Caccia al premier ucraino destituito: “Spariti nel nulla 7 mld di dollari”

premier-ucraino-soldi-tuttacronacaViktor Yanukovich, presidente ucraino deposto, è in fuga da sabato e l’ultimo avvistamento è avvenuto in Crimea. Contro di lui, come ha spiegato iministro dell’Interno ad interim, è stato spiccato un mandato di cattura. L’ex premier è accusato di strage di massa. Ma non solo: i leader dell’opposizione, che hanno assunto il potere politico nei giorni scorsi, “avrebbero scoperto che dalle casse dello Stato, in un periodo molto breve, sono scomparsi sei o sette miliardi di dollari di riserve valutarie, che ora sarebbero a un minimo storico”. A renderlo noto l’eurodeputato croato, Tonino Picula, che lunedì mattina ha incontrato a Kiev il presidente ad interim, Oleksandr Turcinov. Nel frattempo la Russia ha richiamato in patria il proprio ambasciatore a Kiev. “La situazione in Ucraina rappresenta una minaccia per i nostri interessi e per la vita dei nostri cittadini”, ha detto il premier russo, Dmitri Medvedev. Il primo ministro di Putin non ha nascosto poi la sua preoccupazione per quel che concerne la situazione politica: “La legittimità di alcuni organi istituzionali dell’Ucraina suscita forti dubbi”. Il ministro russo all’Economia ha poi affermato: “Noi diciamo all’Ucraina: avete il diritto, ovviamente, di scegliere la vostra strada ma in questo caso saremo costretti ad aumentare le tariffe sulle importazioni”. Intanto Iuri Kolobov, ministro delle finanze ad interim in Ucraina ha spiegato che il Paese ha bisogno di 35 miliardi di dollari in due anni. Ha quindi proposto una conferenza internazionale dei finanziatori per risolvere la situazione. “L’ammontare degli aiuti macroeconomici di cui ha bisogno l’Ucraina potrebbe raggiungere i 35 miliardi di dollari nel 2014-2015. Abbiamo proposto ai nostri partner occidentali di organizzare una grande conferenza internazionale dei finanziatori”.

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Il video della fuga in elicottero del premier ucraino destituito

presidente-ucraino-fuga-tuttacronacaE’ stato trasmesso dalla tv ucraina Canale 5 il video esclusivo che mostra il presidente Viktor Yanukovich che fugge in elicottero mentre l’ex premier Julia Timoshenko esce di prigione dopo 4 anni. Il premier destituito sarebbe fuggito nella notte tra venerdì e sabato accompagnato, così sembra, dagli uomini della scorta. Nel filmato si nota l’uomo salire su un furgone per poi allontanarsi definitivamente a bordo di un elicottero:

Sfiorato un “secondo Cernis”?

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«Ho visto un elicottero da guerra passare sotto il ponte sul quale stavo transitando e ho avuto paura». Queste le parole di un autista Manuel Ricci che questa mattina, verso le 10,30, stava transitando sul ponte di Pinzano al Tagliamento (Pordenone). All’improvviso l’uomo ha visto spuntare all’orizzonte il velivolo militare, si è fermato e ha scattato alcune foto: «Non so dire se sia o meno una procedura corretta, forse sì – racconta – ma forse si poteva scegliere una zona chiusa al traffico civile per questo addestramento». Poi si è appreso che in effetti, sono in corso all’aeroporto Pagliano e Gori di Aviano (Pordenone) – sede del 31.mo Fighter Wing dell’Us Air Force – delle esercitazioni militari. Fino al 15 febbraio l’attività addestrativa vedrà impegnati anche degli elicotteri schierati dal dodicesimo Combat Aviation Brigate dell’Us Army (l’Esercito degli Stati Uniti d’America) e gli F16 di stanza nella base friulana. Speriamo di non assistere mai a un secondo Cernis!

