Allarme bomba a Parigi, evacuate 2000 persone

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Allarme bomba all’Università di Paris-8 Saint-Denis, alla periferia di Parigi. Secondo il sito internet del quotidiano Le Parisien, sono state evacuate almeno 2.000 persone tra studenti e personale accademico. Unità cinefile sono già sul posto per rintracciare eventuali tracce di esplosivo. Le operazioni dovrebbero durare almeno due ore.

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Frana in un campeggio: nove morti tra cui alcuni bimbi

frana-el-rodeo-tuttacronacaDue bimbi, di 4 e 6 anni, un adolescente e una anziana sono tra le nove vittime di un terribile temporale in Argentina, nella cittadina di El Rodeo, nella provincia di Catamaraca. Alcune delle vittime si trovavano in campeggio, volevano assistere ad un concerto, annullato per il maltempo, mentre altri corpi sono stati trovati in zone circostanti. La forte pioggia ha provocato lo straripamento del fiume Ambatquel che a sua volta ha provocato una frana con pietre anche grandi come auto. In questi giorni, nella località argentina, si sta svolgendo il Festival de la Flor, durante il quale doveva esibirsi Abel Pintos: l’artista è stato impossibilitato a lasciare la zona a causa dei danni provocati dal temporale. Le forze dell’ordine stanno ancora cercando otto dispersi nella cittadina argentina mentre il giornale El Clarin parla di oltre 200 persone evacuate.

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Erano in campeggio, volevano assistere ad un concerto, annullato per il maltempo, quel temporale violentissimo che ha travolto le loro tende e provocato la morte di nove persone tra cui alcuni bambini. A farlo sapere sono state le forze dell’ordine che stanno ancora cercando i dispersi nella cittadina argentina di El Rodeo, nella provincia di Catamaraca. Il giornale El Clarin parla di almeno 200 dispersi. La tragedia è avvenuta ieri, ma i soccorritori sono ancora al lavoro.  – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/aregntina-frana-campeggio-morti-bambini-29cefd17-e973-4963-af31-f1a4e13aa6f5.html#sthash.KqsVma1D.dpuf
Erano in campeggio, volevano assistere ad un concerto, annullato per il maltempo, quel temporale violentissimo che ha travolto le loro tende e provocato la morte di nove persone tra cui alcuni bambini. A farlo sapere sono state le forze dell’ordine che stanno ancora cercando i dispersi nella cittadina argentina di El Rodeo, nella provincia di Catamaraca. Il giornale El Clarin parla di almeno 200 dispersi. La tragedia è avvenuta ieri, ma i soccorritori sono ancora al lavoro.  – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/aregntina-frana-campeggio-morti-bambini-29cefd17-e973-4963-af31-f1a4e13aa6f5.html#sthash.KqsVma1D.dpuf
Erano in campeggio, volevano assistere ad un concerto, annullato per il maltempo, quel temporale violentissimo che ha travolto le loro tende e provocato la morte di nove persone tra cui alcuni bambini. A farlo sapere sono state le forze dell’ordine che stanno ancora cercando i dispersi nella cittadina argentina di El Rodeo, nella provincia di Catamaraca. Il giornale El Clarin parla di almeno 200 dispersi. La tragedia è avvenuta ieri, ma i soccorritori sono ancora al lavoro.  – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/aregntina-frana-campeggio-morti-bambini-29cefd17-e973-4963-af31-f1a4e13aa6f5.html#sthash.KqsVma1D.dpuf

A fuoco un palazzo a Barcellona: 2 morti e 14 feriti

vigili-del-fuoco-tuttacronacaSono morte due persone, all’alba di oggi, a causa di un incendio scoppiato in un edificio a Barcellona, come hanno reso noto in un comunicato i vigili del fuoco della Generalitat. Il fuoco è divampato attorno alle 2.53 in un appartamento al terzo piano per poi raggiungere quello superiore. I pompieri hanno estratto dall’edificio gli inquilini mentre il palazzo contiguo è stato evacuato. Si parla di 14 feriti e almeno 200 evacuati. Dopo alcune ore l’incendio, probabilmente scoppiato a causa di una fuga di gas, è stato spento. Le vittime sono un uomo di 76 anni e una donna disabile di mezza età. Per trovare una via di scampo, diversi inquilini si sono buttati dal quinto piano dell’edificio sui teloni stesi dai vigili del fuoco.

