“Espulsioni illecite”: l’ex attivista M5S scrive a Grasso

espulsioni-m5s-tuttacronacaGiovanni Panunzio ha scritto al presidente del Senato della Repubblica chiedendo che venga valutata l’illegittimità del provvedimento di espulsione dei quattro Senatori pentastellati Luis Alberto Orellana, Francesco Campanella, Lorenzo Battista e Fabrizio Bocchino. Panunzio, fondatore dell’Osservatorio Antiplagio, è un ex attivista cagliaritano del M5S che dopo le espulsioni dei quattro senatori ha lasciato il Movimento. Questo il testo:

“A seguito delle espulsioni di alcuni senatori dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle mi permetto di farle notare che lo statuto del M5S depositato in Senato dice che ‘Gli eletti eserciteranno le loro funzioni senza vincolo di mandato’, come previsto tra l’altro dall’art. 67 della Costituzione. E’ evidente pertanto che nel momento in cui viene espulso un parlamentare del M5S, solo perché ha espresso una legittima opinione, lo statuto in questione diventa carta straccia, sia dal punto di vista tecnico, che dal punto di vista morale. Pertanto Le chiedo di fare quanto è nelle sue possibilità per mettere in discussione lo statuto del M5S e sollecitare opportune modifiche al testo. In alternativa chiedo di valutare l’illegittimità del provvedimento di espulsione in quanto in contrasto con l’art. 67 della Costituzione e con lo statuto a cui il M5S fa riferimento, sconfessato dal suo stesso fondatore”.

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Gigi Buffon… atapirato!

buffon-tapiro-tuttacronacaCartellino rosso durante il match Lazio-Juventus e voci di crisi familiare per un presunto flirt con Ilaria D’Amico. Tanto basta al portiere della Juve e della Nazionale Gigi Buffon per aggiudicarsi il suo quinto Tapiro D’Oro. E’ l’inviato di Striscia la Notizia Valerio Staffelli a metter in mano al numero 1 il “premio” mentre l’estremo difensore, riguardo al cartellino rosso spiega che “l’espulsione era qualcosa che nessuno si aspettava. Ma per come si è svolta la situazione di gioco, era qualcosa di inevitabile. Sicuramente queste regole sono molto punitive”. Nella puntata che andrà in onda questa sera vedremo anche  Staffelli che incalza Buffon sulla presunta relazione con Ilaria D’Amico, riportata da molti giornali e siti nei giorni scorsi: È vero che vuole lasciare la “vecchia signora?” la domanda. Il portiere risponde: “Assolutamente no. Sono solo dei chiacchiericci e come ho sempre detto credo che le situazioni private vadano risolte e affrontate in famiglia con la massima serenità e la massima trasparenza”.

La droga di Icardi? I social network

icardi-tatoo-tuttacronacaE’ Style che intervista l’attaccante dell’Inter Mauro Icardi, da settimana nell’occhio del ciclone per la sua relazione con la modella argentina Wanda Nara, ex di Maxi Lopez. Il calciatore parla delle sue passioni: “I miei sogni nel calcio li ho già realizzati giocando in club importanti e in nazionale. Mi sento fortunato”. E se non parla della nuova fiamma, non scorda l’altra sua grande passione: i social. “Mi son sempre piaciuti. Per me sono una droga” confessa e non meraviglia nessuno, vista l’assidua frequentazione. Ma non si tratta dell’unico hobby dell’argentino: “Quando ho del tempo libero lo passo in giro per negozi e locali e guardo qualche film in tv. Prima uscivo con i compagni argentini all’Inter, ora sto molto con Kovacic che ha la mia stessa età e ci capiamo bene”. Non ruota tutto intorno al calcio però: “Mi piace la caccia, che in Italia ho sospeso, e la pesca subacquea. Ho una casa alla Gran Canaria, poi sarà la volta di Buenos Aires. A Barcellona ho comprato un hammer di seconda mano tutto dorato, di sicuro non passavo inosservato”. A che altro shopping si dedica? “Orologi, cappellini, smartphone e tablet. Mi piace Milano perché è il top per lo shopping, ma non c’è il mare come a Barcellona e Genova”. Infine un piccolo riassunto di sé: “Ho scelto l’Argentina perché mi sento sudamericano. Messi è grandioso, ma il mio mito è Batistuta. Vorrei essere come lui”.