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Precipita un elicottero dell’esercito nel Viterbese: due morti

elicottero-tuttacronacaE’ stato ritrovato il relitto di un elicottero dell’esercito che, in zona Santa Marta, vicino a Viterbo, era scomparso ai radar. Le due persone a bordo del velivolo sono morte. L’Enel ha segnalato, in quella zona, una linea elettrica tranciata mentre una nota spiega che altri elicotteri dell’ esercito si sono alzati in volo per effettuare la ricerca ed è stata “effettuata richiesta da parte del Comando dei vigili del fuoco di Viterbo alla Wind per il tracciamento del numero cellulare del pilota”.

Un disperso in mare: precipita elicottero della Marina militare Usa

elicottero-usa-precipita-tuttacronacaIeri sera, lungo le coste settentrionale del Norfolk, era precipitato un elicottero appartenere alle forze armate Usa con a bordo almeno 4 persone, nessuno si sarebbe salvato. Trascorse neanche 24 ore, un altro incidente ha coinvolto un velivolo americano. Si tratta di un elicottero della Marina militare che è precipitato in mare al largo delle coste della Virginia. A bordo c’erano cinque persone delle quali quattro sono state rapidamente recuperate dai soccorsi mentre un’altra è dispersa. L’incidente è avvenuto durante una missione di routine.

Precipita elicottero Usa in Gb: 4 morti!

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Sembrerebbe appartenere alle forze armate Usa l’elicottero precipitato lungo le coste settentrionale del Norfolk . A bordo del velivolo ci sarebbero state almeno 4 persone, nessuno si sarebbe salvato. La notizia è stata riferita dalla rete britannica Sky News attraverso Twitter.  Poco dopo è arrivata la conferma dalla Us Air Force che il velivolo era statunitense e si trattava di un Sikorsky HH-60G Page Hawk, decollato dalla  base di Lakenheath in Suffolk ed è precipitato nella zona di Cley.  Probabilmente all’origine dell’incidente ci sarebbe stato il maltempo che sta interessando da giorni quell’area.

Quando la casa di lusso… è un bunker

casa-bunker-tuttacronacaE’ una mega casa di 400 metri quadrati, fornita di tutti i confort, e sorge nella contea di Montezuma, nello stato americano del Colorado. Sembrerebbe una lussuosa villa ma in realtà è un vero e proprio bunker. Niente più “panic room” quindi, ma una vera e propria “panic house” raggiungibile anche con un elicottero, visto che è dotata di una pista d’atterraggio, oltre che di una mega antenna radio. E’ utilizzabile in caso di qualsiasi tipo di catastrofe.

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Squadrone di UFO nei cieli sopra l’Alaska: la testimonianza di un pilota

ufo-alaska-tuttacronacaUn ufficiale pilota di elicottero, John Cox, ha fotografato uno “squadrone di UFO”. L’insolita flotta volante è stata avvistata nei cieli di Brooks Mountain Range, in Alaska. Così ne ha parlato il pilota a coasttocoastam.com e godlikeproductions.com: “Ci trovavamo a bordo di un elicottero Sikorsky HH-60J ed eravamo esattamente a circa 70 km a nord di Bettles, Alaska, nel volo di ritorno dall’Artico. Stavamo volando verso sud vicino alle montagne di Brooks Range, quando abbiamo avvistato una squadriglia di oggetti volanti non identificati che volavano in rotta verso nord. Sono riuscito a scattare una sola fotografia, dato che li abbiamo persi di vista perchè volavano a forte velocità.  Il fatto è successo nel mese di ottobre 2013. Nella foto si possono sicuramente osservare oggetti multipli di forma lenticolare, e effettuando un ingrandimento dell’immagine si distinguono bene le sagome di questi oggetti sferici e discoidali. Io sono un pilota con 33 anni di esperienza e questa era la prima volta che vedevo gli UFO. Quelli nella foto, sono un totale di 8 velivoli non identificati. Gli extraterrestri esistono!”, conclude Cox.

