
Il premier Letta, intervenuto qualche settimana fa a Che tempo che fa, aveva assicurato che in caso di tagli a istruzione, cultura e ricerca si sarebbe dimesso. Poi sono arrivati i tagli all’editoria. Ora lo stesso ultimatum arriva da Maria Chiara Carrozza, ministro dell’Istruzione: “O ci sono margini per un reinvestimento nella scuola pubblica oppure devo smettere di fare il ministro dell’Istruzione”. L’investimento, infatti, “è necessario per il futuro del Paese, non ci sono altre strade disponibili”.Riguardo l’ipotesi di togliere i finanziamenti pubblici alle scuole paritarie, parla di “disastro”: “Le scuole paritarie coprono una parte degli studenti italiani e offrono un servizio pubblico. Se togliessimo questi soldi metteremmo in grave difficoltà queste scuole e molti bambini non avrebbero accesso alla scuola. Sarebbe un disastro, tra l’altro i 500 milioni circa di finanziamento alle scuole paritarie sono una parte dei 40 miliardi di spesa per la scuola pubblica. Sono una piccola parte, che però copre laddove il sistema delle scuole statali non riesce ad arrivare. Soprattutto sulla scuola dell’infanzia sulla quale siamo deboli e sulla quale dovremmo tornare ad investire”. Al riguardo, si parla del referendum di Bologna, e il ministro afferma: “Sto dalla parte dello Stato, dei bambini e del servizio pubblico. Il dibattito è ampio e credo che i promotori del referendum avessero un obiettivo più a lungo termine, anche in relazione al fatto che la scuola pubblica è stata tagliata troppo. Il dibattito mette l’attenzione sulla scuola e quindi a me piace che se ne parli. Magari poi dobbiamo anche pensare a chi deve riuscire a coprire il servizio”. Ma problemi sorgono anche riguardo alla stessa edilizia scolastica: “Siamo in una situazione drammatica dobbiamo mettere in sicurezza le nostre scuole, dobbiamo metterle in grado di proteggere i nostri bambini. Abbiamo bisogno prima di tutto di un investimento nell’edilizia scolastica e poi abbiamo bisogno di più insegnanti. Credo che il futuro del nostro Paese si possa giocare con un esercito di nuovi insegnanti, che davvero ci permettano di migliorare la qualità del nostro servizio”.
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Pubblicato da tdy22 in Maggio 24, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/24/il-ministro-dellistruzione-o-sinveste-nella-scuola-pubblica-o-me-ne-vado/