Grana in casa rossonera: si ferma Pazzini

pazzini-milan-tuttacronacaE’ un comunicato apparso sul sito ufficiale del Milan a rendere noto che Clarence Seedorf, appena arrivato, si trova già a fare i conti con un problema: l’olandese, al debutto in panchina, si troverà a far a meno di Giampaolo Pazzini. L’attaccante toscano, infatti, ha riportato la lesione di un muscolo adduttore profondo della gamba destra durante la partita con lo Spezia. Tra 8/10 giorni il giocatore dovrà effettuare indagini strumentali per quantificare la prognosi esatta anche se è probabile almeno un mese di stop per il numero undici rossonero, che era appena rientrato in campo e aveva ritrovato il gol proprio nella partita di Coppa Italia. Ora, con la vendita di Alessandro Matri alla Fiorentina, come prima punta restano solamente Balotelli e Petagna. L’infortunio di Pazzini complica ancora di più il lavoro di Seedorf, che sperava anche di usufruire del ritorno dell’attaccante toscano per rilanciare il Milan in campionato.

Seedorf debutta come allenatore… e inizia con una chiacchierata con Balo

seedorf-galliani-firma-tuttacronacaAl Milan fino a giugno 2016 con cifre che, s’ipotizza, si aggirano sui tre milioni di euro all’anno. La firma del contratto di Clarence Seedorf è avvenuta oggi, nella nuova sede, il nuovo edificio a sei piani dell’Area Portello. L’ufficialità via Twitter: la foto dell’olandese e dell’amministratore delegato, Adriano Galliani, al momento della firma. A seguire una più classica nota sul sito: Clarence Seedorf è il nuovo allenatore della prima squadra ed ha firmato il contratto. Nel pomeriggio primo allenamento, con l’ad che l’ha presentato alla squadra e ha permesso alle telecamere di filmare l’allenamento: riscaldamento, corsa ed esercizi stretching seguiti da una parte tecnica e tattica. E poi quei dieci minuti dedicati a una chiacchierata con Balotelli, con nessuno che si avvicinasse. Insomma: ha preso di petto proprio il caso più spinoso della squadra, quel sempre tanto chiacchierato giocatore che quest’anno fatica a ingranare. La prima conferenza stampa è prevista per sabato, in vista della partita con il Verona, cerimoniere d’eccezione Silvio Berlusconi che lo ha fortemente voluto al Milan e con l’olandese spera di riallacciare quel dialogo con il bel gioco e un Milan di successo.

Icardi e Wanda Nara: giornata di shopping… con multa!

icardi-wandanara-tuttacronacaNon c’è tregua per la coppia formata dal nerazzurro Mauro Icardi e la showgirl argentina Wanda Nara. Da quando hanno reso pubblica la loro relazione sono costantemente braccati dai paparazzi. L’ultimo avvistamento li vuole a Milano, durante una sessione di shopping. In quest’occasione, però, a pizzicarli non sono stati solo i fotografi: la loro Lamborghini bianca ha infatti catturato l’attenzione di qualche vigile. Ed ecco che la giornata dei due è terminata con una multa sul parabrezza.

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Seedorf rimescola le carte: nuove forze al Milan

Clarence-Seedorf-tuttacronacaGià sta sentendo Galliani al telefono ma presto ci sarà un faccia a faccia durante la quale verrà dettata una luova linea. Perchè l’arrivo di Clarence Seedorf sulla panchina rossonera significa anche nuovi obiettivi di mercato. Dopo che si è rivisto l’attacco, con la cessione di Matri e il rientro alla base di Petagna, i nodi restano centrocampo e difesa. Per quest’ultima l’olandese vorrebbe Doria, suo ex compagno al Botofago e che il Milan segue da tempo. Anche la Juve rincorre il giocatore e l’intenzione sarebbe di dare fin da ora un nuovo assalto anche se farlo arrivare già in questa sessione invernale non sarà facile: più concreta la pista per giugno. Altra questione da risolvere è quella dei portieri: prima dell’esonero di Allegri, Gabriel e Amelia avevano chiesto la cessione a Galliani per giocare con più continuità. I trasferimenti sono stati congelati e sarà il nuovo mister a decidere del loro futuro. Per quel che riguarda il centrocampo, l’obiettivo è Diamanti, già corteggiato dal club la scorsa estate e sul quale ora Seedorf punta molto per un gioco di qualità. Se nei mesi estivi il Nazionale aveva deciso di restare al Bologna ora, con la squadra rossoblù in difficoltà, Diamanti potrebbe arrivare anche subito. Attenzione anche alla pista che porta a Maher del Psv, olandese come il nuovo tecnico. Centrocampista di grande qualità con vocazione offensiva.

