I dati sono drammatici e la Confcommercio diffonde il calo dei consumi previsti anche nel 2014. Se le previsioni saranno confermate si tratterebbe del terzo anno di fila in cui si registra un segno negativo e una contrazione della spesa. Secondo le stime la flessione sarà pari ad un -0,2%. La Condacons lancia l’allarme perché il calo è solo l’ultimo in ordine di tempo e viene dopo i crolli del 2013 (-2,4%) e del 2012 (-4,2%). Persino i consumi alimentari scendono ormai ininterrottamente dal 2007, con percentuali da Terzo Mondo: -3% nel 2012, -1,8% nel 2011, -0,7% nel 2010, -3,1% nel 2009, -3,3% nel 2008, -1,4% nel 2007 (dati in quantità). Per l’associazione di consumatori un terzo delle famiglie italiane vive orami come nel dopoguerra, ossia alla ricerca di soldi per poter acquistare il cibo ed arrivare a fine mese. Ecco perché la priorità della legge di stabilità dovrebbe essere quella di occuparsi di questi nuovi poveri, concentrando la riduzione delle tasse sui ceto medio bassi.