I domatori incontrano il leone: incontro Pd- M5S

Grillo_Bersani_vertice-pd-m5s-tuttacronaca

“Un incontro positivo in cui si è condiviso l’obiettivo generale e la necessità di mettere in moto il Parlamento. Non servono prevaricazioni, cercheremo insieme la strada”. Luigi Zanda, uno dei tre mediatori del Pd, spiega così l’esito dell’incontro con i parlamentari grillini. “No, questo non lo ha chiesto”, ha poi risposto Zanda alla domanda se il capogruppo Roberta Lombardi abbia rivendicato la presidenza della Camera per il movimento.

“Sarà un’assemblea del parlamentari M5S a decidere se e quali cariche condividere con il Pd”, ha poi spiegato. “Il nostro compito – ha proseguito – non prevede alcun tipo di trattativa ma una ricognizione. Il nostro obiettivo è esplorare la possibilità di condividere un percorso per l’elezione delle presidenze dei due rami del Parlamento in modo molto trasparente e aperto”.Roberta Lombardi: “Per le presidenze candidati all’altezza” – La capogruppo M5S Roberta Lombardi sottolinea che “il principio che abbiamo voluto sottolineare è trovare persone all’altezza dell’importanza del ruolo che ricoprono, la nostra proposta sarà all’altezza”.Scontro con la stampa – Bocche cucite da parte dei senatori e deputati del Movimento 5 Stelle al termine della riunione di esponenti del gruppo parlamentare con la delegazione del Pd. I parlamentari a 5 stelle evitano i cronisti.

Cosentino prima del week-end sarà in carcere!

nicola-cosentino-carcere-costituisce-tutatcronaca

Nicola Cosentino dovrebbe costituirsi in carcere venerdì, quando saranno terminate le procedure di insediamento del nuovo Parlamento. Lo ha affermato il suo difensore, Stefano Montone, che ha precisato che al momento non si sa a quale struttura il deputato Pdl dovrebbe presentarsi. Tra le ipotesi, oltre a una delle case di reclusione campane, vi è anche quella di un penitenziario fuori regione, per esempio Rebibbia, a Roma.

“La decisione definitiva sulla struttura in cui verranno scontati gli arresti – ha concluso Montone – spetta all’autorità giudiziaria e sotto il profilo amministrativo al Dap”.

Su Cosentino pendono due ordinanza di arresto – Nei riguardi di Cosentino, parlamentare uscente non ricandidato, ci sono due ordinanze di custodia cautelare in carcere per le quali la Camera ha rifiutato l’autorizzazione all’arresto, ma che sono state confermate nei giorni scorsi dal Tribunale del Riesame di Santa Maria Capua Vetere. Le ordinanze sono state emesse nell’ambito di procedimenti nei quali Cosentino è accusato di corruzione, in uno, e di concorso esterno in associazione camorristica, in un altro.

Matteo e la sua idea di governo!

MATTEO-RENZI-tuttacronaca

Nessun sabotaggio ma un invito, forte e rinnovato, a puntare sull’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti per tentare di cucire la difficile alleanza tra Pd e M5s.

E’ il messaggio lanciato oggi su Facebook da Matteo Renzi, che risponde anche al retroscena pubblicato da Repubblica sul presunto sfogo di Pier Luigi Bersani, preoccupato di un possibile sabotaggio da parte di Renzi del suo tentativo con i parlamentari grillini.

“Le polemiche interne al PD non hanno senso. Almeno, non adesso. Che io abbia proposto l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti non è una notizia: è proposta che abbiamo lanciato dalle primarie e dalla Leopolda. Non so se abolire il finanziamento serva a far pace con Grillo; sicuramente serve a far pace con gli italiani che hanno votato un referendum e che anche alle elezioni ci hanno dato un segnale”, spiega Renzi.

“Nessuno vuole “sabotare” il tentativo di Bersani, anzi. L’Italia ha bisogno di un Governo, prima possibile. Perché l’emergenza non è sapere chi farà il ministro, ma affrontare la situazione economica e la crisi occupazionale”. Quindi l’affondo, diretto più che mai, al segretario. “Paradossalmente se Bersani accettasse di abolire il finanziamento ai partiti forse avrebbe qualche chance in più – non in meno – di farcela. Decida lui, comunque: a me non sta a cuore la discussione di corrente, ma sta a cuore l’Italia”.

Quando l’uveite entrò in politica!

alfano-napolitano-incontro-grillo-tuttacronaca

Duro intervento del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, secondo cui “non può essere messa in discussione l’indipendenza dei magistrati”. Il segretario Angelino Alfano, che guida una delegazione del Pdl, ha incontrato al Quirinale il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il capo dello Stato, in una nota, ha condannato la manifestazione del Pdl di ieri fuori dal tribunale di Milano, dopo la doppia visita fiscale a Berlusconi per l’assenza in tribunale alle udienze dei suoi processi. «Il Presidente della Repubblica ha espresso il suo vivo rammarico per il riaccendersi di tensioni e contrapposizioni tra politica e giustizia. Rammarico, in particolare, per quanto è accaduto ieri ed è sfociato in una manifestazione politica senza precedenti all’interno del palazzo di giustizia di Milano», si legge in una nota diffusa dal Quirinale al termine dell’incontro con la delegazione del Pdl. «Il Capo dello Stato, nel fare appello a un comune e generale senso di responsabilità perché non appaia messa in questione né la libertà di espressione di ogni dissenso né l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, ha auspicato un immediato cambiamento del clima venutosi a creare».
«Napolitano ha ascoltato con grande attenzione le nostre preoccupazioni per i rischi che sta correndo la democrazia italiana». Lo affermano in una nota Angelino Alfano, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri dopo l’incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Grillo e il suo monologo: L’uveite di Berlusconi e l’orchite degli italiani.

«Berlusconi ha paura di fare la fine di Craxi, ma sarebbe invece la sua fortuna. In fuga sulle spiagge tunisine piene di Ruby senza la rottura di coglioni quotidiana dei suoi questuanti. Senza Ghedini, Alfano, Gelmini, senza Biondi, Gasparri, Cicchitto, Brunetta e soprattutto D’Alema Un paradiso terrestre. Si faccia condannare al più presto senza attenuanti e, prima dell’arresto, si dia alla latitanza. Ci guadagnerà in salute. Guarirà dall’uveite e gli italiani guariranno finalmente dall’orchite con cui li affligge da vent’anni. Ps: tutta la mia solidarietà ai magistrati di Milano.
L’uveite, una malattia che ha molto a che fare con la vendemmiata di processi dello psiconano, è un’infiammazione di parte o di tutta la tunica media (vascolare) dell’occhio o che interessa le altre tuniche (sclera, cornea e retina). Rinchiuso in una suite di 200 metri quadri del San Raffaele, Berlusconi è curato giorno e notte amorevolmente, alla porta di uscita c’è un appuntato dei Carabinieri per evitarne forse la fuga. Silvio ammira dalla finestra la cupola enorme con l’angelone voluta da Don Verzè, più grande di quella di San Pietro. Forse riflette sulla caducità degli esseri umani, sulla sorte effimera che aspetta ognuno di noi, come è successo a Don Verzè e a Mario Cal, sul destino cinico e baro che attende Mediaset, la sua creatura prediletta. Chissà a cosa pensa, novello Argante di Molière. Fuori  i parlamentari del Pdl si sono recati al Tribunale di Milano in segno di protesta, a tenere una conferenza stampa contro le “visite fiscali”, i “processi ad orologeria” e le “toghe rosse”. Una lunga fila di deputati e senatori è entrata nell’edificio e si è fermata davanti all’aula dove si tiene il processo Ruby come gesto di sfida. Non vi è stata purtroppo alcuna retata favorita dall’evento». Per il leader del Movimento 5 Stelle «i parlamentari del pdl sono ancora convinti che Ruby sia la nipote di Mubarak, come hanno dimostrato, convinti, a suo tempo con il voto in Parlamento, per questo assediano la magistratura, sono in buona fede. Si aggrappano a un vecchio signore che perde i pezzi come a un salvagente di marmo. Non hanno del resto alternative. Sparirebbero. Lo terranno insieme fino all’ultimo come la mummia di Lenin per esibirlo nei talk show con un altoparlante nascosto “No IMU, no IMU, no IMU”».

Anche gli immortali tremano… Berlusconi ha paura della croce!

silvio berlusconi-pdl-manifestazione-magistratura-tuttacronaca

L’idea di mettere a ferro e fuoco il Palazzo di Giustizia di Milano era stata bocciata, o almeno così pareva, dallo stesso Silvio Berlusconi, consigliato dal vicino Gianni Letta. I pidiellini della prima ora, spinti dalle ex ministre Gelmini e Bernini, però non hanno obbedito. “A tutto c’è un limite”, hanno spiegato. La guerra alla magistratura non doveva essere la strada da intraprendere di fronte all’attuale quadro politico e non avrebbe giovato all’incontro programmato con Giorgio Napolitano.
Lo stato maggiore del Pdl, il segretario Alfano e i capigruppo uscenti Cicchitto e Gasparri, infatti, oggi vedranno il capo dello Stato per denunciare «la persecuzione giudiziaria» nei confronti di Berlusconi. I piani moderati dei fedelissimi del Cavaliere, tuttavia, sono saltati a causa del no al legittimo impedimento, della seconda visita fiscale a Berlusconi e dell’annuncio di processo immediato a Napoli per compravendita di parlamentari.
In realtà Berlusconi non avrebbe bocciato affatto l’iniziativa dei suoi parlamentari, tutt’altro. Secondo il quotidiano di via Solferino, infatti, l’ex premier si sarebbe lasciato andare a uno sfogo che di pacato non aveva più nulla, dopo la doppia visita fiscale in ospedale: «Ma basta con questi moderatismi, non ne posso più di queste cautele! Vogliono arrestarmi, farmi fuori, dovete reagire! Vi voglio tutti a palazzo di Giustizia, vogliono crocifiggermi!». Il Cavaliere ha paura di morire? Ma non era uno degli immortali?
Nel Pdl si attende di capire quale sarà oggi l’atteggiamento di Giorgio Napolitano. Ci si attende «un interessamento del presidente», dice scegliendo bene le parole la Gelmini. Qualcosa di concreto anche se di riservato, un’attenzione, un intervento da «presidente del Csm» come aggiunge Cicchitto, perché spiega Quagliariello «pretendiamo che quello che chiediamo merita una risposta: Berlusconi deve essere trattato come un imputato normale. Basta con l’accanimento, con decisioni assurde e minacciose come quella dei pm di Napoli». Il Pdl ripone fiducia nell’attuale capo dello Stato ed è per questo che auspica una sua rielezione al Quirinale.

