A Justin Bieber le fan perdonano tutto: guai per droga, incidenti stradali, violenze e schiamazzi. Passa sotto silenzio anche che venga pizzicato mentre i bodyguard lo portano via da un bordello di lusso. L’importante è che canti, faccia salire una OLLG ai concerti e continui a stupire. E ad apparire in Rete, nello stesso web dov’è stato scoperto dal suo pigmalione e manager Scooter Braun, imbattutosi in in suo video su Youtube. E proprio perchè “nato” in Internet, Bieber è certo che anche il suo futuro dipenda esso. Tanto che pochi giorni fa ha deciso d’investire oltre un milione di dollari in una start-up, Shots of Me, che si propone di diventare il social di riferimento dei giovanissimi di tutto il mondo. Come spiega l’Huffington Post:
L’hanno creata due fratelli, John e Sam Shahidi, proprietari di RockLive, produttore di giochi per i social media, alcuni dei quali molto amati da Justin. Pare che l’iniziativa di Justin sia andata di traverso a Scooter Braun, eppure una considerazione e due fenomeni indicano che forse il ragazzo ha fiuto per gli affari. La prima: se anche solo una frazione dei suoi 46 milioni di follower su Twitter lo seguisse, Shots of Me – presto disponibile su Apple Store – avrebbe un lancio senza precedenti (RockLive non usa per i suoi prodotti i metodi tradizionali di marketing ma punta tutto sul passaparola).
I due fenomeni: difficilmente Justin può ancora crescere su Twitter perché, come sostengono gli analisti del Poynter Institute, gli utenti della fascia d’età 18-29 cercano ora le news e dunque non è a loro che si rivolge Bieber; nonostante una recente indagine del Pew Institute registri che il 74% dei giovanissimi USA dotati di smartphone o tablet abbia un account Facebook, gli under 20 stanno lasciando in massa il social di Zuckerberg perché “non possiamo stare dove ci sono troppe mamme e adulti”. C’è dunque spazio per un nuovo collettore digitale di pensieri e parole adolescenziali, e Bieber vuole provare a entrare nella competizione. Il suo vero avversario, dicono, è Kik, il social generazionale più in crescita.