
E’ povero, grazie al blocco degli stipendi e mal equipaggiato a causa dei tagli (anche se sembra che la Difesa si ail ministero che in generale ne abbia subiti di meno). Lo stipendio di un volontario è di circa 1300 euro mensili ( a cui poi vanno aggiunte le indennità). La cifra è ferma al 2010 e sembra che non cambierà neppure nel 2014. Almeno 85% dei nostri soldati può vantare un diploma di scuola media superiore, un dato che ci pone ai primi posti sul piano internazionale. L’investimento in formazione e addestramento dei nostri soldati non ha pari in nessun altro corpo o forza militare analoga.
L’esercito italiano è povero e mal equipaggiato. E sui nostri soldati incombe il blocco degli stipendi e la questione previdenziale della riforma Fornero. Anche i militari non se la passano bene con la paga, davvero da fame. Un comparto che, invece, dovrebbe essere motivato e giustamente gratificato. In ballo c’è la nostra sicurezza. L’esercito italiano oltre che svolgere ruoli attivi in missioni di pace all’estero interviene anche sul territorio nazionale a supporto della Protezione Civile in caso di calamità naturali o per bonificare i residuati bellici sui nostri territori.
Con la riforma Fornero poi si configura un esercito italiano che sarà sempre più vecchio. Si dovrà scendere dalle 190.000 unità alle 150.000 entro il 2024, il che significa che molti militari che andranno in pensione non lasceranno un posto alle nuove leve. Ma quando andranno in pensione? Sempre più tardi e sempre più con un assegno mensile ridotto dal potere d’acquisto che si perde negli anni e che non viene compensato con nessun adeguamento.
Per questo i militari hanno deciso di alzare la voce in ambito politico. Martedì scorso c’è stata l’audizione del Cocer interforze (Consiglio Centrale di Rappresentanza dei Militari) presso le Commissioni Affari Costituzionali e Lavoro della Camera sulla questione del blocco stipendiale, e ieri c’è stato un nuovo incontro per discutere dell’impatto della “riforma Fornero” sull’organizzazione del comparto militare.
Riusciranno i militari ad avere un trattamento diverso considerando anche il delicato ruolo che ricoprono all’interno della società? I dubbi restano molti… basta vedere come sia caduta nel dimenticatoio la questione dei nostri Marò nelle mani della giustizia indiana per rendersi conto ancora una volta di come siano considerati in Italia e all’estero i militari.
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