L’Europa cresce e l’Italia rimane schiacciata?

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L’Europa a due velocità non è una notizia nuova, ma se ci sono «segnali crescenti che l’economia europea ha raggiunto un punto di svolta»  anche se «è troppo presto per cantare vittoria» perché «la disoccupazione resta a livelli inaccettabilmente alti», in Italia la crescita è frenata e la disoccupazione si prevede in aumento. Peggiorano le stime Ue sul deficit italiano: a maggio Bruxelles prevedeva un 2,9% nel 2013, e oggi sale invece al 3%, mentre il 2,5% che aveva previsto nel 2014 sale al 2,7%. «Dopo i grandi sforzi del 2012 rallenta la correzione di bilancio», scrive la Commissione che «a politiche invariate» prevede nel 2015 un disavanzo al 2,5%. Nuovo record del debito pubblico italiano, che dal 133% di quest’anno è destinato a toccare quota 134% nel 2014 «anche a causa del pagamento dei debiti della p.a.», è la prospettiva indicata nelle previsioni della Commissione Ue, che vedono una «leggera discesa» al 133,1% solo nel 2015. Peggiora il Pil: dal -1,3% previsto in primavera passa oggi a -1,8%, mentre resta invariata a 0,7% la stima del pil del 2014. «La recessione potrebbe essere al punto di svolta. Dopo una nuova forte contrazione nel 2012-13 l’attività si riprenderà gradualmente nel 2014-15», scrive Bruxelles. «Gli indicatori disponibili suggeriscono che la recessione potrebbe essere vicina a un punto di svolta. La produzione industriale è scesa a luglio e agosto, indicando una nuova moderata contrazione nei risultati nel terzo trimestre. Ma la migliorata fiducia delle imprese dalla scorsa estate, guidata soprattutto da una valutazione positiva degli ordini degli export, lascia prevedere una moderata e graduale ripresa a partire dal quarto trimestre del 2013», scrive Bruxelles.

Insomma l’Europa forse riparte, ma l’Italia resta schiacciata?

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La Stabilità uccide la classe media?

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L’allarme è stato lanciato dalla Cgia di Mestre che ha sottolineato i nuovi rischi della legge di Stabilità:

In attesa di poter analizzare il testo ufficiale della legge di Stabilità – osserva Giuseppe Bortolussi, segretario Cgia – ci siamo avvalsi delle indiscrezioni apparse in questi giorni sulla stampa specializzata. Se le note in circolazione saranno confermate, coloro che non possono godere delle detrazioni Irpef da lavoro dipendente, come i pensionati o i lavoratori dipendenti con un reddito superiore ai 55.000 euro, subiranno, rispetto al 2013, un aumento del prelievo fiscale. Infatti, – aggiunge – dovranno farsi carico sia dell’aggravio Iva sia della reintroduzione della nuova tassa sulle abitazioni principali che quest’anno non hanno pagato. Le famiglie con redditi attorno ai 20-22.000 euro, invece, godranno di un saldo positivo: la dimensione del taglio dell’Irpef, infatti, sarà maggiore dell’aumento dell’Iva e dell’importo da versare con la Tasi.

Visto che i Sindaci potranno applicare la Tasi con un’aliquota oscillante tra lo zero e il 2,5 per mille, abbiamo ipotizzato due opzioni: aliquota all’1 per mille e aliquota al 2,5 per mille. A nostro avviso, la prima ipotesi dovrebbe essere quella più plausibile. Si tratta ovviamente di simulazioni basate su ipotesi di tassazione che, per quanto riguarda le detrazioni Irpef e la Tasi, non sono ancora state definite ufficialmente: pertanto, questi risultati vanno valutati con prudenza. Nel caso di un pensionato single con un reddito annuo di 15.520 euro (pari ad un assegno pensionistico di 993 euro netti al mese) e con una casa di tipo economico (categoria A3) di 60 mq, con rendita catastale pari a 276 euro, non potendosi ‘giovare’ della detrazione Irpef, si ritroverà un aggravio medio annuo oscillante tra i 74 (ipotesi migliore) e i 144 euro (ipotesi peggiore).

Per il lavoratore dipendente single con un reddito annuo di 16.300 euro (pari a 1.040 euro al mese per 13 mensilità) proprietario di una casa di tipo economico (categoria A3) di 50 mq, con rendita catastale di 230 euro, nel 2014 si ritroverà con un maggior reddito disponibile che potrebbe variare tra i 98 (ipotesi più favorevole) e i 40 euro (ipotesi meno favorevole).

Per una famiglia ‘bireddito’ composta da due lavoratori dipendenti: un impiegato con reddito di 22.000 euro (pari a 1.424 euro al mese per 13 mensilità) e una commessa con reddito di 20.000 euro (pari a 1.145 euro per 14 mensilità) con 1 figlio a carico. Casa di proprietà di tipo economico (categoria A3) di 92 mq, con rendita catastale di 423 euro: in questo caso il vantaggio fiscale dovrebbe variare tra i 141 euro (ipotesi migliore) e i 35 euro (ipotesi peggiore).

Per una famiglia ‘monoreddito’ composta da un lavoratore dipendente, reddito annuo di 35.000 euro (pari a 2.100 euro al mese per 13 mensilità), con coniuge e un figlio a carico. Casa di tipo civile (categoria A2) di 120 mq, con rendita catastale di 552 euro: la perdita sarà di 70 euro, nell’ipotesi più favorevole, o di 209 euro, nell’ipotesi più sfavorevole.

