A Venezia donna aggredita e morsa al volto. Cannibali a Cannaregio?

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Le città italiane sono sicure? Ieri a Venezia una donna, in pieno giorno, alle 12,30, camminava da sola per le calli al centro della città lagunare quando è stata aggredita e morsa al volto da uno sconosciuto. I giornali lo definiscono “una sorta di zombie”. La 28enne aveva appena finito di lavorare e si era incamminata per calle Noal, a pochi passi da Ponte San Felice a Cannareggio quando qualcuno l’ha aggredita alle spalle e poi l’ha morsa in piena faccia prima di darsi alla fuga. A soccorrerla un collega che ha chiamato immediatamente il 118

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Si dimentica la pistola in tasca e si spara in faccia per errore

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William Rood, è un uomo distratto e sfortunato. Domenica scorsa mentre stava levandosi i pantaloni si è dimenticato di avere la pistola nella tasca anteriore e così, per errore, si è sparato in faccia o meglio al collo. Rood infatti si è ritrovato con la pallottola conficcata poco sotto il mento in un lago di sangue. Immediato il trasporto con eliambulanza al vicino City Medical Center di Carter County, nel Tennessee, dove l’uomo ora si trova in terapia intensiva.

La faccia che urla nelle lamiere del Word Trade Center

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La storia del Word Trade Center è destinata a proseguire e ormai quella tragedia si sta lentamente trasformando in un mito. Così nasce anche “l’angelo dell’11 settembre” ovvero una immagine che sarebbe nascosta tra le lamiere e raffigurebbe la faccia di una donna che urla. La si è già fotografata e postata sul web e come al solito le opinioni si dividono. C’è chi non ha dubbi che si tratti proprio di una faccia di una donna urlante e c’è invece chi parla di un semplice effetto di corrosione come un esperto interpellato dalla Nbc News che ha dato la sua interpretazione scientifica al fenomeno:

“La corrosione atmosferica è molto sensibile ai microclimi – ha spiegato P. Chris Pistorius professore di scienze dei metalli alla Carnegie Mellon University – Qui ci troviamo di fronte a un processo che ha colpito un metallo in modo non uniforme. Una mistura di sali, ossidi e aria, che ha contribuito a creare questo disegno”.

Ora in ogni caso la trave che apparterebbe a una di quelle parti dell’edificio colpite direttamente dal volo United 175 sarà esposta  al pubblico nel Museo e memoriale dell’11 settembre.

Ironia della sorte: V per Vendetta diventa un prodotto di massa

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Il sistema che  Guy Fawkes, il protagonista di V per Vendetta, vuole combattere sembra invece aver inglobato anche la sua faccia. Fawkes è l’ennesima vittima del consumismo e del capitalismo oppure è icona pop?   Il disegnatore britannico David Lloyd, inventore della maschera propende per la seconda ipotesi e si è dichiarato felice di aver contribuito a creare l’icona di una certa cultura popolare che “si oppone alla tirannia”. Time Warner, una delle più grandi società editoriali americane, è la proprietaria dei diritti dell’immagine e incassa una percentuale su ogni maschera venduta. C’è quindi chi si sta facendo ricco sfruttando il protagonista del film? C’è chi fa diventare la ribellione un business, la disubbidienza marketing e  la protesta spot pubblicitario? La fabbrica a São Gonçalo, nell’area metropolitana di Rio De Janeiro, in Brasile, produce circa 800 maschere al giorno di Fawkes, moltissime di esse vengono vendute a Brasilia e Belo Horizonte, mentre altre sono per l’esportazione, in particolare in Europa o in Nord America. Sicuramente quella in Brasile non è l’unica fabbrica, ne esistono anche in Cina. La maschera già ha un “curriculum” di tutto rispetto essendo diventata il simbolo di Occupy Wall Street e della cosiddetta “primavera araba” per poi approdare alle  proteste in Turchia, in piazza Taksim. Ma forse Fawkes deve la sua popolarità anche agli attacchi degli hackers di Anonymous che la usato come simbolo di lotta contro il potere.

Matrimonio con la scorta!

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Vittima dello stalking dell’ex una donna pontederese, nel Pisano, è stata costretta a un matrimonio ‘blindato’ con tanto di scorta di una  decina di poliziotti in borghese fuori e dentro la chiesa. L’ex infatti l’aveva minacciata di gettarle l’acido in faccia così si sono rese necessarie misure di sicurezza eccezionali. Per fortuna alla fine lo spasimante respinto non si è visto e i fidanzati, emozionati e impauriti, sono riusciti a sposarsi. Nessuna traccia dell’ex minaccioso neppure all’uscita dalla chiesa e del tradizionale lancio del riso, pratica anche quella sorvegliatissima da parte degli agenti ‘di scorta’ in borghese.

Video shock in Francia: donna pestata da agenti. E’ polemica

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Non si placano le polemiche sul video postato due giorni fa su YouTube, nel quale si mostra una  donna picchiata con il manganello da due agenti che poi le sparano un lacrimogeno in faccia. L’inchiesta è stata avviata, ma quello che è avvenuto a Tours lascia il segno soprattutto in rete dove si continua incessantemente a dibattere sui mezzi usati dalla polizia francese. E’ intervenuto anche il ministro dell’Interno Manuel Vallas ha comunque detto di «non accettare lo slogan ‘vergogna per la polizia francese’», riferendosi al titolo del video pubblicato su YouTube, assicurando che si opererà per determinare la verità e «con la massima trasparenza». «Non c’è spazio nella polizia per la violenza», ha poi aggiunto, sottolineando che «la stragrande maggioranza dei poliziotti fanno un lavoro difficile ed encomiabile».

Ecco il video (Attenzione, immagini che potrebbero impressionare):

L’Hannibal Lecter turco!

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Dopo 26 anni di fumo e un padre morto di cancro  Ibrahim Yücel, 42enne turco ha deciso di smettere di fumare. Ha provato tutti i metodi convenzionali, ma nessuno lo ha dissuaso a smettere drasticamente. Così ha deciso di disintossicarsi usando un metodo alternativo: una gabbia di rame sulla faccia che gli impedisce di fumare. La gabbia, che lo fa assomigliare ad Hannibal Lecter, l’ha dovuta costruire lui stesso dopo che si era rivolto a diversi fabbri che si erano rifiutati ritenendo l’idea folle. I due mazzi di chiavi che aprono la gabbia sono nelle mani della moglie e della figlia… per il momento la terapia d’urto sta funzionando.

L’Arcimboldo australiano gioca con le bambole!

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Incastri di braccia e di gambe, pezzi di bambole assemblate per comporre facce e per fare arte con un puzzle di plastica intrecciata. Lui è Freya Jobbins e le sue opere si chiamano “Teste Composte”. L’artista ha deciso di abbandonare frutta e verdura per dedicarsi unicamente a questo esercito di pezzi plastici che possano dar vita alla nuova “faccia” dell’arte che riprende il passato per rielaborarlo con materiali moderni e plasmarlo alle esigenze del mondo attuale.

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