La nuova isola emersa dall’acqua dopo il forte terremoto che ha colpito il Pakistan sta attirando frotte di persone ed esperti per essere studiata.
La lingua di terra spuntata dal nulla appare a meno di un chilometro dalla costa ed è perlopiù formata da fango, rocce e sabbia.
I detriti rilasciano forme di gas metano, come confermato dal test del fiammifero. L’isola è frutto di una reazione del sottosuolo al sisma di magnitudo 7.8 di mercoledì scorso, con epicentro a circa 400km da Gwadar. La lunghezza è di circa 70 metri a forma ovale mentre l’altezza superava di poco i 6/7 metri. In molti stanno cercando di raggiungere l’isola per analizzare cause, effetti e possibili conseguenze. L’isola è stata dichiarata “infiammabile” per le perdite di gas individuate. A confermarlo anche la presenza di pesci morti in superficie.