Per una famiglia ‘monoreddito’ composta da un impiegato direttivo, reddito annuo di 56.000 euro (pari a circa 3.000 euro al mese per tredici mensilità), coniuge e due figlio a carico. Abitazione di tipo civile categoria A2 di 136 mq, con rendita catastale di 625 euro: le novità fiscali alleggeriranno la sua disponibilità di reddito tra i 200 e i 357 euro.

Non stiamo quindi parlando di ricchi, ma di quelle famiglie che pagano un mutuo, la mensa del figlio e che sono già in sofferenza economica a causa della crisi. La finanziaria quindi, se il testo non subirà modifiche, potrebbe far aumentare il numero di poveri, colpendo proprio quei lavoratori già in affanno e non dando i giusti mezzi per coloro che già  sono in una situazione di drammatica indigenza. Non sono i 14 euro al mese a poter risollevare le sorti di un paese in profonda crisi come mostrano i dati che continuano a dare segnali negativi.

Il “braciere economico” che brucia il futuro: il deficit pubblico

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I conti non tornano e la Bce avvisa l’Italia. Quel deficit pubblico rischia, di nuovo, di sforare il 3% di Pil. Lo dicono le ultime aste dei Btp  dove i titoli di Stato a 15 e a tre anni vengono venduti pagando interessi sensibilmente più alti di appena uno-due mesi fa. Questo segnale arriva anche dallo spread in risalita verso quota 260.

L’instabilità politica italiana quanto pesa sul deficit? Pesano probabilmente di più le scelte operate da questo governo di larghe intese che ha cancellato le entrate di quattro miliardi di Imu, ne vuole cancellare altrettante di Iva e intanto vuole pagare 40 miliardi di debiti del governo alle imprese. Il che dovrebbe richiedere una diminuzione della spesa pubblica che invece continua a essere di 840 miliardi. E’ chiaro che la cancellazione dell’Imu e la non introduzione dell’Iva peseranno sul deficit e sul futuro dell’Italia. Che significa avere poi un deficit più elevato? Che quando si chiede un prestito chi lo concede chiede maggiori garanzie e interessi più alti per coprire i rischi di un eventuale insolvenza.

C’è chi quindi riconduce le problematiche italiane non all’instabilità politica, ma quanto a scelte del governo Letta che sta facendo una politica più di destra basata sul deficit che di sinistra basata sulle tasse. Ma la matematica, i mercati e l’Europa prima o poi vengono a portare i dati e a chiedere di far tornare i conti.

Ma la crisi a che punto è? Secondo Blitz Quotidiano:

Se tutto va bene, tra sette/otto anni. Eccoli i veri conti del paese: rispetto al 2007 meno nove per cento di ricchezza prodotta. Meno 7,6% di consumi. Meno 27% di investimenti. Meno 25% la produzione industriale. Meno sette per cento abbondante l’occupazione (al netto dei cassa integrati). Pressione fiscale ufficiale al 44,5%, pressione fiscale per chi le tasse le paga davvero al 53,5%. Debito pubblico al 131,7% del Pil.

Sale la tensione fra le classi sociali? Aumenta il divario fra poveri e ricchi? C’è chi specula sulla crisi? C’è davvero un futuro che sta andando in fumo? Ci sarà una nuova crisi di governo?  Per il momento c’è allerta deficit!

 

Il governo è alla frutta e la recessione è finita

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Il governo, nonostante l’ottimismo di Letta, soffre. Sembra che il pasto si sia concluso e sulla tavola siano rimaste solo le briciole delle “larghe intese”. In un clima teso per la Giunta di Palazzo Madama chiamata  a decidere sulla decadenza di Silvio Berlusconi, si apprende la buona notizia che la recessione è finita nel terzo trimestre.

Lo afferma il Centro studi di Confindustria (Csc), che nelle previsioni colloca l’interruzione della caduta del Pil nel terzo trimestre di quest’anno e il ritorno a variazioni positive nel quarto (+0,3%). L’economia italiana è arrivata “al punto di svolta”, anche se la ripresa sarà “lenta”. E probabilmente, come già annunciato mesi fa, senza un sostanziale aumento del lavoro. Ancora in calo l’occupazione che nel quarto trimestre del 2013 toccherà “un nuovo punto di minimo” dall’inizio della crisi, con un milione e 805 mila posti di lavoro (indicati come Ula, Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno) in meno rispetto a fine 2007 (-7,2%). La domanda di lavoro ritornerà a crescere “da primavera 2014”. “L’emergenza del mercato del lavoro fatica a rientrare spontaneamente – spiega il Centro studi di Confindustria -, data la lentezza della ripresa”, perciò sono “urgenti provvedimenti sia per innalzare la crescita sostenibile del Paese sia per aumentare l’occupabilità delle persone”. Il tasso di disoccupazione è previsto in leggera frenata, al 12,1% nel 2013 e al 12,3% nel 2014 (dalle precedenti previsioni 12,2% e 12,6%), rimanendo “sostanzialmente fermo ai massimi già raggiunti”.

Migliorano le previsioni sul Pil: le stime diffuse indicano una contrazione dell’1,6% per il 2013 (contro il -1,9% delle previsioni di giugno) ed una crescita dello 0,7% per il 2014 (dal precedente +0,5%). Il centro studi di Confindustria lancia anche un segnale alla politica: “sulla strada della ripresa persistono infatti rischi, interni e internazionali, e ostacoli. Cruciale – aggiunge – è la stabilità politica”.

