“Il 25 maggio election day: sarò capolista alle europee”: così Berlusconi

berlusconi-europee-tuttacronacaRiunione con i coordinatori locali in piazza San Lorenzo in Lucina, a Roma, oggi per Silvio Berlusconi, che nell’occasione ha detto: “Puntiamo all’election day per il 25 maggio e vinceremo, grazie al lavoro dei coordinatori appena nominati e dai numerosi club che stanno nascendo in tutta Italia, siamo già oltre 60.00. Arriveremo a 12.000″. E ancora:”Dobbiamo tenerci pronti a tutto”, convinto che a fine maggio si andrà a votare anche alle politiche. Il leader di Forza Italia ha anche spronato tutti i suoi collaboratori a rimboccarsi le maniche. I presenti raccontano che conta sui Club Forza Silvio e sul lavoro dei coordinatori per riconquistare indecisi e delusi dalla politica.   “Spero di essere capolista in tutte le regioni alle Europee”.In una nota del partito, inoltre, si legge: “Il Presidente Silvio Berlusconi ha nominato tre nuovi Presidenti dei comitati regionali. Altri incarichi nazionali e regionali saranno definiti nei prossimi giorni. Abruzzo: Nazario Pagano; Puglia: Francesco Amoruso; Umbria: Catia Polidori (Commissario). Il primo compito dei nuovi presidenti, in accordo con il presidente nazionale, sarà la costituzione di un comitato di presidenza regionale costituito da altri quattro vice presidenti che li affiancheranno nello svolgimento delle loro funzioni”.

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Berlusconi e l’elogio al bipolarismo. Con un augurio per il 2014…

Berlusconi-tuttacronacaBerlusconi non si rilassa neanche negli ultimi giorni dell’anno e si profonde in un elogio del sistema politico americano: “Il miglior sistema per governare un Paese è il sistema bipolare. Il miglior esempio di democrazia per governare un paese è quello americano dove ci sono due partiti: il partito democratico e il partito repubblicano, questo si chiama bipolarismo”. Ai microfoni del Tg5 prosegue: “Se vogliano scongiurare un futuro di ingovernabilità e di decadenza  dobbiamo imparare a non disperdere i nostri voti. Questo è l’obiettivo di Forza Italia. Un azzardo? una follia? Forse, ma ricordo che Erasmo da Rotterdam diceva che i risultati migliori vengono non dalla ragione ma da una visionaria e lungimirante follia. Quando lo disse ne ’94 mi presero, nessuno ci credeva, ma in due mesi portai i moderati al governo”. Arriva quindi un augurio per l’anno che sta per iniziare: che gli italiani “imparino a votare”. “Gli italiani disperdono sempre il voto in tanti rivoli. Ma solo con la maggioranza assoluta data a Forza Italia si potrà cambiare l’architettura istituzionale e rendere finalmente l’Italia un Paese governabile”. E ancora: “Se gli italiani impareranno a votare, il mio talento, il mio impegno e la mia esperienza saranno al servizio del Paese”.