Il governo secondo Mentana!

enrico-mentana-la7-governo-politica- matteo renzi-tuttacronaca

E dopo Santoro ecco la proposta di Mentana! Con un tweet, il giornalista de La7, pronostica il futuro Premier italiano: “Nei palazzi i piu gettonati sono Prodi al Quirinale, Mauro al Senato,Franceschini alla Camera e Cancellieri a P.Chigi. Poi le primarie, il voto e via al governo di Matteo Renzi”.

Impazzano i pronostici e l’informazione tenta di veicolare messaggi politici sull’opinione pubblica. Tutti auspicano un governo tecnico piuttosto che un governo politico imbrigliato dalla mancanza di una vera e propria maggioranza. Inoltre pare proprio che il programma Bersani non piaccia neppure ai media!

Berlusconi rimane dentro!

berlusconi, san raffaele, ricovero, zangrillo, tuttacronaca

Silvio Berlusconi rimarrà ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano anche per tutta la giornata di oggi: la conferma arriva dal suo medico personale, Alberto Zangrillo. “Oggi rimane ancora ricoverato – spiega -. Effettueremo gli accertamenti previsti, tra cui quello sulla funzionalità dell’albero coronarico. Le sue condizioni sono stazionarie, ma non critiche. Non ci preoccupano”.

Le grandi idee politiche… la perla di Laura Puppato!

laura-puppato-blog-m5s-tuttacronaca

Come fare breccia nel cuore di Beppe Grillo? Ma con un blog, che domande. Le migliori menti del Pd si stanno ingegnando sul modo migliore per formare un governo che possa essere appoggiato dai grillini, e le proposte vanno dalla concessione della presidenza di una Camera allo “scouting” di senatori a 5 stelle, passando per gli ormai famosi 8 punti di Bersani, ma invano: non passa giorno senza che Grillo non respinga al mittente le offerte, non senza provocazioni.

Come ultimo tentativo, il Partito Democratico avrebbe incaricato una delegazione per fare da “ambasciatori” con Grillo e il Movimento 5 Stelle, e verificare se davvero non ci siano spiragli per un’intesa. E la neoeletta senatrice veneta, la donna invisibile che alle primarie Pd contese il cucchiaio di legno a Bruno Tabacci, quella che doveva portare il partito alla vittoria nel Nord-est – e sappiamo come è andata a finire -, ha la soluzione per convincere Grillo: un blog insieme. Come non averci pensato prima?

MA COLLEGANO IL CERVELLO PRIMA DI RILASCIARE DICHIARAZIONI I NOSTRI POLITICI?

I Re Magi del Pd per espugnare gli M5S

pd-m5s-pierluigi bersani- Luigi Zanda- Rosa Calipari-Davide Zoggia-tuttacronaca

“Io propongo un ristretta delegazione che abbia il compito di fare una ricognizione di dialogo possibile, si tratta di fare un giro perche’ ancora siamo nelle nebbie totali”. Lo afferma Pier Luigi Bersani, segretario del Pd che propone Luigi Zanda, Rosa Calipari e ”una new entry Davide Zoggia”.

Legittimo impedimento sì! La terra dei cachi!

silvio-berlusconi-processo-rubygate- tuttacronaca

I giudici del tribunale di Milano hanno accolto la richiesta di legittimo impedimento per motivi di salute per Silvio Berlusconi e hanno rinviato il processo a mercoledì prossimo.

Il tribunale dando atto degli esiti della visita fiscale che ha rilevato “uno scompenso pressorio dell’imputato” e quindi un “assoluto impedimento” a comparire in udienza ha sospeso il processo e lo ha rinviato a mercoledì prossimo 13 marzo nel primo pomeriggio per definire un nuovo calendario di udienze anche perché, da quanto hanno rilevato i consulenti nominati dai giudici, per l’ex premier c’é la necessita di un ulteriore periodo di 6-7 giorni per effettuare ulteriori accertamenti medici.

Aspettando Godot… la crisi avanza!

politica-italiana-godot- aspettando-silvio-berlusconi- pierluigi bersani-tuttacronaca

C’è chi manifesta davanti al tribunale dove da giorni si attende il Cavaliere, ormai disperso peggio di Godot. Ma non è lui l’unico ad essere atteso… gli italiani attendono un governo, attendono i tagli del rimborso ai partiti, attendono una crescita che ogni mese viene rinviata… come un tram che non arriva, bloccato nel traffico burocratico e nella confusione di idee… si attende il leader di un partito di sinistra… magari senza mangiar bambini e non sia più un uomo di metafore, che non abbiam tempo più per i giaguari, i passeri o gli scogli… Si attende un Papa, possibilmente contro la pedofilia, possibilmente un illuminato con l’energia alternativa, possibilmente un uomo pratico oltre che un ascetico, perchè i credenti non vivono sull’Olimpo, nè Paradiso. Attendiamo i diversi Godot, quei personaggi che non arrivano mai e se arrivano non li riconosciamo e li releghiamo in un angolo di Piazza della Signoria… Se arriva a Roma attraversando il Ponte Vecchio stavolta lo riconosciamo. Ecco noi attendiamo… ma alla fine ce ne andiamo, perchè per essere “italiani”, forse, ormai è tempo di andare all’estero, in fuga dal cervello di chi vorrebbe governarci e ripete che lui non è qui per pettinar le bambole (forse lui non è proprio qui, impegnato com’è a far magie per Mps)!

Il PDL in TRIBUNALE! Sogno? Film? 3D? No, realtà!

pdl-tribunale-tuttacronaca

E venne il giorno che i parlamentari del Pdl andarono in Tribunale, ma non per costituirsi, solo per manifestare!

Dall’Unione del Commercio, i parlamentari del Pdl sono andati al Palazzo di giustizia di Milano e, dopo aver intonato l’inno d’Italia, sono arrivati davanti all’aula del processo Ruby. In testa il segretario Angelino Alfano che ha motivato la manifestazione con ”tre fatti gravissimi”: il mancato riconoscimento del legittimo impedimento ai parlamentari avvocati Ghedini e Longo, la visita fiscale a Berlusconi e la richiesta di giudizio immediato da parte della Procura di Napoli.

#BersaniFirmaQui!

tutatcronaca - l'hasthtag- #BersaniFirmaQui

Bersani firmi qui e rinunci ai rimborsi elettorali”. Ecco la nuova sfida di Grillo al Pd, rilanciata dal suo blog. Grillo conferma che il suo movimento rinuncerà ai rimborsi elettorali e invita Pier Luigi Bersani a fare altrettanto. «Il Movimento 5 Stelle – scrive Grillo – rinuncia ai contributi pubblici, previsti dalle leggi in vigore, per le spese sostenute dai partiti e dai movimenti politici e non richiederà nè i rimborsi per le spese elettorali, nè i contributi per l’attività politica. Si tratta di 42.782.512,50 di euro che appartengono ai cittadini, anche in virtù di un referendum». «Il mio auspicio – prosegue – è che tutte le forze politiche seguano il nostro esempio, in particolare il pdmenoelle al quale spetta la quota più rilevante» e per questo, aggiunge, «non è necessaria una legge, è sufficiente che Bersani dichiari su carta intestata, come ha fatto il M5S, la volontà di rifiutare i rimborsi elettorali con una firma. Per facilitare il compito ho preparato il documento che Bersani può firmare per ufficializzare il rifiuto. Bersani, firma qui! Meno parole e più fatti», conclude Grillo con un’esortazione alla rete a invitare via Twitter «Bersani a firmare il documento». E su Twitter è boom per l’hasthtag   #BersaniFirmaQui 

GUERRA TRA ISTITUZIONI! Stop distruzione intercettazioni su Stato-Mafia!

stato-mafia- intercettazioni-mancino-napolitano-tuttacronaca

La corte di Cassazione ha dichiarato ammissibile il ricorso presentato dagli avvocati di Massimo Ciancimino contro la decisione del giudice per le indagini preliminari di distruggere senza il contraddittorio tra le parti, le intercettazioni delle telefonate tra l’ex ministro Nicola Macino e il capo dello Stato. L’impugnazione sarà valutata, ora, nel merito dalla sesta sezione della suprema corte il 18 aprile. Slitta, dunque, la distruzione delle intercettazioni fissata per il 13 marzo.
I difensori di Ciancimino, gli avvocati Francesca Russo e Roberto D’Agostino, nel loro ricorso, avevano sostenuto che il provvedimento del gup Riccardo Ricciardi, che aveva ordinato la distruzione delle intercettazioni senza contraddittorio, ledesse il diritto di difesa. Dall’ascolto delle telefonate, intercettate nell’ambito dell’indagine sulla trattativa Stato-mafia, a loro avviso potrebbero trarsi elementi utili alla difesa del loro assistito imputato nel procedimento di concorso in associazione mafiosa e calunnia.
Sulle telefonate si è aperto uno scontro istituzionale tra il Colle e la Procura di Palermo culminato in un conflitto di attribuzione davanti alla Consulta che ha dato ragione al Quirinale sulla distruzione delle intercettazioni.

FORSE POTREMO ALZA IL VOLUME E SAPERE LA VERITA’ PER UNA VOLTA IN ITALIA?

Sull’Ospite del San Raffaele si abbatte anche la procura di Napoli!

procura_repubblica-napoli-processo-berlusconi-de gregorio-senatori-compravendita-tuttacronaca

La Procura di Napoli ha chiesto il giudizio immediato nei confronti di Silvio Berlusconi nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta compravendita di senatori. Analoga richiesta è stata formulata per il sen. Sergio De Gregorio e l’ex direttore dell’Avanti, Valter Lavitola. Il reato ipotizzato è di corruzione.

Tutta la magistratura al capezzale di Silvio Berlusconi?