Wanda Nara incinta? Figlio da Icardi?

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Il gossip nel 2013 è stato dominato da Wanda Nara e Mauro Icardi e sembra che la loro storia sia molto seguita anche in questi primi giorni di gennaio 2014. Ormai la storia della ex moglie 27enne del giocatore argentino del Catania Maxi Lopez dal quale ha avuto anche tre figli è una notizia che riempie i giornali di calcio e di gossip e si arricchisce di nuove foto giorno dopo giorno. I protagonisti infatti  amano postare i loro momenti privati sui social network ed è stata proprio l’ultima che hanno postato a far nascere un nuovo gossip: Icardi bacia la pancia di Wanda e questo gesto è stato visto da molti come simbolo di una presunta gravidanza… a quando la smentita o la conferma?

 

Maradona su Icardi: “Ai miei tempi lo avremmo picchiato in spogliatoio”

icardi-nara-tuttacronacaMaurito Icardi il giocatore dell’Inter? Ormai è molto più noto per il suo rapporto con Wanda Nara, l’ex moglie del giocatore del Catania Maxi Lopez, con il quale era legato da un forte rapporto di amicizia. Anche durante questa pausa natalizia Icardi non fa che alimentare il gossip, continuando a twittare nonostante le critiche delle fan, alle quali risponde: “In vacanza faccio quello che voglio”. Amore-Calcio 1-0 e anche Armando Maradona lo bacchetta in maniera piuttosto pesante, come riporta la Gazzetta dello Sport: “Secondo me – ha detto Diego in un’intervista a Radio Pop, in Argentina – Icardi è un traditore. Va a casa (di Maxi Lopez, n.d.r.), gioca a fare l’amico e poi gli soffia la donna. Questo è tradimento. Ai nostri tempi, solo se guardavi la donna di un compagno, nello spogliatoio ci saremmo alternati per prenderlo a pugni”.Diego ha parlato anche di Tevez e della sua assenza pressoché sicura al Mondiale: “Carlitos sente la maglia, è il giocatore del popolo. Non è morto, è stato ucciso…. Ha litigato con Grondona e Bilardo e l’hanno fatto fuori dall’Argentina.

Il Milan cambia faccia: tra nuovo allenatore e prime cessioni

Clarence-Seedorf-tuttacronacaE’ composto dalla doppia testa di Adriano Galliani e Barbara Berlusconi il nuovo Milan, il cui percorso inizia ora ma di cui si avrà una forma definitiva tra sei mesi. Quello che è certo è che il nuovo Milan che prenderà ufficialmente l’avvio nell stagione 2014-15 sarà rinnovato a partire dall’allenatore: termina quindi il sodalizio con Allegri che cederà il posto a Clarence Seedorf, fortemente voluto dal presidente. Al cento per cento. L’olandese (37 anni) sta ancora giocando nel Botafogo, lo farà fino alla chiusura della stagione; ma è già stato a Milano, dove peraltro ha avviato alcune attività imprenditoriali, è a stretto contatto con Berlusconi, ha messo in moto le pratiche e gli studi per ottenere il patentino di allenatore e dal primo luglio avrà la responsabilità tecnica del Milan. I nomi che affiorano, in questi tempi e anche nelle prossime settimane, fanno parte del gioco di mercato che non finisce mai. Berlusconi ha scelto e la scelta è compiuta. Non è l’unica però: ci sarà l’inserimento di Paolo Maldini: in un ruolo dirigenziale che Barbara Berlusconi ha voluto per lui, e che Maldini ha già accettato tre settimane fa, quando scoppiò il “caso” Galliani (dimissioni poi rientrate). Ai vertici della società, che per la parte sportiva sarà diretta da Adriano Galliani, arriverà anche un nuovo direttore sportivo per prendere il posto occupato da Ariedo Braida. E sarà Sean Sogliano, 42 anni, oggi direttore sportivo del Verona. In questi mesi, l’attività di diesse sarà svolta da Umberto Gandini. Ma non solo staff dirigenziale. E’ tempo infatti di parlare di calciomercato e la squadra, a gennaio, si priverà di M’baye Niang che raggiungerà i francesi del Montpellier per la cessione a gennaio con la formula del prestito con diritto di riscatto. La punta, 19 anni, ha disputato 28 gare in Serie A non trovando mai il gol. L’unica rete risale alla scorsa stagione contro la Reggina in Coppa Italia. Il suo nome, per i tifosi rossoneri, rimarrà per sempre legato al palo colpito contro il Barcellona.