Dl carceri: il Consiglio dei ministri ha dato l’ok

dl-carceri-tuttacronacaDopo le molte parole spese sulle “condizioni disumane delle carceri” oggi, sono stati portati “dei provvedimenti molto importanti sulla giustizia penale e civile e sulle carceri” al Cdm, come ha spiegato il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri. Il dl carceri è stato in seguito approvato e il premier, Enrico Letta, nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, ha spiegato che dalle misure sulle carceri “non ci sono in nessun modo elementi di pericolosità per i cittadini”. “L’uso del braccialetto elettronico sarà facilitato, ma verrà usato solo nei casi di detenzione domiciliare”, ha aggiunto il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri. Il decreto prevede che lo “sconto” di buona condotta per la liberazione anticipata passi da 45 a 75 giorni ogni 6 mesi di detenzione. Resta il giudice a decidere. La misura avrà valore retroattivo dal gennaio 2010 e varrà 2 anni dall’entrata in vigore della legge. Produrrà un’uscita anticipata che nel massimo arriva a 6 mesi e per chi vede partire il conteggio dal 2010 interesserà potenzialmente 1.500 persone. Per quel che riguarda il braccialetto elettronico, dino a oggi assegnato solo a chi sta ai domiciliari, verrà applicato anche a livello esterno: affidamento in prova, permessi, lavoro esterno. La misura, oggetto fino alla fine di confronto con gli Interni, va letta anche come un incentivo ad adottarla per i magistrati, che finora l’hanno applicata poco e ora dovranno stendere delle motivazioni quando non la adottano ritenendo il soggetto troppo pericoloso. Resta fermo che il detenuto deve dare il consenso. Per quel che riguarda l’affidamento in prova, viene innalzato il “tetto” di pena da scontare per il quale si può beneficiare dell’affidamento in prova ai servizi sociali: passerà dagli attuali 3 anni a 4, ampliando la platea: la stima è che riguardi 1000-1500 persone. Per quel che concerne l’espulsione, le misure prevedono di avviare le procedure di identificazione degli extracomunitari subito dopo la carcerazione e di incentivare l’adozione di una norma della Bossi-Fini, l’art. 16, poco applicata sull’espulsione immediata in alternativa agli ultimi due anni di pena per alcuni reati minori. Ancora, il decreto aumenta le possibilità di affido terapeutico per i detenuti tossicodipendenti per favorire la cura nelle comunità di recupero anche in caso di recidiva per reati minori. Sempre sul fronte tossicodipendenze arriva il rato di “spaccio lieve” con pene minori da uno a 5 anni e multe per decongestionare i penitenziari. Infine, è stato istituito il Garante nazionale dei detenuti, organo indipendente preposto a una tutela extra-giudiziale dei diritti di quanti si trovano ristretti negli istituti penitenziari.

Braccialetto elettronico: anche Berlusconi rischia d’indossarlo

braccialetto-elettronico-tuttacronacaSe il nuovo decreto carceri voluto dal ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri venisse approvato così com’è stato formulato, anche Silvio Berlusconi potrebbe ritrovarsi a dover indossare il braccialetto elettronico. Il testo, spiega oggi Liana Milella su Repubblica, prevede una novità importante.

Bisogna saper di diritto per scoprire che si parla proprio del nostro braccialetto nel decreto Cancellieri, perché in verità nel testo ci sono solo poche righe. Si interviene su un vecchio decreto e laddove è scritto «se lo ritiene necessario» la frase cambia in «salvo che le ritenga non necessarie». Un assurdo cruciverba? No, significa questo: finora il giudice, quando metteva ai domiciliari un condannato, «se lo riteneva necessario», imponeva al detenuto il braccialetto elettronico. Si trattava, dunque, di una misura opzionale, non di un obbligo. Invece che succede adesso? Esattamente l’opposto, il giudice deve motivare perché «non» ritiene necessario il braccialetto, che da essere una misura di controllo “facoltativa” diventa obbligatoria.

Molto dipende anche dalla decisione che prenderà il tribunale di sorveglianza, dal momento che l’ex premier ha chiesto di essere affidato ai servizi sociali. Se venisse respinta la richiesta, tuttavia, per il leader di Forza Italia scatterebbero i domiciliari e – con l’approvazione del provvedimento – anche l’obbligo del braccialetto. Obbligo che potrebbe essere disatteso soltanto da una decisione motivata del magistrato.

Berlusconi loda Craxi… e attacca il resto del mondo

CRAXI-BERLUSCONI-tuttacronacaSilvio Belrusconi ha presentato un libro di Nicolò Amato su Bettino Craxi e non ha perso occasione per lanciare i suoi ormai noti strali: “Siamo in un quadro drammatico” perché, “l’Italia non è una democrazia”. E ancora: “C’è un ordine dello Stato composto da funzionari a cui è stato conferito il potere di togliere la libertà che si è trasformato in contropotere dello Stato”. Per quel che riguarda il futuro, il leader di Fi ha precisato che “non ci potrà più essere un accordo tra Forza Italia e Pd, visto come il Pd si è comportato facendo un accordo con la Magistratura per assassinare il leader del centrodestra e portare a compimento il disegno di vent’anni di eliminarmi dalla scena”. Quindi ha immaginato un domani dietro le sbarre: “Ho letto le prime 30 pagine di questo libro, leggerò le altre quando sarò in gale…”, ha detto. Poi, ricordando la figura del segretario socialista morto da latitante in Tunisia, Berlusconi lo ha definito “un uomo buono, giusto e molto generoso” che “non si è arricchito lasciando la sua famiglia non in una situazione agiata ma neanche nel benessere…”. E ha aggiunto: “Anch’io sono stato colpito da una sentenza ingiusta e ho avuto una tale indignazione che ho perso il sonno e non sono riuscito ad uscire di casa per un mese”. Parlando di politica, una critica anche agli elettori: “Questo paese non ha imparato a votare, quindi è ingovernabile e tale sarà ancora soprattutto se viene fatta una legge proporzionale. Ci sono possibilità di un governo di larghe intese e difficilmente potrà essere tra Fi e Pd ma sarà un accordo tra Pd e M5S. Ovvero: giustizialismo che si somma a ingiustizialismo: tutte insieme le forze del centrodestra devono fare una campagna di comunicazione sugli elettori per dirgli che l’unico modo per non avere più colpi di Stato è di votare compatti per Forza Italia, altrimenti continueremo ad essere un povero Paese dove i colpi di Stato sono sempre possibili”, ha insistito. Ma nonostante questo, “non andrò all’estero per evitare la carcerazione, ma continuerò la lotta”.

