Tra una festa e l’altra… i nostri 7 giorni!

7giorni-tuttacronacaTra una festa e l’altra, sono trascorsi questi 7 giorni con una notizia che davvero ci ha lasciato sconcertati. Una donna italiana di 38 anni, Silvia Guerra è stata infatti espulsa dal Belgio in quanto, dopo la svolta del premier Elio Di Rupo, socialista di origini italiane, possono essere espulsi anche i cittadini europei se non hanno un reddito sufficiente. Così la donna, insieme al figlio di 8 anni hanno ricevuto l’espulsione. Davvero non è stato un bel regalo di Natale! E pensare che in Europa si era lottato per la libera circolazione delle merci e delle persone… dove è andata a finire quella filosofia e quell’ideale di libertà? Sepolto sotto la crisi e annegato dentro un conto ragionieristico del bilancio? Valgono in base al reddito? Possono essere espulsi come un qualsiasi straniero? Se i conti non tornano, le persone sono solo numeri? Forse, la nuova filosofia è proprio una matematica spietata che non guarda in faccia nessuno e che vuole solo affermare se stessa… Basti pensare ai nuovi criteri per andare in pensione! E in quest’Italia che si avvia a verso il 2014 oltre che la “teoria dei numeri” sembra sempre più dilagare anche la violenza, quella ferocia a esempio con la quale è stato aggredito Umberto Toia, uno dei capi storici degli ultrà della Juventus, che ora versa in gravi condizioni in ospedale. Nessuna buona notizia neppure in ambito ambientale, sembra proprio che il nostro Paese sia attanagliato dai rifiuti tossici, è bastato avviare i lavori per la Tav per scoprire che sotto la A4, nei pressi di Brescia, ci sono concentrazioni di cromo fuori dai limiti consentiti.

7giorniIntanto la Kyenge per Natale va a servire alla mensa dei poveri e scoppia la polemica su un presunto orologio da oltre 20mila euro, salvo poi arrivare puntuale la smentita. Ma se il ministro dell’integrazione è finito al centro della bufera mediatica, Silvio Berlusconi è invece finito in un panino. Intanto, dall’altra parte dell’oceano, Miley Cyrus non se ne lascia sfuggire una e a Natale arriva l’elogio all’autoerotismo. Restando in tema di gossip non c’è da dimenticarsi del bomber Icardi che ormai è diventato il bomber di Instagram insieme alla sua Wanda Nara. Ma se c’è chi si diverte sotto le lenzuola, c’è anche chi, come Babbo Natale va in Ferrari. Ma tra tanti vip che si godono le feste, c’è anche chi deve fare i conti con il primo flop della sua vita… Bieber e il suo Believe che al botteghino non sfonda, ma invece affonda. Natale di ansia anche per i fan di  Schumacher che si è procurato un trauma cranico mentre sciava. Ma se per Schumi il Natale non è andato proprio nel modo in cui avrebbe desiderato passarlo c’è anche chi ha visto trasformarsi le feste in un vero e proprio incubo: in Argentina i piranha hanno terrorizzato la popolazione e provocato alcuni feriti. Feste agitate quindi, speriamo solo di lasciarci alle spalle questo 2013 e di iniziare il nuovo anno con un passo diverso, possibilmente più allegro, meno violento e con una speranza che guarda al futuro, lasciandosi alle spalle la paura e l’ansia di una crisi economica da dimenticare.

GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK!

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Adele Gambaro: il giorno della votazione

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Il senso delle parole di Adele Gambaro davanti ai parlamentari del suo gruppo è chiaro: si dice dispiaciuta perchè non aveva intenzione di nuocere al gruppo che lavora in Parlamento ma non ha intenzione di scusarsi nè di dimettersi. Già in precedenza aveva parlato a Palazzo Madama: “Vi concentrate sulle mie parole, ma nessuno parla delle reazioni di Beppe Grillo, che sul blog contro di me ha scritto tre post violentissimi”. E rivolta a Crimi: “Un mio sms indirizzato a te è stato pubblicato, è venuto a mancare il rapporto di fiducia”. L’ex capogruppo respinge l’accusa: “Sul blog di Beppe non c’è nulla di quello che mi hai scritto”. Non si alzano i toni durante la riunione, rigorosamente trasmessa in diretta streaming. Ma le discussioni interne comunque persistono: Sara Paglini: “Adele è solo la punta di un iceberg di un gruppo di persone che ci stanno sparando dall’interno”. Il riferimento più immediato è a Paola Pinna, che aveva già dichiarato il suo essere pronta a confluire in un altro gruppo in caso la Gambaro venisse espulsa. Elisa Bulgarelli presenta la sua critica a quanto accaduto in questi giorni: “Non sono stata d’accordo con quel che ha detto Adele, ma nemmeno con le reazioni di Crimi, di Nicola Morra e di Riccardo Nuti. C’è stata un’escalation di toni che non ci ha fatto bene”. La domanda che viene posta alla senatrice è perchè si sia rivolta alla stampa. Lei chiarisce: “Ho chiamato più volte Beppe gli ho mandato sms. Mai nessuna risposta. Alessandra Bencini cita il centralismo democratico e si domanda: “Uno vale uno, ma in questo momento qualcuno vale un po’ di più e qualcuno un po’ di meno?”. Maurizio Romani: “Sono contrario alla gogna mediatica, e non mi fido della rete, c’è molto risentimento”. Il dibattito si sposta poi sul termine “espulsione”. Crimi prova ad alleggerire l’importanza del loro voto: “Non voteremo l’espulsione, voteremo se rimettere alla rete la decisione, altrimenti tradiamo uno dei nostri principi fondamentali”. Ma c’è anche chi non ci sta a far passare il messaggio che chi vota per la collega lo faccia contro la rete e spiega che si tratta solo di un primo voto, poi ci dev’essere quello del web, ma sempre di espulsione si tratta. Perplesso Luis Orellana: “Mi sembra una forzatura clamorosa – dice uscendo – si vota sull’espulsione, non sul rimettere la decisione alla rete. E anche i tempi mi sembrano forzati. Si poteva aspettare la solita assemblea congiunta di fine mese, magari la vicenda si sarebbe sgonfiata da sola”. Dopo le tante parole si passa ai voti: la Gambaro esce e le telecamere si spengono: la trasparenza in questo caso non detta legge. Ad essere contrari all’espulsione sono più o meno una cinquantina e la Bencini difende la collega: “Quale punto del codice ha violato per poter essere espulsa?”. La risposta arriva da Crimi e dalla Bottici: “Abbiamo perso tre mesi a parlare di questioni interne, bisogna dire basta”. Tancredi Turco prova a ribadire: “Adele non ha infranto nessuna regola, non vedo di cosa stiamo parlando, mi verrebbe da andarmene via”. Manlio Di Stefano difende la posizione opposta: “Invece di stare a parlare ogni giorno di dissidenti se c’e’ qualcuno che non e’ d’accordo con il movimento si alzi ora, lo dica, faccia il suo percorso lontano da noi”. E non è detto che qualcuno non colga l’invito. Intanto, in forma ufficiosa, a Quinta Colonna avvisano che in 79 avrebbero votato per l’espulsione, rimandando quindi la decisione alla rete, mentre sarebbero 42 i voti pro-Gambaro.

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