Un violento tifone, la diciottesima perturbazione della stagione, chiamata Man-yi, si è abbattuta sul Giappone seminando feriti e dispersi, panico e paura, ma soprattutto si teme, per la centrale nucleare danneggiata di Fukushima. Il tifone sta spostandosi infatti da sud a nord con un carico di piogge torrenziali “senza precedenti” e venti che arrivano a 160 km/h.
La Japan Meteorological Agency (Jma) ha lanciato un messaggio di “allerta speciale” in diverse zone dove si segnalano gravi danni ad abitazioni e infrastrutture, oltre a casi di feriti e dispersi. Tra le aree più colpite la città di Kyoto, l’ex capitale, dove circa 90.000 famiglie sono state evacuate.
E’ una vera e propria emergenza nazionale con decine di treni soppressi tra cui quelli ad alta velocità shinkanzen, come le linee Tokaido e Joetsu, oltre 500 voli annullati, una nazione paralizzata.
L’Agenzia meteo ha emesso un “avvertimento speciale” nelle tre prefetture de Giappone occidentale (Fukui, Kyoto e Shiga), particolarmente colpite. Le autorità locali hanno emesso nelle tre province (più quelle di Hyogo e Mie) l’ordine di evacuazione per un totale di quasi 400.000 residenti.
A metà mattinata, risultavano almeno tre dispersi e almeno una trentina di feriti, in base agli aggiornamenti forniti dalla tv pubblica Nhk, che ha avviato una diretta sulla situazione.
Secondo la Jma, le precipitazioni nelle 48 ore fino a lunedì mattina hanno raggiunto i circa 300 millimetri in alcune parti della città di Kyoto e della città di Otsu, superando la media mensile di settembre. In alcune aree delle prefetture di Mie e Nara sono caduti ben 500 mm di pioggia.
Il governo centrale ha rafforzato l’unità di crisi presso la residenza ufficiale del primo ministro sul passaggio del tifone n.18 che si è abbattuto poco prima delle 8 locali vicino a Toyohashi, nell’isola di Honshu, la stessa di Tokyo.
Attualmente la perturbazione sta interessando il Giappone centrale e dovrebbe finire sul Pacifico questa notte, dopo un passaggio sulla centrale nucleare di Fukushima dove la Tepco, il gestore dell’impianto, ha messo in atto misure straordinarie.