“Una disgrazia, per l’Argentina e per il Sudamerica”. Un giudizio che non lascia dubbi quello di Horacio Verbitsky, intellettuale, scrittore e giornalista di Buenos Aires, sul nuovo Papa eletto.
Come mai questo giudizio così severo?
“Perché il suo populismo di destra è l’unico che può competere con il populismo di sinistra. Immagino che il suo ruolo nei confronti del nostro continente sarà simile a quello di Wojtyla verso il blocco sovietico del suo tempo, sebbene ci siano differenze fra le due epoche e i due uomini. Bergoglio combina il tocco populista di Giovanni Paolo II con la sottigliezza intellettuale di Ratzinger. Ed è più politico di entrambi”. Commenta Horacio Verbitsky… Ho trovato una serie di documenti che non lasciano dubbi . In uno, Bergoglio firma la richiesta di rinnovo del passaporto di Jalics senza necessità che venisse dalla Germania. In un altro, il funzionario che riceve la richiesta consiglia al ministro di rifiutarla. In un altro ancora, lo stesso funzionario spiega e firma che Jalics, sospettato di contatti con i guerriglieri, ebbe conflitti con la gerarchia, problemi con le congregazioni femminili, che fu detenuto nella Esma, la Escuela de Mecánica de la Armada e che si rifiutò di obbedire agli ordini. Finisce dicendo che queste informazioni gli vennero fornite proprio da Bergoglio, oggi papa Francesco”.
Da queste parole si capisce il ruolo che ebbe Bergoglio nel legare la chiesa alla dittatura e tenere contatti politici che lo potessero garantire e tutelare.