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Elle Macpherson citata in giudizio per omissione di soccorso

ellemacpherson-tuttacronacaL’ex top model Elle Macpherson è stata citata in giudizio per omissione di soccorso: l’accusa è di aver insabbiato le responsabilità del marito in un incidente in elicottero alle Bahamas, costato la vita al suo migliore amico. A puntare il dito contro di lei Daria Valdez, vedova di Lance, morto a novembre nello schianto. Alla guida del velivolo si sarebbe trovato Jeff Soffer, il marito di The Body. The Telegraph riporta che, secondo l’accusa, il proprietario del famoso albergo di Miami Fontainebleau sarebbe stato “incapace di far volare e controllare” l’elicottero, “senza una licenza di pilota valida”. L’incidente è avvenuto durante un tentativo di atterraggio all’esclusivo Bay Golf & Ocean Club. Nello schianto perse la vita solo Valdez, fiscalista internazionale di successo, mentre sopravvissero Soffer e altri quattro passeggeri. Secondo il legale della vedova, la Macpherson avrebbe coperto il marito, anche chiamando un testimone, sostenendo che alla guida del velivolo non c’era il consorte.

Precipita elicottero con 18 persone a bordo: tre dispersi

Shetland-elicottero-caduto-tuttacronacaEra stata la Bbc, ieri sera, a riportare la notizia di un elicottero con a bordo 18 persone, 16 passeggeri e 2 membri dell’equipaggio, precipitato in mare al largo delle Shetland, nel nord della Scozia, riferendo anche che un traghetto tra Aberdeen e le Shetland è stato subito deviato verso la zona. a guardia costiera ha riferito che 15 delle persone sono state tratte in salvo dalle squadre di soccorso intervenute dopo avere ricevuto una segnalazione da parte dell’elicottero, che era operato da Chc, una società che gestisce il trasporto delle persone da e per le piattaforme offshore petrolifere e di gas. L’incidente è avvenuto mentre il velivolo si avvicinava all’aeroporto di Sumburgh e ha perso i contatti con il controllo del traffico aereo.

Impresa senza precedenti: tuffo di fronte alla Statua della Libertà dall’elicottero

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Un impresa senza precedenti quella compiuta da Orlando Duque, tuffatore colombiano, in forza alla scuderia del team Red Bull, che usando come trampolino un elicottero, come piscina l’Hudson River  e scegliendo come location la Statua della Libertà e Manhattan ha dato vita a un tuffo spettacolare, da un altezza di 25 metri e con un ingresso in acqua a circa 80 km/h, che di fatto ha aperto il  Red Bull Cliff Diving World Series che si terrà a Boston il 24 agosto.

 

 

 

Modellino killer: appassionato perde il controllo e rimane ucciso

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Sarebbe stato lo stesso modellino di elicottero telecomandato a uccidere l’appassionato 41enne di Mauensee, comune del Canton Lucerna il cui corpo è stato trovato da un passante. Accanto al corpo infatti è stato rinvenuto un Gaui Formula X7. La vittima è stata fatalmente ferita alla testa e al braccio.

Paura nei cieli di New York… elicottero precipita nell’Hudson!

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Torna la paura a New York. E’ ancora negli occhi di tutti la tragedia del 2009 quando tra le vittime persero la vita, sui cieli di New York, anche cinque turisti bolognesi. Oggi, fortunatamente, non ci sono vittime, ma solo terrore per un elicottero che è precipitato nel fiume Hudson sul lato sinistro di Manhattan. Il pilota e i quattro passeggeri sono stati tratti in salvo dalle acque del fiume newyorkese all’altezza della 79esima strada. Il pilota ha preferito non rivelare la sua identità né la società per chi lavora e si è limitato a dichiarare che l’elicottero ha “avuto una perdita di potenza”.

In scala minore l’incidente di oggi è simile a quello verificatosi il 15 gennaio 2009, quando subito dopo il decollo all’aeroporto La Guardia, a causa di un’avaria, un  bireattore Airubus A320 della Us Airways, con a bordo 155 passeggeri, fu costretto a un ammaraggio proprio sul fiume Hudson.

Il nostro pensiero ora è in grado di far volare un elicottero! Video.