L’ITALIA ALLA DERIVA… dati ISTAT-CNEL, non c’è più futuro?!

istat-cnel-bes-dati-disagio-sociale- tuttacronaca

In Italia, tra il 2010 e il 2011, l’indicatore della ‘grave deprivazione’ sale dal 6,9% all’11,1%, cio’ significa che 6,7 milioni di persone sono in difficolta’ economiche, con un rialzo di 2,5 milioni in un anno. Si tratta di individui in famiglie con 4 o piu’ sintomi di disagio in un set di 9.

Il primo senza dubbio è il potere d’acquisto che in Italia durante la crisi è crollato, scendendo del 5% tra il 2007 e il 2011.  Il rapporto fa notare come la contrazione del potere d’acquisto si sia riflessa solo in parte sulla spesa per consumi finali delle famiglie, calata in termini reali dell’1,1%. Ecco che i cittadini hanno cercato di mantenere il proprio standard di vita attingendo ai risparmi accumulati o risparmiando meno. Infatti la propensione a mettere da parte le risorse è scesa dal 15,5% del 2007  all’11,5% del secondo trimestre 2012, accelerando il calo iniziato nel 2006. Inoltre in Italia la crisi ha aggravato le disuguaglianze: nel 2011 il 20% più ricco della popolazione ha ricevuto un reddito di 5,6 volte superiore a quello del quinto più povero. Si tratta di un valore superiore alla media europea. Infatti, spiega il rapporto, dal 2004 la concentrazione della ricchezza è tornata a salire, pur restando inferiore a quella degli anni ’90, e la quota di ricchezza totale posseduta dal 10% più benestante è aumentata nel 2010 al 45,9% (era al 44,3% nel 2008).

In Italia, tra il 2010 e il 2011, l’indicatore della ‘grave deprivazione’ sale dal 6,9% all’11,1%, ciò significa che 6,7 milioni di persone sono in difficoltà economiche, con un rialzo di 2,5 milioni in un anno. Si tratta di individui in famiglie con 4 o più sintomi di disagio in un set di 9. Lo rileva il rapporto Bes Istat-Cnel.  Il rapporto spiega come la grave deprivazione materiale sia una misura associata agli indicatori di povertà monetaria, ma non a essi totalmente sovrapponibile. Secondo la metodologia Eurostat si presenta, appunto, quando si manifestano quattro o più sintomi di disagio economico su un elenco di nove. Nel 2011, dopo la sostanziale stabilità che aveva caratterizzato gli anni precedenti, l’indicatore è aumentato in modo «sensibile» (+4,2 punti percentuali). In particolare è cresciuta la quota di individui in famiglie che dichiarano di non poter sostenere spese impreviste (dal 33,3% al 38,5%), di non potersi permettere una settimana di ferie all’anno lontano da casa (dal 39,8% al 46,6%), un pasto adeguato ogni due giorni se lo volessero (dal 6,7% al 12,3%) e che riferiscono di non poter riscaldare adeguatamente l’abitazione (dall’11,2% al 17,9%). Il rapporto Bes indica anche come il rischio di povertà, stimato a partire dal reddito netto disponibile, risulti più elevato della media dell’Ue e abbia raggiunto nel 2010 il 19,6%.

Nei primi 9 mesi del 2012 la quota delle famiglie indebitate, sostanzialmente stabile tra il 2008 e il 2011, ha segnato un balzo, passando dal 2,3% al 6,5%. Lo rileva il rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) di Istat e Cnel, spiegando che il più frequente ricorso al debito, generato in molti casi da mere esigenze di spesa, riguarda importi mediamente più bassi.

Dodici campi, dalla salute al lavoro, dall’ambiente alle relazioni sociali e 134 ‘termometrì per misurare il benessere equo e sostenibile (Bes), con l’obiettivo di monitorare lo stato di salute del Paese con indicatori che vadano «al di là del Pil». Un tema che negli ultimi anni ha registrato un vivace dibattito a livello internazionale e che ora vede l’Italia schierata in prima linea. È questo il lavoro portato avanti dal Cnel e dall’Istat sin dal dicembre del 2010 e oggi arriva a compimento con la presentazione del primo rapporto Bes davanti al capo dello Stato Giorgio Napolitano, al presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini; con la partecipazione del Presidente del Cnel Antonio Marzano e del Presidente dell’Istat Enrico Giovannini. Il Cnel, organo a cui partecipano rappresentanti di associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e del terzo settore, e l’Istat, dove operano esperti della misurazione dei fenomeni economici e sociali, hanno unito le proprie forze per giungere ad un insieme condiviso di indicatori utili a definire lo stato e il progresso del Paese. È stato così costituito un comitato insieme all’associazionismo femminile, ecologista, dei consumatori, a cui si è affiancata una commissione scientifica. A riguardo Istat e Cnel fanno anche notare come la consultazione con i cittadini sia stata ampia. L’impegno è quello di arrivare a una sorta di ‘costituzione statisticà, cioè un riferimento costante e condiviso dalla società italiana in grado di segnare la direzione del progresso. Uno strumento quindi utile anche per la messa a punto delle politiche necessarie al Paese. In particolare, si punta a sintetizzare gli indicatori in modo da elaborarne uno per ciascun dominio, quindi in tutto circa 12, anche per meglio capire miglioramenti e peggioramenti. Infatti, il Bes sarà aggiornato annualmente.

Ma la colpa di tutto questo di chi è? Gli italiani lo sanno e pure troppo bene come evidenziano i dati dell’Istat-Cnel. Cala la fiducia dei cittadini nei confronti della politica e soprattutto quella riposta nei partiti che è stata rilevata ai minimi storici. La media, in un’ipotetica pagella su una scala da 0 a 10, si ferma al 2,3. Voti bassi anche per la fiducia verso il Parlamento (3,6), le amministrazioni locali (4) e la giustizia (4,4).

Berlusconi si è messo agli arresti domiciliari in ospedale?

berlusconi-tribunale, processo, ruby, uveite, cardiovascolare, monitoraggio, san raffaele, milano, tuttacronaca

Nuova richiesta di leggittimo impedimento. Stavolta a far star male il Cavaliere oltre che uveite agli occhi ci si è messo anche il cuore. Il medico Zangrillo fa sapere che da ieri Silvio Berlusconi è sottoposto a stretto monitoraggio cardiovascolare. Se le condizioni dovessero rimanere queste, è probabile che il leader del Pdl possa trascorrere un’altra notte in ospedale. Intanto la Procura di Milano ha chiesto un’altra visita fiscale nell’ambito del processo sul caso Ruby. I magistrati chiedono di verificare se l’impedimento per motivi di salute presentato al processo è “assoluto”. I giudici si sono ritirati in camera di consiglio. Il processo Ruby va avanti tra certificati medici e visite legali. La difesa questa mattina ha già presentato 3 nuovi certificati medici per chiedere il legittimo impedimento per il leader del Pdl per motivi di salute. Intanto Berlusconi è “rinchiuso” al San Raffaele… forse i giudici potrebbero concedergli gli arresti domiciliari in ospedale?

Il twitter di Grillo che dichiara guerra al Pd e ai suoi!

vito crimi-roberta lombardi-m5s-tuttacronaca

“Qualora ci fosse un voto di fiducia dei gruppi parlamentari del M5S a chi ha distrutto l’Italia, serenamente, mi ritirerò dalla politica. Per quanto mi riguarda non ci sarà alcun referendum interno per chiedere l’appoggio al pdmenoelle o a un governo pseudo tecnico”, così Beppe Grillo su Twitter. Chiusura totale a qualsiasi formazione guidata da Bersani.

Intanto la Lombardi, capogruppo del M5S alla Camera, durante un meeting con i neoeletti aveva affermato: “Non ci sono e non ci sono mai stati margini per alleanze con i partiti, non faremo la stampella di nessuno”.  Si esclude così l’ipotesi di appoggio ad altri governi che non siano un governo a Cinquestelle.

Duro anche Vito Crimi, capogruppo del M5S al Senato, che ha dichiarato: “Al presidente Napolitano chiederemo un governo del M5s”. Per quanto riguarda la successione al Quirinale, Crimi ha detto che si terrà un referendum on-line tra gli attivisti che sceglieranno tra una rosa di nomi.

Niente marcia… non siamo fascisti!

marcia-grillo-annullata-fascisti-tuttacronaca

L’assemblea dei parlamentari M5S ha bocciato la proposta della “passeggiata” di accompagnamento dei neoeletti da piazza del Popolo alle Camere venerdì 15, giorno dell’insediamento. Due terzi dei neoeletti presenti alla riunione di Roma hanno votato contro, dopo che molti hanno sottolineato il rischio di alimentare gli accostamenti del movimento al fascismo.

Facciamolo!

governo-facciamolo-tuttacronaca

Attori, musicisti, religiosi illuminati escrittori, imprenditori, etc.. hanno sottoscritto un documento per invitare i politici a fare un governo, ma soprattutto a iniziare un processo di rinnovamento. Ecco la lettera:

Mai, dal dopoguerra a oggi, il Parlamento italiano è stato così profondamente rinnovato dal voto popolare. Per la prima volta i giovani e le donne sono parte cospicua delle due Camere. Per la prima volta ci sono i numeri per dare corpo a un cambiamento sempre invocato, mai realizzato. Sarebbe grave e triste che questa occasione venisse tradita, soprattutto in presenza di una crisi economica e sociale gravissima.

Noi chiediamo, nel nome della volontà popolare sortita dal voto del 24-25 febbraio, che questa speranza di cambiamento non venga travolta da interessi di partito, calcoli di vertice, chiusure settarie, diffidenze, personalismi. Lo chiediamo gentilmente, ma ad alta voce, senza avere alcun titolo istituzionale o politico per farlo, ma nella coscienza di interpretare il pensiero e le aspettative di una maggioranza vera, reale di italiani. Questa maggioranza, fatta di cittadine e cittadini elettori che vogliono voltare pagina dopo vent’anni di scandali, di malapolitica, di sperperi, di prepotenze, di illegalità, di discredito dell’Italia nel mondo, chiede ai suoi rappresentanti eletti in Parlamento, ai loro leader e ai loro portavoce, di impegnarsi fino allo stremo per riuscire a dare una fisionomia politica, dunque un governo di alto profilo, alle speranze di cambiamento.

Michele Serra
Roberto Benigni
don Luigi Ciotti
Oscar Farinetti
don Andrea Gallo
Lorenzo Jovanotti
Carlo Petrini
Roberto Saviano
Salvatore Settis
Barbara Spinelli

Monitorato il cuore d’oro di Berlusconi… mentre il malato ferma la piazza!