Secondo le previsioni di Confindustria, la pressione fiscale raggiungerà nel 2013 il valore record del 44,5% del Pil (dal 44% del 2012) e rimarrà molto alta anche nel 2014 (si attesterà al 44,2%). La pressione effettiva, escluso il sommerso, toccherà invece il 53,5% quest’anno e il 53,2% nel 2014.
Per il Centro studi di Confindustria, “deve essere prioritario nella prossima legge di stabilità ridurre l’eccessivo carico fiscale che grava sul lavoro e sull’impresa agendo sul cuneo fiscale e contributivo”. L’associazione degli industriali sottolinea inoltre come “l’azione di un Paese, che deve mantenere i conti pubblici in equilibrio e viene da più di un decennio di decrescita, non può non essere convintamente rivolta ad accrescere la propria competitività”.
E’ una buona notizia? Forse è solo l’ennesimo annuncio che lascerà l’amaro in bocca fra qualche mese? Si può gioire per una ripresa lenta e senza lavoro?

DECLASSATA L’ITALIA:BBB. Standard&Poor’s non crede alla ripresa!

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Quella ripresa annunciata per la fine dell’anno all’estero non la vedono. Così Standard&Poor’s declassa l’Italia da “BBB+” a “BBB”. Secondo la nota agenzia di rating l’economia italiana si contrarrà quest’anno dell’1,9%  e ciò sarebbe dovuto a un “ulteriore peggioramento delle prospettive economiche” che porterebbe il debito italiano al 129% entro la fine del 2013.

Ma quali sono stati i fattori che hanno causato un downgrade all’Italia? Essenzialmente sono 2:

  • l’ulteriore indebolimento dell’economia
  • la mancata trasmissione sull’economia reale della politica monetaria espansiva della Bce con i tassi dei prestiti alle imprese che rimangono ben sopra i livelli pre-crisi.

S&P afferma:  “Nel 2013 gli obiettivi di bilancio in Italia sono potenzialmente a rischio per il differente approccio nella coalizione di governo” per coprire un disavanzo “frutto della sospensione dell’Imu e del possibile ritardo del pianificato aumento dell’Iva”.

Quindi sarebbe la rimodulazione dell’Imu e il mancato aumento dell’Iva a preoccupare l’agenzia di rating.

Il taglio del rating riflette motivazioni retrospettive e non tiene conto delle azioni intraprese dal governo per la ripresa. E’ questo il commento che una fonte del Tesoro riferisce a Reuters. “Complessivamente le motivazioni non sono condivisibili. Viene messo l’accento sulla bassa crescita e sulla competitività, ma non si tiene conto delle azioni intraprese”, ha commentato la fonte. Secondo la fonte del Tesoro infine si tratta di motivazioni che “riflettono più una valutazione retrospettiva piuttosto che prospettica”.
Perchè ogni volta che l’Italia prova, anche se con fatica, a compiere un inversione di marcia le agenzie di rating devono penalizzare il nostro Paese? Perché in piena crisi economica americana sono state riconfermate le tre A anche senza che ci fossero tutti i presupposti per la ripresa economica? Perché sembra sempre che vengano usati due pesi e due misure? Chi sta “giocando” sull’Italia? In questo momento forse si vuole dare un esempio all’Europa attraverso il declassamento del nostro Paese?

Confindustria: “toccato il fondo”… ora la risalita?

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Il Centro studi di Confindustria non ha dubbi che al sesto anno consecutivo di recessione si sia ormai toccato il fondo. I dubbi sono tutti sulla ripresa. La stessa confindustria dice che ci sono “nell’economia italiana qua e là segni di fine caduta e, più aleatorie, indicazioni di svolta”, ma non si può certo gioire perché si tratta di “un mazzo misto di evidenze sparse” che “lascia solo intravedere l’avvio della risalita” e “non costituisce solide fondamenta per prevederla”.

 

La crisi asiatica che ripercussioni ha in Italia?

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Il tonfo nella notte italiana alla borsa giapponese che ripercussioni ha? Intanto Milano perde e a metà giornata si attesta già su un preoccupante -2,47% dopo aver toccato anche il -3%. Sono i titoli bancari a sentire su di loro il peso maggiore dell’andamento negativo: Ubi Banca (-4,7%) e Mediobanca (-4,7%).

I timori di una contrazione dell’economia cinese hanno affossato i prezzi delle materie prime e del petrolio mentre i timori che la Fed sarà una delle prime banche centrali a ritirare le misure di stimolo grazie ai progressi dell’economia ha rafforzato il dollaro.

 Abbiamo quindi da una parte il mercato asiatico che sta lentamente arrivando alla sua saturazione, almeno per i beni al momento proposti su tale mercato… è probabile che anche la Cina, cresciuta economicamente e in pochi anni con beni di bassa qualità a basso costo inizi ora ad avere una domanda di beni di alta qualità? E’ possibile che la Cina che esportava beni di largo consumo e acquistava all’estero i beni di lusso ora voglia cambiar marcia alla sua economia? Se fosse così quali sarebbero le ripercussioni in Italia?

