Studentessa hard: gira film porno per pagarsi l’università

studentessa-porno-tuttacronacaLei è una studentessa al primo anno alla Duke University e nel tempo libero lavora come attrice porno per pagarsi gli studi. Non è la prima nè l’unica studentessa che sceglie questa strada per avere la possibilità di sostenere le costose rette universitarie americane, solo che lei “è stata scoperta”. Pur lavorando con uno pseudonimo, infatti, alla fine la sua identità è venuta alla luce e i compagni di studi hanno iniziato prima a parlarne e poi a insultarla sui social network. La giovane, tuttavia, non si è lasciata spaventare da questa situazione e, davanti alle offese, ha deciso di rilascare un’intervista al Duke Chronicle, il giornale dell’università. Ha ammesso di essere un’attrice porno spiegando di non vederci nulla di degradante “Lo faccio perché mi piace. Alla fine di ogni scena mi sento più forte, perché ho la sensazione di essere una donna che ha deciso di essere padrona della sua sessualità, contro tutti i pregiudizi”. Il pragmatismo della giovane Lauren ha inevitabilmente aperto il dibattito negli Usa, dove la retta universitaria può arrivare a costare 60mila dollari l’anno, cosa che costringe molti a fare debiti che peseranno per una vita intera. O a darsi al porno.

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Ecco perchè le donne hanno bisogno di più ore di sonno rispetto agli uomini

 

donna-dormire-tuttacronacaE’ uno studio condotto alla Duke University, nella Carolina del Nord, a dimostrare come le donne hanno bisogno di maggior tempo di riposo rispetto agli uomini. Questo perchè, dimostra la ricerca, sono abituate a svolgere diversi compiti contemporaneamente e, essendo più multitasking rispetto ai compagni, hanno necessità di un maggiore tempo di recupero. Il cervello femminile, dunque, ha maggiori necessità di riposo. La mancanza di sonno nelle donne, del resto, è particolarmente dannosa e la si trova all’origine di depressioni e cambi d’umore. Una delle funzioni più importanti del sonno, infatti, è quella di permettere al cervello di recuperare energia e autoripararsi. Per gli scienziati una possibile soluzione, quando manca il sonno notturno, è la siesta. Un ‘riposinò che però non deve durare oltre i 90 minuti, altrimenti ‘scombussolà i ritmi e provoca ulteriore sonnolenza.

Scoperta una molecola per abbronzarsi in sicurezza

abbronzatura-molecola-tuttacronaca

La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatore della Duke University che hanno scoperto la molecola Trpv4 che oltre a creare nuove creme solari che riparerebbero dal sole permettendo un abbronzatura perfetta potrebbe anche trovare nuove applicazioni nella cura contro i tumori della pelle. I risultati sono stati poi pubblicati sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas). Partendo dal presupposto che la “scottatura” è un campanello d’allarme per indurci a toglierci dal sole per non alterare il nostro Dna e quindi non causare malattie della pelle, i ricercatori hanno identificato la causa che governano il “segnale del dolore”: Trpv 4. Attraverso delle cavie a cui era stato tolto geneticamente il gene responsabile della formazione della Trpv4 e altre a cui invece era rimasto attivato è stato possibile ricostruire cosa accade quando ci si sottopone ai raggi ultravioletti di tipo B (Uvb).

Secondo quanto scoperto, questi raggi porterebbero all’attivazione della Trpv4, che quindi permette l’entrata di un gran numero di ioni calcio all’interno della cellula. A loro volta le molecole di calcio portano all’attivazione di un’altra molecola chiamata endotelina che a sua volta, come in un circolo vizioso, stimola la Trpv4 a far entrare altri ioni calcio. “Questi risultati – ha spiegato Martin Steinhoff, uno dei responsabili dello studio – indicano che la Trpv4 debba essere il nuovo obiettivo per prevenire e trattare le scottature solari, e probabilmente le malattie croniche provocate dal Sole, come il cancro della pelle oppure l’invecchiamento della pelle provocato dai raggi. Bisogna fare però ancora molta strada prima che gli inibitori della Trpv4 possano diventare un’arma di difesa solare. Immagino che verranno aggiunti ai tradizionali filtri solari per garantire una migliore protezione”.

Chili di troppo? L’aerobica è il metodo migliore per sconfiggere il sovrappeso

Uno studio della Duke University ha dimostrato che le attività aerobiche sono le migliori per perdere peso. La ricerca è stata condotta per offrire prove evidenti a come è possibile sconfiggere il sovrappeso, una delle piaghe americane.

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