Berlusconi-uveite-piazza- gelmini-tuttacronaca

Domani i parlamentari del Pdl saranno davanti al Palazzo di Giustizia per sfilare silenziosamente per testimoniare la loro solidarietà a Silvio Berlusconi. A confermarlo è l’ex ministro Mariastella Gelmini. Quanto all’ipotesi di una analoga manifestazione davanti al Csm «non è stata decisa, anche se non escludiamo niente».
«Ho ritenuto, pur ringraziando di cuore tutti i parlamentari per la loro dimostrazione di fiducia e di affetto, di chiedere di soprassedere a tale iniziativa per il rispetto che ho sempre portato alle istituzioni repubblicane. Nonostante tutto, continuo ancora a confidare che la verità sia più forte di ogni pregiudizio e di ogni strumentalizzazione politica anche da parte di chi deve pronunciare una sentenza in nome del Popolo italiano in un procedimento che mi vede in base alla realtà dei fatti come incontestabilmente innocente», lo afferma in una nota Silvio Berlusconi riguarda la manifestazione in programma domattina a Milano.

Intanto Silvio Berlusconi è “sotto stretto monitoraggio cardiovascolare da questa mattina”. A spiegarlo è stato Alberto Zangrillo, medico personale del leader del Pdl e primario del reparto di Anestesia dell’ospedale San Raffaele, dove lo stesso Berlusconi è ricoverato da due giorni per uveite. Zangrillo ha precisato che nelle ultime ore si è verificata “l’alterazione dell’equilibrio emodinamico, con picchi di ipertensione arteriosa”.

E venne il giorno in cui l’M5S fece l’alleanza con il Pd?

tuttacronaca - pd- m5s

Alla riunione dei neoeletti parlamentari M5S sarebbe spuntata l’ipotesi di una consultazione tra gli attivisti sulla questione dell’alleanza o dell’appoggio ad un governo presieduto dal Pd. La proposta sarebbe stata fatta da una minoranza, in occasione della convention che si sta tenendo in un albergo romano per decidere alcuni aspetti organizzativi in vista dell’insediamento dei parlamentari.

PD SCANDALOSO! Il finanziamento è negli 8 punti… ma solo come riduzione!

pierluigi bersani-pd- matteo renzi-finanziamento-pubblico-partito-tuttacronaca

“Chi ha seguito i lavori della Direzione nazionale del Pd sa bene che il tema del finanziamento ai partiti è ben compreso negli otto punti approvati all’unanimità”. Così il Pd risponde alla sfida lanciata ieri da Matteo Renzi, aggiungendo che la revisione del finanziamento va fatto insieme al nodo della trasparenza nei partiti. Sembra proprio che il Pd sia corrotto nell’anima! Non c’è più speranza di salvezza.

Operazione trasparenza!

VITO-CRIMI-senato- m5s-pd-tuttacronaca

“Operazione trasparenza 1: mi ha contattato ieri un esponente di rilievo del PD per anticiparmi che lunedì terranno riunione congiunta dei gruppi da cui proporranno i loro nomi per le Presidenze e nei successivi giorni incontreranno i gruppi per comunicarlo e confrontarsi”: lo scrive su Facebook il futuro capogruppo al Senato di M5S, Vito Crimi, sottolineando in un post scriptum ai suoi follower che “tutto ciò che succederà lo saprete”.

Metti un grasso al Senato… si cerca alleanza bipartisan!

tuttacronaca. pietro_grasso_pd_bersani

Per la presidenza del Senato il Pd è intenzionato a giocarsi la carta Piero Grasso. Secondo i calcoli che si fanno al Nazareno, il nome dell’ex procuratore nazionale antimafia sarebbe il più adatto per sbloccare la trattativa sullo scranno più alto di Palazzo Madama, calcio di inizio della legislatura e insieme test preliminare per la eventuale formazione del governo. Grasso, al suo primo mandato parlamentare, ex magistrato stimato non solo in casa Pd, ma anche in area Monti nonché tra le ‘colombe’ del Pdl, potrebbe essere una scelta gradita anche tra i cinque stelle in quanto verrebbe presentato anche come garante di riforma sul fronte giudiziario. Grasso, che intervenuto tempo fa alla trasmissione di Vespa, Porta a Porta, dichiarava che alcune piccole quotidianità, le stava scoprendo solo ora che era entrato in politica. Sembra giusto metterlo alla Presidenza del Senato!

Sicuramente, ragionano in casa Dem, è candidatura più adatta a questa fase rispetto a quella immaginata finora: Anna Finocchiaro, senatrice al suo ottavo mandato parlamentare e dalle caratteristiche meno ‘bipartisan’. Insomma, è attraverso l’elezione di Grasso che potrebbe passare un’eventuale intesa di governo a guida Bersani.

Il 15/3 tutti gli italiani al Parlamento!

tutatcronaca-m5s-palazzo_montecitorio

«Il 15 marzo per la prima seduta del Parlamento vorremmo arrivare tutti a piedi, partendo dal Colosseo. Venite con noi ad accompagnarci fino alla porta». Così il neo deputato del Movimento 5 Stelle, Simone Vignaroli, a una conferenza di attivisti del movimento a Roma annuncia l’iniziativa dei parlamentari M5S. Si cerca così di far partecipare le persone alla politica, di coinvolgerle in iniziative che possano far sentire meno distante il gap che in queti anni si è venuto a creare tra istituzioni e popolazione. Sicuramente l’iniziativa di  Vignaroli farà molto discutere e sarà tacciata di populismo gratuito, ma è meglio chi invita la popolazione o chi spende il finanziamento pubblico per comprarsi il salmone e beni di lusso?

Renzi spara su Bersani… via il finanziamento ai partiti!

matteo renzi-fabio fazio-che tempo che fa-finanziamento pubblico-tuttacronaca

“Se Bersani aggiunge l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, non fa un atto di demagogia ma di serietà”. E’ quanto ha affermato Matteo Renzi, intervistato da Fabio Fazio nella registrazione di ‘Che tempo che fa’ in onda questa sera su Raitre. “Si ristabilirebbe una sintonia con il Paese”, ha aggiunto.

Nei giorni scorsi il segretario, illustrando alla direzione del partito gli otto punti programmatici su cui spera di ottenere la convergenza del Movimento 5 Stelle per far nascere un “governo di scopo”, ha presentato una piattaforma con molti punti condivisibili dal M5S, a cominciare dal taglio dei costi della politica, ma sul finanziamento pubblico ai partiti ha mantenuto la sua impostazione. “Non sono disposto a discutere sul principio che la politica debba avere qualche forma di sostegno pubblico, altrimenti la politica la fanno solo ottimati e miliardari”, ha ribadito Bersani.

Del resto la prima reazione di Beppe Grillo alla piattaforma programmatica del leader democratico è stato sprezzante. Nel suo blog il fondatore del M5S ha sottolineato infatti come a suo avviso abbiano “più punti in comune tra loro Pd e Pdl di quanti ne abbiano Pd e Movimento 5 Stelle”. “Entrambi – citava tra gli altri Grillo – sono per i rimborsi elettorali”.

Gli articoli che fanno male al Pd? Quelli degli pseudo-intellettuali!

lettera-pd-intellettuali-tuttacronaca

”Quando il pdmenoelle chiama, l’intellettuale risponde. Sempre! In fila per sei con il resto di due”. E’ ironica – e si rifa’ anche ad una vecchia canzona di Giorgio Gaber – la risposta di Beppe Grillo all’appello di un gruppo di intellettuali su Repubblica a favore di un governo Pd.

QUI SOTTO TROVATE L’ARTICOLO DE LA REPUBBLICA!

Una grande occasione si apre, con la vostra vittoria alle elezioni, di cambiare dalle fondamenta il sistema politico in Italia e anche in Europa. Ma si apre ora, qui e subito. E si apre in questa democrazia, dove è sperabile che nessuna formazione raggiunga, da sola, il 100 per cento dei voti. Nessuno di noi può avere la certezza che l’occasione si ripresenti nel futuro.

Non potete aspettare di divenire ancora più forti (magari un partito-movimento unico) di quel che già siete, perché gli italiani che vi hanno votato vi hanno anche chiamato: esigono alcuni risultati molto concreti, nell’immediato, che concernano lo Stato di diritto e l’economia e l’Europa. Sappiamo che è difficile dare la fiducia a candidati premier e a governi che includono partiti che da quasi vent’anni hanno detto parole che non hanno mantenuto, consentito a politiche che non hanno restaurato ma disfatto la democrazia, accettato un’Europa interamente concentrata su un’austerità che – lo ricorda il Nobel Joseph Stiglitz – di fatto «è stata una strategia anti-crescita», distruttiva dell’Unione e dell’ideale che la fonda.

[chi ha detto che non può diventare più forte se è stato appena fatto un sondaggio ed è stato dimostrato che l’M5S è cresciuto del 5%? Inoltre le citazioni dotte come quella del Nobel Joseph Stiglitz sembra solo l’esibizione gratuita della propria cultura! E’ mai possibile che ci dobbiamo sempre far riconoscere per queste cadute di stile e per il nostri sfoggi di cultura? ]

Ma dire no a un governo che facesse propri alcuni punti fondamentali della vostra battaglia sarebbe a nostro avviso una forma di suicidio: gli orizzonti che avete aperto si chiuderebbero, non sappiamo per quanto tempo. Le speranze pure. Non otterremmo quelle misure di estrema urgenza che solo con una maggioranza che vi includa diventano possibili. Tra queste: una legge sul conflitto di interesse che impedisca a presenti e futuri padroni della televisione, della stampa o delle banche di entrare in politica; una legge elettorale maggioritaria con doppio turno alla francese; il dimezzamento dei parlamentari il più presto possibile e dei loro compensi subito; una Camera delle autonomie al posto del Senato, composta di rappresentanti delle regioni e dei comuni; la riduzione al minimo dei rimborsi statali ai partiti; una legge anti-corruzione e anti-evasione che riformi in senso restrittivo, anche aumentando le pene, la disciplina delle prescrizioni, bloccandole ad esempio al rinvio a giudizio; nuovi reati come autoriciclaggio, collusione mafiosa, e ripristino del falso in bilancio; ineleggibilità per condannati fin dal primo grado, che colpisca corruttori e corrotti e vieti loro l’ingresso in politica; un’operazione pulizia nelle regioni dove impera la mafia (Lombardia compresa); una confisca dei beni di provenienza non chiara; una tutela rigorosa del paesaggio e limiti netti alla cementificazione; un’abolizione delle province non parziale ma totale; diritti civili non negoziati con la Chiesa; riconsiderazione radicale dei costi e benefici delle opere pubbliche più contestate come la Tav. E vista l’emergenza povertà e la fuga dei cervelli: più fondi a scuola pubblica e a ricerca, reddito di cittadinanza, Non per ultimo: un bilancio europeo per la crescita e per gli investimenti su territorio, energia, ricerca, gestito da un governo europeo sotto il controllo del Parlamento europeo (non il bilancio ignominiosamente decurtato dagli avvocati dell’austerità nel vertice europeo del 7-8 febbraio).