Il Faraone vicino a dare l’addio al Milan?

el-shaarawy-tuttacronacaBrutto periodo per il Faraone: perseguitato dagli infortuni, non riesce più a brillare nel Milan, anche a causa dei più recenti arrivi di Balotelli e Kakà: lo spazio è poco ed El Shaarawy non ha più molte occasioni. Che il Milan decida di farlo partire, come ipotesi diventa sempre più probabile e ci sarebbe già una sqaudra pronta ad accoglierlo a braccia aperte. Si tratta del Genoa, tra le cui fila all’attaccante non dispiacerebbe tornare. La trattativa, quindi, sembra fattibile.

“Basta giudicarmi per quello che faccio fuori dal campo”: così Icardi

Mauro-Icardi-tuttacronacaSembra aver superato i problemi di pubalgia il nerazzurro Mauro Icardi, che si dice pronto a dar spettacolo con la maglia dell’Inter. Magari a partire proprio dal Derby in programma per domenica sera. E al riguardo, come ha spiegato ai microfoni di Sky Sport, parla del suo sogno: “Spero di vivere un derby come quello dello scorso anno a Genova dove ho segnato anche. Sto cercando di lavorare sodo per fare bene con l’Inter, Mazzarri ha ragione, devo guardare gente come Zanetti, Milito, Cambiasso. Però voglio essere giudicato sul campo e non perché scrivo sui social network, in fondo non faccio niente di male. Io erede di Milito? No, lui è ancora un idolo qua io invece devo lavorare tanto“.

Dl carceri: il Consiglio dei ministri ha dato l’ok

dl-carceri-tuttacronacaDopo le molte parole spese sulle “condizioni disumane delle carceri” oggi, sono stati portati “dei provvedimenti molto importanti sulla giustizia penale e civile e sulle carceri” al Cdm, come ha spiegato il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri. Il dl carceri è stato in seguito approvato e il premier, Enrico Letta, nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, ha spiegato che dalle misure sulle carceri “non ci sono in nessun modo elementi di pericolosità per i cittadini”. “L’uso del braccialetto elettronico sarà facilitato, ma verrà usato solo nei casi di detenzione domiciliare”, ha aggiunto il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri. Il decreto prevede che lo “sconto” di buona condotta per la liberazione anticipata passi da 45 a 75 giorni ogni 6 mesi di detenzione. Resta il giudice a decidere. La misura avrà valore retroattivo dal gennaio 2010 e varrà 2 anni dall’entrata in vigore della legge. Produrrà un’uscita anticipata che nel massimo arriva a 6 mesi e per chi vede partire il conteggio dal 2010 interesserà potenzialmente 1.500 persone. Per quel che riguarda il braccialetto elettronico, dino a oggi assegnato solo a chi sta ai domiciliari, verrà applicato anche a livello esterno: affidamento in prova, permessi, lavoro esterno. La misura, oggetto fino alla fine di confronto con gli Interni, va letta anche come un incentivo ad adottarla per i magistrati, che finora l’hanno applicata poco e ora dovranno stendere delle motivazioni quando non la adottano ritenendo il soggetto troppo pericoloso. Resta fermo che il detenuto deve dare il consenso. Per quel che riguarda l’affidamento in prova, viene innalzato il “tetto” di pena da scontare per il quale si può beneficiare dell’affidamento in prova ai servizi sociali: passerà dagli attuali 3 anni a 4, ampliando la platea: la stima è che riguardi 1000-1500 persone. Per quel che concerne l’espulsione, le misure prevedono di avviare le procedure di identificazione degli extracomunitari subito dopo la carcerazione e di incentivare l’adozione di una norma della Bossi-Fini, l’art. 16, poco applicata sull’espulsione immediata in alternativa agli ultimi due anni di pena per alcuni reati minori. Ancora, il decreto aumenta le possibilità di affido terapeutico per i detenuti tossicodipendenti per favorire la cura nelle comunità di recupero anche in caso di recidiva per reati minori. Sempre sul fronte tossicodipendenze arriva il rato di “spaccio lieve” con pene minori da uno a 5 anni e multe per decongestionare i penitenziari. Infine, è stato istituito il Garante nazionale dei detenuti, organo indipendente preposto a una tutela extra-giudiziale dei diritti di quanti si trovano ristretti negli istituti penitenziari.