Oggi l’Italia, in grave crisi economica (come evidenziano gli ultimi dati di Confindustria), riesce a essere in attivo in pochi settori… quelli che da sempre sono definiti come eccellenze italiane e che tuttavia troppo spesso non sono assistite dallo Stato con politiche mirate alla loro tutela e alla loro espansione. Se davvero la Cina dovesse essere in crisi cambierebbe marcia per cercare di inserirsi in mercati di nicchia e creerebbe quindi una concorrenza anche su quei mercati che oggi le sono preclusi. Come difendersi? Prima di tutto puntando a tutelare i prodotti con un’apposita normativa e soprattutto monitorando che la qualità sia sempre al centro della produzione e garantisca un elevato standard. Se le borse asiatiche crollano è quindi necessario iniziare ad analizzare attentamente il fenomeno per non farci cogliere impreparati dalle misure che da quei mercati potrebbero scaturire per poi invadere i campi su cui ancora le nostre industrie riescono a essere delle vere e proprie eccellenze a livello internazionale.

La perdita di oggi a Tokyo è la peggiore in oltre due anni: l’ultimo record in negativo risaliva, infatti, al -10,55% del 15 marzo 2011, a pochi giorni dal sisma e dallo tsunami che colpì il Nord-Est del Paese, causando l’incidente nucleare di Fukushima. Ma se nel 2011 c’era una motivazione che proveniva da un evento catastrofico, qui la crisi invece è generata solo da fattori di economici ed è per questo che il dato di oggi è molto più preoccupante e allarmante.

L’analisi di D’Alema dopo il “NO” di Grillo!

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Arriva l’analisi anche di chi queste elezioni le aveva vissute dal di fuori anche se con uno sguardo privilegiato perché quel mondo lo capisce e lo conosce fin troppo bene. D’Alema analizza un voto che era prevedibile, ma che è stato largamente ignorato. Grillo, si pensava, ruba i voti  alla destra. Invece ha prosciugato il Sel e ha preso voti anche al Pd. Si è fatto interprete di un disagio sociale che nessuna forza politica in questo momento poteva ascoltare… Tutti presi dal pareggio di bilancio, dalla disoccupazione giovanile e nessuno che affrontasse la questione del mezzogiorno o della piccola e media impresa. Tutti troppo succubi dell’Europa, tutti troppo attenti allo spread, tutti a guardare i mercati finanziari e nessuno che volgesse lo sguardo su un treno dei pendolari o sul pignoramento di una prima casa. Ora D’Alema auspica un governo con Grillo, anche dopo i battibecchi di ieri. Una presa di coscienza reciproca e di trovare una linea comune nella quale effettuare le prime riforme e poi tornare alle urne. Auspica anche un colloquio con Monti:

«Naturalmente, non sottovaluto il ruolo del centro di Monti, ma occorre rivolgersi alle forze che, per il peso del consenso ricevuto, sono indispensabili a garantire la governabilità del Paese. Mi dispiace che Monti abbia fatto una campagna elettorale come se i problemi del Paese fossero rappresentati da una sinistra non abbastanza riformista, non vedendo che razza di ondata stava per abbattersi sul Paese. Una violenta reazione di matrice populista, con un duplice segno: di critica all’Europa e anche al sistema politico italiano. Attenzione, entrambe le critiche hanno un fondamento, sono le risposte che non sono convincenti. In mezzo a tutto questo sommovimento, Monti pensava di fare l’ago della bilancia, quando invece il problema era fare argine alla destra e al populismo».

E quando gli viene chiesto se è ancora possibile recuperare i voti dei grillini la sua risposta è inequivocabile: «È presto per valutare le posizioni che alla fine verranno prese. Mi pare di vedere una certa difficoltà e anche, inevitabilmente, una tendenza a fare tattica. Mi pare anche che questa posizione di Grillo incontri qualche perplessità nel suo stesso mondo. Vedremo…».

 

 

 

“La migliore offerta” applaudito a Berlino

Evento fuori concorso, successo al box office italiano (8,5 mln di euro incassati a oggi), il film e’ stato acquistato da Stati Uniti, Israele, Cina, Messico, Argentina, Brasile, Canada, Giappone, Australia e Germania. Nelle parole di Rush, il gran lavoro di Tornatore “Peppuccio sul set era maniacale, ma che bel film”. SPERIAMO SOLO CHE ORA NON VOGLIANO METTERE ALL’ASTA L’ITALIA!

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Spread a quasi 300 e borsa in calo!

BEVIAMOCI UNO SPREAD?

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MPS COTTA A PUNTINO? Vigni, ex direttore generale, in procura!

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Sud spremuto… Crolla il reddito pro-capite -25% della media nazionale

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25 opere per ridurre il costo dell’energia elettrica!

L’Autorita’ per l’energia ha selezionato 25 progetti strategici per ridurre i costi! elettricità

2013 ANNO DELLA PRESSIONE FISCALE! Si toccherà il 45,1%

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Occhi di fuori per i prezzi degli alimentari!

L’inflazione frena, ma cresce il costo degli alimentari!

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Tarantola va verso archiviazione!

Naturalmente la colpa, sulla questione derivati,  non può essere di Bankitalia e così l’inchiesta a carico di Anna Maria Tarantola (che all’epoca dei fatti ricopriva la carica di  vicedirettore generale di Bankitalia) va verso l’archiviazione!

Alla fine si scoprirà che la colpa della mancata vigilanza u MPS è a carico di un qualche cane di passaggio davanti al Monte o di qualche pecora che non si è ribellata al pastore?