[La riduzione del finanziamento pubblico ai partiti è una vergogna che non dovrebbe stare sulla bocca di un partito che eredita la tradizione partigiana, che abolisce, in teoria, ogni forma di casta e che dovrebbe pensare ai ceti più poveri. Con la scusa di uan politica aperta a tutti tramite il finanziamento pubblico abbiamo ottenuto solo corruzione e concussione! Chi vuole entrare in politica e non ha i mezzi può rivolgersi sempre agli sponsor. Ma con la mentalità del Pd degli ultimi anni, entra in politica solo chi ha il “Bersani-pensiero” e si inginocchia davanti al Dittatore che impedisce primarie “pulite” facendo fuori un possibile avversario, salvo richiamarlo quando ormai si è perso tutto anche cioè che non si credeva possibile perdere]

Non sappiamo quale possa essere la via che vi permetta di dire sì a questi punti di programma consentendo la formazione del nuovo governo che decida di attuarli, e al tempo stesso di non contraddire la vostra vocazione. Nella giunta parlamentare si può fin da subito dar seguito alla richiesta di ineleggibilità di Berlusconi, firmata da ormai 150.000 persone : la fiducia può essere condizionata alla volontà effettiva di darvi seguito. Quel che sappiamo, è che per la prima volta nei paesi industrializzati e in Europa, un movimento di indignati entra in Parlamento, che un’Azione Popolare diventa possibile. Oggi ha inizio una vostra marcia attraverso le istituzioni, che cambieranno solo se voi non fuggirete in attesa di giorni migliori, o peggiori. Se ci aiuterete a liberarci ora, subito, dell’era Berlusconi: un imprenditore che secondo la legge non avrebbe nemmeno dovuto metter piedi in Parlamento e tanto meno a Palazzo Chigi.

Avete detto: «Lo Stato siamo noi». Avete svegliato in Italia una cittadinanza che vuole essere attiva e contare, non più delegando ai partiti tradizionali le proprie aspirazioni. Vale per voi, per noi tutti, la parola con cui questa cittadinanza attiva si è alzata e ha cominciato a camminare, nell’era Berlusconi: «Se non ora, quando?»

[tutto il resto son chiacchiere!]

Firmato da:

Remo Bodei – filosofo che insegna a Ucla. Classe 1938.
Roberta De Monticelli – filosofa. Classe 1952
Tomaso Montanari – Storia dell’arte moderna. Classe 1971.
Antonio Padoa-Schioppa -Storico italiano e giurista- Classe 1937
Salvatore Settis – Archeologo e storico dell’arte italiano. Classe 1941
Barbara Spinelli – giornalista e scrittrice italiana. Classe 1941

Cioè persone che stanno a contemplare la grotta di Platone mentre le persone muoiono di fame?

Fitch ci declassa! Ora siamo BBB+

fitch- tuttacronaca

Fitch ha tagliato il rating dell’Italia da A- a BBB+ con outlook negativo. La decisione riflette il “risultato inconcludente delle elezioni italiane”, spiega l’agenzia. “La recessione in atto in Italia – aggiunge – è una delle più profonde in Europa e i dati indicano il rischio che si prolunghi più di quanto atteso”.

Fitch, inoltre, prevede una contrazione del Pil italiano dell’1,8% nel 2013. Il debito sarà invece vicino al 130%. E’ quanto riporta il comunicato dell’agenzia di rating che declassa l’Italia. La recessione più profonda e lunga del previsto, si legge, “mette a rischio lo sforzo di risanamento di bilancio e aumenta i rischi del settore finanziario”.

A sostenere il rating BBB+, spiegano gli analisti di Fitch, sono vari fattori, fra i quali la relativa ricchezza e la la diversificazione dell’economia con moderati livelli di indebitamento del settore privato. L’Italia ha fatto progressi negli ultimi due anni nel risanamento di bilancio: l’agenzia prevede un deficit di circa il 2,5% nel 2013.

Attualmente sull’Italia l’agenzia S&P ha un rating BBB+ con outlook negativo, tre gradini sopra l’area “non investment grade”. Moody’s ha un rating Baa2 con outlook negativo, due gradini sopra la soglia “junk”.

ECCO DOVE  CI HA PORTATO MARIO MONTI… MAGARI CON UNA POLITICA ECONOMICA DIVERSA CI SAREBBERO STATE DELLE VOTAZIONI CHE AVREBBERO PERMESSO LA GOVERNABILITA’! MONTI HA PORTATO IL PAESE ALLA “RIBELLIONE” E SE ANCORA IL POPOLO ITALIANO NON HA DICHIARATO GUERRA CIVILE AL GOVERNO E’ SOLO PERCHE’ NON HA NEPPURE PIU’ LA FORZA DI CREDERE NELLA RIVOLUZIONE!
FITCH CI DECLASSA, COSI’ SIAMO PIU’ APPETIBILI PER LA SPECULAZIONE FINANZIARIA! GRAZIE ANCORA ALL’OLIGARCHIA DELL’ALTA FINANZA CHE COMANDA SUGLI STATI “SOVRANI”!

Bersani ne ha per tutti… tranne che per gli italiani!

Bersani - tuttacronaca

Giornata intensa per il segretario del Pd Bersani. Non solo l’incontro con Monti durante il quale è stato “esaminato il modo per l’Italia di orientare le politiche dell’Ue in favore di una maggiore attenzione alla crescita, all’occupazione e alla dimensione sociale della crisi, tenendo conto delle specificità nazionali” e in cui sono state discusse le priorità che obbligatoriamente saranno al centro del Programma Nazionale di Riforme, da presentarsi entro aprile, ma ancora attacchi alle persone che, probabilmente, percepisce come minacce al suo desiderio di governo. Agli insulti di Grillo ha deciso di non replicare essendo altre le sua priorità. il bene del Paese ed il desiderio di presentare proposte realizzabili, dando “risposte serie e non incappucciate davanti al Paese” aggiungendo una sfida: “Dimmi cosa vuoi fare. Dimmi qualcosa di serio che si possa capire e che valga anche domani mattina, per il nostro Paese”. Per quanto riguarda Renzi, l’ha definito “allergico agli orgasmi” aggiungendo che “alla direzione del Pd abbiamo discusso otto ore e mezza e non è stata una passerella. Ma è talmente giovane che sono cose che si superano, ci si può anche abituare”.

In tutto questo ancora non si è sentito parlare di fatti concreti, di possibili azioni da intraprendere. Dal canto suo il sindaco fiorentino ha già espresso le sue motivazioni, e le sue frustrazioni, quando ha lasciato la Direzione senza prendere la parola: “Onestamente, quello che dovevo dire l’avevo detto. Sostengo il tentativo di Bersani: posso pure impararlo a memoria e dirlo in cinese… Ma oltre questo, che devo fare? Tra me e lui le differenze ci sono: dovevo intervenire per esasperarle?” Per poi, rientrando nella sua città, aggiungere: “Ma come sono giorni che insisto a dire che se avessimo cavalcato noi l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti avremmo spuntato qualche unghia a Grillo, e Bersani che fa? Nemmeno ne parla nella relazione introduttiva… Qua si rischia di andare avanti come prima. Ma come prima non va bene affatto.”

E per questo motivo si è allontanato, per non ritrovarsi invischiato in una “casta” che non rinuncia ai benefici, con un atto che è possibile leggere come dissociazione da una realtà immutabile che non impara neanche dalla sua sconfitta. A Bersani interessa solo arrivare primo?

INGOVERNABILITA’, MA QUANTO CI COSTI?

ingovernabilità-costi-tuttacronaca

La febbre da spread potrebbe riacutizzarsi nel clima di incertezza politica emersa dal voto del 24 e 25 febbraio. E un’impennata del differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi potrebbe far lievitare ancora gli interessi che paghiamo sul debito nazionale. Non solo. Visto che le maggiori banche possiedono moltissimi titoli di debito italiani, le loro azioni in Borsa rischiano di crollare bruciando miliardi su miliardi. E se un nuovo Governo non azzererà o cambierà al più presto le riforme avviate da Monti, entreranno in vigore gli aumenti dell’Iva e della pressione fiscale in genere. Ecco qual è il quadro economico dell’attuale situazione di ingovernabilità politica.

(differenziale tra Btp e Bund a 10anni):
– 6 marzo: 317 punti
– 26 febbraio: 348 punti
– 29 gennaio: 246 punti

Ogni 100 punti base di aumento dello spread
si traducono in un aumento
del costo del debito italiano di:
– 3,1 miliardi il 1° anno
– 6,2 miliardi il 2° anno
– 8 miliardi dal 3° anno

ESISTE CHI CI SPECULA SULL’INGOVERNABILITA’? ESISTE UNA OLIGARCHIA CHE GOVERNA IL MONDO ATTRAVERSO L’ALTA FINANZA? QUANTO GUADAGNA LA GERMANIA DALLA NOSTRA INGOVERNABILITA’? QUANTO CI COSTERA’ LA CADUTA DEL GOVERNO BERSANI SE MAI SI RIUSCIRA’ A FARLO?

CHI PAGA? GLI ITALIANI, MA NON TUTTI, SOLO QUELLI ONESTI, I POVERI, LA CLASSE MEDIA (CHE MEDIA NON E’ PIU’) E I PENSIONATI!

