Per un San Valentino spaziale, ecco i cuori dal cielo!

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Almeno a San Valentino è vietato essere banali, quindi puntate gli occhi al cielo e trovate tra le galassie il vostro cuore. E’ l’Agnezia spaziale europea a pubblicare una serie di cartoline ‘spaziali’ per chi, per la festa degli innamorati, vuole stupire il proprio partner e portarlo nello spazio. Naturalmente frasi e citazioni fanno da corredo alle immagini davvero straordinarie e si può scegliere galassie che si ‘baciano’, scorci del cielo stellato con nebulose a forma di cuore, il “Sole della mia vita” o la Luna, verso la quale volare e “giocare tra le stelle”. Naturalmente non potevano mancare le foto satellitari di isole a forma di cuore, ma c’è sicuramente chi oggi vorrà festeggiare con una nebulosa a forma di anello!

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“Tra Cosa nostra e i politici c’è sempre stata connivenza”: il pentito al processo

stato-mafia-tuttacronacaDurante la sua deposizione al processo sulla trattativa Stato-mafia, il pentito Francesco Onorato ha raccontato che “Dopo il maxi-processo una serie di politici vennero contattati da Cosa nostra: tra loro anche Salvo Lima che non si presentò all’appuntamento”. A Riina, non piacque l’atteggiamento dell’eurodeputato Dc che era nella lista dei politici da eliminare. Ha poi spiegato: “I politici a Riina prima gli hanno fatto fare le cose, poi l’hanno mollato. Prima ci hanno fatto ammazzare Dalla Chiesa i signori Craxi e Andreotti che si sentivano il fiato addosso. Poi nel momento in cui l’opinione pubblica è scesa in piazza i politici si sono andati a nascondere. Per questo Riina ha ragione ad accusare lo Stato”. E ha aggiunto: “Riina per questo comportamento era arrabbiato e avrebbe ucciso tutti i politici”. Il pentito ha parlato di una vera e propria lista con personaggi delle istituzioni che, dopo il maxiprocesso, Riina avrebbe voluto eliminare. “C’erano Vizzini e Mannino, di cui prima in Cosa nostra si parlava bene, i cugini Salvo, Salvo Lima – ha proseguito – Per Vizzini avevamo cominciato i pedinamenti”. E ha concluso: “Riina ha ragione a dire che lo Stato manovrava Cosa nostra. Lui sta pagando il conto, lo Stato no. Tra Cosa nostra e i politici c’è stata sempre connivenza”.  Il pentito ha anche raccontato in maniera dettagliata l’omicidio dell’eurodeputato Salvo Lima, avvenuto il 12 marzo 1992, per il quale è condannato con sentenza definitiva. Ha anche spiegato che, dopo che l’attentato al giudice Falcone all’Addura era fallito, loro stessi hanno “messo in giro la voce che la bomba se l’era messa lui per indebolirlo, per farlo passare per bugiardo”. E ha quindi aggiunto: “Salvatore Biondino mi disse che si trattava di una pressione fatta dai politici per fare passare Falcone per uno di poco conto”. Il collaboratore ha anche descritto la sua militanza in Cosa nostra: “Fare parte del gruppo di fuoco della commissione di Cosa nostra era come fare parte della Nazionale di calcio. Ci entravano persone con capacità particolari. Da componente del gruppo di fuoco ho fatto tra l’altro l’omicidio dell’eurodeputato Salvo Lima, quello del collaboratore del Sisde Emanuele Piazza, ho partecipato al fallito attentato dell’Addaura”. Onorato, che all’inizio della deposizione ha detto di sentirsi “abbandonato e lasciato solo dallo Stato”, dovrà testimoniare proprio sull’omicidio Lima ritenuto dai pm l’atto iniziale della minaccia mafiosa che avrebbe indotto lo Stato a trattare.

“Il tempo vola. E noi no. …

tempo-tuttacronaca… Ma il peggio sarebbe se noi volassimo e il tempo no. Il cielo sarebbe pieno di uomini con gli orologi fermi.”

-Alessandro Bergonzoni- (La cucina del frattempo, 1997)

“Le vere streghe sembrano donne qualunque…

StReGa

…vivono in case qualunque, indossano abiti qualunque e fanno mestieri qualunque. Per questo è così difficile scoprirle.”