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Su lo Spread e giù la Borsa!

Spread a 280 punti e Borsa in calo a -4,5%

Monti sta operando nell’alta finanza per impedire a Berlusconi la rimonta? L’Europa minaccia il sistema politico italiano a colpi di spread? Ora si incolpa la Spagna e Rajoy… in ogni caso addio democrazia!

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LA DITTATURA ITALIA INIZIA DA SIENA!

Cronisti e giornalisti relegati in atrio del tribunale di Siena! 

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“Questo Palazzo è tutto fuori norma: è privo anche del certificato di prevenzione incendi”, ha spiegato il presidente del tribunale Stefano Benini ai cronisti obbligati a restare nell’atrio. UN PALAZZO DI GIUSTIZIA E’ FUORI NORMA? NEPPURE NEL TERZO MONDO! E QUANTI ALTRI PALAZZI DI GIUSTIZIA FUORI NORMA ABBIAMO IN ITALIA? SPOSTARE IL PROCESSO? SE E’ PRIVO DI CERTIFICAZIONI DI PREVENZIONE INCENDI NON DOVREBBE ESSERE INUTILIZZABILE? NEL CASO DI INCENDIO MANDIAMO AL ROGO L’EX PRESIDENTE DELLA MPS GIUSEPPE MUSSARI?

BENVENUTI NELLA DITTATURA ITALIA!

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Mps: si fanno carte false per non far squagliare il Monte di rifuti

Il Tar non sospende i Monti Bond e Bankitalia chiede la condanna del Codacons al pagamento di una sanzione pecuniaria per lite temeraria.  

SE IL CODACONS CHE E’ UN ORGANO DI TUTELA DEL CONSUMATORE DEVE ESSERE VESSATO E SANZIONATO PER AVER SOLLEVATO UN LEGITTIMO DUBBIO ( CHE NATURALMENTE IL TAR NON HA PRESO IN CONSIDERAZIONE PER NON ANDARE IN CONTRASTO CON LA LINEA POLITICA) SIGNIFICA CHE LA DEMOCRAZIA IN ITALIA STA MORENDO. VIVONO SOLO ORAGNI CHE SI DICHIARANO DEMOCRATICI E IN REALTA’ VIGE UNA POLITICA (e MAGISTRATURA ) DEL TERRORE!

La Banca d’Italia ”ha espresso piena disponibilità a consegnare il documento al Presidente del TAR nel rispetto delle norme di legge a tutela delle informazioni sensibili”.

Maroni: ”Conosco e stimo Napolitano, non voglio pensare questo, ma la brutta impressione e’ che sia sceso in campo per coprire lo scandalo Mps e attenuare i riflessi negativi che sta avendo sulle sorti elettorali del Pd”

Bersani: “Voglio sottolineare le parole del capo dello Stato. I magistrati devono devono fare il loro delicato lavoro serenamente e deve esserci rapporto civile tra magistratura e informazione”. COPRIAMO MPS PER BENE!!!

BENVENUTI IN ITALIA!

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MPS: SANTA INQUISIZIONE O VASO DI PANDORA?

Gasparri: “Con lo scandalo Mps si scoperchia un sistema corrotto targato Pd”. OLTRE A QUELLO CORROTTO E TARGATO PDL O LEGA!

Boccia:”Si sta utilizzando questa brutta vicenda di cattiva gestione aziendale per fare campagna elettorale. Abbiamo iniziato la campagna con la massima trasparenza e a 20 giorni dal voto c’è questo tentativo maldestro di gran parte delle forze politiche perché sono tutte allineate nel tentativo di danneggiare il Pd. Da Pdl e Lega a Monti, che si pone sulla stessa linea di Ingroia e Grillo”. MA CHE CATTIVERIE DISUMANE E SENZA FONDAMENTO! POVERO, POVERO PD!

Sequestrani a Trani 358mila euro a MPS.  Il sequestro è stato disposto dopo la denuncia presentata dal titolare di un’impresa di Corato che si era visto addebitare circa 415.000 euro per perdite subite dopo la sottoscrizione di un contratto derivato ‘interest rate swap’. Guarda caso in Puglia??? Chissà come mai!

L’Ue propone un controllo della Bce su Mps. MA NON CI DOVEVA GIA’ ESSERE UNA SUPERVISIONE DELLA BCE?

Mancini:”Valutiamo tutto: la Fondazione si e’ data la linea del silenzio e proseguira’ in questa strada a tutela del titolo, della banca e del patrimonio”. SILENZIO? LA BANCA PIU’ VECCHIA DEL MONDO STA NEL BARATRO, HA FATTO CROLLARE LA BORSA DI MILANO, METTE A RISCHIO L’ITALIA A LIVELLO INTERNAZIONALE E STIAMO IN SILENZIO?

Matteoli (Pdl): ”Mussari scaricato. E’ molto evidente che Mussari e’ il capro espiatorio del Pd, bisogna addossargli tutti i mali pur di riuscire a tenere ferme le mani sulla banca” ”Se potessero nel Pd negherebbero persino che l’ex presidente del Monte dei Paschi e dell’Abi sia stato per tutta la vita un loro affezionato iscritto e che sia un uomo che ha creduto nella sinistra”.

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MPS arrivano i tagli di S&P! Da BB+ a BB

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Berlusconi non teme di essere sbranato su Mps da Bersani!

