Lo ha denunciato una coppia di norvegesi, Paret Havard e Geysa Furulund, che ha raccontato a The Local, di aver trovato in Italia alcuni vini con l’etichetta raffigurante i volti di Adolf Hitler e Benito Mussolini. I vini sono prodotti dalla Lunardelli di Udine e erano in bella mostra in un negozio di Rimini.
«Siamo rimasti attoniti» hanno detto «attoniti anche nell’apprendere che tali bottiglie vengono vendute un po’ ovunque, anche a Roma, e sono considerate alla stessa stregua di souvenir per turisti… un vino speciale per persone speciali. Siamo rimasti sorpresi che vi fosse un negozio che commercializzava un prodotto del genere» hanno aggiunto, precisando che le bottiglie avevano etichette con su scritto “Adolf Hitler” e “Mein Fuhrer” e in alcuni casi anche il simbolo della svastica.
L’azienda vinicola Lunardelli di Udine, che produce le bottiglie ed è attiva dal 1995, si è sempre difesa dalle critiche affermando di voler dedicare la sua linea “Storia” alle «vite di personaggi famosi in Italia e nel mondo, come Che Guevara, Winston Churchill, Stalin, Napoleone…». Sul sito dell’azienda compaiono diverse categorie, divise in “Esercito italiano”, “Ventennio”, “Collezione comunismo” e “Der Fuhrer”.
Siamo di fronte all’ennesimo caso di apologia del fascismo e del nazismo? Un’altra volta la nostra Carta viene ignorata per fare apologia o forse, il che è ancora più agghiacciante, semplice business basandolo anche sulla provocazione?