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Abbiamo un arma: il nostro pensiero! Con la mente oggi è infatti possibile far volare un modello di elicottero, ma si spera che un domani, con questa tecnica, si possa dare aiuto alle persone con problemi di deambulazione. Questo è il risultato a cui sono arrivati cinque studenti della facoltà di Scienze e Ingegneria dell’università americana del Minnesota.

Il sistema si basa sulla registrazione e sulla trasmissione in wi-fi dei segnali elettrici emessi dal cervello. Applicando questo processo a un robot volante è stato possibile guidare il mezzo e fargli effettuare alcune evoluzioni, solo e unicamente con la forza del pensiero. Quasi come in un film di fantascienza l’elicottero di circa 30 cm è riuscito a compiere gli ordini che impartivano a turno i ragazzi che i “connettevano” al mezzo mediante un casco con 64 elettrodi che riusciva a percepire i segnali del loro pensiero.

Continuano le ricerche di Marco Vidali e intanto si mobilita Facebook

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A Casale sul Sile, Treviso, Silea e negli altri comuni della Marca in questi giorni ci si chiede: “Come si fa a scomparire così a 23 anni?”. La domanda riguarda la sparizione di Marco Vidali, avvenuta la notte tra domenica e lunedì lungo la Restera. Il mistero ha destato stupore e la piazza virtuale si è riempita del tam tam di amici e coetanei. Sulle bacheche di Facebook appaiono gli appelli perchè tutti aiutino nella ricerca. A chiedere aiuto, c’è anche Giovanni: “Sono giorni che Marco Vidali non da più sue notizie, le forze dell’ordine stanno cercando negli ultimi posti dove e è stato ma niente. E’ un caro amico per me e penso anche per molti di voi, per favore non allarmatevi, se lo avete visto o se lo vedrete ditegli di farsi vivo. Utilizziamo Facebook per far girare la notizia, utilizziamolo con testa per favore. Condividete”. L’apprensione, nel frattempo, continua a crescere e si seguono da vicino gli sviluppi delle ricerche di Marco, scomparso mentre si trovava assieme a due amici. All’opera ci sono il nucleo sommozzatori, i soccorritori del 118, i vigili del fuoco, e i carabinieri che hanno già scandagliato ogni angolo della via e del tratto di fiume dove è stata rinvenuta lunedì pomeriggio la bicicletta del ragazzo che sembra sparito nel nulla mentre il suo cellulare ha smesso di suonare in concomitanza con la scomparsa. L’ultima cella ad agganciare il suo telefonino è quella che copre la zona di Fiera a Treviso. Poi, il nulla. I carabinieri hanno anche provveduto a controllare anche la stazione ferroviaria, la stazione degli autobus e gli altri luoghi d’aggregazione frequentati dal giovane. Con il passare delle ore, tuttavia, la più accreditata delle ipotesi èla più drammatica: quella di un incidente che ha fatto precipitare il ragazzo tra le acque del fiume, anche se le ricerche in questo senso non hanno dato esito. Nelle ricerche sono stati coinvolti anche i cani molecolari della Forestale mentre i carabinieri hanno utilizzato il loro elicottero per compiere un giro d’ispezione ma del giovane, che al momento della scomparsa indossava un cappellino da baseball una canotta nera con scritte rosse e una salopette con gli sbuffi sui fianchi, non è emersa nessuna traccia. Oggi le ricerche sono ricominciate prendendo l’avvio dalla diga di Silea, dove il corpo potrebbe essere stato trascinato dalla corrente. Ma la speranza, in rete, continua a sopravvivere.

Tutti salvi i militari dell’elicottero caduto in Corea del Nord durante un’esercitazione

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Sono tutti salvi i militari che erano a bordo dell’elicottero statunitense schiantatosi nella contea di Cheolwon, vicino al confine con la Corea del Nord, durante l’atterraggio. Nessuno, tra i tre membri dell’equipaggio e i 13 soldati a bordo, è rimasto ferito. Il mezzo, un CH-53 Sikorsky da trasporto, è caduto al poligono di tiro militare a Chelwon dopo tre ore di esercitazione.