Partita combattutissima, ma non si va oltre il pareggio: Milan-Roma 2-2!

milan-romaSi chiude al Meazza la 16a giornata di campionato con il Milan, che ha appena ottenuto il passaggio in Champions, che affronta una Roma che è ripartita grazie alla vittoria della settimana scorsa e vuole continuare la caccia alla Juventus capolista. Garcia ha recuperato quasi tutti gli attaccanti e ha un’invidiabile possibilità di scelta. I giallorossi si presentano a S.Siro imbattuti dopo le prime 15 partite giocate, un’eventualità che nessuno avrebbe previsto ad inizio stagione. I rossoneri sono obbligati a vincere per dare un timido segnale di ripresa, anche se sono imbattuti da 4 giornate. Dopo aver recuperato molti effettivi, Allegri tiene Mexes in panchina, al suo posto Bonera, insieme a Zapata; De Sciglio ed Emanuelson agiranno sugli esterni. A centrocampo sarà De Jong nel ruolo di playmaker, protetto da Poli e Muntari; a completare la formazione Kakà e Montolivo dietro a Balotelli. Per la Roma, Capitan Totti parte dalla panchina mentre in campo scende il tridente composto da Ljajic, Destro e Gervinho; a centrocampo, da destra a sinistra, Bradley, De Rossi ed il gioiellino Strootman. In difesa, davanti a De Sanctis, saranno Maicon e Dodò ad agire sugli esterni, il duo di titolarissimi Benatia e Castan.

milan-roma-tuttacronacaE’ la Roma la prima squadra a cercare di avanzare e al 7′ arriva il primo tiro in porta: Gervinho si accentra e colpisce di destro, blocca Abbiati. Dopo quattro minuti, giallo per De Rossi per fallo su Emanuelson. Era diffidato, salterà la gara contro il Catania. Al 14′ gli uomini di Garcia si portano in vantaggio: Ljajic imbecca Strootman, passaggio al centro per Destro che spinge il pallone in rete a porta vuota! 0-1!

Al 20′ sono i rossoneri a farsi pericolosi con un tiro di Kakà: fuori di poco. Al 26′ fallo di Destro su Muntari: l’attaccante giallorosso non vede il milanista e gli rifila una tacchettata involontaria. Al 30′ arriva il pareggio: angolo di Kakà, Muntari prolunga per Zapata che sotto porta di testa batte De Sanctis. 1-1!

Al minuto successivo occasione per la Roma con Bradley che sfrutta una respinta corta di Abbiati: ci pensa un miracoloso Bonera a salvare i pali. Il match continua ad essere combattuto e al 44′ arriva la prima sostituzione tra le fila giallorosse: esce Castan per un dolore all’anca ed entra Burdisso. Dopo due minuti di recupero Rocchi manda le squadre agli spogliatoi sull’1-1.

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Alla ripresa cambio tra le fila rossonere: fuori Abbiati per un problema allo stomaco e dentro Gabriel. Al 7′ la Roma passa in vantaggio grazie a un rigore realizzato da Strootman: massima punizione fischiata per un fallo abbastanza ingenuo di Gabriel, che viene ammonito, su Gervinho. 1-2!

Dopo cinque minuti Balotelli chiede un rigore per una trattenuta, ma Rocchi gli fischia fallo contro. Dopo qualche minuto due gialli al Milan per proteste: ammoniti Kakà e Montolivo. Nell’occasione, espulso Allegri. Al 32′ arriva il pareggio del Milan: bellissima azione Kakà – Balotelli, tocco smarcante di quest’ultimo all’accorrente Muntari che entra in area e conclude a rete. Niente da fare per De Sanctis. 2-2!

I rossoneri a questo punto cercano la vittoria a tutti i costi. Al 38′ doppia ammonizione: colpiti Strootman e Balotelli. Al 42′ Gabriel esce malissimo, e coi pugni colpisce alla testa il proprio compagno di squadra Emanuelson, che resta a terra alcuni minuti. Sono combattutissimi gli ultimi minuti al Meazza, con nessuna delle due squadre che sembra accettare il pareggio. Al 2′ di recupero clamoroso errore di Balotelli: in piena area, gran controllo, gran dribbling, pessimo sinistro strozzato che finisce mestamente sul fondo. Al 4′ e ultimo minuto di recupero  occasione per i giallorossi: sfiora la rete Gervinho con un sinistro proprio in ultimo, ma finisce due a due!