Berlusconi:”Non ho paura di essere sbranato, prendo atto che la politica di chi ha radici nel vecchio Pci e’ sempre fatta di minacce. Bersani ha la faccia tosta tutti sanno che Mps appartiene al comune di Siena che da 60 anni e’ governato dalla sinistra e che 13 su 15 consiglieri del Montepaschi sono di nomina da parte della sinistra”.

Intanto Napolitano chiede chiarezza sulla vicenda Mps!

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Pd si autoflagella? Via i banchieri dai partiti! CI LIBERIAMO DI BERSANI?

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Anche a Roma si apre il fascicolo MPS per manipolazione dei mercati

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Riciclaggio soldi per 2,6 mld nel 2012

 

500 arresti e 5000 denunce! Quasi il doppio dello scorso anno.

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Gli italiani vogliono le pensioni minime più alte!

 

Gli italiani stanno spendendo per vivere i loro risparmi. Molte famiglie non riescono più a vivere con lo stipendio o la pensione e sono costrette a ricorrere ai risparmi accumulati negli anni. 1353338137_9

Insider trading e aggiotaggio! In MPS si aggrava la situazione.

Tito Salerno, procuratore di Siena, sta valutando l’apertura di un procedimento penale per insider trading ed aggiotaggio trattandosi di società quotata presso un mercato regolamentato nazionale.

Intanto è arrivato in procura Ettore Gotti Tedeschi per chiarire le operazioni inerenti all’acquisizione di Antonveneta.

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“The Apocalypse” MPS: anche Draghi travolto nel vortice

La stampa tedesca non risparmia Mario Draghi. La Germania infatti da mesi è impegnata a un “atto di forza” con il presidente della Bce sulla questione della vigilanza bancaria. Figuriamoci se si perdevano l’occasione di demolire Draghi sulla questione MPS!

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“Belle speranze” non ce ne sono nella borsa di Milano: -3%

Giù la Borsa a Milano. Trascinata in territorio negativo da Saipem e MPS.

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Il Monte della vergogna!

Bisogna indagare, bisogna far chiarezza e bisogna attribuire le responsabilità.

QUANDO IN ITALIA SI PARLA COSI’ POI NON ACCADE PIU’ NULLA PER ANNI!
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La banda del 5%

‘Nel corso delle indagini e’ stato accertato che la Lutifin Services era stata utilizzata quale veicolo per effettuare pagamenti riservati nei confronti di alti dirigenti del Monte dei Paschi di Siena”. Così la Guardia di Finanza. In particolare Gianluca Baldassari e Matteo Pontone, responsabili dell’area finanza di Mps e della filiale di Londra, erano conosciuti come ”la banda del cinque per cento” perche’ su ogni operazione prendevano tale percentuale.

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“IL MIO TESSSSORO!” Mps: ecco il punto della situazione.

Bersani rimanda la decisione al governo e a Bankitalia… COME E’ DEMOCRATICO!

Pierluigi Bersani: “e’ da valutare se lo Stato, transitoriamente, e senza rimetterci naturalmente possa svolgere un ruolo nella crisi di Mps. Pero’ sento valutazioni diverse, e questo tema lo lascio a Bankitalia”. Ai cronisti che gli chiedevano se Mps sia da ‘statalizzare’, Bersani ha risposto: ”statalizzare credo sia una parola non fondata, ma le valutazioni so cosa fare le lascio al governo e alla Banca d’Italia”.

Sono parole da futuro leader di un paese? Scodinzola sotto il tavolo alla parola MPS?

Alfano intanto apre alla possibilità di una commissione d’inchiesta ”Noi siamo pronti a fare una Commissione d’inchiesta, non per firmare un progetto altrui, ma se lo riterremo la faremo, perche’ ci sono gli estremi di una tale gravita’ da immaginare una scelta di questo genere”.

Grillo urla contro il Pd e chiede le dimissioni di Bersani “Mps fa impallidire non solo Parmalat, ma anche il fallimento del Banco Ambrosiano, dietro a questo colossale saccheggio, come avvenne allora, ci può essere di tutto. Craxi, in confronto, rubava le caramelle ai bambini”

Grilli corre ai ripari per paura dell’Europa e del mercato: ”Uno dei punti forza dell’Italia e’ la riconosciuta solidita’ del sistema bancario. Le nostre banche hanno mostrato capacita’ uniche. Non sono necessari salvataggi. Non bisogna insinuare dubbi sulla solidita’ del sistema, non risponde a realta’. Neppure le vicende Mps modificano il quadro.” e aggiunge che ci sono ancora ”preoccupazioni sul nostro paese. Sebbene siano diminuite sono ancora presenti in campo internazionale”. INVECE GLI ITALIANI SONO TUTTI FELICI E CONTENTI?

Ma è ancora Grilli a consolarci: “sazioni per i manager di MPS”. E se ci sono sanzioni allora stiamo tranquilli… ma i politici? Diamo come sanzione di mandarli a governare l’Italia? BERSANI LO CONDANNIAMO ALLA LEADERSHIP?

Ma prima di diventare Primo Ministro Bersani minaccia ancora, stavolta tocca a Grillo “Chi dice cose fuori dal segno ne risponde. Aggiungo che vorrei capire da che pulpito democratico Grillo parla di dimissioni, io ce l’avrei un partito che potrebbe chiedermele. A Grillo chi puo’ chiederle? Ecco, allora lezioni non ne dia per favore che da quel lato non ne prendo, da autocrati da strapazzo non ne prendo”. E BENVENUTA DITTATURA!