Tragedia al reality, muore un concorrente!

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Un concorrente di ‘Koh-Lanta’, reality della tv francese TF1, versione locale di “Survivor”, è morto oggi per una crisi cardiaca. Il sito online del settimanale “Le Point” rende noto che si tratta di un ragazzo di 25 anni, che si sarebbe sentito male all’inizio delle riprese del gioco, che si svolgono in Cambogia. Trasportato d’urgenza con un elicottero, il concorrente è deceduto in ospedale.

La produzione dello show si è riunita per decidere il da farsi ed è molto probabile che sarà annullata l’intera stagione del reality.

“Koh Lanta”, trasmesso in Francia dal 2001, è una sorta di “Survivor” con protagonisti un gruppo di naufraghi. Il titolo è particolarmente azzeccato in quanto si rifa al nome di un’isola tailandese, il cui significato è “isola dai milioni di occhi”.

Lo show ha all’attivo ben dodici stagioni ed è una della punte di diamante del network TF1. “Koh Lanta” è infatti riuscito a fidelizzare il proprio pubblico e ogni stagione è stata seguita in media da 7 milioni di telespettatori.

L’eroe o l’antieroe? Bradley Manning, un esempio!

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Dieci volte colpevole di aver violato i regolamenti militari, ma non le leggi federali sull’aiuto al nemico: il soldato Bradley Manning ha cercato di evitare il carcere a vita offrendo al giudice della Corte Marziale di Fort Meade in Maryland una dichiarazione di colpevolezza per dieci capi di accusa minori sui 22 spiccati nei suoi confronti.
Leggendo da una ‘memoria’ di 35 pagine, Manning ha dichiarato di aver agito di sua spontanea volontà, «non su pressioni di Wikileaks» quando ha passato al sito-anti segreti di Julian Assange centinaia di migliaia di documenti top secret del Dipartimento di Stato e del Pentagono. Il soldato ha rivelato di averlo fatto «perchè il pubblico doveva sapere», e solo dopo aver tentato di offrire lo stesso materiale al Washington Post e al New York Times senza ricevere risposta.
«Pensavo che se il pubblico avesse avuto accesso alle informazioni si sarebbe aperto un dibattito sul ruolo delle forze armate e della politica estera», ha dichiarato Manning. In licenza a Washington dalla ferma in Kuwait, il soldato aveva tentato di contattare il quotidiano della capitale con l’offerta di «materiale enormemente importante per il popolo americano».
Non fu preso sul serio dalla sua interlocutrice. Ancora più frustrante il contatto con il New York Times dove Manning era arrivato a parlare solo con tante segreterie telefoniche. «Non pensavo che avrei danneggiato gli interessi americani, solo messo in imbarazzo il governo rivelando i retroscena dei suoi contatti internazionali», ha spiegato a proposito del cosiddetto ‘Cablegate’. Quanto ai ‘warlog’ dell’Esercito da Iraq e Afghanistan, il movente della fuga di notizie era stato di spiegare «i veri costi della guerra».
Tante le gocce che avevano fatto traboccare il vaso, ma soprattutto il video dell’attacco di un elicottero Apache su civili iracheni: «La reazione dei militari americani a bordo mi sconvolse. Parlavano dei bambini uccisi come “bastardi mortì”». Spetta adesso al giudice militare, colonnello Denise Lind, decidere se accettare la dichiarazione di colpevolezza di Manning. Ma anche se la Lind accoglierà la richiesta del soldato, i procuratori militari potrebbero decidere di aprire una nuova corte marziale nei confronti della talpa di Wikileaks sui rimanenti capi di accusa, compreso quello di aiuto al nemico che ha il potenziale di far passare a Manning il resto dei suoi giorni in prigione.

Onda anomala! Miracolosamente salvi dopo che la loro barca si è rovesciata

Sono intervenuti un elicottero e una motovedetta per salvare Antonello Tripepi e Alfredo Calisi, 43 e 44 anni, miracolosamente salvi dopo essersi rifugiati sulla chiglia della barca e aver lanciato sos.

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