Ue stringe la cinghia e chiude i rubinetti della distribuzione a pioggia dei fondi Ue. Non si potranno più usare per eventi come il concerto di Elton John a Napoli o per la A3 Salerno-Reggio Calabria. Lo ha detto il commissario Ue Johannes Hahn, facendo il punto sui finanziamenti europei destinati all’Italia, auspicando investimenti su poche, chiare priorità, come turismo e beni culturali, energie rinnovabili e piani di sviluppo urbano.
Nella programmazione, ha quindi spiegato Hahn in un intervista all’Ansa, “ci sono tipi di progetti che non vogliamo più vedere e altri che vorremmo di più. Ci sono già buoni esempi in giro, come le Tecnopoli in Emilia Romagna, i piani di sviluppo urbano integrato in Toscana, o quelli per le energie rinnovabili in Puglia”.
“In passato i fondi sono stati distribuiti a pioggia e questo ha ridotto il loro impatto sull’economia, rendendo più difficile la loro gestione”, ha spiegato il commissario Ue, osservando tuttavia che “non si tratta solo di un problema italiano”.
“Non si può continuare a cercare di compiacere tutti. Per fare veramente la differenza nello sviluppo economico del Paese – aggiunge Hahn – occorre focalizzarsi su un numero ristretto di priorità”, con l’obiettivo di creare occupazione duratura, sostenere punti di forza già esistenti nelle regioni, e innescare nuova crescita”.
“Non siamo inflessibili rispetto alle priorità per i finanziamenti, credo ad esempio che in Italia il supporto al turismo sostenibile e di qualità e al patrimonio culturale, abbia un senso. Ma devono essere progetti innovativi, sostenere le imprese, attenti a risorse locali e ambiente. Il legame tra il patrimonio culturale e la prosperità futura delle sue regioni, soprattutto al Sud è lampante e la prossima programmazione può aiutare”, ha quindi concluso Hahn.
All’alba di ieri, un’operazione della Guardia di Finanza di Palermo ha portato all’arresto di 17 persone, tra cui il manager Faustino Giacchetto, al centro di un comitato d’affari che avrebbe pagato tangenti, regalato viaggi e fornito escort a pubblici funzionari e politici in cambio di finanziamenti per un ente di formazione, il Ciapi, e dell’aggiudicazione di bandi regionali sulla comunicazione. Escort e viaggi elargiti ai politici dunque, invece di investire i finanziamenti emessi dalla Regione Sicilia per la Formazione. Come se non bastasse, anche fatture inesistenti e appalti pilotati. Sarebbero stati due collaboratori di Giacchetti, finito in manette, a svelare i meccanismi della corruzione. Altre 40 persone sarebbero inoltre indagate, tra cui anche politici, come un senatore del Pdl e dirigenti regionali. Il Fatto Quotidiano svela che, in tutto questo, spunta anche il nome della Showgirl Sara Tommasi, alla quale “il guru della comunicazione fece destinare 3 mila euro il 30 luglio del 2010 dal conto corrente della Media Center, una delle società del suo network. Ad Angelo Vitale, legale rappresentante della Media Center ma in realtà uno dei suoi assistenti, Giacchetto disse che si trattava del pagamento per un servizio fotografico. “Poi – racconta Vitale agli inquirenti – chiesi notizie al Giacchetto che mi fece intendere che non si trattava di un servizio fotografico, ma di un pagamento per delle prestazioni di altra natura”. Rimane solo da capire chi ne usufruì.”
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Riguardo all’inchiesta, ha parlato anche il cantautore Franco Battiato, ex assessore al Turismo della Regione Sicilia, che ha voluto precisare che il tempo è galantuomo. Proprio lui, che era stato rimosso dalla carica nella giunta di Crocetta per aver affermato a Bruxelles: “Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa, dovrebbero aprire un casino”, viene intervistato riguardo l’inchiesta su viaggi ed escort pagati con fondi Ue destinati ai disoccupati siciliani. Quando era stato cacciato dalla Regione, tutti avevano affermato che ce l’avesse con le donne, la Santanchè affermò anche: “Ignoranza becera senza confini” aggiungendo “lui ci vuole tutti in orizzontale, ma io non gliela do”. Oggi l’artista ha affermato: “Io non ce l’ho con le prostitute. Non riconosco proprio il genere come categoria. Per me maschile, femminile e animale nuotano nello stesso insieme. Qui il fatto grave e inaccettabile è che la escort vanno in Parlamento, diventano politici e usano i soldi con cui paghiamo le tasse. Ma ripeto, le ragazze non hanno colpe. I frustrati che le vendono al mercato, invece sì. Sono dappertutto, è incredibile, come il cacio sui maccheroni. A Bruxelles parlai anche di Lusi. Non c’è uno che l’abbia scritto. Tutti a sparare sul dito, mentre indicavo la luna. Domina l’ipocrisia. Non sarebbe più facile dichiarare che la tassa occulta per le escort è una specie di Imu aggiuntiva? In fondo nell’interpretazione di questi signori, la donna è solo una merce di scambio.” Del resto l’aveva cantato anche in Bandiera bianca: “Siamo figli delle stelle e pronipoti di sua maestà il denaro”. Finché in parlamento rimarranno 100 deputati funzionali al mantenimento dello status quo, non gireremo pagina. Prenda il governo Letta. Fa venire il dubbio che gli ultimi 20 anni di barricate siano stati una finzione. Che se certi uccellini non avessero avvisato al momento giusto Berlusconi, anche gli Scilipoti e i Razzi non avrebbero avuto un loro ruolo.”
Mentre in Europa in tempi di crisi è il momento dello stretto necessario e non del superfluo, delle spese oculate e della morigeratezza, in Bulgaria scoppia lo scandalo Chalga. La popolare e seguitissima musica dei Balcani, tutta sesso e denaro, le cui star sono loro, ragazze supermaggiorate e siliconate che si esibiscono poco vestite a squarciagola in contorsioni su zeppe assassine, sarà sovvenzionata. Sembrerebbe infatti che proprio un fondo di oltre un milione e mezzo di euro targato Ue dato alla Bulgaria sia finito non si sa come nelle casse della principale casa discografica di Chalga.
*A day in the life of the Vixen, a blog about EVERYTHING & ANYTHING: Life advice, Sex, Motivation, Poetry, Inspiration, Love, Rants, Humour, Issues, Relationships & Communication*