Giù negli abissi il potere d’acquisto.
Anche tenendo conto dell’inflazione nel 2012, rispetto all’anno precedente si è ridotto il nostro potere d’acquisto almeno del 4,8%. Lo dice l’Istat ma ce ne accorgiamo ogni giorno facendo la spesa o pagando una bolletta (nonostante ci dicano che l’energia ci costerà di meno per qualche mese). Si può vedere dai dati rilasciati dall’Istat che il quarto trimestre del 2012 sia stato il più dilaniato con una flessione pari a -5,4%. Naturalmente se si abbassa il nostro valore di acquisto si abbassa anche la nostra propensione al risparmio, quindi ci saranno meno soldi nelle banche… insomma la nostra stabilità bancaria sta risentendo pesantemente della perdita di potere d’acquisto, non siamo più le piccole formichine che accumulavano in banca e compravano titoli di stato… oggi non si arriva a fine mese e chi ci arriva ha paura di non farlo più tra qualche mese…
Allarme sociale? Rinviamolo al prossimo governo!