Torna il terrore a Damasco: 2 kamikaze

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Ancora non è stato reso se ci sono vittime, ma il terrore torna a Damasco. E’ l’agenzia ufficiale Sana e la tv siriana a riferire dei due attentati in piazza li Omayyadi nella capitale siriana.I due kamikaze si sarebbero fatti esplodere proprio all’imbocco della piazza. Qualche ora fa erano state evacuate dalla Mezzaluna rossa siriana  almeno 1.500 persone da un quartiere di Damasco, da mesi assediato dall’esercito siriano. Donne e bambine, ha spiegato il portavoce dell’organizzazione, Khaled Erksoussi, sono stati portati in luoghi più sicuri.

Il passaggio di Phailin in India: 10 le vittime, mentre si contano i danni

phailin-tuttacronacaSi è abbattuto con tutta la sua furia nella baia del Bengala il ciclone Phailin e ora sono a migliaia i dipendenti della Forza nazionale (Ndrf) al lavoro negli Stati indiani di Orissa e Andhra Pradesh. Secondo quanto si apprende, sarebbero una decina le vittime della sua furia, con la maggior parte della popolazione che si è messa in salvo grazie alla tempestiva allerta. Notevoli, invece, i danni materiali. Phailin, che è stato considerato il più spaventoso ciclone che si sia abbattuto in India negli ultimi 14 anni, Phailin ha raggiunto la costa accompagnato da piogge e venti con folate di 200 chilometri orari.

Dei 10 morti, otto erano stati segnalati già ieri, nelle ore precedenti all’impatto, a cause dei forti temporali accompagnati da violente folate di vento che hanno provocato numerosi danni, a causa anche della ceduta degli alberi. L’arrivo di Pailin ha provocato ingenti danni alle infrastrutture, l’interruzione dei trasporti aerei e ferroviari, e la sospensione dell’erogazione della corrente elettrica, che continuava stamani, anche a Bhubaneswar, capitale di Orissa.

Com’era stato previsto dall’Imd, il Dipartimento meteorologico indiano, il ciclone, giunto sulle coste indiane attorno alle 21.30 di ieri, ora locale, è avanzato all’interno dello Stato di Orissa ad una velocità di 200 chilometri orari, perdendo forza al punto da diventare una semplice depressione tropicale.

India terrorizzata: il ciclone Phailin è arrivato

phailin-tuttacronacaIl ciclone Phailin oggi ha toccato le coste degli Stati di Orissa ed Andhra Pradesh (India occidentale), con piogge battenti e venti superiori ai 200 km/h. Nonostante siano più di mezzo milione le persone evacuate, potenzialmente sono almeno 12 milioni quelle che vivono nella zona dove il ciclone, considerato della categoria massima e simile a Katrine che nel 2005 flagellò le coste della Florida, sprigionerà la parte più distruttiva della sua progressione. Rathore, direttore generale del Dipartimento di meteorologia indiano (Imd) che ha dato l’annuncio dell’impatto, ha aggiunto che l’oceano Indiano produrrà nel momento più acuto del fenomeno onde alte 3-3,5 metri, con un ingresso dell’acqua marina per almeno 600 metri all’interno del territorio. Oltre ad aver provveduto all’evacuazione, il governo centrale ha decretato l’allarme rosso per Orissa e Andhra Pradesh, ponendo in stato di allerta le forze armate, pronte ad intervenire in caso di necessità. Per quello che riguarda i danni, le autorità ritengono che la maggior parte si concentrerà nel distretto di Ganjam, in Orissa: qui si trova il 40% dei soccorritori dello Stato. Nel frattempo l’aeroporto di Bhubaneswar, capitale dell’Orissa, ha sospeso tutti i voli in arrivo ed in partenza. Cancellati anche decine di collegamenti ferroviari in arrivo o in partenza dalle localita costiere. Si è stimato che sono almeno otto le persone morte ancora prima dell’arrivo di Phailin sulla terra ferma. Questo a causa degli intesi temporali e delle forti raffiche di vento. Secondo la Protezione civile, sarà possibile procedere a una prima valutazione delle vittime e dei danni solo dopo l’alba di domani.