– Roald Dahl –

“Sono stati loro a venire da me, non io da loro”, Riina su Stato-mafia

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Per la prima volta Totò Riina avrebbe fatto chiaro riferimento alla  trattativa Stato-mafia. La rivelazione è arrivata Qualche settimana fa, mentre stava per essere trasferito dalla sua cella alla saletta delle videoconferenze. durante il trasferimento avrebbe detto agli agenti  “Sono stati loro a venire da me, non io da loro”, questa frase sarebbe un riferimento al dialogo segreto che nel giugno del 1992 venne avviato da alcuni ufficiali del Ros con l’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino, in merito alla trattativa Stato-mafia. L’altra frase che è stata inserita  in una relazione di servizio stilata da alcuni agenti del Gom, il gruppo speciale della polizia penitenziaria che si occupa della gestione dei detenuti eccellenti sarebbe stata “Mi hanno fatto arrestare Provenzano e Ciancimino”, in questo modo Riina sembrerebbe confermare le parole di Massimo Ciancimino, che ha descritto gli incontri riservati del padre Vito con l’ex comandante del Ros Mario Mori. Questa mattina, la relazione è stata depositata al processo per la trattativa, che si svolge nell’aula bunker dell’Ucciardone di Palermo. Al momento i magistrati hanno deciso di non interrogare Riina, ma hanno preferito avere la conferma ascoltando gli agenti che hanno stilato la relazione, i quali hanno confermato il contenuto.

Ecco cosa succede nell’editoria italiana!

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Chiunque scrive e spesso chi lo fa si sente uno scrittore… poi si scontra con il mondo dell’editoria e la sua frustrazione è profonda.   Ma c’è sempre chi è pronto a realizzare il sogno di un giovane aspirante romanziere… condizione necessaria è solo che il giovane (o meno giovane) possegga almeno 500 o 1000 euro necessari per la pubblicazione a pagamento del suo manoscritto. Ma ci sono case editrici che arrivano anche a chiedere 2000 euro a fronte dell’impegno da parte dell’autore di acquistare un certo numero di copie… i soldi evitano alla casa editrice di correre i rischi connessi con la pubblicazione di un’opera prima, ma soprattutto sono un lauto compenso per quelle aziende che più che all’editoria fanno un business proprio speculando con i sogni degli aspiranti scrittori, disposti a tutto pur di tenere tra le proprie mani quella creatura frutto di tanto lavoro.

L’azienda che è leader in questo settore, nonostante il periodo di crisi economica, ha fatturato 4 milioni di euro, proprio facendo leva sulla voglia di emergere dei giovani che si sono presentati speranzosi alla casa editrice e ne sono alleggeriti nel portafoglio con un edizione, la cui distribuzione non è curata e spesso è un cartellino giallo per presentarsi in case editrici più serie che vedono tali pubblicazioni come fumo negli occhi. Questa azienda fu aspramente criticata dal sito Writer’s Dream che la accusò immediatamente di pubblicare qualsiasi manoscritto senza la minima selezione. Questo editore pubblicò infatti anche un manoscritto estratto da un blog che cui pagine erano state copiate pedissequamente da Wikipedia, un collage di frasi che non aveva nessun senso logico… ma che fruttarono all’azienda quasi 3 mila euro.

Ora l’amministratrice del blog, una ragazza di appena 21 anni è stata condannata da un Tribunale per un commento che sarebbe diffamatorio per l’azienda in questione e che doveva essere “filtrato” (cioè cestinato) dall’amministratrice del blog. Una sentenza che lascia perplessi se si pensa che la ragazza all’epoca dei fatti era minorenne e che il messaggio in questione era uno dei tanti che arrivavano giornalmente a quel sito. Ma il blog, che per sua struttura giuridica non può mai essere considerato un giornale, in questo caso è stato processato proprio con la legge sula stampa del 1948.  

Questo solo per capire la potenza di alcuni organismi che non solo riescono a manovrare i sogni degli aspiranti scrittori, ma anche a far condannare un’autrice di blog.

La partita resta aperta tra i sostenitori di questi editori che comunque pubblicano seppur a pagamento e quelle grandi e importanti case editrici che danno spazio solo a nomi affermati senza mai neppure aprire il libro di un esordiente se non è opportunamente segnalato.

Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio – Bertolt Brecht

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Carta da ritratto!

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Un lavoro certosino. Versi di poesie e frasi di romanzi stampati su strisce di carta incollate l’una accanto all’altra a formare ritratti. Il primo lavoro dell’artista e insegnante britannico Jamie Poole non poteva che essere dedicato alla compagna: “Il volto di Sophie è un collage di frasi tratte dai suoi libri preferiti. Sono parte di lei e volevo lo fossero a tutti gli effetti”, scrive Poole sul suo blog. Poi è arrivato l’autoritratto dell’artista e il cavallo imbizzarrito composto da versi dedicati alla Prima Guerra Mondiale. Opere di grandi dimensioni che consentono all’artista di giocare con le ombre che donano ai suoi “quadri di carta” l’espressione degna del miglior pennello.

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