Poi naturalmente il Buon Bersani vuole la commissione d’inchiesta ma non sulla gestione della MPS sui derivati!!! ”Non ho nessun problema, ci vorrebbe una verifica parlamentare sui derivati, su questi meccanismi finanziari.Perche’c’e’il caso Mps e in piu’ generale l’andamento della finanza. Bisogna vedere come vengono tali meccanismi che vanno messi sotto controlli. Lo diciamo da un pezzo”.

Oggi si è svolta una riunione tra pm e investigatori per far chiarezza su alcuni punti della vicenda MPS. Intanto si aspetta l’esito delle rogatorie inviate all’estero.

Mussari si blinda in casa e i vicini lo difendono. ”Sembra tutta colpa sua, ma non e’ cosi”’. NON E’ SICURAMENTE SOLO COLPA SUA, MA NON SI PUO’ DIFENDERLO. Ma come ragioniamo da qualche tempo noi italiani? Difendiamo i ladri ?
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MPS si indaga su vendita palazzo Normanni e plusvalenze Unipol

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Dalla bolla finanziaria di MPS a qualche balla in tv?

Bersani pronto a incontrare tutti i candidati in tv. COSI’ POTRA’ FARE UN BELLO SHOW DI OVVIETA’ E LUOGHI COMUNI? Il Grande Dittatore ci ha fatto la concessione? Quando l’ha chiesto Berlusconi perché si era tirato indietro e coperto dietro la scusa della premiership? LA VERA SINISTRA NON DOVREBBE MAI SOTTRARSI AL DIALOGO… L’ANNUNCIO DI BERSANI ARRIVA TARDI E DOPO LO SCANDALO MPS!!! ARRIVA ANCHE DOPO IL RICATTO LANCIATO DAL LEADER DEL PD “CHI PARLA LO SBRANO!” QUESTO ANNUNCIO PUZZA TROPPO DI FARSA MEDIATICA! DOVE STA IL CONFRONTO QUANDO SI E’ GIA’ PROVVEDUTO A CHIUDERE LA BOCCA A TUTTI CON LE MINACCE E I RICATTI? 

BUONE BALLE TELEVISIVE A TUTTI!

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Il ruzzle dell’evasione! Scoperti frodi e danni all’erario per 6,5 mld

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Una pioggia di risate (amare) sul Monte dello scandalo!

 

Monte dei Paschi e Santander si sarebbero accordati per fare salire il prezzo di Antonveneta e poi spartirsi il bottino. Spunta dalle carte in mano alla Guardia di Finanza l’ultimo intreccio che complica il caso Mps.BeFunky_tumblr_mhbz6pI3Oq1qgaro1o1_400

Grillo contro Bersani sul caso MPS

“Bersani dice sbraneremo tutti quelli che ci attaccano per la vicenda MPS. Ma lui in 20 anni non ha mai sbranato Berlusconi”.

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Indagine aperta su MPS! Fra qualche millennio sapremo qualcosa?

I filoni dell’inchiesta sono molteplici: reperimento di risorse per l’ acquisizione di Antonveneta e per finanziamenti alla Fondazione Monte dei Paschi, comunicazioni agli organi di vigilanza, operazioni sul titolo, per alterarne il valore e le operazioni in derivati.

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Il teatrino della politica su MPS

MPS FA TREMARE ANCHE L’ALLEANZA CASINI – MONTI: Antonio Monaci si oppose al rinnovamento del Mps e ora è candidato con Monti. Ma Casini non ne vuole sapere ”Chiedetelo a Monti non certo a me. Io sono candidato al Senato. Lo chieda a loro perché è stato candidato”

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“CHI CI ATTACCA, LO SBRANIAMO!” BERSANI RICATTA?

E QUESTO SARA’ IL NOSTRO DITTATORE?

E’ INTOLLERABILE CHE UN UOMO POLITICO POSSA DIRE UNA FRASE DEL GENERE SENZA CHE NESSUNO GLI RISPONDA A TONO. IN ITALIA  AVRANNO TUTTI GLI SCHELETRI NEGLI ARMADI, MA IN EUROPA NESSUNO SI INDIGNA ?

ALL’EUROPA IMPORTA SOLO LA NOSTRA PARTITA DOPPIA? SE ALLA FINE DELL’ANNO C’E’ IL PAREGGIO DI BILANCIO? SE POI QUALCUNO VINCE LE ELEZIONI A SUON DI MINACCE NON IMPORTA A NESSUNO?

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Elusione in “vacanza”! Il 20% non paga la tassa di soggiorno

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Dai Monti alle valli la polemica MPS non risparmia colpi!

E’ il turno di D’Alema, che dopo la più falsa delle rottamazioni, torna in prima linea con il Pd: “Il professor Monti, che ora punta il dito contro di noi, ha preso quello che fino all’ultimo ha sostenuto la vecchia gestione di Mps e ha contribuito a rovesciare il sindaco di Mps, e lo ha messo nella sua lista elettorale. E si mette pure a farci la morale”.

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Bufera su Monte Paschi… interviene Bersani.

BERSANI E I SUOI “PAPOCCHI”… commissariare sì ma a Viola e Profumo, cioè affidare i poteri al Presidente della Banca e al suo ad. MA CHE COMMISSARIAMENTO E’? IL COMMISSARIO DOVREBBE ESSERE ESTERNO PER GARANTIRE UN INDIRIZZO SUPER PARTES! ANCORA IL PD VUOLE AMMINISTRARE MPS?