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Napoli-Inter: Thohir e “la partita ammazzata”

napoli-inter-tuttacronacaBig match tra Napoli e Inter ieri sera al San Paolo sul quale è pesata molto l’espulsione di Alverez al 26′ della ripresa, rosso per doppia ammonizione per il nerazzurro su un provvisorio di 3-2- E se Mazzarri era arrabbiato con Tagliavento a fine gara, anche il presidente Thohir non l’ha presa bene. A Roma, ai microfoni di Sky ha commentato: “Sto imparando adesso a conoscere il calcio italiano. L’espulsione ha ucciso la partita. Gli errori fanno parte del gioco, ma l’espulsione non c’era e ha cambiato la partita”. Chiusura comunque all’insegna della sportività: “Complimenti comunque al Napoli, sono doverosi”.

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Rigore sì o rigore no? Benitez cerca di fermare le polemiche, ma c’è il video

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Il Napoli ha vinto 2-1 in casa della Fiorentina tra le polemiche per un rigore non concesso ingiustamente ai padroni di casa. Episodio chiave nei minuti di recupero della partita:Cuadrado dribbla Inler che lo stende con un gran calcio. Sarebbe calcio di rigore ma l’arbitro Gianpaolo Calvarese mostra il cartellino rosso al colombiano per simulazione. Il video dimostra il contrario: Inler si disinteressa totalmente del pallone e colpisce direttamente Cuadrado.

”C’era un rigore per la Fiorentina nel finale su Cuadrado? Io non ho parlato dell’arbitro contro la Roma, non parlo del possibile rigore su Martens…C’e’ un responsabile degli arbitri, lo faccia lui”.

Così Rafa Benitez, dopo la vittoria del Napoli in casa della Fiorentina, ha commentato a Sky l’episodio finale, tra le protesta dei giocatori viola.

Chi si lamenta degli arbitri… non ha mai visto questo! Video imperdibile!

arbitro-impazzito-tuttacronacaChe le conduzioni di gara di alcuni arbitri siano quanto meno discutibili non è una novità, ma in Kuwait ce n’è uno che dà davvero spettacolo. Contestato dai giocatori, vedendosi accerchiato prima sferra un pugno, poi un calcio. Non ancora soddisfatto, inizia a estrarre il cartellino rosso contro chiunque gli capiti a tiro, dentro e fuori dal campo. Almeno i giocatori delle due formazioni sono solidali: guadagnato e realizzato un rigore, l’attaccante scambia un abbraccio con il portiere appena battuto.

Con due partite d’anticipo… L’ITALIA VOLA IN BRASILE! 2-1!

prandelli-italia-repceca-tuttacronacaGiocano per l’accesso ai Mondiali in Brasile gli uomini di Prandelli che scendono in campo in una formazione 3-4-2-1 formata da Buffon; Bonucci, De Rossi, Chiellini; Maggio, Pirlo, Montolivo, Pasqual; Candreva, Giaccherini; Balotelli. La Repubblica Ceca di Bilek risponde con un 4-4-2 con in campo Cech; Gebre Selassie, Sivok, M. Kadlec, Limbersky; Darida, Hubschmann; Plasil, Rosicky, Jiracek; Kozak.

italia-repubblicaceca_tuttacronacaSi tingono di azzurro i primi minuti allo Juventus Stadium quando è l’Italia ad avanzare conquistando fin da subito due angoli. I cechi si fanno pericolosi all’8′, ma Gebre Selassie tira alle stelle. Balotelli risponde tre minuti dopo, ma Cech ribatte in angolo. SuperMario pericoloso anche al 14′ ma l’estremo difensore ceco in qualche modo riesce a recuperare. Un minuto dopo arriva un contatto in area tra Balotelli e Sivok, l’arbitro non lo reputa da rigore. Al 19′ la Repubblica Ceca passa in vantaggio: Rosicky tocca profondo per Jiracek che scende sulla sinistra, palla in mezzo e Kozak tutto solo può battere Buffon in acrobazia. 0-1!

Al 24′ è ancora una volta Balotelli a cercare il gol ma la palla colpisce la traversa.