Berlsuconi torna alle “vecchie glorie”: barzellette e canzoni

berlusconi-tuttacronacaDopo la condanna e la decadenza, sembra proprio che Berlusconi abbia recuperato il buon umore, forse al pensiero delle elezioni europee… E così ieri sera, a cena con alcuni senatori di Forza Italia a palazzo Grazioli ha rispolverato il microfono e, accompagnato dal pianoforte, avrebbe, stando a quanto riferiscono alcuni parlamentari azzurri, intonato alcuni classici della musica francese. Ma non solo, in precedenza infatti si era concesso anche una barzelletta: “Sapete cosa fa Bossi quando va a letto con la moglie? La lega…”

Formisano e l’idea per il caso Berlusconi: candidarlo alle Europee in Estonia

berlusconi-estonia-tuttacronacaIl Messaggero riporta un dialogo intercettato in un corridoio del Transatlantico di Montecitorio e intarcorso tra l’onorevole del Centro democratico Nello Formisano e un esponente del Pdl. “E se Silvio Berlusconi, pur decaduto da senatore, si candidasse in Europa?”. “In Europa? Impossibile! Il Cavaliere è incandidabile”. “No, non alle Europee dalle liste formate in Italia, ma in un altro degli altri 27 Paesi europei dove la legge Severino non ha alcun valore giuridico…”. C’è quindi chi sostiene l’idea mentre tra colombe sia di centrodestra che di centrosinistra si cerca un modo per risolvere il caso Berlusconi. Il leader del Pdl, se Giunta e Aula di palazzo Madama lo dichiarassero decaduto, perderebbe il diritto all’elettorato attivo e passivo ma questo non significa che non possa presentare la sua candidatura alle europee. Dovrebbe però farlo in un Paese dell’Unione dove non sia valida la legge Severino. Spiega sempre il Messaggero che “Un precedente esiste e, per puro paradosso, riguarda un comunista tutto d’un pezzo come Giulietto Chiesa. Il giornalista già corrispondente da Mosca poi entrato in politica, prima con Di Pietro poi in diverse formazioni neo-comuniste, si presentò alle Europee del 2009 candidato in Lettonia all’interno della lista ‘Per i diritti umani in una Lettonia unita’, formazione che rappresenta la minoranza russa lettone. Il Pctvl mandò a Strasburgo una sola deputata eletta. Non era Chiesa, purtroppo, che non ce la fece e la cui carriera si disperse. Ove eletto, tuttavia, l’elezione di Chiesa sarebbe risultata valida.” A questo punto non resta che chiedersi dove Berlusconi prenderebbe i voti, e si potrebbe pensare all’Estonia, nella cui capitale, Tallin, dove “ha il suo quartier generale Ernesto Preatoni. Immobiliarista di fama e peso, titolare del gruppo Domina, che vanta grossi insediamenti turistici in Italia come in Egitto, Preatoni è chiamato il Gianni Agnelli estone, ma soprattutto è un grande e sincero amico del Cav: procurargli i voti sarebbe un gioco da ragazzi.” E’ lo stesso Formisano a spiegare perchè Berlusconi dovrebbe fare questa fatica: “Perché al Parlamento Ue lo scudo dell’immunità parlamentare è altissimo come dimostra il caso De Magistris. Quando era parlamentare europeo, usò le sue prerogative e il suo status per difendersi da semplici rinvii a giudizio, entrambi rispediti al mittente dal Parlamento di Strasburgo, che non accetta mai sui suoi membri richieste di indagine, figurarsi di arresto, da parte dei giudici locali”.

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