CHE VERGOGNA GIOCARE CON I TERMINI LINGUISTICI SENZA AVERE LA VOLONTA’ DI CAMBIARE NULLA!

BENVENUTI IN ITALIA!

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“MPS: IL PD NON HA NIENTE DA TEMERE” così Letta!

Ed ha ragione con la giustizia che c’è in Italia cosa deve temere il Pd?

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Milano chiude a -0,11% e MPS chiude a +11% CHI STA MANOVRANDO LE AZIONI?

 

‘Vedere un titolo che ritorna ad una volatilita’ normale significa che il mercato si sta rendendo conto che il problema c’e’ ma e’ gestibile” così Viola.

Quando mai MPS ha chiuso all’11% ? E’ normale?

In una giornata di contrattazioni altalenanti per i bancari, Mps chiude in attivo?

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MPS arrivano gli aiuti di Stato.. ecco pronti i Monti-Bond!

E paghiamo anche la banca del Pd!!! Poi servirà una manovra correttiva… la famosa polvere sotto il tappeto di Bersani.

Monti ci ha rassicurati che sarà solo un prestito per la MPS e saranno applicati interessi alti… in un lontano futuro post-apocalittico gli italiani possono star tranquilli che i soldi di MPS torneranno nelle casse dello Stato.

Per l’ad Viola non ci sono altre cassaforti da aprire… forse qualcuna a SUA INSAPUTA?

E gli italiani devono andare a votare? MOLTO MEGLIO UNA RIVOLUZIONE… ma siamo in CRISI IDEOLOGICA OLTRE CHE ECONOMICA!

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Responsabilità, fiducia, chiarezza… le parole che ruotano intorno al baratro MPS!

Gabriello Mancini: la Fondazione Mps e’ determinata ad intraprendere tutte le eventuali azioni, compresa quella di responsabilita’ che la legge le riserva a tutela degli interessi propri e di tutti gli azionisti.

Grilli, Ministro dell’Economia: “Ribadisco l’assoluta fiducia e stima nella Banca d’Italia di oggi e di ieri”.

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Lotta nel fango la politica italiana! Intanto MPS a 14%

Rotola, si azzuffa, cerca alleanze… la politica italiana è nel fango. Bersani tace dopo “NON AVER RISPOSTO SU MPS” (ma Bersani risponde mai?)

Intanto imperversano in rete le 10 domande che Il Giornale vorrebbe porre a Bersani, da queste si ricavano le 10 cose da sapere su MPS:

– Il Pd di Siena, nella persona dell’ex sindaco Franco Ceccuzzi, ha cambiato Mussari e tutto il consiglio d’amministrazione del MPS.

– Il Pd ha almeno 13 (su 16) uomini nel comitato d’indirozzo della Fondazione.

– Ceccuzzi, in campagna elettorale, affermava: «La Fondazione non scenderà mai sotto il 50 per cento della banca» (Non si diceva che “Il Pd non si occupa di banche”?)

– A luglio 2011, la Fondazione ha sottoscritto un aumento di capitale della banca indebitandosi, facendo saltare tutti i parametri, per mantenere il controllo assoluto della banca.

– Il gruppo del Pd in consiglio comunale ha fatto partire, nel 2011, un tentativo per svecchiare e rinnovare la Fondazione.

– L’ex presidente di Mps Giuseppe Mussaritra il 2002 e il 2012 ha versato a titolo personale nelle casse del partito 683.500 euro, destinandoli alla federazione provinciale di Siena. Ad agosto 2012, poi, Mps ha sponsorizzato con 10 mila euro la Festa del Pd.

– L’arrivo di Mussari è stato sponsorizzato da: Luigi Berlinguer, il parlamentare eletto in città Franco Bassanini; Massimo D’Alema e Giuliano Amato da Roma. D’Alema del resto rivendica l’uscita di scena di Mussari.
– Il quadrilatero si scisse in seguito, ai tempi dell’operazione Unipol. (Da un’intervista rilasciata da Bassanini a Panorama: “Consorte e D’Alema fecero pressioni su Siena perché si alleasse con Unipol”, ovviamente nella scalata a Bnl. “Chi difese l’autonomia di Mps – prosegue Bassanini – come me e Amato venne emarginato”.)

– Se, come Mucchetti, si afferma non ci sia “una responsabilità oggettiva del partito, ma della città”, va ricordato che Siena è da sempre in mano al partito comunista e dei suoi eredi.

– Si dice infine che Profumo sia stato scelto a Roma, dopo consultazioni ai piani alti del Pd. Forse sono solo voci, ma resta il fatto che l’attuale numero uno di Mps si è impegnato in campagna elettorale sostenendo in Lombardia il candidato del centrosinistra al Pirellone Umberto Ambrosoli.

INTANTO BERLUSCONI OGGI HA ACCUSATO UN LIEVE MALORE… MA STA BENE!

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Maroni vuole commissariamento di MPS: C’è odore di tangenti!

SBRIGHIAMOCI A LAVARE I PANNI SPORCHI… PER LE ELEZIONI DEVONO ESSERE CANDIDI E ASCIUTTI!

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Chi compra in borsa MPS? Forse chi vorrebbe salvare il Pd? +10%

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