Ci riprova subito dopo, ma questa volta il tiro è troppo alto. Al 29′ per lui arriva un cartellino giallo, il primo dell’incontro: ha rifilato un pestone a Sivok che lo aveva anticipato in scivolata. Subito dopo arriva un’altra buona occasione per l’Italia, ma De Rossi si sente fischiare un fuorigioco che non c’era. Al 36′ Pirlo crossa per Balo che colpisce bene di testa: Cech fa il miracolo e para. Al primo minuto di recupero la Repubblica Ceca sfiora il raddoppio: velo di Limbersky, conclusione fuori misura di Kozak. Al fischio dell’arbitro, le squadre tornano negli spogliatoi sullo 0 a 1.

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Alla ripresa Prandelli prova la carta Osvaldo, l’ex romanista entra in campo a sostituzione di Giaccherini. Balo ci prova fin da subito con un destro fuori area ma è Chiellini al 6′ che riesce ad annullare il vantaggio ceco: angolo dalla destra, Cech esce a vuoto e lo juventino incorna di testa! 1-1!

Al 7′ Balotelli viene atterrato in area: l’arbitro concede il rigore. E’ il 2-1 per l’Italia!

I Cechi cercano di agguantare il pareggio: al 18′ c’è un’iniziativa di Kolar che crossa in mezzo ma Kozak lo manca di poco. Gli azzurri hanno abbassato il baricentro dopo essersi portati in vnataggio e ora tocca a Buffon salvare le sorti dell’incontro. Al 22′ Jiracek tira ma il portiere bianconero risponde con una bella parata a terra. Al 32′ Pasqual è costretto a lasciare il campo in barella: Kozak gli ha dato una gomitata e il terzino della Fiorentina è ridotto a una maschera di sangue. Per il ceco un cartellino giallo.

Al 35′ l’arbitro grazia Balotelli che, per un’entrata dura, rischiava il secondo giallo. Quattro minuti dopo è invece Kozak a venire espulso per doppia ammonizione: fallo su Balotelli. L’arbitro concede 4 minuti di recupero durante i quali i cechi tentano il tutto per tutto, ma non c’è storia contro la difesa italiana. Gli azzurri sono ufficialmente qualificati per i Mondiali del 2014 con due partite di anticipo. Non era mai successo nella storia.

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Cesare Battisti rischia l’espulsione

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Non è stato accolto il ricorso di Cesare Battisti affinché si riesaminasse la sua condanna per l’uso di timbri ufficiali falsi del Servizio immigrazione brasiliano su passaporto estero. La quinta sezione del Tribunale Superiore di giustizia brasiliano (STJ) ha quindi riconosciuto la  configurazione di reato prevista dal Codice Penale brasiliano, comprovata anche dalla confessione dell’imputato.

Una copia della decisione del Tribunale sarà inviata al ministro della Giustizia José Eduardo Cardozo, per i provvedimenti del caso. Secondo il STJ, che cita lo Statuto dello Straniero, il reato di frode per l’ingresso in Brasile è punibile con l’espulsione.