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Il super ciclone che spaventa l’India: 525mila evacuati

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Torna la paura in India per il super ciclone che si sta velocemente avvicinando nella Baia del Bengala verso le coste dell’India occidentale e toccherà terra nel tardo pomeriggio italiano. Il governo centrale ha lanciato un ”allarme rosso” per i due Stati di Orissa e dell’Andhra Pradesh: almeno 525.000 persone che vivono nelle città e nei villaggi della costa verso sono state evacuate verso i rifugi all’interno del territorio. Già tre morti sono stati registrati in Orissa a causa del forte vento che ha determinato la caduta degli alberi. I media stanno seguendo il fenomeno in diretta e si spera che questa volta il tifone non porti morte e distruzione come quello che si abbatté nel 1999 sulla città di Orissa e provocò 10mila morti. Secondo il Dipartimento meteorologico di New Delhi, Phailin produrrà anche onde alte 3-4 metri e le raffiche di vento saranno tra i  200-220 km/h, con punte di 240.

Evacuati tutti i McDonald’s polacchi, ma l’allarme bomba era infondato

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A causa di una telefonata anonima che lanciava un allarme bomba in un McDonald’s del Paese, la Polonia ha fatto evacuare 311 sedi della catena di fast food più famosa al mondo.  Gli agenti hanno controllato attentamente tutti i locali di ogni sede prima di dichiarare infondato l’allarme.

 

Nuovi dissesti nella frana del parmense.

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La frana di Capriglio, nel parmense, continua a muoversi e ad allargarsi. Nell’ultima notte sono crollati una casa e un capannone. Anche oggi l’escavatore è stato a lavoro per cercare di aiutare il deflusso delle acque che sono nel corpo della frana. Veri e propri, “laghetti”  che si sta cercando di drenare. Per tutta la mattina di oggi i vigili del fuoco e la protezione civile hanno sorvolato le zone interessate. Per domani è fissato il sopralluogo della commissione grandi rischi ed è prevista anche la riunione del Coordinamento provinciale della Protezione Civile per organizzare i volontari sul territorio. Al momento nel territorio parmense sono stati segnalati più di 540 dissesti che hanno provocato l’evacuazione di 11 persone. 5, al momento sono  le abitazioni che risultano distrutte o fortemente danneggiate e 2 le attività produttive che hanno subito gravi danni. Ci sono anche 7 strade provinciali chiuse.

La Rocca si sgretola inesorabilmente! Salviamo la Storia!

