
Soldi, dramma e indebitamento questi gli elementi che probabilmente hanno portato alla morte di Michael Jackson. I soldi a cui non volevano rinunciare i promoter per il tour “This is It” cancellando i concerti quando si accorsero che la pop star non era in grado di salire sul palco. Il dramma di Michael Jackson, ormai fragile, stremato dalla malattia e dalla paura di salire sul palco e costretto da un contratto a rispettare gli impegni, talmente preoccupato da perdere il sonno e chiedere di poter dormire facendosi iniettare un potente anestetico da sala operatoria. Su questo “male di vivere” si aggiunge un altro dramma, l’indebitamento del medico con cui i promoter stipulano un contratto e assumono il cardiologo Conrad Murray, per mettere il cantante in condizione di poter affrontare 50 concerti. Ieri sera però il piano accusatorio della famiglia che aveva ipotizzato una pressione sul medico da parte dell’agenzia che organizzava il tour di Jackson è crollato e la giuria di Los Angeles ha bocciato questa supposizione. Nessuna pressione da parte dell’Aeg, che se vero che avesse assunto il medico lo aveva fatto solo per rimettere in forze Michael Jackson non per spingerlo a ogni costo sul palco.
Non fu colpa dei promoter, se per riuscire a dormire e riprendere le forze Michael Jackson si faceva iniettare un potente anestetico da sala operatoria. Una giuria di Los Angeles ha ieri sera bocciato la teoria che il promoter avesse dato istruzioni precise al medico, il cardiologo Conrad Murray, perché mettesse il cantante in grado di affrontare i 50 concerti di un nuovo tour.
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Pubblicato da tdy22 in ottobre 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/03/la-famiglia-di-jackson-perde-la-causa-miliardaria/