Adele Gambaro: il giorno della votazione

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Il senso delle parole di Adele Gambaro davanti ai parlamentari del suo gruppo è chiaro: si dice dispiaciuta perchè non aveva intenzione di nuocere al gruppo che lavora in Parlamento ma non ha intenzione di scusarsi nè di dimettersi. Già in precedenza aveva parlato a Palazzo Madama: “Vi concentrate sulle mie parole, ma nessuno parla delle reazioni di Beppe Grillo, che sul blog contro di me ha scritto tre post violentissimi”. E rivolta a Crimi: “Un mio sms indirizzato a te è stato pubblicato, è venuto a mancare il rapporto di fiducia”. L’ex capogruppo respinge l’accusa: “Sul blog di Beppe non c’è nulla di quello che mi hai scritto”. Non si alzano i toni durante la riunione, rigorosamente trasmessa in diretta streaming. Ma le discussioni interne comunque persistono: Sara Paglini: “Adele è solo la punta di un iceberg di un gruppo di persone che ci stanno sparando dall’interno”. Il riferimento più immediato è a Paola Pinna, che aveva già dichiarato il suo essere pronta a confluire in un altro gruppo in caso la Gambaro venisse espulsa. Elisa Bulgarelli presenta la sua critica a quanto accaduto in questi giorni: “Non sono stata d’accordo con quel che ha detto Adele, ma nemmeno con le reazioni di Crimi, di Nicola Morra e di Riccardo Nuti. C’è stata un’escalation di toni che non ci ha fatto bene”. La domanda che viene posta alla senatrice è perchè si sia rivolta alla stampa. Lei chiarisce: “Ho chiamato più volte Beppe gli ho mandato sms. Mai nessuna risposta. Alessandra Bencini cita il centralismo democratico e si domanda: “Uno vale uno, ma in questo momento qualcuno vale un po’ di più e qualcuno un po’ di meno?”. Maurizio Romani: “Sono contrario alla gogna mediatica, e non mi fido della rete, c’è molto risentimento”. Il dibattito si sposta poi sul termine “espulsione”. Crimi prova ad alleggerire l’importanza del loro voto: “Non voteremo l’espulsione, voteremo se rimettere alla rete la decisione, altrimenti tradiamo uno dei nostri principi fondamentali”. Ma c’è anche chi non ci sta a far passare il messaggio che chi vota per la collega lo faccia contro la rete e spiega che si tratta solo di un primo voto, poi ci dev’essere quello del web, ma sempre di espulsione si tratta. Perplesso Luis Orellana: “Mi sembra una forzatura clamorosa – dice uscendo – si vota sull’espulsione, non sul rimettere la decisione alla rete. E anche i tempi mi sembrano forzati. Si poteva aspettare la solita assemblea congiunta di fine mese, magari la vicenda si sarebbe sgonfiata da sola”. Dopo le tante parole si passa ai voti: la Gambaro esce e le telecamere si spengono: la trasparenza in questo caso non detta legge. Ad essere contrari all’espulsione sono più o meno una cinquantina e la Bencini difende la collega: “Quale punto del codice ha violato per poter essere espulsa?”. La risposta arriva da Crimi e dalla Bottici: “Abbiamo perso tre mesi a parlare di questioni interne, bisogna dire basta”. Tancredi Turco prova a ribadire: “Adele non ha infranto nessuna regola, non vedo di cosa stiamo parlando, mi verrebbe da andarmene via”. Manlio Di Stefano difende la posizione opposta: “Invece di stare a parlare ogni giorno di dissidenti se c’e’ qualcuno che non e’ d’accordo con il movimento si alzi ora, lo dica, faccia il suo percorso lontano da noi”. E non è detto che qualcuno non colga l’invito. Intanto, in forma ufficiosa, a Quinta Colonna avvisano che in 79 avrebbero votato per l’espulsione, rimandando quindi la decisione alla rete, mentre sarebbero 42 i voti pro-Gambaro.

Invasione di campo di un cane… termina con un cartellino rosso

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Forse voleva solo giocare un po’ anche lui, fatto sta che un cagnolino è sceso in campo durante un incontro di un campionato minore in Argentina. La partita tra il San Juan e il Bella Vista si è quindi stoppata per un momento, mentre un giocatore optava per una soluzione a dir poco drastica: ha preso il povero animale per il collo rilanciandolo verso la gradinata. Il pubblico si è più che giustamente indignato e i giocatori avversari pure ma a punire l’autore dell’inammissibile e inqualificabile gesto ci ha pensato l’arbitro che ha estratto il cartellino rosso.

E dopo lo sfogo… Balotelli twitta le scuse

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Passo indietro di SuperMario: dopo aver scritto a tutti quelli che l’hanno criticato per l’espulsione da doppio cartellino giallo e il successivo sfogo anche a suon di pugni e calci: “Cambiate squadra”, aggiungendo l’invito a rivedersi la partita per giudicare, evidentemente, falli e provocazioni subìte, dopo qualche ore è di nuovo attivo in Twitter per scusarsi della reazione esagerata: “Buon giorno… Ieri la mia reazione non è stata giusta, chiedo scusa… SCUSA… Alla mia squadra… Devo imparare… Ancora…”

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La rabbia di SuperMario viaggia su Twitter: “Cambiate squadra”

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L’Italia pareggia contro la Repubblica Ceca al sesto match valido per l’ingresso ai Mondiali di Brasile 2014 e Balotelli, per doppio cartellino giallo, si fa espellere quando mancano circa 15 minuti al termine dell’incontro. Dopo le critiche ricevute sia dagli addetti ai lavori che dai tifosi e fan e sbollita la rabbia a pugni e calcio nel tunnel dello spogliatoio, Mario affida i suoi pensieri a Twitter e lancia la sua replica: un’invito a cambiare squadra e un suggerimento: che chi critica si riveda la partita per giudicare, evidentemente, falli e provocazioni subìte.

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