Niente Strasburgo, la crisi politica non lo consente! così Napolitano.

napolitano strasburgo

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha scritto al presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, ringraziandolo insieme alla Conferenza dei Presidenti dei gruppi per l’invito rivoltogli a prendere nuovamente la parola nell’Assemblea il prossimo 13 marzo, e rammaricandosi che i tempi stretti e la complessità del processo di formazione di un nuovo governo in Italia non gli consentano di intervenire a Strasburgo. E’ quanto si legge in una nota del Quirinale.

“Desidero vivamente assicurare lei e tutti i deputati al Parlamento Europeo – ha scritto Napolitano a Schulz – che, anche nel ruolo riservatomi dalla Costituzione italiana, dopo la conclusione del mio mandato presidenziale, di Senatore a vita, resterò fedele al mio rapporto col Parlamento Europeo, istituzione alla quale mi sono dedicato nel corso di lunghi anni. E mi farò ancora attivo sostenitore, nei limiti delle mie forze, della causa europea e del ruolo decisivo, in seno all’Unione, della principale fonte di legittimazione della costruzione europea e cioè della rappresentanza dei cittadini incarnata nel Parlamento”.

Le società di Grillo in Costa Rica… Fango o scandalo?

grillo beppe- tuttacronaca- società- costa rica

Tredici società aperte dall’autista di Grillo in Costa Rica e dalla cognata del leader di M5S. Per compiere investimenti e operazioni immobiliari, incluso un resort di lusso. In un Paese inserito nella lista nera dei paradisi fiscali». Il settimanale L’Espresso «ricostruisce l’attività parallela dell’autista di Beppe Grillo, Walter Vezzoli, 43 anni, che da oltre dieci segue come un’ombra il fondatore del Movimento Cinque Stelle».
«In piazza San Giovanni, il comico genovese lo ha presentato cos alla folla: ‘Sta con me, fa la logistica, mi protegge, ha tutto sotto controllo. Un ragazzo formidabile», scrive L’Espresso. «Quattro di queste società risultano immatricolate con la formula della ‘sociedad anonima’, uno schermo giuridico che consente di proteggere l’identità degli azionisti – scrive L’Espresso, nell’anticipazione diffusa oggi – Non è dato sapere, quindi, chi abbia finanziato queste iniziative. Dalle carte che ‘l’Espresso’ ha potuto consultare emerge però che tra gli amministratori compare, insieme a Vezzoli, Nadereh Tadjik, ovvero la cognata di Grillo, la sorella di sua moglie Parvin, di origini iraniane».
«Nella Armonia Parvin sa, guarda caso stesso nome della signora Grillo, la presidente Nadereh Tadijk e il segretario Vezzoli sono affiancati da un terzo amministratore, un italiano residente in Costa Rica che si chiama Enrico Cungi – prosegue – Cungi nel 1996 venne coinvolto in un’indagine per narcotraffico. Arrestato in Costa Rica e poi estradato in Italia ha passato tre mesi nel carcere di Rebibbia, ma non risultano condanne a suo carico».
«A che cosa serve questa costellazione di società, dotate per altro di capitali sociali minimi, non più di 10 mila dollari ciascuna? – si domanda L’Espresso – Difficile dare una risposta precisa, visto che l’oggetto sociale indicato nelle carte appare a dir poco ampio. Ad aumentare la difficoltà c’è poi il fatto che il livello di trasparenza delle informazioni societarie in Costa Rica è tra i più bassi al mondo. Non per niente il Paese del Centroamerica è inserito nella black list dei paradisi fiscali dal Tesoro italiano».
«Almeno una delle società targate Vezzoli-Tadijk ha però in cantiere un progetto ben preciso. Ecofeudo, infatti, è il nome di un resort extra lusso da 30 ettari da costruire sulle colline della baia Papagayo – conclude – A giudicare dalle foto pubblicate Ecofeudo non sarà un villaggio popolare. La zona è considerata una delle più promettenti per chi vuole investire nel turismo. Nel resort le ville saranno di alto livello: ‘potranno avere una superficie fino a 750 metri quadri coperti su un’area propria di 5000 metri quadrì».

L’intervista di Grillo al Time!

beppe grillo-time-tuttacronaca

“Vogliamo il 100% del Parlamento, non il 20% o il 25 o il 30%”: è una delle frasi a effetto che Beppe Grillo sfoggia in un’intervista a Time. Il magazine Usa presenta ai suoi lettori “il comico canaglia diventato kingmaker”. “Il più grande vincitore delle elezioni italiane”, scrive Time, “si è rifiutato di negoziare con la vecchia guardia che considera alla radice dei problemi dell’Italia”. Nell’intervista parla di “dissoluzione dei partiti”. Dà il merito del suo successo a Internet. E non manca di scherzare sul papato.

Grillo dice di volere sostituire i partiti con “cittadini, informati, onesti, cittadini trasparenti, che fanno il loro lavoro con passione”. E che vanno a casa dopo due mandati. “Non ci sono soldi né carriere in questo movimento”. Il Movimento Cinque Stelle ha avuto più voti di ogni altro partito, 8,7 milioni. Ma Grillo ripete di non volere cooperare con i partiti politici: “Fanno mostra di essere l’uno contro l’altro, ma sotto sotto, sono la stessa cosa. Destra e sinistra in Italia hanno sempre fatto finta di combattersi. Ora gli accordi che hanno fatto nell’ombra per 20 anni devono farli alla luce del sole. E se lo fanno sono morti. Politicamente morti. E così scaricano su di me la loro infelicità politica, la loro disintegrazione, dicendo che sono io che non formo il governo, che creo instabilità. Ma io non posso discutere con loro”. Time chiede a Grillo perché non accetta l’offerta del Pd di lavorare a misure contro la corruzione e i costi della politica. “Loro parlano di trasparenza dei partiti. Noi parliamo di dissoluzione dei partiti. E’ differente. Wellington e Napoleone non possono trovare modo di cooperare. Noi siamo qualcosa di diverso”.

“Cosa le dà l’autorità per negoziare o no con il Partito Democratico?”, chiede Time, ricordando le accuse di essere antidemocratico e di fare scelte senza consultare i neoeletti. “c’è una regola nel nostro movimento. Non facciamo accordi con i partiti. Chiunque abbia aderito al nostro movimento ha accettato questo… Non c’è niente da decidere”. Per rilanciare l’Italia, Grillo dice che c’è bisogno di “un forte segnale”: “Mandateli tutti a casa. Chiudete i partiti, prendetegli i soldi, immediatamente. Il lancio d’urgenza di un reddito minimo garantito. Due o tre operazioni, leggi contro la corruzione i conflitti d’interesse, separare le società finanziarie dalle banche”.

Time chiede come mai le proposte di cui più si parla – la nazionalizzazione delle banche, il referendum sull’euro, il fare default sul debito – non sono nella piattaforma del partito. “Dobbiamo ancora discuterne. Poi le scriveremo nel programma. Dateci tempo. Io propongo un’idea di base. Nonè un piano politico. E’ una visione del mondo. Non si tratta di sostituire una classe politica con un’altra. Vogliamo il 100% del Parlamento, non il 20% o il 25 o il 30%. Quando il movimento arriverà al 100%, quando i cittadini diventeranno Stato, il movimento non avrà più bisogno di esistere. L’obiettivo è di auto-estinguerci”.

Sull’euro, Grillo dice: “Non ho mai detto di volere essere dentro o fuori dall’euro. Ho detto che voglio un’informazione corretta. Voglio un piano B per la sopravvivenza nei prossimi dieci anni. E poi, con un referendum decideremo. Dobbiamo sapere quali sono i costi e i benefici”. E sul rischio di risvegliare “forze oscure”, Grillo afferma: “Tutto ha avuto inizio in Italia: il fascismo, le banche; noi abbiamo inventato il debito. Anche la mafia. Se non scoppia la violenza è perché c’è il movimento. Se noi falliamo andiamo verso la violenza nelle strade perché metà della popolazione non ce la fa più”.

Beppe Grillo: Attenti al Lupo!

Beppe-Grillo-rai-tutatcronaca

“Le Sette Sorellastre televisive non fanno informazione, ma propaganda. E’ indispensabile creare una sola televisione pubblica, senza alcun legame con i partiti e con la politica e senza pubblicità. Le due rimanenti possono essere vendute al mercato. È necessario rivedere anche i contratti di concessione per le televisioni private e definire un codice deontologico al quale devono attenersi”. Ecco la proposta di Beppe Grillo per la riforma del mercato televisivo.

Poi si scaglia contro i conduttori televisivi: “Il loro obiettivo è, con voce suadente, sbranare pubblicamente ogni simpatizzante o eletto del M5S e dimostrare al pubblico a casa che l’intervistato è, nell’ordine, ignorante, impreparato, fuori dalla realtà, sbracato, ingenuo, incapace di intendere e di volere, inaffidabile, incompetente. Oppure va dimostrato il teorema che l’intervistato è vicino al pdmenoelle, governativo, ribelle alla linea sconclusionata di Grillo, assennato, bersaniano. In entrambi i casi, il conduttore si succhia come un ghiacciolo il movimentista a cinque stelle”

Detto da un comico che ha lavorato per tanti anni alla Rai che conosce i meccanismi del sistema, quanto meno è un’idea su cui riflettere… poi considerato ormai il palinsesto Rai degli ultimi anni, può solo che migliorare!

CHE VERGOGNA IL PD! E poi chiedono anche il voto?

fassino-piero-tuttacronaca

”Una sentenza che ristabilisce verita’ e giustizia e conferma come intorno a una espressione ironica sia stata costruita consapevolmente, per anni, una campagna di denigrazione e delegittimazione politica”. Il sindaco di Torino, Piero Fassino, commenta cosi’ la condanna di Silvio Berlusconi e del fratello Paolo per la vicenda Unipol.

Per l’ex segretario Ds la condanna e’ anche ”la conferma di quanto la politica italiana sia stata in questi anni fortemente inquinata da pratiche illecite”.

Non andava fatta pulizia al Pd? Con un sindaco che pronuncia certe frasi è fatta giustizia? E’ questa la faccia pulita del partito di Bersani? Espressione ironica??? Tutto era meno che l’espressione ironica era una domanda specifica per sapere se un partito politico era diventato proprietario di una banca. Come può certa gente comprendere il disagio economico di un giovane disoccupato o di un operaio in cassa integrazione, o di un lavoratore al call center?