rocca di monselice - tuttacronaca

L’Italia si sgretola e la natura la segue. La Rocca di Monselice, in provincia di Padova, ne è un esempio. Gli episodi franosi che da circa due settimane interessano ripetutamente il colle, ultima propaggine dei Colli Euganei, hanno fatto dichiarare l’allarme per la sua stabilità. Mentre è stata modificata l’ordinanza allo sgombero di villa Piacentini (la casa è abitabile ma resta vietato l’accesso al giardino), continuano ad arrivare segnalazioni da via San Martino, dove un residente ha notato delle crepe su un muro di contenimento della propria abitazione. Restano tuttavia fuori dalle proprie abitazioni cinque famiglie, per un totale di diciannove persone. L’amministrazione comunale non può infatti assumersi la responsabilità di un eventuale rientro delle famiglie finchè il colle continua a sgretolarsi, complici anche le precipitazioni abbondanti. Mentre nel pomeriggio si è tenuta una manifestazione dei comitati ambientalisti, i lavori per la messa in sicurezza della Rocca sono a un punto morto. Solo quelli di via San Martino sono stati completati e il sindaco Lunghi ha disposto la revoca dell’ordinanza di sgombero per sei famiglie, rimaste fuori dalle proprie case per un paio di giorni. L’altro intervento eseguito è stato effettuato in corrispondenza della frana avvenuta nel cortile sul retro della scuola Sacro Cuore. Nonostante questo, le due famiglie di via Santo Stefano, le prime ad essere sfollate proprio in seguito al crollo del muro del cortile della scuola, non hanno ancora potuto far ritorno alle proprie abitazioni. Per il centro operativo comunale, tuttavia, l’intervento eseguito non garantisce l’assenza di rischi per le case sottostanti. Tanto che anche vicolo Scaloncino continua a rimanere interdetto al pubblico passaggio. La Regione ha garantito la possibilità di attingere dal fondo regionale previsto per le emergenze gestite dalla protezione civile e i primi 180 mila euro sono già stati stanziati, ma il condigliere delegato alla protezione civile, Rognon afferma che  “a questo punto il nostro obiettivo è l’interessamento del Governo. Per gli interventi definitivi, che si prospettano tutt’altra cosa rispetto ai primi lavori ‘tampone’ effettuati in emergenza per la messa in sicurezza, servirebbero infatti milioni e milioni di euro. È necessario quindi che l’Italia intera si accorga di noi. Non è giusto che le tragedie venete passino sempre in secondo piano e non vengano tenute nella giusta considerazione. Abbiamo bisogno di aiuto, esattamente come tutti quelli che si sono trovati a subire le conseguenze di una simile emergenza. La situazione del resto è talmente critica che non ci sono nemmeno le condizioni necessarie per permettere agli operai di lavorare in sicurezza”.

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Da parte sua il sindaco Francesco Lunghi, che non vuole vedere la sua cittadina «ridotta come Pompei, dove ogni mese si perde un pezzo di storia, e lo si perde per sempre», ha lanciato un appello cercando degli sponsor che si aiutino a preservare questo patrimonio. Gli smottamenti infatti, tra Pasqua e Lunedì dell’Angelo, sono arrivati a ridosso della cinta muraria, ora a serio rischio di crollo. Perchè La Rocca non è un semplice colle, è la “casa” del forte che dal 1239, da quando l’imperatore Federico II ha incaricato il suo rappresentante Ezzelino da Romano di costruirlo, governa Monselice e i terreni nel cuore della Bassa Padovana. Per renderlo inespugnabile l’Hohenstaufen aveva progettato quattro cinta di solide mura arrivate fino ai giorni nostri e che ora rischiano di sparire per sempre. Riguardo alla ricerca di Sponsor, come del resto si è fatto per il ponte di Rialto a Venezia, il sindaco ci tiene a puntualizzare: “Non sto pensando alla situazione di adesso, la Regione Veneto ha sbloccato i fondi per l’emergenza, voglio far sì che un pezzo di storia d’Italia non vada perso. Non sta franando un semplice colle. Sta franando un luogo le cui pendici raccontano secoli e secoli di storia. Qui è sorto il primo borgo medievale della zona: è ancora abitato e non c’è manutenzione”.

Cosa resterebbe della storia di Monselice se venisse a mancare il suo simbolo più famoso? Forse solo i fantasmi che abitano questa zona e sono parte integrante della sua storia e che si troverebbero, una volta per tutte, privati della loro ragione di esistere.

Al fuoco a Milano! 2 vittime, vari feriti e 20 evacuati.

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