A seguito delle dichiarazioni dei due artificieri Vitantonio Raso e Giovanni Circhetta, che hanno raccontato come il ritrovamento della R4 dentro cui si trovava il cadavere di Aldo Moro sia avvenuto alle 11, quindi in un orario precedente rispetto quello sempre dichiarato, e hanno parlato anche della presenza dell’allora ministro degli Interni Cossiga in via Caetani, la procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine al riguardo che è stato affidato al pm Luca Palamara ed è connesso a quello aperto recentemente sulla base di un esposto di Ferdinando Imposimato in base al quale la morte dell’allora presidente della Dc poteva essere evitata. I due ex antisabotatori potrebbero venire convocati in tempi brevi a piazzale Clodio in veste di testimoni, considerato che il nuovo procedimento è stato avviato d’ufficio ed ha preso spunto proprio dalle notizie diffuse a proposito della loro versione che viene tuttavia smentita da Franco Alfano. All’epoca, il giornalista aveva 35 anni e lavorava per GBR. Fu lui il primo ad arrivare, assieme al suo operatore, in via Caetani, dov’era stata abbandonata la vettura. Stando alla sua versione, la Renault venne aperta dagli artificieri alle 14.