“Abbiamo una banca!” costa caro ai fratelli Berlusconi… CONDANNATI

berlusconi-silvio-abbiamo-una-banca- tuttacronaca-processo unipol

Gli scandali Ds costano cari ai Berlusconi. I giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano hanno condannato a un anno Silvio Berlusconi e a due anni e tre mesi Paolo Berlusconi, imputati per la vicenda con al centro intercettazione della telefonata Fassino-Consorte, all’epoca della tentata scalata di Unipol a BNL e che venne pubblica su Il Giornale quando era ancora coperta da segreto istruttorio.

Quale era la vicenda? Piero Fassino, allora segretario Ds, e Giovanni Consorte, numero uno di Unipol ebbero la seguente conversazione : “Allora abbiamo una banca?”. La telefonata non poteva essere pubblicata perché all’epoca era ancora coperta da segreto istruttorio. Il riferimento era alla scalata del colosso assicurativo a Bnl nel 2005.

Intanto Silvio Berlusconi, attraverso i suoi legali Piero Longo e Niccolò Ghedini, ha presentato un’istanza di legittimo impedimento per l’udienza di domani del processo Ruby, nella quale é prevista la richiesta di condanna da parte dei pm di Milano. Lo ha comunicato uno dei legali del Cavaliere, l’avvocato Piero Longo. La richiesta di impedimento riguarda alcuni impegni dell’ex premier, tra cui un incontro con il presidente del Consiglio Mario Monti e l’ufficio di presidenza del Pdl convocato per domani.

C’è ancora chi ci crede e s’indigna… Grazie a Michele!

pd_rotto-tuttacronaca

Nella speranza di non essere censurato anche questa volta; come accade in tutti o quasi i blog di questo paese,tanto perché parlate tutti sempre di democrazia e siete i primi ad osteggiarla, Media e Politica, la censura di questo scritto mi convincerà che la battaglia al Regime come da esso richiesta, sarà possibile inesorabilmente solo con le armi.
Ho seguito il vostro congresso, sono 60 anni che vi richiedete continuamente dove sbagliate e ci fate chiedere a noi cosa significa essere di sinistra,forse non è la filosofia dei politologi che potrà risolvere l’enigma ma delle semplici intuizioni.Bene ora ve lo spiego la vostra credibilità ormai dovete guadagnarvela mettendovi a pane ed acqua alla pari di chi dovrebbe concedervela se volete mantenere il vostro posto di lavoro dovete mettervi nelle condizioni di chi lavora onestamente,avere gli stessi “privilegi” visto che quelli che avevate vi hanno imborghesiti ed ottenebrato le idee e la voglia di capire e risolvere,questo è il vero problema non demagogia,potete anche censurarmi,conservatelo però,vi ricorderà in futuro che avete perso anche questa possibilità,per mancanza di umiltà avete perso tutto,noi compresi.abrogare il finanziamento ai partiti,era e deve essere possibile ,era meno traumatico se avevate fatto una legge forte sul conflitto di interessi,Ostinatevi sulle vostre idee, cosi la prossima non avrete più neanche i numeri per riunirvi a congresso. Saluti, Michele.
politica-bersani-pd-direzione generale- matteo renzi-primarie-tuttacronaca

Invece di fare Direzioni Generali sull’aria fritta, dove ormai si sente solo la puzza di bruciato e di chi vuole a tutti i costi mettersi seduto a Palazzo Chigi, magari il Pd dovrebbe avere l’umiltà di invertire rotta e lasciarsi guidare da energie nuove. Approvare quegli 8 punti è stato come prolungare un agonia e questo va solo a vantaggio della “casta” che propaganda la “responsabilità” e cela i suoi “protagonismi”.

Napolitano pensa davvero alla Cancellieri?

giorgio-napolitano-anna maria cancellieri- tuttacronaca

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, assicura che farà tutto ciò che deve fino all’ultimo giorno del suo settennato. “Cerco di fare del mio meglio – ha detto intervenendo all’Accademia dei Lincei, in ricordo di Rita Levi Montalcini -. Anche se nella nebbia si fa fatica”. Napolitano ha confermato di considerare chiusa la sua esperienza al Colle escludendo un secondo mandato: “I padri costituenti vollero settennato”.

Napolitano fatica, sente tutto il peso su di sè, mentre Bersani è pronto a portare la sua proposta in 8 punti… Ma quante chance ci sono ceh possa passare? Poche, pochissime, quasi nulle… E mentre Renzi parla di legislatura breve anzi brevissima, Il Presidente della Repubblica pensa a un governo tecnico e sembra che il nome più probabile sia Anna Maria Cancellieri, ministro dell’Interno… Ma è uno scenario possibile?

La salute della nostra politica… i nuovi sondaggi!

sondaggi - politica- grillo-tuttacronaca

Secondo Renato Mannheimer se si tornasse alle urne il popolo dei grillini crescerebbe ancora. Gli ultimi sondaggi danno un ulteriore aumento, pari al 3%, a favore del M5S. Il che significa che il partito di Grillo arriverebbe quasi al 29% e supererebbe il Pdl. Ma Mannheimer non è l’unico a credere nell’aumento del M5S anche l’Ipsos valuta un incremento e addirittura colloca i grillini al 29,4%. E il Pd? Secondo gli ultimi sondaggi avrebbe forse preso un 1%. Insomma il Grillo vola in alto e gli altri partiti strisciano a terra!

 

Berlusconi torna a cavallo: prosciolto per Mediatrade!

berlusconi-cavalca-italia-mediatrade-tutatcronaca

La terza sezione penale della Cassazione ha giudicato inammissibile un ricorso della Procura di Roma ed ha cosi’ definitivamente prosciolto Silvio Berlusconi, il figlio Piersilvio ed alcuni altri imputati che erano coinvolti nell’inchiesta Mediatrade su presunte irregolarita’ nella compravendita dei diritti tv. La decisione e’ giunta dopo quasi 6 ore di camera di consiglio. Ora si guarda ai processi di Milano.

Bersani, 8 punti e una pillola che va giù!

direzione generale pd- pierluigi bersani- pd-tuttacronaca

La direzione del Pd ha approvato, con un solo astenuto, la proposta di Pier Luigi Bersani di un governo di minoranza sugli 8 punti proposti dal segretario del partito. Noi abbiamo fatto la nostra proposta, «dopodichè c’è il capo dello Stato. Ho sentito governo del presidente… Per definizione non tocca a noi decidere e poi bisognerà intendersi su cosa vuol dire» ha spiegato Bersani nella sua replica.

mary-poppins- tuttacronaca

Bersani conclude con la smentita dell’ipotesi B e l’iniziativa A!

pierluigi-bersani-direzione generale-pd- tuttacronaca

”Da questa riunione non ho sentito ipotesi B, ma iniziativa A. Dopodiche e’ legittimo vedere le difficolta’, non e’ proibito. E’ un sentiero stretto, o lo si supera o almeno sgombreremo il sentiero dalla nebbia”. Lo ha detto il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, concludendo la Direzione del partito. Per quanto riguarda invece l’ipotesi di un ‘governo del presidente’, Bersani rimanda al Capo dello Stato: ”non spetta a noi” dirlo. APPROVATA LA LINEA BERSANI, UN SOLO ASTENUTO! SE QUESTO E’ UN PARTITO DI SINISTRA…

E NOI ASPETTIAMO L’INIZIATIVA “A”?! COSI’ ADESSO ABBIAMO TUTTI LE IDEE PIU’ CHIARE, GRAZIE SOTTOSEGRETARIO.

Orfini invoca il Congresso!!!

Orfini-tuttacronaca

Matteo Orfini, 35 anni, responsabile delle relazioni istituzionali della Fondazione Italiani Europei, prendendo la parola alla Direzione Generale del Pd, ha invocato il Congresso. Rinnovamento sì, ma non quello dettato da Bersani. Nelle parole di Matteo Orfini si respira voglia di cambiare radicalmente pagina, di voler sconfiggere l’M5S non sul piano personale, ma piuttosto con una fattiva proposta di risposta alle esigenze del paese. Orfini considerato uno dei fedelissimi di Bersani, mette in discussione il proprio leader. Anche i “giovani turchi”, corrente di sinistra antiblariana e antiliberista, alla quale appartiene Orfini si oppongono a questa linea politica portata avanti dal pd. Anche chi lo ha sempre appoggiato ora scende dalla nave Bersani che affonda?

Veltroni non parlerà alla Direzione del Pd.

Veltroni.direzione pd-tuttacronaca

Pare proprio che Walter Veltroni abbia deciso di non parlare alla Direzione del Pd.

Mentre ancora sono in corso i lavori della Direzione appare ormai chiara la linea guida: no a un governissimo con il Pdl, 8 punti di un programma che sono solo di buoni intenti per il futuro e tante parole sul rinnovamento, cambiamento e trasformazione…

Parole su parole, chi ringrazia Bersani e chi lamenta una certa distanza, soprattutto nelle regioni lontane da Roma, del partito che dovrebbe unire i giovani, le classi più disagiate e gli intellettuali. Si parla molto di riforme, a partire dalla scuola, ma non si parla di cultura. Si parla di ripresa ma non della crisi delle piccole e medie imprese che soffrono. Si parla di finanza, ma non delle banche che dovrebbero erogare il credito agli imprenditori. Forse pesa ancora troppo lo scandalo Mps e siamo solo all’inizio!

Così Matteo Renzi resiste pochi minuti, poi lascia la Direzione del partito senza parlare. Veltroni è lì, ma quasi sicuramente preferirà “non dire” piuttosto che aprire una frattura all’interno di un partito già confuso e allibito davanti al risultato elettorale.

Silenzi, ringraziamenti e parole. Buoni propositi tanti, concretezza nulla!

D’Alema e l’attentato alla democrazia da parte della corruzione!

massimo d'alema-direzione generale-tuttacronaca

Rinnovamento sì, ma non quello che si è fatto. Un Pd che deve cambiare, ma non nella direzione che ha preso. Poi parla dell’attentato alla democrazia operato dalla corruzione, di cui sicuramente il Pd è stato parte lesa, ma comunque è un fattore da considerare. E poi l’inciucio è percepito come debolezza.

