Zynga, il produttore di videogiochi molto famosi su Facebook come FarmVille e ChefVille, licenzierà circa 520 impiegati nelle prossime settimane, uno su cinque, per tagliare i costi e avviare una riorganizzazione interna, necessaria per un suo rilancio. La società si è quotata in borsa da poco più di due anni e un tempo era vista come uno dei produttori più promettenti di videogiochi su Internet, normale quindi che l’annuncio abbia provocato non poche discussioni. Preso positivamente dagli investitori, il piano prevede la chiusura degli uffici a San Francisco, a Pechino, a Bangalore e di alcune divisioni più piccole a Seattle e a San Diego e dovrebbe consentire di risparmiare tra i 70 e gli 80 milioni di dollari all’anno.
Nata nel 2007, Zynga, dopo un immediato successo, ha dimostrato di non essere pronta a sfruttare il settore delle applicazioni per giocare su smartphone e tablet. Proprio per cambiare la situazione ha poi aquisito Draw Something, un gioco diventato molto popolare in rapidissimo tempo e giocato su iPhone e dispositivi Android. L’operazione, con l’acquisizione di OMGPOP, la società che lo produceva, costò 180 milioni di dollari, ma si rivelò presto un fenomeno effimero. In tutto questo Mark Pincus, amministratore delegato, sembra essere comunque ottimista. Nell’autunno del 2012 ha presentato FarmVille2, una nuova versione del gioco più conosciuto della società, che ora funziona con una grafica migliorata e un sistema più intuitivo, ma non è chiaro quanti utenti abbia giornalmente. Ora l’azienda cercherà di trasferire il proprio modello di giochi da fare e condividere con gli amici, attraverso i social network, anche sulle applicazioni per iPhone, iPad, telefoni Android e compagnia. I tempi sono stretti, considerato i concorrenti e la rapida evoluzione della tecnologia, ma la conversione non sarà semplice e richiederà nuove risorse anche economiche. Secondo gli analisti, comunque, grazie ai tagli al personale effettuati Zynga potrebbe tornare a produrre profitti già a partire dal prossimo anno.