta Ragusa.

“Lo giudichiamo un fatto positivo ai fini dell’accertamento della verità – ha spiegato il procuratore Ugo Adinolfi – perché le tracce repertate sono piccolissime e i Ris ci avevano già detto che sarebbe stato difficile ricavare risposte utili. Tuttavia se ci chiedono altro tempo significa che possiamo sperare che quei minuscoli reperti possano comunque fornire indicazioni utili, pur se parziali, alle nostre investigazioni.”

CASO RAGUSA: trovate tracce biologiche nell’auto dell’amante di Logli

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Sembrava che i rilievi effettuati ieri (9 luglio) dai i Ris di Roma sui mezzi dell’amante di Logli, Sara Calzolaio e su quella del padre di Antonio Loglio, Valdemaro, non avessero portato a nulla. Invece è notizia delle ultime ore che i rilievi dei Ris di Roma avrebbero individuato macchioline sia nel vano di carico del furgone della Geste, usato da Antonio Logli, sia nell’auto di  Sara Calzolaio. Ora bisogna attendere gli esami di laboratorio che arriveranno nei prossimi giorni.

Antonio Logli è indagato nell’ambito dell’inchiesta per la scomparsa di Roberta Ragusa, insieme al padre e all’amante.

“In entrambi i casi tuttavia, spiegano gli inquirenti, si tratta di reperti molto piccoli dai quali non sara’ facile estrarre evidenze scientifiche utili alle indagini. Nelle prossime settimane saranno invece sentiti nuovi testimoni che potrebbero fornire indicazioni soprattutto sulla notte della scomparsa di Roberta Ragusa. I magistrati mantengono il massimo riserbo sulla loro identità, anche se non sembrano aspettarsi comunque rivelazioni decisive.”

Incidente mortale sulla tangenziale di Crema: 4 vittime

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Sono 4 le vittime dell’incidente stradale avvenuto lungo la tangenziale di Crema, in provincia di Cremona. Lo scontro secondo una prima ricostruzione sarebbe avvenuto tra un camion e un furgone. Secondo una prima ricostruzione in camion si sarebbe ribaltato e sarebbe andato a schiacciare il furgone. Sono in corso le rilevazioni della Polstrada e del 118 per capire la dinamica esatta dell’incidente.

Sono in corso i rilevamenti sui mezzi per far luce sul caso Ragusa

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Sono in corso da ore le ispezioni sui tre veicoli posti sotto sequestro nel caso Ragusa dopo la testimonianza di una dipendente della ditta in cui lavora anche Logli che ha raccontato, nei giorni scorsi, agli inquirenti di aver rinvenuto alcuni mesi fa dei fazzoletti sporchi di sangue in un mezzo usato per lavoro dal marito di Roberta Ragusa. Oltre al mezzo di lavoro, i Ris, stanno analizzando anche l’auto dell’amante di Logli, Sara Calzolaio, e quella del padre del principale indagato. Per poter effettuare queste analisi l’amante e il padre di Logli sono stati iscritti nel registro degli indagati.  

In particolare i Ris di Roma vogliono rintracciare tracce ematiche riconducibili alla donna scomparsa.

Sia il padre del principale sospettato che la sua attuale compagna stanno assistendo ai rilievi scientifici condotti dai Ris in compagnia dei loro avvocati.

Aggiornamento 9 Luglio 2013, 21,50: Sembrerebbero senza esito i rilievi compiuti oggi dai Ris, sulla  Mercedes grigia di Valdemaro Logli e la Ford Fiesta rossa di Sara Calzolaio. In particolare a risultare negativo sarebbe stato proprio l’esame del luminol che non avrebbe rilevato eventuali tracce di sangue. Stesso esito, per il furgone della Geste, la municipalizzata dei servizi del comune di San Giuliano Terme.

Il caso Ragusa rimane avvolto nel mistero.

 

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Abusi denunciati nel milanese da una studentessa 16enne

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Una studentessa di 16 anni si è rivolta ai carabinieri di Corsico e Rozzano, nel Milanese, per denunciare un abuso che sarebbe avvenuto lo scorso lunedì mattina. La ragazza ha riferito che, mentre andava a scuola, è stata prelevata per strada, costretta a salire su un furgone, fatta spogliare, bendata e palpeggiata da alcuni uomini, forse nordafricani. In seguito, gli aggressori, dopo averle portato via il cellulare, l’avrebbero abbandonata a Zibido San Giacomo (Milano). I militari, che hanno spiegato che non sono emerse, fino ad ora, ombre nè sulla ragazza nè sulla famiglia, stanno indagando sull’accaduto e sono alla ricerca di filmati dalle telecamere della zona. I vestiti indossati dalla 16enne lunedì mattina verranno analizzati dal Ris.

TRAGEDIA IN MESSICO: ESPLODE CAMION CON FUOCHI D’ARTIFICIO.

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“Tredici persone sono morte e almeno 154 sono rimaste ferite, 80 delle quali sono uscite di ospedale”. Le cifre ufficiali della strage di Nativitas sono fornite da Mariano Gonzalez Zarur, governatore dello stato messicano di Tlaxcala. A causare la strage l’esplosione di un furgoncino di fuochi artificiali. Ha annunciato inoltre tre giorni di lutto. Il presidente del Messico, Enrique Pena Nieto, ha espresso su Twitter tutto il suo dolore “per il terribile incidente avvenuto a Tlaxcala” e ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime.

Otto uomini e una donna sono morti al momento dell’esplosione e altre quattro persone durante il trasferimento in ospedale, dove hanno ricevuto cure mediche. Abitanti della località di circa mille abitanti hanno riferito che tra le vittime c’è anche un neonato. Secondo i servizi di emergenza, i feriti sono stati trasportati su ambulanze ed elicotteri negli ospedali di Tlaxcala e Puebla. L’esplosione è avvenuta nella località di Jesus de Tepactepec, nel comune di Nativitas, 125 chilometri a est di Città del Messico. Sarebbe stata provocata da un bengala. Il furgoncino trasportava fuochi d’artificio da accendere per la festa religiosa in onore di Jesusito, santo patrono del villaggio.

Esplosione al mercato… scoppia una bombola in un furgone! 3 morti e 9 feriti.

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Sarebbero saliti a tre i morti, e almeno nove feriti e ustionati, di cui otto gravi, nell’esplosione di un furgone-rosticceria ambulante avvenuto nella tarda mattina nel mercato ambulante di Guastalla, popoloso comune della Bassa reggiana. Dalle prime notizie, pare che un incendio all’interno del furgone adibito a rosticceria ambulante abbia intaccato delle bombole di gas. Le vittime sarebbero tutte donne. Il dramma è avvenuto in piazza Repubblica, poco dopo mezzogiorno. La gente presente fra i banchi del mercato del sabato ha avvertito un fortissimo boato ed è fuggita in preda alla paura. L’esplosione ha prodotto una colonna di fumo nero visibile a distanza. Le presunte vittime sono la moglie, la figlia e la cognata del titolare della rosticceria mobile, una famiglia di Sant’Ilario d’Enza. L’uomo è stato trasportato al Maggiore di Parma con ustioni gravissime.

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