Renzi se ne va… lascia la direzione generale senza parlare! No comment!

matteorenzi-direzione generale-tuttacronaca

Chiarisce che l’obiettivo non è corteggiare Grillo ma capire il malessere della società civile. Cosa che, ammette, il Pd non è riuscito a interpretare in maniera adeguata. Pier Luigi Bersani ha aperto la direzione nazionale del partito e, nel suo intervento dal palco, ha sottoposto la sua linea politica alla platea. Un «governo di cambiamento» con un programma articolato in otto punti chiave: dalla correzione «irrinuciabile» delle politiche europee di stabilità alle misure urgenti sul fronte sociale e del lavoro, alla riforma della politica (im primis nuova legge elettorale, sulla linea del doppio turni di collegio), alla cittadinanza per chi nasce in Italia da genitori stranieri. Il segretario ha proposto di cercare un’intesa con il Movimento 5 Stelle («chi ha avuto un consenso di 8 milioni elettori e ha scelto la via parlamentare deve dire cosa vuole fare») e ha chiuso all’ipotesi di un “governissimo” con il Pdl. Matteo Renzi ha lasciato la direzione, secondo quanto si apprende non interverrà.

Franceschini e la sua visione del Pd

Dario Franceschini - tuttacronaca -direzione generale

“Siamo dentro una bufera. La prima cosa che non possiamo fare è regalare ad altri le nostre divisioni. Non apriamo dibattiti su subordinate, ci fermiamo su questa proposta, sapendo che la gestione collegiale fa sì che in caso la situazione muti ci riuniamo e capiamo che fare”. Così Dario Franceschini, intervenendo in direzione, invita all’unità del Pd, consigliando “di allargarci e di non rinchiuderci” visto che il risultato elettorale e’ stato condizionato da scelte di esclusione.

Tra avvii e revisioni… la guerra di Bersani a Grillo e Berlusconi. E l’Italia?

bersani-direzione generale- pd - tuttacronaca

La direzione generle del Pd si apre con Rosy Bindi che dà la parola a Bersani e si scusa per non poter seguire i lavori a causa di impegni parlamentari. Una riunione che si doveva svolgere ieri, ma all’ultimo istante è stata rinviata ad oggi. Forse la Bindi non vuole incontrare Renzi? Ritornerà a seguire i lavori appena Renzi abbandonerà la sala?

Bersani: “Quale è l’ordine di grandezza di questa fase? Per me è di dimensione storica, è in corso da anni una fase di transizionee le elzioni sono state un termometro. E’ una dimensione Europea soprattutto dei Paesi del Mediterraneo, Spagna, Portogallo e Grecia.” e continua “lo sciame sismico muove le democrazie europee… la politica senza credibilità e prestigio perde aderenza con la realtà…”

La prima parte del discorso di Bersani è solo un analisi storica, un excursus degli ultimi anni e un’analisi che poco ha che vedere con l’economia reale e il momento attuale vissuto dall’Italia. Si parla di riforme e di transizione, come in una lezione universitaria.

Bersani “bucare il muro dell’autoreferenzialità del sistema perchè sta collassando…” poi riconosce la sconfitta con M5S perchè non c’è stata una buona risposta al malcontento popolare. L’elettorato di M5S è soprattutto giovani e ceti sociali più colpiti dalla crisi e dalle tasse… CIOE’ L’ELETTORATO CHE DOVREBBE ESSERE DEL PD!

“L’idea che non ci fosse l’avversario ci ha danneggiato, discutiamone se è colpa nostra!” Adesso è colpa degli elettori??? Un partito che si è sentito vittorioso ancor prima di andare alle urne? una sicurezza ostentata dal leader del Pd che in televisione parlava come Capo del Consiglio? Non è colpa della direzione del Partito?

“Qui si apre un bivio, non solo per le prossime settimane…” Ma il bivio, quale è? Bersani si perde e cambia discorso senza indicare il bivio.

“Non c’è sicura governabilità con il nostro risultato al di sotto delle aspettative”

“Non c’è cambiamento senza responsabilità. Tocca a noi ribaltare lo schema… Noi parliamo chiaramente al Paese e gli altri parlassero così chiaramente. Programma essenziale per rimuovere le barriere tra istituzioni e elettori”

Una serie di misure che si avviano a politiche sociali.

1) Meno austerity e più crescita

2)Misure urgenti sul lavoro

3) Riforma della politica e della vita pubblica. Una serie di revisioni ma non abolizione del finanziamento pubblico

4) Legge sulla corruzione e sul falso in bilancio.

5) Legge sui conflitti d’interesse.

6) Economia verde.

7) Prime norme sui diritti. Stranieri e coppie di fatto.

8) Istruzione e ricerca.

Sono punti che se praticati possono dare energia al paese e sono punti irrinunciabili.

Il Pd deve mettersi da un lato di cambiamento, ma non far un’avventura. Bisogna fare quello ceh si deve non quello che si vuole sopratutto a iniziare da me.

Gli otto punti appaiono da subito come una serie di avvi e revisioni, parole che c’è ricorrono spesso nelle parole di Bersani soprattutto quando si parla di lavoro e di costi della politica. Una serie di punti da avviare per il sussidio di disoccupazione, menter il apese ha bisogno di uan risposta immediata. Una serie di riduzioni dei costi della politica, ma non di abolire il finanziamento pubblico ai partiti. Una guerra insomma che Bersani vuole giocare contro i suoi avversari Grillo e Berlusconi. Un piano quindi per spianare la strada per quando si tornerà alle urne. La legge del conflitto d’interesse per eliminare il leader del Pdl e una falsa riforma sui costi della politica per battere sullo stesso terreno il M5S. Un piano che parla di “facciamo finta di cambiare, ma non cambiamo nulla”. Un piano che non tocca i privilegi di “casta”. Sulla green economy, Bersani espone un programma già vecchio, con una politica ecosostenibile che non trova riscontri immediati. A livello di crescita non fa riferimento alla “banda larga”, ma si attiene a un economia di ripresa che potrebbe essere utile intraprendere in tempi di “normale amministrazione”, non di “emergenza sociale”. Il problema degli immigrati, giusto dare la cittadinanza, ma poi li teniamo disoccupati? Disoccupati su disoccupati? Italiani che lottano contro “italiani”? Dove abbiamo le risorse economiche per sostenere anche la cittadinanza agli stranieri? Creiamo false illusioni anche presso di loro? E’ solo per ottenere il voto se si torna alle elezioni? E’ solo un esempio da dare a livello internazionale che inevitabilmente si ripercuoterà sul popolo italiano? Gli “italiani” prenderanno le case popolari agli italiani? I sussidi? Le scuole? E’ così che si genera razzismo, volendo fare una politica populista verso gli stranieri senza avere un “onesto” futuro da offrirgli… illudendoli che l’Italia può provvedere a loro quando non può provvedere neppure al suo popolo!

Unioni di fatto, ma non matrimonio gay. Un compromesso che è una vergogna per chi si dichiara di sinistra. Un mettere a tacere alcune forze politiche senza risolvere il problema di fondo, senza lasciare la possibilità alle persone di vivere liberamente la propria sessualità anche attraverso un matrimonio (che fra l’altro ha sempre maggior tutela di un’unione di fatto)

Un programma quindi che è  contraddittorio, confuso e soprattutto non è la risposta che sta cercando il popolo italiano. E’ come la diretta della direzione generale… costretti a farla perchè Grillo lo ha fatto!

E’ un dispiacere profondo vedere un partito ( al di là di come la si pensa politicamente) che ha una storia profonda e radicata in Italia, ondeggiare come una canna al vento parlando di cambiamento e non avendo idea da dove iniziare!

 

 

 

Vediamo chi è il peggiore! Rabbia e volgarità di Crosetto a Radio24

Sottosegretario_Guido_Crosetto

Dove sta naufragando la politica italiana? Che linguaggio usano i nostri politici? Quanti titoli universitari si inventano? Sembra proprio che ci stiamo lasciando naufragare,  ci stiamo consegnando a braccia aperte alla crisi e permettiamo alla Germania di strangolarci con il pareggio di bilancio… Ma se questo è il livello di chi ci rappresenta non possiamo ambire a nulla… Non ci può essere credibilità o atti di responsabilità, c’è solo becerismo e sensazionalismo condito con disonestà e bugie. L’unica soluzione è la fuga!

Un Guido Crosetto così non si era mai sentito. Sono parole cariche di ira quelle lasciate al programma La Zanzara, su Radio24: «Uno che nella vita non ha mai fatto un ca**o di male, sentirsi crocifiggere da due giorni per una cagata che non ha nemmeno fatto, gli girano i co*****i. In un mondo della politica dove c’è gente che ruba, mangiano ostriche e champagne, portano le p****e in Parlamento». La vicenda a cui si riferisce Crosetto è quella relativa alla laurea mai conseguita, ma regolarmente pubblicata sul sito della Camera: «Il titolo è rimasto a lungo sul sito? Io non l’ho mai compilato e non l’ho mai dichiarato». Poi la polemica coinvolge anche i conduttori Cruciani e Parenzo: «Ora mi rompete i c******i anche voi? Vabbè, chiederò scusa anche per questo. Comunque vale di più il mio sito che quello della Camera. In conclusione parla della differenza tra la sua vicenda e quella di Oscar Giannino: «Rimane un mio amico, ma sono due cose diverse. Lui l’ha sbandierata in giro».

Il regno di newwhitebear

I colori della fantasia

RunningWithEllen's Blog

Two sides of God (dog)

Que Onda?

Mexico and beyond

Just a Smidgen

..a lifestyle blog filled with recipes, photography, poems, and DIY

Silvanascricci

NON SONO ACIDA, SONO DIVERSAMENTE IRONICA. E SPARGO INSINCERE LACRIME SU TUTTO QUELLO CHE NON TORNA PIU'

Greenhorn Photos

A fantastic photo site

mysuccessisyoursuccess

Just another WordPress.com site

blueaction666

Niente che ti possa interessare.....

rfljenksy - Practicing Simplicity

Legendary Whining and Dining World Tour.

metropolisurbe

Just another WordPress.com site

Real Life Monsters

Serial killers and true crime

"ladivinafamiglia"

"Solo quando amiamo, siamo vivi"

Vagenda Vixen

*A day in the life of the Vixen, a blog about EVERYTHING & ANYTHING: Life advice, Sex, Motivation, Poetry, Inspiration, Love, Rants, Humour, Issues, Relationships & Communication*

lazylauramaisey

The Adventures of Danda and Yaya